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giovedì 20 ottobre 2016

Sub-Mariner/Aquaman: L'Ufficioso Crossover (ASCW Classic #32)

Quando si parla di crossover tra supereroi, a chiunque viene in mente (più di ogni altra cosa) la massiccia iniziativa editoriale Marvel VS DC, sfociata poi nella seconda iniziativa Amalgam Comics: insieme di storyline che ha visto la fusione degli eroi della Casa Delle Idee con le loro controparti DC. Nonostante questo fu il secondo tentativo, Marvel VS DC fu il più conosciuto per la maggior attenzione mediatica dedicatagli. In realtà, Marvel e DC avevano già provato a collaborare nel 1976 col one-shot Superman vs The Amazing Spider-Man: The Battle of the Century, poi sfociato in altri crossover. Ma prima del primo incontro tra l’Uomo D’Acciaio e l’Arrampicamuri, gli autori Marvel e DC già cercavano di far incontrare i loro personaggi, anche se i metodi erano alquanto bizzarri e le intenzioni quasi involontarie. Prima di Superman vs The Amazing Spider-Man, ci fu un altro crossover, anche se avvenuto in via molto ufficiosa: quello tra Sub-Mariner e Aquaman.


La storia comincia nel 1971 sulle pagine di Aquaman #56, dove il nuovo supereroe Crusader decide di cominciare la sua carriera di combattente al crimine. 


Sfortunatamente, questo novizio eroe ha una vista non proprio eccelsa: anzi, diciamo che è proprio pessima. Così per continuare a fare il suo lavoro decide di costruire un satellite che continua ad illuminare Detroit di luce del giorno perpetua; così, con il giorno sempre presente 24 ore su 24, Crusader può dare la caccia al crimine senza paura di fare cilecca. Purtroppo per lui, i raggi solari artificiali prodotti da questo satellite causano una mutazione alle alghe marine, che finisco per fondersi e dare vita ad un mostro chiamato solamente “La Creatura”. Aquaman va così in cerca del centro di comando del satellite e, una volta trovato, lo fa saltare per aria.


Sembrerebbe la fine, ma in realtà non era così. Lo scrittore della serie dell’epoca, Steve Skeates, aveva in mente di far continuare la storia nel numero successivo…ma, a causa delle basse vendite, la serie Aquaman fu cancellata proprio col #56.

Passano tre anni e Skeates passa in Marvel, e una volta validato il cambio di roster, al brillante sceneggiatore si accende la lampadina. La Casa Delle Idee possiede un personaggio dalle stesse caratteristiche di Aquaman e, guarda caso, la sceneggiatura del mai nato numero #57 delle cancellata serie dell’alter-ego di Arthur Curry è stata conservata: così Skeates decide di trasformare quello script in una storia di Sub-Mariner, portando gli ovvi cambiamenti di protagonisti ed elementi circostanti per adattarlo all’Universo Marvel.


Così, su The Savage Sub-Mariner #72 del 1974 la storia continua dall’esatto punto in cui si era conclusa su Aquaman #56: Skates si prese addirittura la briga di dedicare una pagina al recap del numero precedente che (per coloro che arrivavano ora sulla testata del Principe Namor) sembra una semplice introduzione di eventi accaduti dietro le quinte, inseriti solo per amor di completezza narrativa e per non lasciare il lettore in qualche modo confuso; per chi invece era fan dello scrittore e lo seguiva da tempo, avrebbe preso The Savage Sub-Mariner #72 come il sequel ufficiale di Aquaman #56. Ma siccome i due personaggi protagonisti appartavano a due universi narrativi differenti, questo collegamento va per forza di cose a consolidarsi come un non-ufficiale crossover tra Sub-Mariner e Aquaman. Come continuò poi la storia? Nell’unico modo possibile:


La Creatura (stesso personaggio, ma character design diverso) acquista una sorta di abilità di annullare alcuni poteri di Namor e le sue più semplici funzioni motorie/sensoriali, tra cui la capacità di respirare sott’acqua e la sua vista. Più testardo di un ariete, il futuro Re di Atlantide si butta comunque a capofitto sul mostro e dopo una sequenza di cazzotti random, riesce ad avere la meglio. Delusi dal finale? Accontentatevi almeno di aver saputo come è nato uno dei primi crossover tra Marvel e DC!

- Symo

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