Il 23 Gennaio 2018 il sottoscritto cominciava una nuova collaborazione con il sito emergente Fr4med che, con le unghie e coi denti, si sta ritagliando una fetta di protagonismo sempre più grande nel vasto e competitivo paco delle testate d'informazione fumettistica, cinematografica ecc. Ovviamente, si è accettato.
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mercoledì 7 marzo 2018
giovedì 9 febbraio 2017
Top 5 - Metal Gear Solid: Le Cinque Citazioni Preferite
L'ispirazione per questo post m'è venuta dopo aver visto l'immagine che ho messo in apertura, e poi mi son detto: "Perchè no?". Alla fine, l'importanza delle conversazioni e la buona e riuscita fattura dei discorsi tra i personaggi riguardo a eventi della trama e altre tematiche, non dico che costituiscono il 50% del gioco ma quasi. Alla fine, i videogames sono un modo come un altro per un'artista (perchè quelli che fanno videogiochi sono artisti, garantito al limone) di comunicare un messaggio per loro caro e importante, attraverso un media che sanno usare e un canale (il genere del gioco) che più gli compete; e proprio per questo motivo, non solo è importante creare sviluppi ed eventi come comunicano qualcosa con la loro semplice esistenza e rappresentazione, ma anche costruire dei dialoghi dove "materialmente" viene comunicato un pensiero e un insegnamento attraverso un linguaggio comune. Come dico sempre, Metal Gear Solid è il mio gioco preferito...ma, al di là di trama e giocabilità, cos'altro ha fatto guadagnare al celebre titolo Konami questo titolo? Quali messaggi dal gioco comunicati hanno penetrato la corazza umana tanto da venerare così tanto l'opera di Hideo Kojima? Scopriamolo.
martedì 28 giugno 2016
Metal Gear Solid: Philanthropy - la recensione (Pick A Card-Cer #74)
Immagino che molti di voi, sia che conoscano Metal Gear, sia che non lo conoscano bene, abbiamo a grandi linee già sentito parlare di qualche titolo della celebre saga di videogiochi che ha fatto più o meno successo. Se non avete sentito questo capitolo, da un lato è un bene, dall'altro no: è un bene perché non è un capitolo canonico della saga videoludica ma bensì un film...ma è anche un male, perché vi siete persi una cosa che guarda, levatevi registi di Italiani. Ma ora basta frasi ad enigma, che come suggerisce il titolo, oggi si parla del film Metal Gear Solid: Philantropy.
sabato 5 marzo 2016
Metal Gear Solid V: Ground Zeroes (la non-recensione)
Cosa c'è di diverso, fra queste recensioni e tutte quelle fatte finora? Che questa sembra una di quelle ma invece non lo è: perché si parla di videogiochi, argomento su cui non mi sono mai professato esperto, ma semplice amatore dilettante. Dopo mesi e mesi e mesi e mesi e mesi passati ad attendere che si abbassasse di prezzo, finalmente il Symo è riuscito ad entrare in possesso del nuovo capitolo della saga di Metal Gear Solid... No, non Phantom Pain, quello prima: Ground Zeroes. Eccome mai non mi sono fiondato subito all'acquisto? Vediamolo assieme in questa non-recensione di Metal Gear Solid V: Ground Zeroes.
mercoledì 11 novembre 2015
Top 10 - I Boss più Bastardi dei Videogame (ASCW Classic #21)
C'è mai stato qualche boss dei videogame che avete sconfitto con tremenda fatica? Immagino di si, ed eccon la natura di questo post: ricordare le proprio fatiche, ma anche i propri successi. Metto le mani avanti: chiarisco che la Top 10 che andiamo a visionare è del tutto personale quindi non scrivetemi i messaggi di maleducazione se non trovate Sephiroth o altra gentaglia.
domenica 1 novembre 2015
Le 12 Curiosità su: Metal Gear Solid 4 - Guns Of The Patriots
E dopo Metal Gear Solid, dopo Metal Gear Solid 2: Sons Of Liberty e dopo Metal Gear Solid 3: Snake Eater, era solo questione di tempo prima che tirassi fuori dal grande file di Word chiamato "prossimi post da pubblicare" anche i trivia sull'ultimo capitolo della saga: Metal Gear Solid 4: Guns Of The Patriots. Si, lo sappiamo, a livello di gioco MGS4 non è proprio l'ultimo prodotto dal Maestro Hideo Kojima, visto che poi ci sono stati un certo Ground Zeroes e un certo The Phantom Pain (di cui ne parleremo presto)...ma! Narrativamente parlando, è quello che cala il sipario su tutta la saga. Quindi si, rimane comunque l'ultimo capitolo della saga. Ma detto questo, basta con gli spiegoni e passiamo subito alle 12 Cose che forse non sapevate su Metal Gear Solid 4: Guns Of The Patriots.
domenica 25 ottobre 2015
Le 12 Curiosità su: Metal Gear Solid 3 - Snake Eater
Visto che i lettori di questo blog si sono presi piuttosto bene a leggere le curiosità su Metal Gear Solid, allora dopo il primo e il secondo capitolo, il vostro caro Symo ha deciso di continuare sulla buona strada e propinarvi le curiosità sul suo successore: il mitico Metal Gear Solid 3: Snake Eater (eppoi non dite in giro che non vi voglio bene).
domenica 18 ottobre 2015
Le 12 Curiosità su: Metal Gear Solid 2 - Sons Of Liberty
Siccome settimana scorsa è uscito il post sulle curiosità del primo Metal Gear Solid per PSOne, ho pensato: visto che c'ho un buco, perchè non continuare a parlare della saga e delle curiosità ad essa legate? Eh, perchè no? Spariamocele pure!
domenica 11 ottobre 2015
Le 12 Curiosità su: Metal Gear Solid
Devo assolutamente rivelare una segretissima verità ai Teleguardoni: ero indeciso. Ero indeciso se pubblicare davvero le curiosità di Pulp Fiction dopo essermelo rivisto di recente, oppure i retroscena del mio gioco preferito. Bello Quentin Tarantino, grandissimo regista...ma le emozioni hanno sempre la meglio, quindi, Metal Gear Solid sia. Se siete curiosi di sapere se Revolver Ocelot è il cugino del Baffo Moretti, se siete curiosi di sapere, nonostante Otacon sia così pistola, come non si fa ammazzare, allora questo post è quello che fa per voi.
