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venerdì 21 ottobre 2016

Top 5 - I Cinque Migliori Cambi di Costume (Baloon Central #84)

Una persona che legge i fumetti non è solamente un semplice lettore, ma è anche tante altre cose che iniziano tutte per "critico". Con "critico" non si intende che per forza il lettore di fumetti accende la videocamera, s'incazza davanti ad essa e poi carica le sue lamentele su Youtube...o almeno, oltre al questo suo vizietto che lo vede protagonista di ogni lamentela possibile e inimmaginabile su storie passate/presenti/future, il lettore del fumetto è anche bravissimo a parlar bene di certe cose quando serve e quando la storia in se e tutti coloro che hanno collaborato a realizzarla se lo meritano. Il lettore di fumetti è un critico, si diceva, fondamentalmente perchè è una persona senza troppi peli sulla lingua e dice la sua su ogni aspetto che riguarda il suo hobby preferito. 

E' un critico di editoria (riguardo il formato, la qualità della carta, la distribuzione ecc.), del disegno (stile, qualità del tratto, colori, espressioni, anatomia, impostazione della griglia delle vignette ecc.), della narrativa (dialoghi, narrazione, sceneggiatura, caratterizzazione, sviluppo della trama ecc.) e dell'argomento di cui andremo ad occuparci oggi: la moda.  un lettore di fumetti dovrebbe anche occuparsi di moda? Beh, se siete lettori di fumetti o se siete persone che non hanno vissuto in una foresta del Giappone fino ad oggi credendo che ci fosse ancora la Seconda Guerra Mondiale potete tranquillamente arrivarci. No? Ancora niente? Ok, ve lo dice il Symo. E' per il costume, e oggi, ne parleremo in lungo e in largo in questa Top 5 - I Cinque Migliori Cambi Di Costume.


Si diceva: perché un lettore di fumetti dovrebbe intendersi di moda? Beh, ma per via del costume, ovvio. Per un supereroe, il costume è importantissimo, dato che non solo è un riconoscimento personale che serve per esprimere se stesso senza dire troppo sulla sua identità segreta e compromettere la sua vita privata, ma anche come segno di riconoscimento, come "carta di identità" per l'alter-ego che si è creato e combatte il crimine. A volte è un simbolo personale, altre volte è un simbolo creato apposta per comunicare qualcosa (Nolan c'ha fatto tre film di Batman menandocela con il fatto che il Cavaliere Oscuro rappresenti l'opposto della criminalità di Gotham City, che il pipistrello vuol dire paura e bla bla bla, tanto per farvi un esempio) ma, non importa da dove arrivi e a cosa serva, l'importante è che l'outfit faccia la sua porca figura perchè nel mondo dei fumetti il libro si giudica dalla copertina, della serie: se vai in giro come Mysterio, poi non lamentarti se l'Uomo Ragno ti piglia per il culo chiamandoti "vasca per i pesci" (anche te, Quentin, te le vai a cercare eh?). 

Ergo, anche l'occhio vuole la sua parte e i fan non vorrebbero tifare per uno che va in giro vestito come se avesse dormito in discarica...o meglio, non lo farebbero in pubblico per ovvie ragioni d'immagine. In questa classifica al meglio dei cinque, ci occuperemo in particolare di quei cambi di costume che vi hanno fatto gridare: "Grazie a Dio l'hanno capita!" perchè sostanzialmente il costume non è altro che un particolare tipo di abbigliamento molto piuttosto appariscente...ed essendo il cucito una forma d'arte, è logico che ci siano stati dei buchi nell'acqua e che ci siano stati in più di 75 anni di storia del fumetto qualche scempio da far sanguinare gli occhi peggio della Madonnina di Civitavecchia. Qui di seguito, dopo questa lunga introduzione, riportiamo la classifica al meglio dei cinque e in ordine esponenziale di gradimento, i cinque migliori cambi di costume che non vedevo l'ora di vedere; sulla sinistra, il costume incriminante e quella destra quello che ha salvato l'immagine. Oh, dimenticavo: per l'immagine d'apertura, concordo con tutti i costumi...tranne che per Iron Man (che mi sta sulle balle) e per Havok (dai, chi è il suo sarto? Arcibaldo di Rat-Man?)



