E rieccoci qua, carissimi Teleguardoni. Benvenuti all'appuntamento del Mercoledì con le recensioni di Lupin III - L'Avventura Italiana. Vi direi di consultare le precedenti recensione poiché contengono informazioni abbastanza importanti riguardo al criterio di recensione usato, tipo: come sono strutturate, a che ora e giorno sono pubblicate e se le immagini che inserisco hanno un senso oppure no. Ma dopo i recenti cambiamenti di Italia Uno, sono costretto a rivedere parecchio la struttura delle recensioni. Vi consiglio comunque di leggerle perché si faranno tanti riferimenti a quanto detto in precedenza, ma a livello di struttura introduciamo un nuovo metodo, ma se ne parla dopo l'immagine d'apertura. Cominciamo.
mercoledì 30 settembre 2015
martedì 29 settembre 2015
Lupin III - Lo Schieramento della Famiglia Lupin: la recensione (Pick A Card-Cer #12)
Come si era annunciato Martedì scorso, continua la rassegna stampa di tutti i lungometraggi, gli oav e gli special tv di Lupin e soci...in ordine ovviamente casuale. Oggi è il turno di LO SCHIERAMENTO DELLA FAMIGLIA LUPIN.
Trama:
Dopo diversi anni, la banda di Lupin si riunisce, ma Lupin sembra comportarsi stranamente. Che abbia architettato qualcosa? E chi è il misterioso uomo con la maschera di ferro?
Il mio Parere:
Innanzitutto, scusate per l'immagine dalla qualità oscena, ma non riuscivo a trovarne una migliore, dato che questo film animato non è mai approdato in Italia; quindi, non sono riuscito a trovare la solita immagine presa dalla collezione di DVD rilasciata qualche tempo fa.
Lo Schieramento Della Famiglia Lupin è la traduzione che si è data a questo OAV inedito contenuto nel DVD "Rupan Sansei - Master File", che è una raccolta di animazione e altro raro materiale extra su Lupin III, rilasciata in vista del 40° Anniversario del personaggio. Rupan ikka seizoroi (nome originale di questa uscita d'animazione inedita), oltre che ad essere un OAV, è anche un brevissimo cortometraggio poichè dura solo dieci minuti; forse molti di voi si lamenteranno del fatto che questa prova animata uscita per festeggiare i quarant'anni del nostro ladro preferito duri così poco...però! C'è da dire che anche per i cartoni animati vale il proverbio che "nella botte piccola c'è il vino buono". Forse, complice la brutta esperienza de Il Ritorno Di Pycal, a sto giro la produzione che si occupa delle avventure animate di Lupin ha voluto decisamente volare basso e non sparare grosso come quel mezzo fallimento che abbiamo appena citato, scegliendo di raccontare una storia più modesta...e devo dire che, come scelta, è stata azzeccatissima.
OAV corto, si diceva, ma di qualità, sia sul fronte tecnico, sia sul fronte della narrazione. Animazione scorrevole, character design impeccabile, colorazioni eccellenti; sul disegno, infatti, non abbiamo nulla da dire, dato che la qualità è superlativa e decisamente di alto livello, cose che da un OAV ci si aspetta e che ci vengono date egregiamente. Anche sull'outfit, poi, nulla da obiettare; si tira fuori dal guardaroba il vestito per le grandi occasioni: la giacca verde, in memoria degli esordi televisivi di Lupin e soci (puntare sul fattore amarcorde funziona sempre). La vera sorpresa, però, è la trama: ovviamente, il tutto è stato pensato e programmato per consumarsi in pochissimo tempo...ma questi dieci minuti a disposizione non solo sono sfruttati benissimo, ma sono ricchi di colpi di scena brillanti e spiazzanti come solo Monkey Punch riusciva fare, che si susseguono (trall'altro) di seguito. Il tutto è progettato così bene che dispiace quasi che il tutto duri così poco...ma se bisognava fare una cosa come, per l'appunto, Il Ritorno Di Pycal e sfornare quarantacinque minuti di puro piattume, allora meglio dieci minuti fatti con la testa, con intelligenza e senso dell'intrattenimento che quaranta fatti tanto per.
La pecca, purtroppo, è che Lo Schieramento Della Famiglia Lupin non aggiunge niente al mito di Lupin, presentandosi come un semplice bonus per quelli che non ne hanno mai abbastanza di Lupin e trasformando, quindi, questo 40° Anniversario in una festicciola intima, privata e dedicata allo zoccolo duro dei fan.
Conclusioni:
Certo è breve, ma è una ottima storia dal grande potere spiazzante di Lupin. Se i colpi di scena imprevedibili sono il vostro pane quotidiano, allora questo OAV fa per voi.
- Symo
Lupin III - La Pietra della Saggezza: la recensione (Pick A Card-Cer #11)
Come si era annunciato Martedì scorso, continua la rassegna stampa di tutti i lungometraggi, gli oav e gli special tv di Lupin e soci...in ordine ovviamente casuale. Oggi è il turno di LA PIETRA DELLA SAGGEZZA.
Trama:
Lupin III è deceduto e l'Ispettore Zenigata riceve la ferale notizia che il suo acerrimo nemico è stato giustiziato, così come la riceve anche Lupin III stesso. Ma se Lupin è vico, allora chi è stato condannato al posto suo? Entrambi si recano in Transilvania per scoprirlo, ma verranno coinvolti nei piani di un misterioso individuo che è alla ricerca del segreto dell'immortalità e, per ottenerlo, è disposto a qualsiasi cosa...anche a sterminare tutto il genere umano. Giocare con le leggi della natura, però, può dimostrarsi estremamente pericoloso.
Il mio Parere:
E' il primo lungometraggio cinematografico della storia di Lupin III, uscito nelle sale cinematografiche Giapponesi nel 1978. La vita in Italia di questo film sarà abbastanza travagliato: arriverà nelle nostre sale nel '79 e dopo esser stato tradotto e adattato, se ne perderanno le tracce per circa trent'anni, considerando il materiale a disposizione degli studi Italiani perduto; poi però, nel 2009, verrà magicamente riproposto (non si sa come, non si sa perchè) durante una rassegna stampa sull'animazione Giapponese, poi registrata strategicamente su dvd per evitare di perderlo di nuovo per altri trent'anni. E stato poi trasmesso in chiaro TV nel 1987 e nel 2008 con due nuovi doppiaggi e, inoltre, anche VHS (sempre con un nuovo ennesimo doppiaggio). Dopo un OAV all'insegna della delusione, in questa rassegna stampa sui film di Lupin torniamo a parlare bene di qualcosa, precisamente, la prima uscita del cinematografò del nostro ladro preferito. C'è da dire che anche al sottoscritto questo film è piaciuto moltissimo, proprio per gli stessi motivi per cui altri (oltre a me) l'hanno trovato a dir poco soddisfacente.
La Pietra Della Saggezza riesce in una impresa che pochi lungometraggi animati riusciranno a fare negli anni e che, per quanto riguarda Lupin, solo Dead Or Alive riuscirà a ripetere esattamente diciotto anni dopo la pubblicazione del film in questione: la coerenza e la fedeltà con la originale caratterizzazione grafica e caratteriale del creatore Monkey Punch. Assistiamo ad una animazione compatta, fluida e (per l'epoca) all'avanguardia, dove il design dei personaggi (sia nell'anatomia, che negli outfit) rispetta in tutto e per tutti quelli classici e originali della serie cartacea, così come gli rispecchia nella loro caratterizzazione; quello che infatti molti criticavano del Castello Di Cagliostro, è che il Lupin presentato da Miyazaki era un eroe romantico catapultato in una fiaba cavalleresca, presentando (dunque) poco e niente del cinico e brillante ladro senza scrupoli descritto dal creatore di questo acclamato franchise. Qui il tocco del fu-Kazuhiko Kato si fa sentire eccome! Anche se ci tengo a precisare che egli non ha in alcun modo messo mano in prima persona alla sceneggiatura/regia de La Pietra Della Saggezza, il suo stile è quello predominante, complice la volontà della produzione di privilegiare l'originale caratterizzazione di Lupin e il suo cast a scapito di quella più bonacciona che imperversava nella seconda serie della giacca rossa. Al centro di questa trama drammatica, surreale e al limite della fantascienza accompagnata da ambientazioni spettrali, scene violente ed erotiche e una sempre eccellente colonna sonora, c'è il triangolo Lupin-Fujiko-Mamoo (villain di turno che, alla fine della visione, non potrete dimenticare) che di sicuro sono i personaggi più approfonditi e con più spazio all'interno del film; di seguito, poi, c'è anche una buona caratterizzazione di Jigen e Zenigata...pure di Goemon, anche se è relegato al ruolo di badass silenzioso. Altro pregio è la risoluzione di un grande problema del franchise: i villains; il problema del ladro gentiluomo è sempre stato quello di avere nemici usa e getta, che non tornano mai o poco memorabili...ma con Mamoo, fidatevi, è di tutt'altra pasta e di certo non lo dimenticherete! Anche se, che io sappia, non comparirà più in altri episodi. Addirittura, si scalcia duro in comparti come fondali e temi portanti: all'interno dei film (come ispirazione ai fondali) abbiamo delle citazioni di artisti come Escher, Dalì, Michelangelo e come temi portanti, invece, abbiamo tematiche che vedremo meglio approfonditi anni dopo con l'arrivo di serie come Evangelion e Ghost In The Shell: è possibile per l' essere umano erigersi a divinità? La manipolazione genetica può farci dono dell'immortalità? Quali sono i suoi limiti e pericoli? Le copie di un uomo, come i cloni, sono semplici scopiazzoni/imitatori di vita o persone vere e proprie? Il film da la sua risposta anche a questi temi in maniera non troppo pesante e filosofica.