12 - Nel gioco ci sono moltissimi riferimenti ad un precedente lavoro di Hideo Kojima (il creatore del gioco di Metal Gear Solid e di tutta l'intera saga) al quale sembra essere molto affezionato, chiamato Policenauts.
Un esempio è il personaggio della nipote di Roy Campbell, la quale condivide lo stesso nome di uno dei protagonisti di Policenauts, ovvero Meryl Silverburgh.
11 - Psycho Mantis è sicuramente uno dei boss più macchinosi e pittoreschi da battere. Attraverso uno speciale programma, il boss può anticipare le mosse del joystick così da annoverare più prove alla tesi che riesce davvero a leggere nel pensiero; per batterlo, tutti i giocatori e fan della saga sanno che bisogna cambiare la postazione del controller dall'entrata 1 all'entrata 2, così da impedirgli di anticipare le mosse. Quello che però, forse, non sanno è che questo stratagemma funziona solo una volta e nel caso si venga battuti mentre si usa il controller 2, questa strategia non funzionerà più. Ma nonostante tutto, c'è una alternativa di vittoria: sparare alle statue dei busti di Mantis poste negli angoli alti della stanza, in modo da scoprirne il volto fasciato. Mantis, alla vista del suo volto sfregiato raffigurato sulle statue, calerà la concentrazione e non riuscirà più a prevedere alcuna mossa.
10 - Hal "Otacon" Hemmerich (chiamato così in onore di Roland Hemmerich, uno dei registi preferiti di Hideo Kojima) era stato originariamente pensato come un personaggio obeso e che mangiava tanta cioccolata. Fortunatamente, character design Yoji Shinkawa aveva fiutato la stronzata e creò Otacon nella versione che tutti conosciamo; una volta che la vide, pure lo stesso Kojima si convinse della cagata che stava per fare e approvò il design di Shinkawa.
9 - Meryl Silverburgh, non solo tiene un nome che pare un panino in edizione limitata del McDonald's, ma originariamente doveva essere somigliante a Mathilda: la piccola ragazzina che seguiva Lèon nel film interpretata da una giovanissima Natalie Portman, quest'ultima armata di Desert Eagle. Ancora una volta, il character desing Yoji Shinkawa salva Kojima dal baratro della cazzata e pensa giustamente che faceva troppo brutto vedere una bambina così piccola portare un cannone del genere. Così decise di farla molto più adulta e con un fisico, seppur molto femminile, abbastanza robusto da poter sopportare il rinculo dell'arma.
8 - Mei Ling è stata modellata sull'aspetto dell'attrice Shinobu Nakayama.
7 - A proposito di Mei Ling: è lei che si occupa del salvataggio della partita, cosa che si può fare in qualsiasi momento contattandola via Codec, lo strumento utilizzato per le comunicazioni nel gioco. Contattandola continuamente, ma senza salvare, la giovane comincerà ad esortare Solid Snake (il protagonista) a non chiamarla senza motivo. Insistendo ancora, la ragazza non parlerà più e a volte alla fine delle chiamate farà anche una boccaccia. Per tornare alla situazione normale è sufficiente effettuare un salvataggio.
6 - Nonostante Solid Snake porti il volto di Christopher Walken e il fisico di Jean Claudde Van Damme, il personaggio è ispirato Snake Plissken, il personaggio interpretato da Kurt Russell nel film 1997: Fuga da New York.
5 - Ci sono molti riferimenti al film 2001: Odissea Nello Spazio, tra questi: i veri nomi di Otacon e Solid Snake (rispettivamente, Hal e David) che sono i nomi del computer e del protagonista; la dottoressa Naomi Hunter, che era una degli scienziati del film; il sottomarino da cui viene lanciato Snake all'inizio del gioco, che si chiama 2001.
4 - Le aree di gioco, prima di essere digitalizzate a computer, vennero costruite in formato modellino usando i Lego, così da avere un idea di quanto e cosa creare.
3 - Da questo gioco, sono stati tratti molti ri-adattamenti, tra cui: una versione libro, una versione a fumetti e un audio drama e un'altra versione in motion comics, che potete trovare sul tubo.
2 - Quello che molti non sanno è che il personaggio di Natasha Romanenko, alla fine del gioco, ha pubblicato un libro dove raccontava gli eventi di Shadow Moses intitolato In the Darkness of Shadow Moses: The Unofficial Truth. Nonostante l'opera fittizia in questione venga nominata più volte nel secondo capitolo (Metal Gear Solid 2: Sons Of Liberty) c'è la convinzione di molti fan della serie che questo libro sia stato veramente pubblicato come una sorta di merchandise della saga, presentando la stessa storia di Metal Gear Solid ma raccontata da un narratore esterno, presentandola più come un libro di testo. Purtroppo, non ci sono prove a favore dell'esistenza di questo libro se non nella storia fittizia della saga.
1 - Di tutta la saga, questo è l'unico gioco che presenta due possibili finali che vengono decisi nella scena della tortura. Se Snake resiste, alla fine del gioco Meryl sopravviverà e riceverà in dono la Bandana: oggetto che (se indossato) conferisce munizioni infinite al giocatore; se invece si arrende, Meryl morirà e scapperà con Otacon dove quest'ultimo gli regalerà la Mimetica Ottica: oggetto che (se indossato) conferisce invisibilità al giocatore. L'unica cosa che hanno in comune i due finali, è che Snake rivelerà il suo vero nome alla persona con cui fugge da Shadow Moses. Prima del seguito, i fan si sono chiesti quale sia il vero finale di Metal Gear Solid, cosa che avrebbe dovuto scoprirsi nel seguito...ma non succede, visto che che Snake, nel gioco, utilizza almeno una volta i due oggetti mantenendo il mistero del vero finale. Verrà svelato solo quasi 10 anni dopo, in Metal Gear Solid 4: Guns Of Patriot, dove comparirà nuovamente Maryl Silverburgh, confermando ai giocatori che è sopravvissuta.