N° 5 - Robin


Siamo onesti Teleguardoni e non: questo era uno di quei cambi che, prima o poi, sarebbero dovuti arrivare. Lasciamo stare tutte le vaccate sulla dubbia sessualità di Batman e le voci sulle tresche che ha avuto coi suoi vari Robin e che gli faccia girare così perché lo eccitano, che non ci sono prove schiaccianti su questa tesi (non ancora almeno) ma, obiettivamente, era davvero un costume osceno. Non so come la divisione Buon Costume dei supereroi abbia permesso ad un minora di girare in mutande, carina la scelta dei colori e tutto eh...ma girare in mutante o al limite coi pantacollant...un maschio poi, che gira in mutande e pantacollant. Conveniamo tutti che nun ze pò guardà? Ma certo che si. Il primo costume sulla sinistra è quello indossato dai primi due Robin (Dick Grayson e Jason Todd), mentre il terzo è quello realizzato da un Robin con molto più sale in zucca e molto più affetto per il suo pudore e all'immagine che trasmette. Fedele alla tradizione ma anche molto più moderno e aggressivo, sopratutto anche più dignitoso; da una parte ci sono anche affezionato perchè è il costume usato dal Robin nella serie animata del '94. Quando ho scoperto che una volta metteva quella roba...brrr, i brividi. E non per il freddo.



N° 4 - Ciclope


Si lo so, Ciclope è un coglione per tutte le ragioni elencate dall'Antro Atomico del Doc Manhattan: ragioni che, tra l'altro, condivido pienamente. "E allora perché è in questa classifica?" vi starete chiedendo. Perché (a mio parere) il costume disegnato negli anni '90 da un Jim Lee ancora in grado di disegnare ci sta un sacco. Non so, sempre a mio parere, l'uniforme di destra ha uno stampo molto più militare, più da combattimento e fa assumere a quel fallimento d'uomo che è Scott Summers una parvenza di serietà, lo fa sembrare un'uomo che una dignità ce l'ha ancora e non un pupazzetto nelle mani di un pelato pervertito (si Xavier, stiamo parlando di te) che lo fa andare in giro con un pigiama come il costume che vedete sulla sinistra. Va beh che per quello disegnato da John Byrne erano gli anni '70 e '80, però...insomma, anche lui. Il personaggio è di per se insopportabile ed insieme a Superman e Iron Man è tra quelli che spero muoiano presto e anche male...però, quando metteva questo costume, almeno non ero costretto a mettermi il collirio negli occhi per sopportarne la visione.



N° 3 - Iron Fist


Questo per cambiarlo ci sono voluti anni, ma la pazienza alla fine è stata ripagata. Bello il primo costume eh, bello classico, molto anni '70...forse decisamente troppo anni '70 e sopratutto troppo tamarro. La prima infornata dell'outfit dell'alter-ego di Daniel Rand era una fusione agglomerata di pugni d'acciaio nell'occhio e una sfilata che mostrava nell'insieme un guardaroba paragonabile solamente ad un tempo santificato per il cattivo gusto; passi il pinocchietto, passi la cintura svolazzante che fa molto cultura cinese incline al personaggio...ma quelle scarpette da ospedale, il colletto alto come l'Empire State Building e l'apertura della parte superiore a v da membro onorario dei Mamas And Papas erano l'emblema dell'orrore nel più puro e semplice dei termini. Prima si parlava che i costumi rappresentano qualcosa no? Una sorta di simbolo no? Beh, chiunque vedeva il costume di Iron Fist non solo correva a gambe levate per i motivi sbagliati (cioè che la divisa faceva paura e spavento) ma gli lasciava pure dei soldi per comprarsi qualcosa di decente...che poi Daniel Rand è pure ricco ed è più impaccato lui che Tony Stark. Ma davvero. E non c'ha i soldi per comprasi un costume decente...che taccagno. Ma dopo anni di risparmi di criminali che gli lasciavano la mancia, nei primi anni 2000 paga David Aja che gli fa un costume che si merita gli applausi. Moderno, modesto e totalmente nel personaggio...che poi, obiettivamente, andava bene qualsiasi cosa, basta solo toglierli quell'orribile colletto a muraglia cinese e l'apertura a v e tutto sarebbe andato a meraviglia.