E fin qui, tutto bellissimo, vero? Certo che lo è...ma! Come in tutte le cose, ci stanno dei piccolissimi difetti, e a sto giro sono davvero delle inezie. Il primo è che c'è forse troppa fantascienza e troppo surrealismo; i fan che prediligono i tratti hard-boiled e mystery delle storie del ladro gentiluomo, non dico che si faranno facilmente annoiare, ma di sicuro troveranno la visione un pò pesante. Il secondo, è che è un film molto sottovalutato e parecchio sconosciuto...nel senso, se chiedi a uno a cui piace un minimo Lupin, di sicuro La Pietra Della Saggezza non sarà la prima produzione animata che gli verrà in mente, causa anche la vicinanza del Castello Di Cagliostro, uscito l'anno dopo che (proprio per la sua particolare natura) farà il floppone al botteghino, ma conquisterà il cuore di un sacco di fanciulli (tra cui quello del sottoscritto) e ne conquisterà così tanti da seppellire completamente l'esistenza di questo primo lungometraggio. Vuoi anche il fatto che, negli anni successivi, in Italia si sia pure perso il materiale per la proiezione, allora si fa presto a capire come mai (nonostante l'ottima fattura del film) sia passato così inosservato
Conclusioni:
Divertente ma complesso, immediato ma anche intricato, La Pietra Della Saggezza è davvero una di quelle pietre miliare dell'animazione che meritano di essere guardate, sopratutto per l'introduzione dei suddetti temi prima citati. E' una delle prima produzioni di successo di Lupin e anche una delle più genuine ed inclini al manga originali. Se siete fan di Lupin, dovete guardarlo.
- Symo
Lupin III - Il Ritorno di Pycal: la recensione (Pick A Card-Cer #10)
Come si era annunciato Martedì scorso, continua la rassegna stampa di tutti i lungometraggi, gli oav e gli special tv di Lupin e soci...in ordine ovviamente casuale. Oggi è il turno di IL RITORNO DI PYCAL.
Trama:
Dal passato di Lupin III riemerge un temibile avversario creduto morto: si tratta di Pycal, detto "Il mago", un uomo senza scrupoli e in grado di mettere in atto i trucchi più incredibili. Entrambi sono interessati a impossessarsi dei sette prismi di cristallo, il cui mistero risale nientemeno che all'antica Grecia del filosofo e matematico Pitagora; chi vincerà questa volta la partita, impadronendosi dell'ambito bottino e del fuggevole cuore della bella Fujiko?
Il mio Parere:
Conosciuto anche come "Lupin III - Il Ritorno Del Mago". E' il secondo OAV con protagonista Lupin III e la sua cumpa ed uscì direttamente per il mercato home video nel 2002; da noi, invece, uscirà nel 2004 e sarà trasmesso direttamente su Italia 1 in due parti e con tutte le censure del caso. Prima di parlare del Ritorno Di Pycal, spieghiamo prima cosa vuol dire la sigla "OAV" per quelli che, magari, non hanno troppa dimestichezza con gli anime e tutti i suoi termini specifici; la sigla significa "Original Anime Video" e rappresenta tutti quei cartoni animati Giapponesi che sono realizzati direttamente per il mercato home video senza che questi vengano prima proiettati al cinema o trasmessi in TV e, in genere, gli OAV tendono a sfoggiare una elevata qualità tecnica, paragonabile in alcuni casi a quella dei film. Curiosità: in Giappone, l'acronimo originario OAV è stato gradualmente sostituito con l'equivalente OVA, poiché OAV viene spesso confuso con "Original Adult Video" (pensa te, sti pervertiti). Detto questo, ora possiamo finalmente iniziare a parlare (male) di questo Ritorno Di Pycal.
Per il 30° Anniversario del ladro gentiluomo, la produzione opta per una animazione di alta qualità, prendendo la strada dell'OAV subito dopo aver svoltato nella biforcazione dell'amarcorde; di fatti, per questa grande occasione, Lupin tira fuori dall'armadio la sua storica giacca verde della prima serie TV così come tutti gli altri personaggi rispolverano il loro storico outfit del debutto televisivo per partecipare ai festeggiamenti chiamando addirittura un ospite d'onore: Pycal, il misterioso e letale mago che è comparso nel secondo episodio della prima serie. Se il nome di questo personaggio non vi dice nulla, è perchè da noi è meglio conosciuto come Whisky (vai a capire perchè, poi). Nulla da dire, infatti, sull'estetica dei personaggi, sui colori, la fluidità dei movimenti e, insomma, sull'animazione in generale che è assolutamente di alto livello; c'è, invece, tanto di brutto da dire su tutto il resto. Quello che ha trasformato questa grande occasione di festeggiamenti in una occasione sprecata, sono stati i seguenti buchi nell'acqua:
1) La Trama: L'idea non era assolutamente male e, guardando magari tanti altri film e special TV che hanno fatto più successo di questo OAV, c'è da dire che quello che presenta Il Ritorno Di Pycal non è il solito mistero; di sicuro uno dei più intriganti e fantasiosi a livello di soluzione...il problema è che questa speciale uscita televisiva dura solo quarantacinque minuti e, visto che il mistero creato per questa avventura di Lupin era davvero troppo complicato e complesso, come prima cosa non viene analizzato come dovrebbe rendendo il tutto difficile da digerire. Come seconda cosa, non avendo il tempo necessario per poterlo risolvere omogeneamente, il mistero viene risolto con fretta e portando soluzioni fin troppo surreali; la pecca di Lupin è che a volte si scade troppo nella fantascienza...qui, si va addirittura oltre. Al di là del mistero legato al tesoro di turno, anche lo sviluppo generale della trama è a dir poco insulso e insensato. L'impressione che ha lo spettatore, anche uno totalmente ignorante in fatto di anime, è che le situazioni a cui sta assistendo accadono solo perchè il copione dice così e quindi (in qualche modo) devono accadere. Assistiamo, dunque, alla povertà narrativa più totale.
2) Pycal: L'obiettivo della produzione era di richiamare alla memoria le origini televisive del personaggio, e quindi s'è chiamato uno dei grandi villains di Lupin. C'è da dire che i cattivoni che affronta Lupin sono piuttosto dei villains usa e getta, creati per quella storia e poi chi li rivede più; Pycal, invece, è uno di quelli che bene o male viene chiamato alla memoria, forse non solo per la porca figura che fa ogni volta che appare ma anche per essere stato il primo personaggio ad averlo messo seriamente in difficoltà, vista la natura delle sue abilità (a metà fra trucchi da salotto e magia). Anche qui, questo special guest è usato nel modo peggiore possibile. Quando compare nella serie animata sembrava che finisse morto ammazzato e vittima dei suoi stessi trucchi da mago Casanova...e poi lo rivediamo qua. Beh, ci fa piacere eh...ma nessuno ci spiega perchè è qui, cosa vuole, perchè lo vuole e sopratutto come cazzo fa ad essere ancora vivo. Una caratterizzazione più generica di così non si poteva dare e, sopratutto, infondata e senza spiegazione alcuna; quel che è peggio, è che nessuno dei presenti è preoccupato del ritorno di Pycal, ne tanto meno spaventato. Sembrava quasi che se lo aspettassero...come se avessero letto un dannato copione.
3) Il CGI: Ebbene si, avete letto bene. In questo OAV c'è un tentativo di utilizzare la computer grafica per dare maggior impatto a certe scene e nel tentativo di farle apparire come intermezzo pauroso; ci riescono...ma nel senso sbagliato del termine. Queste scene in CGI fanno paura, ma non perchè mettono strizza allo spettatore, ma per quanto siano sconcertanti e disarmati e, a livello di grafica, addirittura inferiori ai giochi della vecchia Playstation One. Una povertà disarmante.
Conclusioni:
Se volete farmi del male e torturarvi per qualcosa di terribile che avete fatto e reputate sbagliato, questo è il modo migliore per punirvi. Se siete dei fan sfegatati di Lupin, allora vi si consiglia di guardarlo, ma solo perchè sono uno di quelli che è convinto che (se una cosa piace) bisogna vedere anche le cose fatte male, perchè al personaggio bisogna rimanere vicini sia nel bene che nel male. Se invece siete solo fan occasionali del personaggio e volete vedere questo film perchè spinti dal ricordo della serie che guardavate su Italia 1...ecco, spingetevi a gambe levate dalla parte opposta e scappate più veloce che potete.
- Symo
lunedì 28 settembre 2015
30 Day Song Challenge - Day 08
Buuuongiorno carissimissimi Teleguardoni! Come andiamo? Spero bene. Giusto qualche ora fa abbiamo inaugurato senso il 30 Day Song Challenge. Quindi, per tutte le informazioni del caso, si vi rimanda al Day 01 della 30 Day Song Challenge. Detto questo, direi che si può cominciare. E allora, via che si va!
Una Canzone Di Cui Conosci Tutte Le Parole
Senza ombra di dubbio, ne so tantissime, ma questa è la prima di cui ho imparato le parole solo con l'ascolto e non guardando il testo. Non penso abbia bisogno di presentazioni ne di spiegazioni, parla per se!
- Symo
- Symo
30 Day Music Challenge - Day 07
Buuuongiorno carissimissimi Teleguardoni! Come andiamo? Spero bene. Giusto qualche ora fa abbiamo inaugurato senso il 30 Day Song Challenge. Quindi, per tutte le informazioni del caso, si vi rimanda al Day 01 della 30 Day Song Challenge. Detto questo, direi che si può cominciare. E allora, via che si va!
Una Canzone Che Ti Ricorda Un Determinato Evento
Su qua, non c'è alcun dubbio: si va con God Save The Queen dei Sex Pistols.