E con questo è tutto, nella speranza di averi un pò nerdamente acculturato, noi ci vediamo settimana prossima con altre curiosità. A presto!
- Symo
lunedì 5 ottobre 2015
30 Day Metal Gear Solid Challenge - Day 05
Buuuongiorno carissimissimi Teleguardoni! Come andiamo? Spero bene. Come detto tre settimane fa, il Lunedì sarà totalmente occupato dalle 30 Day Challenge. Che cosa sono? In pratica, è un giochino piuttosto stupido, ma molto divertente, che consiste nella scelta di un argomento specifico e nella suo successivo trattamento seguendo degli specifici criteri e parlandone sotto vari aspetti; facciamo un esempio per farvi capire meglio. Se prendiamo l'argomento della musica, ogni giorno, per 30 giorni, si verrà chiamati a scegliere di trattare l'argomento della musica sotto più aspetti: l'unica regola che bisogna rispettare, è che nella scelta richiesta, bisogna sempre e solo nominare un solo candidato. Come questo blog è risorto dalle sue ceneri in una nuova, splendida e smagliante forma, lo farà anche il 30 Day Challenge con il 30 Day Metal Gear Solid Challenge. Come tutte le nostre 30 Day Challenge, potrete trovare questa sua nuova incarnazione ogni Lunedì, per 30 Lunedì consecutivi, dalle 09:00 a queste solite coordinate. Bene, detto questo, direi di cominciare no? E allora, via che si va!
Day 05 - La Canzone Più Rappresentativa Di MGS
Come si diceva per la sfida in cui si parlava delle citazioni, i discorsi e i dialoghi sono importanti per una trama, perché essi sono gli scalini su cui si fonderà poi il percorso narrativo con cui la trama crescerà. Per i videogame, i telefilm e i film, tanto importante quanto i dialoghi, è diventata anche la colonna sonora, perché funge da accompagnamento ai momenti cardine della storia, ne sottolinea atmosfere ed importanza, ma sopratutto: riassume i temi principali del gioco. Per Metal Gear Solid, queste cose sono diventate importanti man mano che la saga cresceva e si adattava alle tecnologie di realizzazione, tant'è che i fan (all'attesta di ogni nuovo MGS) aspettavano di sapere con impazienza qual'era la nuova soundtrack. Al che, mi è venuto in mentre di incentrare questo post proprio su questa domanda: Secondo voi, qual è la canzone più rappresentativa di Metal Gear Solid? Qual è, insomma, la canzone che (secondo voi) descrive meglio la saga, la livello di sound e di testo? Per me, è questa:
Way To Fall degli Starsailor. Si, lo so, è una scelta decisamente atipica per un fan di Metal Gear, dato che, almeno da quanto leggo in forum e gruppi di Facebook, questa è una canzone che piace, ma non fa impazzire, forse proprio per l'enorme tristezza del brano e la poca epicità del sound (come se The Best Is Yet To Come fosse tutto sto inno alla gioia). Il punto della sfida, però, è proprio questo: non è detto che il brano debba piacere, deve farsi ambasciatore dei temi portanti della saga e, dopo attente valutazione, ho realizzato che secondo me è proprio questa. Ma andiamo con ordine e spieghiamo il mio ragionamento. PS: Avverto, che da qui in poi, potrebbero esserci degli spoiler sulla saga.
Immaginetta a caso, giusto per staccare.
La musica è fatta principalmente di emozioni nate dalla voglia di ribellarsi a qualche situazione di logorante sofferenza, che quest'ultima sia leggera o pesante, non ha importanza. La musica è nata per ribellione, è nata perché si cercava un mezzo potente per rendere pubblico il proprio scontento. Che poi, in futuro, sia arrivata gente che l'ha trasformata in un business macina soldi, è un altro discorso, ma in origine la musica nasceva per questo: per dire "ehi, c'è sta cosa che non mi va bene". Su questo ragionamento, ho cominciato a vedere cosa la saga di Metal Gear Solid aveva in comune con la musica, e ho realizzato che aveva praticamente in comune, non dico tutto, ma quasi.
I suoi personaggi sono protagonisti, più o meno importanti, che hanno notato che il mondo così com'è non gli piace e lottano, con tutte le proprie forze, per salvarlo e far trionfare la loro filosofia. Sono musicisti armati di mitra e ideali che, con mezzi più o meno leciti, cercano di far arrivare il loro pensiero lontano e di essere ascoltati da più persone; non hanno mai preteso che il loro pensiero fosse accettato, ma che almeno fosse capito. Certo, nella saga esistono i buoni come esistono i cattivi, esistono ideali giusti ed etici, come quelli amorali e sbagliati, ma se scarnifichiamo la saga, i suoi personaggi e le sue tematiche, cosa ci ritroviamo all'osso? All'osso abbiamo persone che, in fondo, non sono né buone, né cattive: hanno semplicemente cambiato la loro personalità in modo da rendere più efficiente la loro crociata verso l'affermazione del loro ideale e combattono fra di loro perché, nonostante il dialogo, nessuno riesce a farsi veramente capire fino in fondo. E in definitiva, quindi, sono persone che soffrono. Guardate personaggi come Skull Face, che magari non entreranno ufficialmente nell'albo d'oro dei personaggi di MGS (forse perché abbiamo avuto troppo poco tempo per conoscerli) ma i suoi motivi d'azione, per quanto forse portati avanti con mezzi spregiudicati e spregevoli, erano encomiabili perché la filosofia dietro le sue azioni è encomiabile: alla fin fine, la sua voglia di distruggere il ceppo della lingua Inglese, è solo un modo per affinare l'uguaglianza dei popoli e distruggere quelle barriere linguistiche che ci fanno sentire diversi. E lo dice uno che si sta laureando in Mediazione Linguistica e ha una passione sconfinata per la cultura dei paesi stranieri e le sue lingue. Ma vedete? Nella lingua di ogni paese, abbiamo la parola "straniero", parola che fa rima più spesso di quanto si voglia ammettere con "sconosciuto" e "diverso", cose di cui l'uomo ha paura: è nel suo DNA avere paura per ciò che non conosce ed essergli diffidente. Eppure, quante volte nella saga ci è stato detto che siamo tutti uguali e tutti sulla stessa barca? Milioni di volte. Skull Face, giusto per continuare con lui un esempio che avrei potuto fare con altri dieci personaggi della serie, porta avanti un'ideale difficile da non condividere, solo che lo fa con mezzi da criminale e che solo uno psicopatico apprezzerebbe. Lo stesso, si potrebbe dire su Big Boss.
