Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

venerdì 25 settembre 2015

Avengers & X-Men: AXIS - la recensione (Baloon Central #8)

Il più recente crossover della Marvel, Avengers & X-Men: AXIS, si è concluso da qualche mese. Parliamone.



Dati Generali:
Testi: Rick Remender
Disegni: Adam Kubert, Leinil Francis Yu, Terry Dodson e Jim Cheung
Anno di Pubblicazione: 2014
Etichetta: Marvel Comics
Volume Contenente: Avengers & X-Men: AXIS #1-9
Prezzo: 3,30 € (per quattro volumi cad.)

Trama:
Dopo una clamorosa sconfitta del Teschio Rosso avvenuta per mano dei Vendicatori, la storica nemesi di Capitan America fugge e si nasconde sull'Isola di Genosha, dove costruisce un campo a stampo nazista che utilizza per rinchiudere i vari mutanti che cattura collaborando con Ahab. Dopo aver imprigionato i Vendicatori Havok, Rogue e Scarlet, quest'ultimi vengono liberati dall'anch'esso catturato Magneto, che ingaggia un violento scontro con il Teschio, finendo per ucciderlo; ma invece di morire una volta per tutte, Teschio Rosso (che si era precedentemente impossessato dei poteri di Charles Xavier) libera una potente energia psichica che lo trasforma in Red Onslaught. A seguito di questa trasformazione, Vendicatori e X-Men dovranno unirsi di nuovo per respingere la minaccia rossa

Il mio Parere:
Iniziamo questa recensione, raccontandovi un poco il mio "io" lettore. Quando compro un fumetto, lo leggo sempre due volte: nella prima cerco di rilassarmi e lasciarmi trasportare dalle emozioni, mentre nella seconda volta, cerco di analizzare il tutto seguendo un ferreo giudizio obiettivo; sopratutto nella seconda fase, cerco di stare ben attento ai veri pro e contro della lettura. Siccome poi mi spiace parlare male delle mie letture (più che altro perché mi da fastidio dare fiducia ad un team artistico che poi delude), sulle storie particolarmente brutte, cerco proprio l'ago nel pagliaio, per vedere se c'è almeno un solido e consistente punto a favore della storia che possa giustificare da solo l'acquisto. E se non lo trovo? Niente, se non lo trovo, vuol dire che quella lettura è un fallimento totale: ed ecco che cos'è Avengers & X-Men: AXIS, un fallimento totale. 

Come prima cosa, facciamo un pò di chiarezza sul primo crossover scritto da Rick Remender. AXIS, pur avendo le sue conseguenze sull'Universo Marvel in generale, è più da considerare come una sorta di "finale di stagione" in grande stile della sua serie Uncanny Avengers, testata che ha per protagonista una squadra mista di membri dei Vendicatori con quelli degli X-Men chiamata Avengers Unity Squad: ma tranquilli, che pur ponendo la parola "fine" alla sua prima stagione, non solo pone le basi per la seconda, ma la lettura è pure comprensibile anche a chi non ha seguito la serie sopracitata. Ma dopo questo piccolo dettaglio tecnico, veniamo a noi: cosa ha reso, rende e renderà per sempre Avengers & X-Men: AXIS, qualcosa di illeggibile? Anche qui, andiamo per gradini e partiamo dalla cosa più facile: i disegni. 


I disegni sono di sicuro, a pari dello storytelling, la cosa meno riuscita in AXIS. Non so sinceramente dire a cosa sia dovuto questo estremo e impressionante calo di qualità da parte di fuori classe come Adam Kubert, Terry Dodson e Jim Cheung, ma probabilmente i motivi sono due: 1) La storia partorita da Remender faceva loro così schifo, che il tratto che hanno sfoggiato è stato dei più svogliati mai visti, trovandosi a maledire un lavoro che (per quelle 266 pagine di hardcover) si è trasformato davvero in un lavoro da impiegato, con il cartellino da timbrare e le scadenze da rispettare, portato avanti senza nessuna passione e con un sacco di senso del dovere; 2) Il trio citato si trovava in un periodo di così grande stanca, magari sommersi da altri impegni e scadenze, che ha dovuto far tutto di fretta e trascurare tutto ciò che si poteva trascurare. A mio parere, questi potrebbero essere due dei motivi per cui il trimurti Kubert-Dodson-Cheung ha sfoggiato uno stile svogliato, frettoloso, impreciso, grossolano e (per usare un termine poco educato, ma efficacie) alla cazzo di cane. L'unico che ha tenuto botta e rispettato il suo solito standard, è stato Jim Cheung, la cui arte viene però impoverita dalla colorazione, che pare troppo libro dei bambini da colorare con la penna magica. Ah si, ci sarebbe pure Leinil Francis Yu, ma quello disegna male punto; qui disegna particolarmente male, ma in linea di massima è comunque un pessimo disegnatore. Almeno, a me sembra che da Wolverine: In Punto Di Morte in poi, non abbia fatto altro che regredire. 


Venendo, invece, alla parte difficile, parliamo un pò dello stile di scrittura e sceneggiatura. Qualcuno sul web ha definito questo crossover "la Marvel secondo Michael Bay". Beh, chiunque l'abbia detto, merita una cena a base di giro pizza ignorante offerto dal sottoscritto, perché è vero. A mio parere, qualsiasi tipo di storia ha bisogno di un dosaggio ben studiato di dialoghi e azioni, e sopratutto per i fumetti vale questo discorso, perché le pagine sono poche e la storia si giudica numero per numero, dato che il lettore non può sapere dove lo scrittore porterà la storia; se non si calcolano bene i tempi di narrazione e la decisione di cosa privilegiare prima di altre cose è presa male, viene facile confezionare un prodotto fin troppo frettoloso e piatto. Ecco, AXIS è una continua ricerca di una scusa narrativa per giustificare le botte tra supereroi e dare a Rick Remender l'occasione per scrivere un pò sui villains della Marvel, personaggi che ha sempre dimostrato di saper rappresentare con un sadismo e una cattiveria unica nel suo genere; avrei potuto mostrare molte prove, ma ho preferito mostrarvi la scena più rappresentativa di questa lunga serie di scelte all'insegna dell'imbarazzante pochezza narrativa: la tavola raffigurante la prima (e speriamo ultima) apparizione di Kluh, presentato come l'Hulk, di Hulk. Ditemi voi: se queste non è povertà d'idee, non so cos'altro possa essere. A onor del vero, il concept su cui si basa la seconda nonché parte centrale del crossover (quella dove eroi e criminali si scambiano di allineamento, comportandosi come quello che hanno sempre combattuto) poteva risultare interessante...ma questo trampolino di lancio è stato usato solo per un vergognoso tonfo, utilizzata come ennesima scusa per regalare nuove scene di combattimento al lettore e permettere a Remender di scrivere i buoni come degli psicopatici; ok l'inversione di ruoli, ma descrivermi Capitan America/Sam Wilson come un fascistone della peggior specie, anche no. 


Conclusioni:
Avengers & X-Men: AXIS è uno di quei brutti incubi diventati realtà. Anzi, peggio: è uno di quegli incubi che si credevano debellati per sempre con il cambio generazionale, ma che poi è tornato di straforo a tormentarci. Avengers & X-Men: AXIS è il figlio dimenticato della pochezza del fine anni '90, dove le storie buone erano poche e i disegnatori che ci sapevano fare ancor più rari. Sconsiglio vivamente questa storia di sensibile bruttezza a chiunque: sul serio, non compratelo neanche se la Panini e la Marvel stesse vi pagano per farlo. 

- Symo

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...