Con la mia prima band, nel mio primo concerto personale, una delle canzoni che ci veniva davvero bene era proprio questa grande hit del punk di inizio anni '70. Ogni volta che la ascolto mi ricordo di quel momento fatto di imbarazzo ed emozione: il primo concerto, dove regna l'inesperienza e la totale voglia di fare e mettersi in gioco. Eh, il bel periodo dell'ignoranza.
- Symo
Con la mia prima band, nel mio primo concerto personale, una delle canzoni che ci veniva davvero bene era proprio questa grande hit del punk di inizio anni '70. Ogni volta che la ascolto mi ricordo di quel momento fatto di imbarazzo ed emozione: il primo concerto, dove regna l'inesperienza e la totale voglia di fare e mettersi in gioco. Eh, il bel periodo dell'ignoranza.
- Symo
30 Day Metal Gear Solid Challenge - Day 04
Buuuongiorno carissimissimi Teleguardoni! Come andiamo? Spero bene. Come detto tre settimane fa, il Lunedì sarà totalmente occupato dalle 30 Day Challenge. Che cosa sono? In pratica, è un giochino piuttosto stupido, ma molto divertente, che consiste nella scelta di un argomento specifico e nella suo successivo trattamento seguendo degli specifici criteri e parlandone sotto vari aspetti; facciamo un esempio per farvi capire meglio. Se prendiamo l'argomento della musica, ogni giorno, per 30 giorni, si verrà chiamati a scegliere di trattare l'argomento della musica sotto più aspetti: l'unica regola che bisogna rispettare, è che nella scelta richiesta, bisogna sempre e solo nominare un solo candidato. Come questo blog è risorto dalle sue ceneri in una nuova, splendida e smagliante forma, lo farà anche il 30 Day Challenge con il 30 Day Metal Gear Solid Challenge. Come tutte le nostre 30 Day Challenge, potrete trovare questa sua nuova incarnazione ogni Lunedì, per 30 Lunedì consecutivi, dalle 09:00 a queste solite coordinate. Bene, detto questo, direi di cominciare no? E allora, via che si va!
Day 04 - Il Tuo Boss Preferito (Da Fronteggiare)
Perché un conto è avere un antagonista che piace per il background narrativo (come avevamo spiegato Lunedì scorso), ma un altro è avere un boss che pur non piacendo, o non così tanto da appassionarsi tanto a lui, diventa divertente da combattere perché da soddisfazione combatterci contro: sopratutto quando lo si sconfigge e si tira il classico respiro di sollievo di realizzazione. Insomma, piace non perché è un bel personaggio ma perché è solo divertente e soddisfacente da sconfiggere. In questo caso, il mio preferito è:
Liquid Ocelot. Prima, un pò di biografia, poi spieghiamo perché.
In origine debuttato col nome in codice di Revolver Ocelot, è Liquid Ocelot è sopratutto un abile pistolero e specialista in interrogatori, oltre che spia triplogiochista e personaggio importantissimo della saga di Metal Gear. Dopo aver conosciuto negli anni '60 il futuro Big Boss, Ocelot lo idolatra così tanto da diventarne un serio sostenitore, servendo la sua causa in ogni maniera possibile immaginabile. Durante gli eventi di Metal Gear Solid, Ocelot perde la mano destra a causa dello scontro con il Cyborg Ninja e alla fine del gioco gli viene trapiantata usando quella che apparteneva a Liquid Snake: fratello gemello di Solid Snake e morto a causa del FOXDIE (una malattia generativa fittizia del gioco) proprio alla fine di Metal Gear Solid. Il problema è che, in qualche modo, la coscienza di Liquid era ancora impressa nella genetica del braccio e, piano piano, Liquid ha preso totalmente possesso del corpo di Ocelot, riuscendo a qualche modo a ritornare, usando il corpo del pistolero come guscio per rinascere a nuova vita.
Bene, detto questo, spieghiamo l'arcano: perché è un boss che mi piace sconfiggere? Semplice, perché la meccanica di gioco della sua boss-fight è totalmente incentrata su pugni, calci, parate e schivate. Niente trucchetti per vincere, niente armi specifiche, nessuna possibilità di fuga e nessuna strategia: solo mosse, contro-mosse, velocità d'esecuzione e muso duro contro un avversario altrettanto tosto e preparato a farti il culo a strisce senza troppi; semplicemente botte da orbi senza mezzi termini con il solo obiettivo di avere la meglio sull'altro: un incontro di boxe dei più duri e spietati (e poi, tutta la sua lotta è piena di citazioni e omaggi ai vecchi capitoli della saga). Qui, un video dove vi si mostra la lotta, una lotta semplice, poco pretenziosa, eppure intrisa di emozione, climax e spietata poesia:
E questo, carissimi Teleguardoni, erano i miei pareri sul mio boss preferito da battere. Qual'è il vostro invece? Fatecelo sapercelo!
- Symo
Liquid Ocelot. Prima, un pò di biografia, poi spieghiamo perché.
In origine debuttato col nome in codice di Revolver Ocelot, è Liquid Ocelot è sopratutto un abile pistolero e specialista in interrogatori, oltre che spia triplogiochista e personaggio importantissimo della saga di Metal Gear. Dopo aver conosciuto negli anni '60 il futuro Big Boss, Ocelot lo idolatra così tanto da diventarne un serio sostenitore, servendo la sua causa in ogni maniera possibile immaginabile. Durante gli eventi di Metal Gear Solid, Ocelot perde la mano destra a causa dello scontro con il Cyborg Ninja e alla fine del gioco gli viene trapiantata usando quella che apparteneva a Liquid Snake: fratello gemello di Solid Snake e morto a causa del FOXDIE (una malattia generativa fittizia del gioco) proprio alla fine di Metal Gear Solid. Il problema è che, in qualche modo, la coscienza di Liquid era ancora impressa nella genetica del braccio e, piano piano, Liquid ha preso totalmente possesso del corpo di Ocelot, riuscendo a qualche modo a ritornare, usando il corpo del pistolero come guscio per rinascere a nuova vita.
Bene, detto questo, spieghiamo l'arcano: perché è un boss che mi piace sconfiggere? Semplice, perché la meccanica di gioco della sua boss-fight è totalmente incentrata su pugni, calci, parate e schivate. Niente trucchetti per vincere, niente armi specifiche, nessuna possibilità di fuga e nessuna strategia: solo mosse, contro-mosse, velocità d'esecuzione e muso duro contro un avversario altrettanto tosto e preparato a farti il culo a strisce senza troppi; semplicemente botte da orbi senza mezzi termini con il solo obiettivo di avere la meglio sull'altro: un incontro di boxe dei più duri e spietati (e poi, tutta la sua lotta è piena di citazioni e omaggi ai vecchi capitoli della saga). Qui, un video dove vi si mostra la lotta, una lotta semplice, poco pretenziosa, eppure intrisa di emozione, climax e spietata poesia:
E questo, carissimi Teleguardoni, erano i miei pareri sul mio boss preferito da battere. Qual'è il vostro invece? Fatecelo sapercelo!
- Symo
domenica 27 settembre 2015
Community - Stagione 6 (la recensione)
Noi di RecenSerie non potevamo di certo farci sfuggire anche Community: la sconclusionata serie tv nata dalla mente deviata di Dan Harmon. Siccome alcuni di noi recensori volevano seguirlo e recensirlo, abbiamo deciso di giocarcela in una maniera diversa dal solito, senza però ridurre la nostra dedizione alla recensioni, decidendo quindi di alleggerire il compito di tutti smezzandoci la stagione e facendo dei turni, così che ognuno potesse dire la sua senza che l'impegno diventasse oberante. Quindi, siccome le puntate non sono state tutte recensite dal sottoscritto, ma si è fatto a turni con altri colleghi per dar modo anche a loro di divertirsi nel parlare della nuova fatica di Dan Harmon, ho optato per raggrupparle tutte in un unico post munito di: numero di episodio, titolo della recensione, tag della recensione e il nome di chi si è occupato di recensire la puntata, visto che la cosa è stata gestita da più persone, ed è quindi giusto mettere la loro firma. Tutto chiaro? Ma certo che lo è. Bene, detto questo, vi auguro buona visione e buona lettura!
N° 1 - Ladders
(di Valerio Di Paolo)
N° 2 - Lawnmower Maintenance And Postnatal Care
(di Valerio Di Paolo)
N° 3 - Basic Crisis Room Decorum
(di Simone Pozzoli)
N° 4 - Queer Studies & Advanced Waxing
(di Gianvito Di Muro)
N° 5 - Laws of Robotics & Party Rights
(di Valerio Di Paolo)
N° 6 - Basic Email Security
(di Simone Pozzoli)
N° 7 - Advanced Safety Features
(di Gianvito Di Muro)
N° 8 - Intro To Recycled Cinema
(di Valerio Di Paolo)
N° 9 - Grifting 101
(di Simone Pozzoli)
N° 10 - Basic RV Repair And Palmistry
(di Gianvito Di Muro)
N° 11 - Modern Espionage
(di Simone Pozzoli)
N° 12 - Wedding Videography
(di Gianvito Di Muro)
N° 13 - Emotional Consequences Of Broadcast Television
(di Valerio Di Paolo)
(di Valerio Di Paolo)
N° 2 - Lawnmower Maintenance And Postnatal Care
(di Valerio Di Paolo)
N° 3 - Basic Crisis Room Decorum
(di Simone Pozzoli)
N° 4 - Queer Studies & Advanced Waxing
(di Gianvito Di Muro)
N° 5 - Laws of Robotics & Party Rights
(di Valerio Di Paolo)
N° 6 - Basic Email Security
(di Simone Pozzoli)
N° 7 - Advanced Safety Features
(di Gianvito Di Muro)
N° 8 - Intro To Recycled Cinema
(di Valerio Di Paolo)
N° 9 - Grifting 101
(di Simone Pozzoli)
N° 10 - Basic RV Repair And Palmistry
(di Gianvito Di Muro)
N° 11 - Modern Espionage
(di Simone Pozzoli)
N° 12 - Wedding Videography
(di Gianvito Di Muro)
N° 13 - Emotional Consequences Of Broadcast Television
(di Valerio Di Paolo)
- Symo
Le 16 Curiosità su: Lupin III
Visto che si sta parlando tanto tantissimo di Lupin II in questi giorni, causa serie animata in onda su Italia Uno, perché non cavalcare l'onda e scrivere un post su curiosità non a portata di tutti riguardo il nostro ladro preferito? Visto che mi sono anche chiesto: "Ma c'è qualcosa che ancora non sappiamo di lui?". E sapete che c'è? Non è molto, ma alla fine qualcosa che non sappiamo di Lupin e del suo fantastico cast c'è. Unica pecca: le nostre solite trivia, questa volta, in forma ridotta, perché venti proprio non sono riuscito a trovarle.