E' la sofferenza che lega ogni capitolo di Metal Gear Solid, la sofferenza e la frustrazione di non riuscirsi a capire. Ogni suo personaggio, ogni suo evento, ogni suo piccolo sviluppo, nasce perché dentro si soffre e continua a peggiorare in maniera vertiginosa, perché dentro si continua a soffrire, si incontrano persone piene di dolore e non si fa altro che combattere e generare ulteriore dolore. La chiave di tutto, in MGS, è la sofferenza. E Way To Fall, in questo caso, è la miglior canzone che esprime questo concetto, in maniera molto semplice, con un testo magari molto criptico e libero sicuramente ed interpretazioni, ma molto efficace.
Se ascoltandola vi viene voglia di piangere, non vergognatene: racchiuse in quelle note, c'è il loro dolore. E vi è andata pure bene, perché loro hanno sofferto molto di più.
E questa era la canzone che, secondo me, è la più rappresentativa della trama. Secondo voi, invece, qual'è? Fatecelo sapercelo!
- Symo
Way To Fall degli Starsailor. Si, lo so, è una scelta decisamente atipica per un fan di Metal Gear, dato che, almeno da quanto leggo in forum e gruppi di Facebook, questa è una canzone che piace, ma non fa impazzire, forse proprio per l'enorme tristezza del brano e la poca epicità del sound (come se The Best Is Yet To Come fosse tutto sto inno alla gioia). Il punto della sfida, però, è proprio questo: non è detto che il brano debba piacere, deve farsi ambasciatore dei temi portanti della saga e, dopo attente valutazione, ho realizzato che secondo me è proprio questa. Ma andiamo con ordine e spieghiamo il mio ragionamento. PS: Avverto, che da qui in poi, potrebbero esserci degli spoiler sulla saga.
Immaginetta a caso, giusto per staccare.
La musica è fatta principalmente di emozioni nate dalla voglia di ribellarsi a qualche situazione di logorante sofferenza, che quest'ultima sia leggera o pesante, non ha importanza. La musica è nata per ribellione, è nata perché si cercava un mezzo potente per rendere pubblico il proprio scontento. Che poi, in futuro, sia arrivata gente che l'ha trasformata in un business macina soldi, è un altro discorso, ma in origine la musica nasceva per questo: per dire "ehi, c'è sta cosa che non mi va bene". Su questo ragionamento, ho cominciato a vedere cosa la saga di Metal Gear Solid aveva in comune con la musica, e ho realizzato che aveva praticamente in comune, non dico tutto, ma quasi.
I suoi personaggi sono protagonisti, più o meno importanti, che hanno notato che il mondo così com'è non gli piace e lottano, con tutte le proprie forze, per salvarlo e far trionfare la loro filosofia. Sono musicisti armati di mitra e ideali che, con mezzi più o meno leciti, cercano di far arrivare il loro pensiero lontano e di essere ascoltati da più persone; non hanno mai preteso che il loro pensiero fosse accettato, ma che almeno fosse capito. Certo, nella saga esistono i buoni come esistono i cattivi, esistono ideali giusti ed etici, come quelli amorali e sbagliati, ma se scarnifichiamo la saga, i suoi personaggi e le sue tematiche, cosa ci ritroviamo all'osso? All'osso abbiamo persone che, in fondo, non sono né buone, né cattive: hanno semplicemente cambiato la loro personalità in modo da rendere più efficiente la loro crociata verso l'affermazione del loro ideale e combattono fra di loro perché, nonostante il dialogo, nessuno riesce a farsi veramente capire fino in fondo. E in definitiva, quindi, sono persone che soffrono. Guardate personaggi come Skull Face, che magari non entreranno ufficialmente nell'albo d'oro dei personaggi di MGS (forse perché abbiamo avuto troppo poco tempo per conoscerli) ma i suoi motivi d'azione, per quanto forse portati avanti con mezzi spregiudicati e spregevoli, erano encomiabili perché la filosofia dietro le sue azioni è encomiabile: alla fin fine, la sua voglia di distruggere il ceppo della lingua Inglese, è solo un modo per affinare l'uguaglianza dei popoli e distruggere quelle barriere linguistiche che ci fanno sentire diversi. E lo dice uno che si sta laureando in Mediazione Linguistica e ha una passione sconfinata per la cultura dei paesi stranieri e le sue lingue. Ma vedete? Nella lingua di ogni paese, abbiamo la parola "straniero", parola che fa rima più spesso di quanto si voglia ammettere con "sconosciuto" e "diverso", cose di cui l'uomo ha paura: è nel suo DNA avere paura per ciò che non conosce ed essergli diffidente. Eppure, quante volte nella saga ci è stato detto che siamo tutti uguali e tutti sulla stessa barca? Milioni di volte. Skull Face, giusto per continuare con lui un esempio che avrei potuto fare con altri dieci personaggi della serie, porta avanti un'ideale difficile da non condividere, solo che lo fa con mezzi da criminale e che solo uno psicopatico apprezzerebbe. Lo stesso, si potrebbe dire su Big Boss.
E' la sofferenza che lega ogni capitolo di Metal Gear Solid, la sofferenza e la frustrazione di non riuscirsi a capire. Ogni suo personaggio, ogni suo evento, ogni suo piccolo sviluppo, nasce perché dentro si soffre e continua a peggiorare in maniera vertiginosa, perché dentro si continua a soffrire, si incontrano persone piene di dolore e non si fa altro che combattere e generare ulteriore dolore. La chiave di tutto, in MGS, è la sofferenza. E Way To Fall, in questo caso, è la miglior canzone che esprime questo concetto, in maniera molto semplice, con un testo magari molto criptico e libero sicuramente ed interpretazioni, ma molto efficace.
Se ascoltandola vi viene voglia di piangere, non vergognatene: racchiuse in quelle note, c'è il loro dolore. E vi è andata pure bene, perché loro hanno sofferto molto di più.