N° 2 - Capitan Bretagna


Questo costume totalmente rosso con il leone al centro vi ricorda qualcosa? Se la risposta è si, allora vuol dire che siete stati attenti all'immagine che vi ho messo in apertura perché il primo costume di Capitan Bretagna era in quella sfilata di costumi fantastici. Beh, quasi tutti, dato che se questa uniforme è qui allora non è un buon segno. Oh, a tutti piace, ma a me sembra un costume fatto a caso; sembra che avrebbe dovuto essere solamente un costume rosso...ma siccome l'han trovato nel cesto della caritas, allora l'han rattoppato con delle pezze a caso trovate in giro per la stanza di Merlino, altro che costume della patria e tutte quelle vaccate per immolare il povero Brian Braddock in questa crociata di Sua Maestà. Poi un bel giorno, quando alla divisione inglese della Marvel (la Marvel UK) comincia a far lavorare in coppia Alan Moore e Alan Davis, sulla loro gestione del personaggio salta fuori questo costume assolutamente bellissimo che diventerà proprio in queste storie narrate dai due Alan icona e leggenda. Chiunque pronunci il nome di Capitan Bretagna, lo raffigura con questo costume...e cosa aggiungere di più di quanto non lo faccia l'immagine in se dell'uniforme? Costume simbolico, legato alla propria cultura (e grazie al cazzo, uno che si fa chiamare "Capitan Bretagna" e non gli metti dei simboli inglesi è da aquile proprio), regale ma non troppo sfarzoso, semplice ma non troppo trasandato e sopratutto ispiratore.



N° 1 - Devil


Qualche obiezione? No? Nessuna? Meglio così, che se ce ne erano c'era davvero da preoccuparsi. Come per il costume di Robin, anche qui siamo tutti d'accordo che per quanto possa piacere il costume giallo (reso quasi credibile nella bellissima Daredevil: Yellow) niente può competere con il classico costume rosso che trasformò Devil da un lottatore di wrestling che ha usato troppa candeggina in una icona non solo del fumetto, ma anche delle sue storie in se...in un mito, insomma, una più che vera leggenda urbana che lo fa apparire ai criminali come il terrificane e solerte difensore di Hell's Kitchen. Senza offesa eh Matt, sei uno dei miei personaggi preferiti e leggo ogni tua storia gelosamente e accuratamente...ma con quel pigiama assemblato peggio di una casetta di Lego si capiva che eri cieco, perchè solo un cieco poteva fare degli accostamenti simili...sopratutto, solo un cieco poteva chiamarsi come un diavolo e vestire di giallo. Per fortuna che hai avuto la brillante idea di cambiarlo nel numero 7 della tua testata, che se no la gente poi lo capiva che eri cieco e capiva prima dell'arrivo di Brian Michael Bendis che Devil e Matt Murdock sono la stessa persona. 



E questi erano, secondo me, i cinque cambi di costume che non solo hanno fatto bene al personaggio in se, ma anche (sopratutto) alla salute del lettore, che non ne poteva più di sopportare i personaggi preferiti e non conciati in maniera troppo carnevalesca. Vi ricordo che questa è una classifica personalissima, come ve lo ricordo tutte le volte, quindi è stata scritta seguendo parametri personali...quindi, non lamentatevi se non c'è quello che cercate. Piuttosto, se volete discuterne assieme, potete sempre commentare nella sezione dei commenti qui in basso e far nascere qualche bella discussione, oppure commentare direttamente dal link di Facebook, come preferite. Orsù, fate girare questo post su ogni social network e spargete il verbo del fumetto.

- Symo

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