sabato 26 settembre 2015
Power/Rangers: L'iperviolento e dark fan-film dei Power Rangers (ASCW Classic #9)
Verso la fine del Febbraio/l'inizio del Marzo del 2015, cazzeggiando per il sito Comic Book Resources alla ricerca di qualche succulenta notizia sui fumetti, incappo in questo comunicato che sbandierava a gran voce un reboot così dark, così adulto e così violento, da sputarci in faccia Nolan solo pronunciando il nome. Quello che fece scandalizzare molto le genti di Internet, è che non si trattava di qualche alternative take alla Garth Ennis di personaggi già incili di per sé alla viulenza come, che so, il Punitore, Spawn o altri personaggi simili. I rebootanti in questione, erano i Power Rangers: noto show che non ha bisogno di presentazione alcuna, ma che bisogna comunque precisare, è stato da sempre un telefilm indirizzato ad un pubblico molto, ma molto, ma molto, giovanile. Vederli calati in una trama matura impregnata da temi seriosi, beh, è stato un colpo...ma forse siamo partiti troppo in quarta e capisco che molti di voi non sanno di cosa sto parlando (o forse non se lo ricordano già più e sono ancora impegnati a capire di che colore è quel vestito blu). Quindi, facciamo che ci fermiamo un attimo, e ci guardiamoci Power/Rangers: il bootleg hardcore degli eroi in technicolor. Attenzione: prendetevi del tempo perché dura 15 minuti.
Tutti i Cameo Cinematografici di Frank Miller (ASCW Classic #8)
Perché non solo Stan Lee detiene di diritti dell'arte del fare i cameo. Ci sono molti altri fumettisti famosi che hanno fatto delle comparsate in altri film, e ok, non saranno storiche come quelle di Stan, ma non vuol dire che non siano meno gustose. Quindi, siccome Frank Miller è il mio fumettista preferito, spariamoci sto post incentrato sulle sue comparsate sul grande schermo.
Top 5 - Le Rivialità Musicali più Acide del Rock (ASCW Classic #7)
Il più delle volte, chi predica bene razzola malissimo. Jim Morrison fu uno dei primi a scrivere cose come: "Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra"...ma, forse, il cantante dei Doors ignorava (magari a causa delle pesanti droghe di cui facevano uso) quello che succedeva in molti gruppi musicali dove ci si diceva/faceva le peggio cose. Magari, un giorno, la guerra si sarebbe davvero inchinata al suono di una chitarra...ma la chitarra avrebbe smesso di suonare inni di guerra? I vari episodi documentati di litigi più o meno violenti tra membri della stessa band o altre band contro altre varie band fanno rispondere di no a questa domanda. Basti vedere l'eterno conflitto che c'è tra i fratelli Gallagher (ex-Oasis), iniziato praticamente con la loro nascita e non ancora concluso, o quello che c'era (e c'è ancora) trai membri originali dei Eagles e che portava i membri a iniziare quei grandi, bellissimi, violentissimi pestaggi che facevano sul palco di quasi ogni Live. La musica è bellissima...ma, i musicisti, a volte un pò meno; con questo non si vuole dire che tutti i musicisti siano delle brutte persone, è solo che la musica non è solo passione, ma purtroppo anche business...ed è un business fin troppo stressante e quindi, a volte, succedono alcuni macelli come quelli che vedremo in questa Top 5. Macelli che, il più delle volte, ha visto i contendenti rispondersi ai reciproci insulti mettendo dei messaggi subliminali all'interno dei loro testi...e a volte, questi brani sono pure diventati dei gran bei pezzi da 90 della musica.
Prima di cominciare, qualche avvertenza. In questo post si prenderà in esame cinque rivalità musicali e se ne parla in lungo e in largo, spiegando perché è iniziata e quali sono state le sue conseguenze. Su che base scegliamo cinque rivalità? Sulla base di quelle che mi hanno colpito di più e mi sono rimaste più impresse. A sto giro, ci concentriamo solamente sulle rivalità del genere rock/pop, non includiamo altri generi...sopratutto non includiamo il rap e l'hip-hop, non perché non piace ma semplicemente perché sono tantissime e servirebbero una trentina di post solo per parlarne di un paio. Valgono anche le in-bands-fights. Detto questo, siamo pronti? E via che si va.
N° 5 - Chuck Berry VS Keith Richards
Che adesso sono li dan la mano, che se la ridono, che si scherzano, che si contan su le cazzate tra una Start Me Up e una Roll Over Beethoven...però, come ci vuole poco per trasformare l'amore che si prova per una persona in odio viscerale, anche la linea tra l'amorevole commento "ti stimo" e la spietata minaccia "ti stiro" è più sottile di quanto si crede. In alcune interviste, il chitarrista dei Rolling Stones ha sempre dichiarato di essere un grande fan di Berry, così fan che gran parte del suo stile l'ha basato su quello di Chuck passando (a volte) per uno che lo stava copiando. Alla luce di cioè, il comitato della Rock And Roll Hall Of Fame scelse proprio Richards per introdurre Chuck Berry nella Hall Of Hame del 1986 e, ne farlo, fece una battuta abbastanza sarcastica che recitava grosso modo così: "It's hard for me to induct Chuck Berry, because I lifted every lick he ever played". Qualche tempo dopo, sempre nello stesso anno, i due parteciparono ad un concerto che festeggiava i sessant'anni di Chuck e che fu addirittura ripreso nel film Hail! Hail! Rock 'n' Roll: fu li che Keith Richards dovette pagare il conto per la sua spiritosaggine. Chuck Berry, che se l'era presa malissimo, prima di tutto (durante il concerto) suonò con un volume palesemente alto giusto per oscurare praticamente qualsiasi nota suonata da Keith Richards; poi, durante alcune prove (che non so dirvi se sono avvenute prima o dopo quanto appena scritto) Chuck continuava a riprendere Richards sul modo imperfetto e approssimativo con cui eseguiva le sue canzoni e continuò a farlo finchè non gli uscirono come voleva lui. Uno scorcio di queste prove si trova pure su Youtubbo.
Chiedo già scusa per l'audio pessimo o per quelle parole in una lingua dimenticata da Dio e dagli uomini che sentirete, ma è l'unica versione che c'è di queste prove all'insegna dell'acidità e della permalosità, ma spero renda l'idea.
N° 4 - Guns N' Roses VS Motley Crue
Che Axl Rose sia famoso per il suo caratterino, questo è abbastanza noto. Ancora più nota è la grande lite avvenuta tra lui e Kurt Cobain nei primi anni '90...ma, forse, quella meno nota (ma non per questo meno interessante) è stata la intesa lite che ci fu tra i membri dei GNR e quelli dei Motley, sopratutto quella che vide protagonista i due cantanti. Dopo un tour in Russia dei Motley, Izzy Stradlin cominciò a provarci con la moglie di Neil, ma questa rifiutava di continuo, non cedendo a nessunissima avance; Stradlin, vedendo che Sharise Ruddell non ci stava proprio, la spinse per terra davanti alla gente che si trovava nel locale. Sharise gli tirò uno schiaffo in faccia, ma di risposta il chitarrista le tirò un pugno nello stomaco. Passò un mese e terminata una esibizione dei GNR, Vince assalì il chitarrista Izzy Stradlin con un pugno in faccia, per vendicarsi di averle picchiato la moglie. La security dei Motley trascinò via Neil e mentre questo stava lasciando il Best Heavy Metal Album Awards, Axl Rose lo minacciò e gli disse che l'avrebbe ucciso. Quando Vince lo incoraggiò a farlo, Axl se ne andò: questo fu l'inizio di una lunga battaglia tra le due band. Vince invitò Axl numerose volte per fronteggiarsi in uno scontro fisico, ma non se ne fece mai niente; nel frattempo Izzy chiamò Vince e gli chiese scusa per il suo comportamento. Ancora arrabbiato per il gesto di Stradlin, e del trattamento di Axl, Vince invitò Axl (tramite MTV) a fissare luogo e data per l'incontro. Nessun combattimento infine venne organizzato, ma la proposta di Vince è aperta ancora oggi.