E questa era la canzone che, secondo me, è la più rappresentativa della trama. Secondo voi, invece, qual'è? Fatecelo sapercelo!
- Symo
lunedì 28 settembre 2015
30 Day Metal Gear Solid Challenge - Day 04
Buuuongiorno carissimissimi Teleguardoni! Come andiamo? Spero bene. Come detto tre settimane fa, il Lunedì sarà totalmente occupato dalle 30 Day Challenge. Che cosa sono? In pratica, è un giochino piuttosto stupido, ma molto divertente, che consiste nella scelta di un argomento specifico e nella suo successivo trattamento seguendo degli specifici criteri e parlandone sotto vari aspetti; facciamo un esempio per farvi capire meglio. Se prendiamo l'argomento della musica, ogni giorno, per 30 giorni, si verrà chiamati a scegliere di trattare l'argomento della musica sotto più aspetti: l'unica regola che bisogna rispettare, è che nella scelta richiesta, bisogna sempre e solo nominare un solo candidato. Come questo blog è risorto dalle sue ceneri in una nuova, splendida e smagliante forma, lo farà anche il 30 Day Challenge con il 30 Day Metal Gear Solid Challenge. Come tutte le nostre 30 Day Challenge, potrete trovare questa sua nuova incarnazione ogni Lunedì, per 30 Lunedì consecutivi, dalle 09:00 a queste solite coordinate. Bene, detto questo, direi di cominciare no? E allora, via che si va!
Day 04 - Il Tuo Boss Preferito (Da Fronteggiare)
Perché un conto è avere un antagonista che piace per il background narrativo (come avevamo spiegato Lunedì scorso), ma un altro è avere un boss che pur non piacendo, o non così tanto da appassionarsi tanto a lui, diventa divertente da combattere perché da soddisfazione combatterci contro: sopratutto quando lo si sconfigge e si tira il classico respiro di sollievo di realizzazione. Insomma, piace non perché è un bel personaggio ma perché è solo divertente e soddisfacente da sconfiggere. In questo caso, il mio preferito è:
Liquid Ocelot. Prima, un pò di biografia, poi spieghiamo perché.
In origine debuttato col nome in codice di Revolver Ocelot, è Liquid Ocelot è sopratutto un abile pistolero e specialista in interrogatori, oltre che spia triplogiochista e personaggio importantissimo della saga di Metal Gear. Dopo aver conosciuto negli anni '60 il futuro Big Boss, Ocelot lo idolatra così tanto da diventarne un serio sostenitore, servendo la sua causa in ogni maniera possibile immaginabile. Durante gli eventi di Metal Gear Solid, Ocelot perde la mano destra a causa dello scontro con il Cyborg Ninja e alla fine del gioco gli viene trapiantata usando quella che apparteneva a Liquid Snake: fratello gemello di Solid Snake e morto a causa del FOXDIE (una malattia generativa fittizia del gioco) proprio alla fine di Metal Gear Solid. Il problema è che, in qualche modo, la coscienza di Liquid era ancora impressa nella genetica del braccio e, piano piano, Liquid ha preso totalmente possesso del corpo di Ocelot, riuscendo a qualche modo a ritornare, usando il corpo del pistolero come guscio per rinascere a nuova vita.
Bene, detto questo, spieghiamo l'arcano: perché è un boss che mi piace sconfiggere? Semplice, perché la meccanica di gioco della sua boss-fight è totalmente incentrata su pugni, calci, parate e schivate. Niente trucchetti per vincere, niente armi specifiche, nessuna possibilità di fuga e nessuna strategia: solo mosse, contro-mosse, velocità d'esecuzione e muso duro contro un avversario altrettanto tosto e preparato a farti il culo a strisce senza troppi; semplicemente botte da orbi senza mezzi termini con il solo obiettivo di avere la meglio sull'altro: un incontro di boxe dei più duri e spietati (e poi, tutta la sua lotta è piena di citazioni e omaggi ai vecchi capitoli della saga). Qui, un video dove vi si mostra la lotta, una lotta semplice, poco pretenziosa, eppure intrisa di emozione, climax e spietata poesia:
E questo, carissimi Teleguardoni, erano i miei pareri sul mio boss preferito da battere. Qual'è il vostro invece? Fatecelo sapercelo!
- Symo
Liquid Ocelot. Prima, un pò di biografia, poi spieghiamo perché.
In origine debuttato col nome in codice di Revolver Ocelot, è Liquid Ocelot è sopratutto un abile pistolero e specialista in interrogatori, oltre che spia triplogiochista e personaggio importantissimo della saga di Metal Gear. Dopo aver conosciuto negli anni '60 il futuro Big Boss, Ocelot lo idolatra così tanto da diventarne un serio sostenitore, servendo la sua causa in ogni maniera possibile immaginabile. Durante gli eventi di Metal Gear Solid, Ocelot perde la mano destra a causa dello scontro con il Cyborg Ninja e alla fine del gioco gli viene trapiantata usando quella che apparteneva a Liquid Snake: fratello gemello di Solid Snake e morto a causa del FOXDIE (una malattia generativa fittizia del gioco) proprio alla fine di Metal Gear Solid. Il problema è che, in qualche modo, la coscienza di Liquid era ancora impressa nella genetica del braccio e, piano piano, Liquid ha preso totalmente possesso del corpo di Ocelot, riuscendo a qualche modo a ritornare, usando il corpo del pistolero come guscio per rinascere a nuova vita.
Bene, detto questo, spieghiamo l'arcano: perché è un boss che mi piace sconfiggere? Semplice, perché la meccanica di gioco della sua boss-fight è totalmente incentrata su pugni, calci, parate e schivate. Niente trucchetti per vincere, niente armi specifiche, nessuna possibilità di fuga e nessuna strategia: solo mosse, contro-mosse, velocità d'esecuzione e muso duro contro un avversario altrettanto tosto e preparato a farti il culo a strisce senza troppi; semplicemente botte da orbi senza mezzi termini con il solo obiettivo di avere la meglio sull'altro: un incontro di boxe dei più duri e spietati (e poi, tutta la sua lotta è piena di citazioni e omaggi ai vecchi capitoli della saga). Qui, un video dove vi si mostra la lotta, una lotta semplice, poco pretenziosa, eppure intrisa di emozione, climax e spietata poesia:
E questo, carissimi Teleguardoni, erano i miei pareri sul mio boss preferito da battere. Qual'è il vostro invece? Fatecelo sapercelo!