N° 3 - Michael Jackson VS Paul McCartney

Questo, per l'importanza storica che ha avuto, merita il podio, anche se è il gradino più basso, ma comunque il podio. Le due icone della musica si uniranno nei primi anni '80 per la canzone Say Say Say quando, durante alcune conversazioni in pausa caffè, Jackson chiese qualche consiglio a McCartney su come arricchirsi in fretta o comunque su come guadagnare soldi in previsione di uno di quei periodi di creatività zero che costringono i musicisti a lunghe pause, prima di poter sfornare qualche prodotto decente. Così, l'ex-bassista dei Beatles consigliò al Re del Pop di comprare e vendere i diritti delle canzoni come se fossero dei titoli azionari (questi, messi a disposizione attraversi appositi cataloghi)...quello che, però, non si aspettava e che l'ex-Jackson Five comprò proprio i diritti della storica band di Mr. McCartney. Insomma, un gran bel tiro mancino, quasi peggio che chiedere consigli su come flirtare e poi andare a letto con la moglie di chi ti ha dato consigli. Da vero bastardone infame. A sua "discolpa", Michael Jackson giustificò la sua scelta dicendo che "era come se mi avesse spinto lui a prendere questa decisione" (che, digiamogelo, è una bella scusa del cazzo). Paul e Yoko tentarono di riprendersele senza però riuscirci e Paul commentò la cosa dicendo: "Mi fa incazzare il fatto di dover pagare per eseguire le Mie canzoni". E come dargli torto?
N° 2 - Blur VS Oasis
Come tra il 1990 circa, fino al 1994 andava forte il grunge dei Nirvana e Pearl Jam, nel 1995 andava forte il Britpop inglese. Flagship di questo movimento erano principalmente due gruppi: gli Oasis e i Blur, complessi che (con la loro presenza) hanno letteralmente spaccato in due i fan di ogni paese, costringendo gli amanti della musica a scegliere una parte da cui schierarsi...anche perché, Blur e Oasis non si potevano proprio vedere. La loro era la classica battaglia all'ultimo singolo che quando raggiunse l'apoteosi dello scontro tra i singoli Country House e Roll With It, vuoi per il nervoso o vuoi per il simpatico carattere di Noel Gallagher, arrivò il classico commento che fece sollevare un gran polverone. In una intervista, il chitarrista del gruppo augurò al cantante Damon Albarn e al bassista Alex James del "gruppo rivale" di prendere l'AIDS e morire. Che amore di ragazzo, questa comicità inglese fa proprio spisciare dal ridere! Poi uno ci si chiede come mai continui a bozzare col fratello. Alla fine la cosa si trasformò in una bolla di sapone e finì tutto in un nonnulla, come mostra questo video, alla fine Noel si mostra (non troppo) pentito e chiedo scusa alla band per vie trasversali. E in tutto questo, vorrei sottolineare che Internet non era ancora così usato come oggi: immaginate se fosse successo con.
N° 1 - Lynyrd Skynyrd VS Neil Young
Feud che si merita come minimo l'oro non solo per lo svolgimento della cosa, ma sopratutto per l'aftermatch dello scontro verbale tra Young e questa grandissima band. Neil Young, già da un pò di tempo, stuzzicava i sudisti attraverso canzoni come Alabama e Southern Man, descrivendo gli abitanti degli stati del sud dell'America con la classica visione mainstream che ha mezzo mondo su di loro, quella di bifolchi scopa-cugine ultra-razzisti. Un pò come fa la Lega Nord con i meridionali in Italia. Era ovvio che il cantante non stava direttamente parlando di loro, ma essendo i Lynyrd Skynyrd la band southern rock per eccellenza, il gruppo s'è sentito in dovere di mettere in riga Neil Young...e lo ha fatto in mondo a dir poco signorile. In una loro canzone, commentavano il suo operato dicendogli: "Well I heard Mister Young sing about her. Well I heard ole Neil put her down. Well, I hope Neil Young will remember, a southern man don't need him around any how". Il punto è che la canzone che venne fuori non era il tema dell'Oratorio Estivo di Cadorago sul Garda, ma era Sweet Home Alabama. Ed era di questo che si parlava: un commento a dir poco infantile ha dato una delle maggiori scintille alla creazione di un pezzo secolare.
E questo è tutto. Ovviamente, questa è solo la punta dell'iceberg e nella storia della musica e di altri generi, ci sono state addirittura rivalità peggiori...però, queste sono quelle mi hanno fatto più specie e quelle che mi piace bene o male rileggere sempre. Quali sono le vostre? Ci sono altre rivalità che considerate ancora più acide? Fatecelo sapercelo.
- Symo
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venerdì 25 settembre 2015
La Bibbia 2: la recensione (Baloon Central #9)
Perché recensiamo questo fumetto? Perché c'abbiamo voglia e, sopratutto, perché troppa poca gente l'ha acquistato e vi dobbiamo convincere a farlo.
Dati Generali:
Testi: Davide La Rosa & Pierz
Disegni: Davide La Rosa & Pierz
Anno di Pubblicazione: 2013
Etichetta: Nicola Pesce Editore
Prezzo: 5,00 €
Trama:
Avete presente la Bibbia? Sì, esatto, il libro più letto al Mondo che nessuno ha mai letto... bene! Quel libro, colmo di religione e di leggende metropolitane che giravano nel Mediterraneo, aveva il problema che il finale lasciava il lettore con l'amaro in bocca (aveva anche il problema di aver causato fanatismi, morte e Paolo Brosio, ma tant'è)
Il mio Parere:
Per chi non conosce i due disegnatori/scrittori che hanno deciso di confezionare il seguito del libro più venduto al mondo dopo Harry Potter, sappiate che non tutto è come sembra, a partire dalla decisione di scrivere La Bibbia 2. Se già di per sè l'idea vi sembra una cosa dissacrante e sfrontata, beh, allora siete sul pezzo, perchè nel sequel de "Il libro fantasy più conosciuto al mondo" (come lo descriverebbero i due autori) queste due caratteristiche regnano sovrane; La Rosa e Pierz hanno un sacco da dire che non gli sta bene su Chiesa, Religione, MOIGE e molte altre istituzioni, cose che la maggior parte dei credenti/sostenitori e dei membri della comunità ecclesiastica e non sorvolano volenti o nolenti, facendo gli gnorri e fingendo che tutto vada bene, che tutto sia normale e dovuto. A loro due questo non sta bene per niente e il duo in questione unisce le forze per sottolineare tutte queste tematiche, argomentandole in maniera intelligente e sostenute da episodi concreti, il tutto narrato in una maniera talmente irriverente e comica che pure ad un credente convinto sarebbe difficile non ridere.
Le scopo del La Bibbia 2, oltre a far ridere, è sopratutto quello di far aprire gli occhi al lettore e ragionare su certe importanti argomenti: in parole povere, leggiamo una storia leggera, divertente e piena di citazioni, sottotrame e cameo (che vanno dalla musica, ai fumetti, grandi classici e personalità realmente esistenti) ma che, contemporaneamente, denuncia le istituzioni, l'ipocrisia e l'ignoranza. E il bello è che il tutto è argomentato così bene che, se proprio si volesse contraddire La Rosa/Pierz, non si saprebbe proprio cosa fare...proprio perchè non c'è niente da fare. Il fumetto è consigliato proprio per questo, proprio perchè vi permette di conoscere l'altra faccia della medaglia divertendovi, e non è giusto vivere nel mondo degli Orsetti del Cuore: bisogna scendere a patti con il lato oscuro delle cose (e che esista un lato oscuro delle cose), ed è quindi pure giusto che vengano raccontante in un tutt'altro che educativo e moralista modo. Preparatevi a vedere Dio come dispettoso, irriverente e desideroso di punire i suoi figli; Giuda come un credulone complottista; vampiri testimoni di Geova, lo Spirito Santo sotto le sembianze di Adam Kadmon e molto altro.
Conclusioni:
Compratelo. Che tanto costa solo cinque carte. Non ve ne pentirete, fidatevi.
- Symo
Le scopo del La Bibbia 2, oltre a far ridere, è sopratutto quello di far aprire gli occhi al lettore e ragionare su certe importanti argomenti: in parole povere, leggiamo una storia leggera, divertente e piena di citazioni, sottotrame e cameo (che vanno dalla musica, ai fumetti, grandi classici e personalità realmente esistenti) ma che, contemporaneamente, denuncia le istituzioni, l'ipocrisia e l'ignoranza. E il bello è che il tutto è argomentato così bene che, se proprio si volesse contraddire La Rosa/Pierz, non si saprebbe proprio cosa fare...proprio perchè non c'è niente da fare. Il fumetto è consigliato proprio per questo, proprio perchè vi permette di conoscere l'altra faccia della medaglia divertendovi, e non è giusto vivere nel mondo degli Orsetti del Cuore: bisogna scendere a patti con il lato oscuro delle cose (e che esista un lato oscuro delle cose), ed è quindi pure giusto che vengano raccontante in un tutt'altro che educativo e moralista modo. Preparatevi a vedere Dio come dispettoso, irriverente e desideroso di punire i suoi figli; Giuda come un credulone complottista; vampiri testimoni di Geova, lo Spirito Santo sotto le sembianze di Adam Kadmon e molto altro.
Conclusioni:
Compratelo. Che tanto costa solo cinque carte. Non ve ne pentirete, fidatevi.
- Symo
Avengers & X-Men: AXIS - la recensione (Baloon Central #8)
Il più recente crossover della Marvel, Avengers & X-Men: AXIS, si è concluso da qualche mese. Parliamone.
La Continuità del Millarworld (Baloon Central #7)
Nel 2014, giusto l'anno scorso, usciva Kick-Ass 3: il terzo e ultimo capitolo della storia del real-life hero David Lizewski. Quando l'ottavo e ultimo numero di Kick-Ass 3 uscì, il creatore Mark Millar, si lasciò un pò andare a certe calorose e succulente dichiarazioni. Quanto succulente? Beh, del tipo che tutte le opere realizzata da Millar etichettate "Millarworld", sono ambientate nello stesso universo narrativo. Ma prima, facciamo un poco di chiarezza.