- Symo
lunedì 21 settembre 2015
30 Day Metal Gear Solid Challenge - Day 03
Buuuongiorno carissimissimi Teleguardoni! Come andiamo? Spero bene. Come detto tre settimane fa, il Lunedì sarà totalmente occupato dalle 30 Day Challenge. Che cosa sono? In pratica, è un giochino piuttosto stupido, ma molto divertente, che consiste nella scelta di un argomento specifico e nella suo successivo trattamento seguendo degli specifici criteri e parlandone sotto vari aspetti; facciamo un esempio per farvi capire meglio. Se prendiamo l'argomento della musica, ogni giorno, per 30 giorni, si verrà chiamati a scegliere di trattare l'argomento della musica sotto più aspetti: l'unica regola che bisogna rispettare, è che nella scelta richiesta, bisogna sempre e solo nominare un solo candidato. Come questo blog è risorto dalle sue ceneri in una nuova, splendida e smagliante forma, lo farà anche il 30 Day Challenge con il 30 Day Metal Gear Solid Challenge. Come tutte le nostre 30 Day Challenge, potrete trovare questa sua nuova incarnazione ogni Lunedì, per 30 Lunedì consecutivi, dalle 09:00 a queste solite coordinate. Bene, detto questo, direi di cominciare no? E allora, via che si va!
Day 03 - Il Tuo Boss Preferito
Nonostante l'eroe sia importante, quest'ultimo non potrebbe avere lo stesso spessore senza che affronti degli ostacoli e superi le difficoltà rappresentata da dei nemici da sconfiggere; proprio per questo, a volte i nemici del protagonista principale possono presentarsi come personaggi addirittura più interessanti di quello principale, grazie sopratutto alla caratterizzazione sopraffina per loro riservata. Quando si parla di Metal Gear Solid, è indubbio che i nemici di Solid Snake e Big Boss saranno fra i più temibili, ma anche poetici, di tutta la saga. E fra tutti i boss, quello che mi è sempre rimasto nel cuore era, è e sempre sarà:
Il Cyborg Ninja. Spieghiamo perché.
Il Cyborg Ninja è un personaggio che compare fin da subito nella saga di Metal Gear. Lasciando perdere l'ordine cronologico della trama videoludica in se, il Cyborg Ninja appare già dal primo capitolo della saga (datato 1987) ma con il codename con il quale è più famoso, ovvero, quello di Gray Fox. Senza dilungarci troppo sulla sua biografia fittizia, in sostanza: Gray Fox era un soldato scelto che ha fatto parte dell'unità Foxhound gestita da Big Boss, un gruppo militare dedito al volere del loro capo che, sostanzialmente, era quello di contrastare il governo dal controllo dei Patriots. Dopo uno scontro mortale con il protagonista Solid Snake, Gray Fox viene creduto morto...ma in realtà. il suo corpo viene preso in tempo e rivestito con un esoscheletro che gli ha donato diverse capacità sovrumane e gli ha permesso, inoltre, di sopravvivere.
Le ragioni per cui è il mio boss preferito sono:
- E' Un Ninja:
Cose come ninja, samurai, katane, hanno sempre attirato la mia attenzione. Inoltre, quando compare per le prime volte nel gioco, si muove e si comporta come uno spettro, che già era misterioso di suo il personaggio...poi il modo in cui appariva sempre o si metteva in contatto con Snake aumentava l'interesse.
(PS: il filmato che vedete, è tratto dal remake del primo capitolo approdato per Playstation)
- Boss Fight Senza Armi:
Perchè a volte, è troppo facile sconfiggere un nemico armato di bazooka o del miglior mitragliatore sulla piazza. Quando Solid Snake incontra il Cyborg Ninja/Gray Fox durante il susseguirsi della trama, arriva un certo punto dove i due si affrontano...e lo si deve fare senza l'utilizzo alcuni di armi (cosa che farà anche lui), con i semplici calci e pugni. Questo momento, diciamo, che è incline a quello che mi piace nei supereroi: non apprezzo eroi troppo forti dal punto di vista del potere, un pò perchè è sempre difficile gestirli (rendendoli spesso e volentieri arroganti), e un pò perchè hanno la vita talmente ben abituata che una volta che li perdono non sanno più cosa fare. Gli eroi invece che hanno poteri modesti (come l'Uomo Ragno e Devil) fanno si affidamento sulle loro abilità...ma fino ad un certo punto, dato che per cavarsela devono far affidamento su altre abilità, come uno stile preciso di combattimento, una buona conoscenza della città o altre conoscenze in campo chimico/fisico. Insomma, ho sempre adorato come l'eroe sapesse unire i doni che ha ricevuto per caso con doni di cui già disponeva. Questo momento è praticamente identico, il gioco "toglie" al videogiocatore il suo "potere" e lo mette alla prova. Se è bravo, allora andrà avanti e finirà la storia...se non lo è, allora sarà il gioco a finire da qualche parte, probabilmente sullo scaffale.
- Il Discorso Finale:
Che si spiega da solo.
E questo, carissimi Teleguardoni, erano i miei pareri sul mio boss preferito. Qual'è il vostro invece? Fatecelo sapercelo!
- Symo
Le ragioni per cui è il mio boss preferito sono:
- E' Un Ninja:
Cose come ninja, samurai, katane, hanno sempre attirato la mia attenzione. Inoltre, quando compare per le prime volte nel gioco, si muove e si comporta come uno spettro, che già era misterioso di suo il personaggio...poi il modo in cui appariva sempre o si metteva in contatto con Snake aumentava l'interesse.