Per quelli poco informati, il Millarworld è una etichetta creata nel 2003 dal sopracitato Mark Millar, tramite la quale pubblica serie a fumetti creator-owned (cioè opere da lui create e di cui detiene i diritti). Prima sembrava che Millar volesse solo utilizzare l'etichetta per farsi i suoi porci comodi e creare storie dove solo lui aveva la prima e l'ultima parola, ma dopo Kick-Ass 3, venne svelato l'arcano. L'obiettivo dell'autore era quello di arrivare a costruire un insieme di storie e personaggi che possano inserirsi in uno stesso universo narrativo (che non è altri che un gigante omaggio alla Marvel e DC), anche se per la pubblicazione si affida a diverse case editrici. I fumetti Millarworld sono stati infatti pubblicati da quattro case editrici differenti: la Image Comics, la Dark Horse Comics, l'Avatar Press e l'Icon Comics (etichetta della Marvel Comics).
Dopo essersi fatto le ossa in Marvel, DC, Wildstorm Studios e altre etichette fumettistiche, nel 2003 comincia finalmente l'ascesa del suo Millarworld con il capostipite della sua specie: Wanted, che "vanta" pure di un pessimo, orribile, schifo, stupido, vomitevole e inguardabile film omonimo solo a livello di titolo con James McAvoy, Angelina Jolie e altri attori famosi ai minimi storici della loro arte recitativa. Come detto prima, dopo Kick-Ass 3, Millar rivela che tutte le opere del Millaworld, pur essendo pubblicate da quattro etichette diverse, sono comunque collegate tra di loro. Vediamo insieme la cronologia.
- Wanted: Come detto prima, Wanted è il primo albo del Millarverso, mostrando un mondo molto simile alla Golden e Silver Age dei fumetti Marvel/DC, dove il globo pullulava di supertizi e la loro presenza rientrava nella totale normalità. Nel 1986, però, i supercriminali dicono mobbastaveramente e decidono di fare comunella, creando una gigantesca alleanza di cattivi che portò loro vittoria e supremazia sugli eroi, sconfiggendone e uccidendone a migliaia. Dopo che questi furono battuti, i cattivi fecero magicamente dimenticare alla popolazione ogni segno dell'esistenza degli eroi, cancellando ricordi e prove fisiche riconducibili ai buoni, dove nel Millarverso sono semplicemente ricordati come personaggi della cultura pop. L'unica cosa appratente agli eroi, è il mantello rosso appeso nel nascondiglio del Professore/Solomon Seltzer alla fine di Wanted #2, che appartiene a Utopian, il protagonista di Jupiter's Legacy.
- Jupiter's Legacy & Super Crooks: E secondo non potevano che esser Jupiter's Legacy e anche Super Crooks. Nel mondo del Millarworld, Jupiter's Legacy e Super Crooks sono due delle sue più famose e acclamate serie a fumetti, da cui sono stati tratti numerosi film; come nel nostro mondo reale abbiamo Uomo Ragno e Batman, loro hanno Jupiter's Legacy e Super Crooks. Quindi, benché i protagonisti di JL e SC sono personaggi fittizi nel, a sua volta, mondo fittizio del Millarworld, l'unico di questo gruppo di personaggi ad essere esistito davvero è Utopian, descritto come una sorta di "primo dei supereroi", diciamo quasi, un Superman del Millarworld. Come raccontato in Wanted, però, Utopian verrà massacrato di legnate e costretto ad una vita miserabile, cercando di ricordare le sua vita precedente, invano.
- Kick-Ass 1-3 & Hit-Girl: Rappresenta il punto critico della continuità del Millarworld in cui, grazie a Dave Lizewski/Kick-Ass, assistiamo alla rinascita della comunità supereroistica: ad una creazione di una seconda genesi dominata da una nuova stirpe e generazione di eroi (ma anche criminali) con poteri e non. I cattivi hanno in mano la Terra e, come mostrato in Wanted, si spacciano per miliardari e leader mondiali, ma Dave ama ancora gli eroi e crede così tanto il loro che, ad un certo punto, decide di diventare lui stesso un supereroe. La sua figura sarà d'esempio per la nascita di questa seconda fase degli eroi del Millarworld e, come visto nelle pagine finali di Kick-Ass 3 #8, l'universo creato da Mark Millar e vari collaboratori ai disegni comincerà a pullulare nuovamente di supertizi in costume. Kick-Ass 3 #8, infatti, è una sorta di conclusione di un primo capitolo oltre che un passaggio del testimone alla generazione futura. Infatti, nel'ultimo numero del terzo capitolo di Kick-Ass, vengono praticamente citate tutte le altre opere passate e futuro del Millarworld. Oltre ai poster al cinema di Jupiter's Legacy e Super Crooks, vengono citati Nemesis, MPH, Secret Service e Superior: tutte e quattro, opere che si svolgono durante o subito dopo la fine di Kick-Ass 3.
- Nemesis: Un nuovo supercriminale apparentemente slegato alla società dei supercriminali del Millarworld, che si diverte e sfidare i poliziotti a sfide d'intelligenza e forza, per poi ucciderli se questi falliscono. Esordisce con un massacro in Giappone, che viene citato in Kick-Ass 3 #8.
- MPH: Un gruppo di ragazzi dotati di supervelocità. A livello di continuità, sono i primi esseri che sviluppano super-poteri dal 1986 a questa parte. Anch'essi, citati alla fine di Kick-Ass 3 #8.
- Secret Service: Dopo il massacro di Nemesis in Giappone, Dave (sempre in Kick-Ass 3 #8) cita anche un grande ammasso di sparizioni e rapimenti di personalità famose, incipit che darà vita alla storia di Gary Unwin.
- Superior: Delle quattro storie appena raccontate, forse questa è la più importante, dato che Superior/Simon Pooni viene visto come una sorta di successore di Kick-Ass/David Lizewski, sopratutto per la scena che condividono brevemente in Kick-Ass 3 #8. Il ragazzino affetto da sclerosi multipla che appare nella storia, lo si può può vedere lasciare il cinema alla fine dell'albo, mentre Dave tiene la porta aperta per far passare lui e il suo amico: praticamente, uno scambio del testimone da supereroe a supereroe, per poi passare alla scena iniziale di Superior dove Simon e Chris stanno uscendo dopo aver visto il film Superior 5.
- Le Altre: Ruolo e collocazione non ancora specificati, invece, per American Jesus, Starlight, Chronauts e Unfunnies, che comunque sono confermati come parte integrante del Millarworld. Magari in maniera più sottile e discreta, ma comunque parte integrante di questo universo che ormai (ridendo e scherzando) ha già dodici anni.
E questa era la cronologia completa del Millarworld finora. Ovviamente, come dichiarato più e più volte dall'autore, non è necessaria leggere e/o acquistate tutte le storie per capire tutto, dato che ogni storia è ambivalente: può presentarsi come autoconsistente e reggersi completamente e totalmente sulle sue gambe di china e carta, oppure presentarsi come un tassello di un affascinante e frizzante affresco narrativo. E, lasciatemi dire, che Millar se l'è giocata proprio bene.
Voi invece, che ne pensate Teleguardoni? Affascinati da questo omaggio al genere supereroisitco di Mark Millar e soci, oppure no? Fatecelo sapercelo!
- Symo
giovedì 24 settembre 2015
Top 5 - I Villains Preferiti dell'Uomo Ragno (Uomo Ragno 50th Anniversary Tribute - Parte 6)
Finora abbiamo parlato un pò dell'eroe in se, di Peter Parker/Uomo Ragno, ma l'eroe c'avrà pure qualcosa da fare tutto il giorno no? Non starà sempre a bombarsi MJ o a farsi insultare da J. Jonah Jameson? Non starà tutto il giorno a mangiar schifezze alla Villa dei Vendicatori? Ovviamente no, infatti la galleria dei brutti ceffi del nostro caro Ragno è addirittura più popolata del suo Ragno-Armadio e addirittura più bella perchè più varia. I nemici sono un pò come le fidanzate, vanno e vengono, alcuni vanno bene solo per qualche storia o qualche periodo, altri invece sono per sempre. Oggi vediamo quali sono quelli che in tutta la mia "carriera" di Ragno-Lettore mi hanno appassionato attraverso questa Top 5 - I Villains Del Cuore.
Come vedete anche dall'immagine, sono decisamente tanterrimi e ognuno di loro ha fatto la sua fetta di storia dando il suo personale contributo a rovinare la vita del nostro Ragno. C'è chi l'ha fatta in senso positivo e chi invece, purtroppo per lui, in senso negativo, di storia intendo. Regole: valgono solo quelli della linea classica perché già Spidey ne ha un macello e se non stringiamo il campo poi stiamo qua altri 50 anni, poi il personaggio ne compie 100 e siamo punto e a capo. Però all'intero del campo ristretto della linea classica potete scegliere tutti i bruttoni a cui il nostro eroe a tirato cazzotti e calcin'gulo. Si, anche dei barboni come Hypno Hustler e Minaccia. Se qualcuno di voi vuole inserire nella sua classifica anche Pete Vaso Di Colla, lo faccia senza farsi notare perchè è l'unico nemico che è stato bannato da questa Top 5 con disonore.