(PS: il filmato che vedete, è tratto dal remake del primo capitolo approdato per Playstation)
- Boss Fight Senza Armi:
Perchè a volte, è troppo facile sconfiggere un nemico armato di bazooka o del miglior mitragliatore sulla piazza. Quando Solid Snake incontra il Cyborg Ninja/Gray Fox durante il susseguirsi della trama, arriva un certo punto dove i due si affrontano...e lo si deve fare senza l'utilizzo alcuni di armi (cosa che farà anche lui), con i semplici calci e pugni. Questo momento, diciamo, che è incline a quello che mi piace nei supereroi: non apprezzo eroi troppo forti dal punto di vista del potere, un pò perchè è sempre difficile gestirli (rendendoli spesso e volentieri arroganti), e un pò perchè hanno la vita talmente ben abituata che una volta che li perdono non sanno più cosa fare. Gli eroi invece che hanno poteri modesti (come l'Uomo Ragno e Devil) fanno si affidamento sulle loro abilità...ma fino ad un certo punto, dato che per cavarsela devono far affidamento su altre abilità, come uno stile preciso di combattimento, una buona conoscenza della città o altre conoscenze in campo chimico/fisico. Insomma, ho sempre adorato come l'eroe sapesse unire i doni che ha ricevuto per caso con doni di cui già disponeva. Questo momento è praticamente identico, il gioco "toglie" al videogiocatore il suo "potere" e lo mette alla prova. Se è bravo, allora andrà avanti e finirà la storia...se non lo è, allora sarà il gioco a finire da qualche parte, probabilmente sullo scaffale.
- Il Discorso Finale:
Che si spiega da solo.
E questo, carissimi Teleguardoni, erano i miei pareri sul mio boss preferito. Qual'è il vostro invece? Fatecelo sapercelo!
- Symo
lunedì 14 settembre 2015
30 Day Metal Gear Solid Challenge - Day 02
Buuuongiorno carissimissimi Teleguardoni! Come andiamo? Spero bene. Come detto due settimane fa, il Lunedì sarà totalmente occupato dalle 30 Day Challenge. Che cosa sono? In pratica, è un giochino piuttosto stupido, ma molto divertente, che consiste nella scelta di un argomento specifico e nella suo successivo trattamento seguendo degli specifici criteri e parlandone sotto vari aspetti; facciamo un esempio per farvi capire meglio. Se prendiamo l'argomento della musica, ogni giorno, per 30 giorni, si verrà chiamati a scegliere di trattare l'argomento della musica sotto più aspetti: l'unica regola che bisogna rispettare, è che nella scelta richiesta, bisogna sempre e solo nominare un solo candidato. Come questo blog è risorto dalle sue ceneri in una nuova, splendida e smagliante forma, lo farà anche il 30 Day Challenge con il 30 Day Metal Gear Solid Challenge. Come tutte le nostre 30 Day Challenge, potrete trovare questa sua nuova incarnazione ogni Lunedì, per 30 Lunedì consecutivi, dalle 09:00 a queste solite coordinate. Bene, detto questo, direi di cominciare no? E allora, via che si va!
Alla fine, l'importanza delle conversazioni e la buona e riuscita dei discorsi tra i personaggi riguardo a eventi della trama e altre tematiche, non dico che costituiscono il 50% del gioco, ma quasi. Alla fine, i videogames sono un modo come un altro per un'artista (perché quelli che fanno videogiochi sono artisti, garantito al limone) di comunicare un messaggio per loro caro e importante, attraverso un media che sanno usare e un canale (il genere del gioco) che più gli compete; e proprio per questo motivo, non solo è importante creare sviluppi ed eventi come comunicano qualcosa con la loro semplice esistenza e rappresentazione, ma anche costruire dei dialoghi dove "materialmente" viene comunicato un pensiero e un insegnamento attraverso un linguaggio comune. Per quanto mi riguarda, un messaggio che mi ha colpito nel profondo è stato il seguente:
Citazione di The Boss, tratta dal Metal Gear Solid 3: Snake Eater. Per quanto mi riguarda, la mia citazione preferita di tutto il franchise di Metal Gear Solid e (forse) anche la frase che più incarna il vero obiettivo di tutti i suoi protagonisti: preservare il mondo da un destino peggiore. E' una frase fortemente pessimista, ma benchè il cambiamento sia ben accetto (il più delle volte) e che sia sopratutto una delle più grandi certezze dell'uomo, insieme alla morte, ci sono dei cambiamenti che è meglio non accettare, evoluzioni che è meglio non vedere, pieghe che è meglio non prendere. Il più delle volte è meglio tenersi il nemico che conosci, il nemico di cui puoi prevedere la stra grande maggioranza delle mosse e pensieri, che quello che non conosci e che non puoi prevedere. Rozzamente potrebbe essere riassunto con un: "Squadra che vince non si cambia" e, per quanto triste, sappiamo tutti che ci va bene così...e così deve rimanere. Insomma, per dirla tutta con frasi fatte e piccolo proverbi: nel cambiamento, "sai cosa lasci, ma non sai cosa ottieni" e quando ottieni qualcosa che non ti piace, realizzi che forse "si stava meglio quando si stava peggio".
E voi, invece, carissimi Teleguardoni? Qual'è la vostra citazione preferita della saga di Hideo Kojima?
- Symo
Day 02 - La Tua Citazione Preferita
Alla fine, l'importanza delle conversazioni e la buona e riuscita dei discorsi tra i personaggi riguardo a eventi della trama e altre tematiche, non dico che costituiscono il 50% del gioco, ma quasi. Alla fine, i videogames sono un modo come un altro per un'artista (perché quelli che fanno videogiochi sono artisti, garantito al limone) di comunicare un messaggio per loro caro e importante, attraverso un media che sanno usare e un canale (il genere del gioco) che più gli compete; e proprio per questo motivo, non solo è importante creare sviluppi ed eventi come comunicano qualcosa con la loro semplice esistenza e rappresentazione, ma anche costruire dei dialoghi dove "materialmente" viene comunicato un pensiero e un insegnamento attraverso un linguaggio comune. Per quanto mi riguarda, un messaggio che mi ha colpito nel profondo è stato il seguente:
"Non si tratta di cambiare il mondo.