N° 5 - Hobgoblin/Phil Urich
Nipote del reporter investigativo Ben Urich, Phil un giorno incappò per sbaglio in uno dei nascondigli di Norman Osborn (come tutti quelli che sono diventati un Goblin con qualche aggettivo prima) e fu esposto ad uno dei più alti livelli della formula di Goblin acquisendo così tutti i poteri più uno, tale Urlo di Goblin, e nessuna delle svariate malattie mentali di cui soffrivano i soggetti esposti a tale formula: e per questo fu radiato dall'albo dei Goblin. Decise così di vestire i panni di Green Goblin per combattere il crimine, ma purtroppo per lui l'immagine collettiva del folletto verde era estremamente legata a quella criminale a causa della "passata gestione" dell'originale possessore della maschera così, in puro stile Fantozzi, qualsiasi supereroe che lo vedeva non ci pensava due volte a cazzottarlo come se non ci fosse un domani; complice anche la sua scarsa dote da giustiziere, appese presto il costume al chiodo. Si trasferì poi a Los Angeles dove formò insieme a Turbo/Mickey Musashi una sorta di gruppo degli alcolisti anonimi con membri però dei supereroi che cercavano di allontanarsi dalla loro vita eroica: dei super-tossici, praticamente. Phil s'era innamorato di lei ma vedendola con un'altro questi impazzi e attaccò il gruppo per poi sparire. Si ripresentò qualche anno dopo a New York dove si invaghì di Norah Winters, anch'ella come lo Zio una reporter investigativa, che stava lavorando sul caso della "Goblin Gang" formatasi dopo che Osborn fu sbattuto al fresco; Phil così decise di fare colpo e si recò al vecchio nascondiglio per cercare qualcosa da usare come prova, ma trovò Roderick Kingsley (l'originale Hobgoblin) in cerca di potenziamenti. I due cominciarono a bozzarsi come bimbi che vogliono la stessa cosa, ma il supergiovane Urich ha la meglio e lo ammazza prendendone il posto. Un'evoluzione, come avete potuto vedere, decisamente scapestrata ma presa però in mano da Dan Slott venne trasformata in un'autentico colpo di genio. Infatti, il nuovo Hobgoblin è l'esatta antitesi di Peter Parker, il suo contrario, "l'Anti-Peter Parker" se così possiamo chiamarlo, Phil Urich infatti offre pure una versione capovolta del suo "Da grandi poteri derivano grandi responsabilità" con la variante "Da grandi responsabilità derivano grandi poteri". E uno dice: "Beh ma che stronzata" ma invece non lo è, perchè questa frase riassume la sua psicologia: se Peter difende la gente perché è un dovere di tutti essere altruista, Phil al contrario accumula potere per sé stesso perchè è egoista e malefico. Te capì? Purtroppo l'ho messo al 5° posto perchè è un personaggio relativamente nuovo ma con un grande potenziale.
N° 4 - Electro/Max Dillon
La sua origine è quella classicamente classica in puro e classico stile della classica vecchia scuola Marvel. Max Dillon era un ingegnere elettrico, che mentre riparava una linea del telefono venne colpito da un fulmine, questo causò lui un potenziamento del suo codice genetico e diventò capace di assorbire e creare elettricità. Electro è un cattivo che mi ha sempre intrigato perché è un'uomo d'azione, non è mai stato machiavellico come il Dr. Octopus o diabolico come lo Sciacallo e le poche volte che ha pensato ad un piano complesso purtroppamente gli si è sempre rivoltato contro; non è un genio, ma non è nemmeno stupido. Però è assolutamente bastardo dentro e spietato, stronzo fino al midollo, pungente proprio come l'elemento che padroneggia. E' questo che mi è sempre piaciuto di lui: un'uomo d'azione che vuole farsi i cazzi suoi e che se ti metti in mezzo, ti frigge senza mezze misure. Electro è il criminale medio, semplicemente una persona che sa far soffrire qualcuno o mettere a segno un colpo senza bisogno di chissà quali stratagemmi: un criminale vecchio stile dotato di spregiudicatezza, marcia in più che lo rende pericolosissimo.
N° 3 - Dottor Octopus/Otto Octavius
Uno dei primissimi nemici che Spidey abbia mai affrontato, e più che rivale nello scontro fisico e nei giochi mentali, avversario scientifico e di astuzia del supereroe. Mentre Otto Octavius lavorava ad un esperimento con materiale radioattivo questi fecero contatto, facendo nascere una strana reazione chimica che produsse un'esplosione. Otto sopravvisse, ma le braccia metalliche da lui create per maneggiare i materiali più instabili si fusero al suo corpo in maniera permanente, ben presto però scoprì di poterle controllare con contatto telepatico, col suo genio e con la sua nuova forza acquisita decise di iscriversi ad X-Factor come polistrumentista usando i tentacoli e vincere a tutte le competizioni dedicarsi al crimine. Octopus è l'archetipo del classico scienziato pazzo, la cosa che però mi è sempre piaciuta di lui è il fatto che la causa dei suoi vari fallimenti come criminale è ed è sempre stata se stesso, perchè il "buon" dottore fra le sue tante qualità ha il difetto di essere arrogante e presuntuoso stronzo, che si è sempre creduto di essere chissà chi e questo gli ha sempre impedito di vincere sull'Uomo Ragno. Sarebbe a un passo della vittoria se non mettesse da parte l'orgoglio: cosa ulteriormente confermata della serie Superior Spider-Man, che proprio nel momento in cui riesce ad ottenere la tanto guadagnata vittoria sul suo rivale di sempre, la butta alle ortiche perché eccessivamente inebriato dal potere, travisando addirittura il mantra stesso dell'Arrampicamuri e formattarlo come scusa per giustificare la sua dubbia filosofia e linea d'azione. Un'altra cosa assolutamente sublime è la totale assenza di una coscienza e di una moralità; se prima si diceva che Electro era subdolo, il Dr. Octopus è invece meschino, così meschino, che se cercate la parola sul vocabolario ci trovate la sua foto. La loro è sempre stata una sfida interessante, quella tra Doc Ock e Spidey, una sfida che contemporaneamente finiva sia sul lato fisico ma anche sul lato scientifico, una sfida all'ultimo pungo e all'ultima conoscenza della chimica e le scienza. Forse uno dei pochi villains contro cui Peter sia stato messo alla prova su ogni fronte. Dopo tutto è degno del personaggio, essendo ispirato ad una piovra i suoi tentacoli si infilano ovunque.
N° 2 - Venom/Eddie Brock
Eddie Brock era un giornalista la cui carriera stava per decollare, quando però decise di lavorare sul caso del Mangiapeccati. Eddie scrisse un'articolo dove diceva di averlo trovato e che quest'ultimo avesse confessato, in realtà si trattò solo di un mitomane poichè l'Uomo Ragno consegnò alla giustizia il vero colpevole qualche giorno dopo la pubblicazione dell'esclusiva. Questo distrusse la vita e la carriera al giornalista tant'è che quasi optò per il suicidio; dopo essere passato prima in chiesa per pregare, Eddie fu travolto dal simbionte che Peter si portò dietro dalle Guerre Segrete e il loro odio unito diede alla luce il forse più famoso e gettonato villain degli anni '90: Venom, uno dei nemici più complessi dell'Uomo Ragno, un personaggio che ha sempre oscillato tra il bene e il male a causa del suo simbionte. E' quasi impossibile infatti tracciare un profilo psicologico adeguato poichè non sempre è facile capire quali sono i pensieri di Venom e quali quelli di Eddie o se il simbionte abbia mai influenzato quelli dell'ospite per spingerlo a fare quello che voleva. L'entità di Venom/Eddie Brock si vede ed è convintissima di essere un supereroe che lotta per difendere gli innocenti e la sorte a chi infrange la legge è praticamente la morte, una sorta di Punitore praticamente, l'archetipo dell'antieroe. Infatti Venom nella sua storia editoriale ha spesso dimostrato di essere un eroe coi fiocchi ma la sua logica estremista lo ha portato spesso e volentieri a commettere atrocità anche se a fin di bene. Venom in teoria è un'eroe, che però odia l'Uomo Ragno per i motivi sopra spiegati. Il suo fascino è sempre stato questo, la sua distorta visione della legge e l'odio incontrastato per il nostro Arrampicamuri.
N° 1 - Green Goblin/Norman Osborn
E arriviamo infine a lui. Non poteva che non essere in prima posizione, giusto? Inizialmente presentato nei panni di Green Goblin, Stan Lee e Steve Ditko avevano l'intenzione di creare un personaggio dall'identità misteriosa capace di dare del filo da torcere all'Uomo Ragno e che fosse poco in grado di sconfiggere, quello che non sapevano è che avevano dato vita al più pericoloso e potete supercriminale dell'Universo Marvel tutto e dell'Uomo Ragno in sé. Grazie ad una formula inventata dal Dottor Mendell Stromm, Norman Osborn acquisì incredibili capacità tra cui una forza immensa, fattore rigenerante e un'incredibile resistenza...a scapito però di una precaria stabilità mentale. Diventò schizzofrenico, megalomane, avido di potere come non mai e affetto da uno sdoppiamento della personalità, oltre che essere perennemente ossessionato dall'Uomo Ragno e aver più volte ha organizzato piani per farlo impazzire o addirittura farlo passare dalla sua parte. E' in tutto e per tutto il suo peggior nemico e l'unico che è stata una volta in grado di sconfiggerlo e spezzarlo, il fascino di questo personaggio è questo, la sua autentica malvagità senza possibilità alcuna di redenzione che oscilla tra genio del crimine e feroce pazzoide. Egli è cattivo su ogni punto di vista, basti pensare che è continuamente in bilico l'impressione che ha di suo figlio, gli vuole bene perchè è suo padre ma al contempo lo odia per non essere alla sua altezza. La sua pazzia è poi resa in maniere magistrale dalla spaccatura della sua personalità, infatti Norman vede spesso manifestarsi come una persona in carne ed ossa quella del suo alter ego Goblin che lo guida e che lo consiglia. Inoltre mi sembra inutile citare che è stato proprio Norman Osborn nei panni di Goblin ad uccidere Gwen Stacy e ad essere stato l'artefice di tanti altri omicidi quanto il Joker stesso.
E questa erano i miei nemici preferiti dell'Uomo Ragno. Ora tocca a voi Teleguardoni: quali sono i vostri? Fatecelo sapercelo!
- Symo
Top 5 - I Costumi più Cessi dell'Uomo Ragno (Uomo Ragno 50th Anniversary Tribute - Parte 5)
Siccome la volta scorsa abbiamo parlato dei vari cambi di look del nostro Amichevole Uomo Ragno Di Quartiere, e visto che come cosa è stata abbastanza apprezzata, oggi la riproponiamo in una maniera diversa, una maniera divertente e spassosa quanto un calcolo renale a due centimetri dal cuore. Per chi non l'avesse capito, oggi parliamo della Top 5 - I Costumi Più Cessi Dell'Uomo Ragno.
Fate caso all'immagine, credo che sarà l'unica cosa decente che vedrete nel corso di queste righe. Qualche bel costume dimmerda potete già "ammirarlo" in questa Ragno-Sfilata di Milano Marittima, tipo quello semplicemente bruttissimo dell'Uomo Ragno del 2211, quello vicino a quell'altro costume che si prepara al colpo Dragonballiano. Qualcuno si starà chiedendo: "Ma c'è proprio bisogno di parlare dei costumi brutti di Spidey?". Assolutamente si, come bisogna riconoscere i lati positivi di 50 anni di carriera, bisogna anche considerare i buchi nell'acqua (di cui cinque belli grossi li vediamo ora) che ci sono stati nella gestione del personaggio, ma sopratutto per gridare al mondo: "Ma PERCHE'? Ce ne era PROPRIO bisogno!?". Detto questo, le regole sono le stesse che abbiamo detto nella Top 5 - I Costumi Più Belli Dell'Uomo Ragno, che vi andate a rileggere se no stiamo qua altri 50 anni e poi Spidey ne compie 100 e siamo punto a capo.
N° 5 - Manga
Nella Top 5 - I Costumi Più Belli Dell'Uomo Ragno abbiamo messo ben due costumi di ben due universi alternativi abbastanza famosi, quello Ultimate e quello 2099. Ebbene. La Marvel ha il vizio ogni tanto di spararsi qualche universo alternativo per narrare in modo diverso storie e origini dei loro personaggi classici. A volte ha fatto buone cose (Ultimate Spider-Man, Ultimates, Spider-Man 2099 fino a quando però c'era Peter David e Rick Leonardi a matite e testi, Ghost Rider 2099, 1602, Ere Di Apocalisse) e tante altre volte invece no. All'alba degli anni 2000 la Marvel sente proprio il bisogno di sapere come sarebbe stata la vita dei loro begnamini se fossero stati creati da dei giappo-stronzi depravati creatori di hentai. Anche io a volte mi chiedo "Ma se fossi donna sarei gnocca?", il segreto per vivere bene infatti è NON rispondersi in alcun modo. Purtroppo la Marvel non conosceva questo segreto ed eccolo qui che è successo. Sapete quando andate alle feste in maschera e vi sfottono il costume dicendovi: "Dove l'hai preso il costume? Dai cinesi?". C'avete presente? Bene, perché è questa la sensazione che vuole dare...beh, in teoria no, vorrebbe dare sensazioni serie dimostrando quanto sono stati bravi nel mischiare il mythos ragnesco con la cultura nipponica, ma ci riesce talmente male che passa subito per un Uomo Ragno di qualche casa editrice fraudolenta e tarocchissime. Scarpe da tennis e guanti da roccia sono proprio l'ideale per combattere il crimine, si si.
N° 4 - Negative
Dietro a questo costume c'è la più forse assurda scusa che abbia mai letto. Siamo nei difficili anni '90, Nevermind dei Nirvana è già sgorgato giù dal cesso da 3/4 anni circa, la Saga del Clone è appena finita e tutti i lettori si sentono fisicamente come una madre che ha appena partorito tre gemelli siamesi e moralmente come una donna abbandonata all'altare. C'è di buono che è tornato lo Zio Norman a rendere impossibile la vita al nostro Tessiragnatele e fa di tutto per addossargli le colpe di un'omicidio. Tra un'avventura e l'altra Peter fa team-up (non è una parola brutta, non vuole dire che fa sesso di gruppo eh, vuol solo dire che fa squadra con qualcun'altro per affrontare una qualche minaccia dell'ultimo minuto) e questo qualcun'altro è un "eroe" il cui nome è la perfetta descrizione della sensazione che si prova una volta che lo vedi: SHOC, scritto proprio così, a lettere cubbitali come la targa di Gaetano. I due entrano nella Zona Negativa e...niente, gli diventa il costume negativo. Un pò come dire: "Se entri vestito in acqua, te ne esci coi vestiti bagnati". Qui invece se entri nella Zona Negativa e sei un supereroe ti facciamo un lavasecco aggratis color negativo di diapositivo. Bella scusa di merda, chi l'ha inventata, Mr. Grey?
N° 3 - Captain Universe
Se col costume Negativesuca eravamo verso la fine degli anni '90, qui invece siamo proprio agli inizi, al cavallo tra il 1989 e il 1990. Il primo è l'anno dove esce LIES dei Guns N' Roses, dove c'è dentro la bellissima Patience, canzone che ci suggerisce che per sciropparsi tutti sti costumi da straccione ce ne vuole tanta, e il secondo dove nascerà il rompicoglioni che vi scrive. "Ma con questo che vuoi dire?" direte voi, niente vi dirò io, è che voglio solo mostrarvi che forse il costume al negativo non era la forse peggior tutina che gironzolava la, nel Ragno-Armadio dell'epoca. A cavallo tra l'89 e il '90 il nostro Ragnateluto Eroe è coinvolto in un crossover chiamato Act Of Vengeance dove assistiamo al più grande assembramento di brutti ceffi che manco a un concerto di qualche band doom metal, tutti riuniti per stendere una volta per tutti i nostri eroi; lo scopo editoriale invece era quello di far fronteggiare i villains con qualche personaggio che non ha mai affrontato oppure con cui non si cazzottava spesso. Un esempio? Devil fronteggia Ultron. A seguito di un incidente di laboratorio, Peter acquisisce i poteri di Capitan Universo (che vi leggete qui) e decide di usarli per fronteggiare Magneto. Tutto gasato poi si abbatte pure su una gigantesca sentinella costruita da Sebastian Shaw, chiamata con l'originalissimo nome di Tri-Sentinella (la crisi anni '90 dei fumetti si faceva già sentire con sti nomi). Spidey ci si butta a capofitto e la fa a pezzi peggio di un uovo di pasqua ma perde però tutti i poteri, e grazie a dio. Nonostante fosse figo vedere l'Uomo Ragno con poteri cosmici a mio parere era una caratterizzazione troppo lontana dal personaggio originale....e poi vederlo con quel costume m'ha sempre fatto pensare che fosse una tuta adatta per fare lo spogliarellista (ma vuoi vedere che Peter e Mary Jane....)
N° 2 - Symbiote (Movie Version)
La versione cinematografica del vergognoso Spider-Man 3. Quella insulsa, offensiva, stupida e inutile versione cinematografia di quell' altrimenti bellissimo costume nero. Io capisco che nei film tratti dai fumetti non si può fare tutto fedelmente, io capisco che quello che funziona su carta non sempre funziona sul grande schermo e viceversa. Io lo capisco. Ma almeno UNA soddisfazione potevano darmela in quell'aborto partorito dal Signore Del Male Oscuro? Almeno un costume nero FEDELE? No eh? Non si poteva eh? Si vede che al cinema funziona di più la versione incatramata con gli sputi del tabacco dei redneck. Il perché quel cazzo di Raimi abbia voluto deturpare un così bel capo d'abbigliamento come quel fantastico costume rimane un mistero, o meglio, potrei scoprirlo guardando il secondo DVD che m'han dato con Spider-Man 3, i contenuti speciali...ma non voglio avventurarmi nelle ande oscure e malefiche della sua psiche.
N° 1 - 1602
E arriviamo infine alla prima posizione. Credo che questo costume si meriti un'abbonamento ad almeno un riconoscimento pezzente annuale, tipo il Telefatto o il Tapiro d'Orzo per l'alto tasso di pezzenteria che sprizza da tutti i pori di questo assolutamente non richiesto, hum, straccio colorato. Proveniente da uno spin-off interamente dedicato all'Uomo Ragno, o meglio, a Peter Parquag, una versione seicentesca creata da Neil Gaiman e Adam Kubert. Tutto andava bene in quella fantaspeccatolarmentefiga mini di 1602...fino a quando erano Gaiman e Kubert a scrivere e disegnare, infatti poi quando se ne andarono lo spropositato burrone che si era formato venne colmato con idee sostanzialmente brutte come appunto quella che state vedendo. Se non ci fosse la ragnateluta maschera che mi suggerisce che è il Tessiragnatele avrei sicuramente detto che è Jean-Claude di Sensualità a Corte mascherato per Halloween. E' al primo posto perché detesto quando altri artisti mettono le loro manacce sudice su lavori che non hanno bisogno di una cazzo di virgolo, e poi perchè è decisamente brutto come costume. In aggiunta è anche una delle prove concrete del perché sono contrario a Before Watchmen, perchè si potrebbero vedere cose come queste. Fortunatamente, Dan Slott leggerà questa classifica e, forse perché mi vuole bene, rimedierà al danno.
E siamo finalmente arrivati alla fine. Questi erano i peggio pezzento-costumi del nostro mitico Uomo Ragno. Qual'è invece quello che voi avete preferito di meno o avete proprio schifato? Fatecelo sapercelo!
- Symo
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