Si tratta di fare del nostro meglio per lasciarlo così com'è"
Citazione di The Boss, tratta dal Metal Gear Solid 3: Snake Eater. Per quanto mi riguarda, la mia citazione preferita di tutto il franchise di Metal Gear Solid e (forse) anche la frase che più incarna il vero obiettivo di tutti i suoi protagonisti: preservare il mondo da un destino peggiore. E' una frase fortemente pessimista, ma benchè il cambiamento sia ben accetto (il più delle volte) e che sia sopratutto una delle più grandi certezze dell'uomo, insieme alla morte, ci sono dei cambiamenti che è meglio non accettare, evoluzioni che è meglio non vedere, pieghe che è meglio non prendere. Il più delle volte è meglio tenersi il nemico che conosci, il nemico di cui puoi prevedere la stra grande maggioranza delle mosse e pensieri, che quello che non conosci e che non puoi prevedere. Rozzamente potrebbe essere riassunto con un: "Squadra che vince non si cambia" e, per quanto triste, sappiamo tutti che ci va bene così...e così deve rimanere. Insomma, per dirla tutta con frasi fatte e piccolo proverbi: nel cambiamento, "sai cosa lasci, ma non sai cosa ottieni" e quando ottieni qualcosa che non ti piace, realizzi che forse "si stava meglio quando si stava peggio".
E voi, invece, carissimi Teleguardoni? Qual'è la vostra citazione preferita della saga di Hideo Kojima?
- Symo
lunedì 7 settembre 2015
30 Day Metal Gear Solid Challenge - Day 01
Buuuongiorno carissimissimi Teleguardoni! Come andiamo? Spero bene. Come detto settimana scorsa, il Lunedì sarà totalmente occupato dalle 30 Day Challenge. Che cosa sono? In pratica, è un giochino piuttosto stupido, ma molto divertente, che consiste nella scelta di un argomento specifico e nella suo successivo trattamento seguendo degli specifici criteri e parlandone sotto vari aspetti; facciamo un esempio per farvi capire meglio. Se prendiamo l'argomento della musica, ogni giorno, per 30 giorni, si verrà chiamati a scegliere di trattare l'argomento della musica sotto più aspetti: l'unica regola che bisogna rispettare, è che nella scelta richiesta, bisogna sempre e solo nominare un solo candidato. Come questo blog è risorto dalle sue ceneri in una nuova, splendida e smagliante forma, lo farà anche il 30 Day Challenge con il 30 Day Metal Gear Solid Challenge. Come tutte le nostre 30 Day Challenge, potrete trovare questa sua nuova incarnazione ogni Lunedì, per 30 Lunedì consecutivi, dalle 09:00 a queste solite coordinate. Bene, detto questo, direi di cominciare no? E allora, via che si va!
Day 01 - Il Tuo Personaggio Preferito
Lo dico? Lo dico. Il mio preferito è:
Solid Snake. Ora spieghiamo perché.
Inizialmente, gli unici giochi che compravo, erano quelli legati ai fumetti Marvel...perché da sempre (come sapete) sono un patito di fumetti e le avventure dell'Uomo Ragno, Wolverine, Capitan America e soci mi piaceva riviverle anche in altri media dove potevo direttamente comandarli a mio piacimento (e sai che erezione, all'epoca, poter dire a Spidey quando volteggiare e quando no). Difficilmente andavo a prendere giochi che non spiazzavano in copertina il logo "Marvel"...sostanzialmente perché non avevo molti amici con la Playstation e sopratutto non avevo molti amici che prendevano i giornali specializzati e che quindi non potevano consigliarmi giochi diversi da quelli tratti dai fumetti; detto in parole povere: non essendo un media conosciuto, per paura di spendere soldi in un gioco a cui non avrei giocato perché non mi piaceva, non m'azzardavo in scelte che andavano oltre la mia conoscenza, sopratutto in un campo dove avevo poca esperienza/conoscenza e non conoscevo delle icone del campo come Super Mario, Final Fantasy, Zelda ecc. E forse questo è uno dei motivi principali per cui sono molto affezionato alla saga, perché è stato uno dei primi giochi che ho preso così, a caso, solo perché il negozio dove l'ho comprato lo vendeva ad un prezzo scontato e la copertina mi piaceva...e ringrazio questo mio "istinto" e questa mia disinvoltura, che mi hanno regalato l'opportunità di giocare ad un gioco immenso. Metal Gear Solid, per quanto mi riguarda, ha avuto su di me lo stesso impatto che ha avuto Watchmen per quanto riguarda i fumetti: è stata l'opera che mi ha cambiato la vita, è stato il battesimo del fuoco del mio io videogiocatore, preso di forza e prepotenza dal suo mondo colorato e trascinato nudo e per i capelli in un modo di violenza, inganni, morte, tradimenti, loschi piani di ribellione e rivoluzioni. Dopo MGS, ovviamente, ci saranno altri momenti altrettanto belli dove sarò shockato ed emozionato (tipo Final Fantasy X, Red Dead Redemption, L.A. Noire, Heavy Rain, Batman: Arkham City e molti altri)...ma con il primo capitolo di Hideo Kojima per Playstation (e terzo di tutta la saga in ordine di pubblicazione, che i primi due erano usciti per Nintendo) ho provato le prime indimenticabili emozioni che un videogioco può suscitare in un videogiocatore. E qui, entra in gioco la fondamentale figura del protagonista: Solid Snake.
Solid Snake sono gli occhi, le orecchie, la mente, le braccia e le gambe del giocatore, perché attraverso la sua identità colui che gioca s'infiltra di soppiatto in questo mondo di fantasia ricalcato sul nostro, ma contemporaneamente, così famigliare e talmente legato a certi elementi realistici da non sembrare poi così inventato. E' attraverso Solid Snake che le emozioni filtrano attraverso di lui e arrivano chiare e senza contaminazioni al videogiocatore; Solid Snake è quasi un padre che attraverso il suo carattere chiuso, che in apparenza pare freddo e indifferente (ma che in realtà, ha ben imparato a nascondere le sue emozioni), ci fa arrivare il messaggio emotivo della situazione attraverso parole semplici e di nostra comprensione. Infatti, anche una persona fortemente riservata come lui, non può che piangere dalla tristezza per la morte di Sniper Wolf, o ridere della goffaggine di Otacon, o arrabbiarsi per l'arroganza di Liquid Snake, o sentirsi in ansia quando scatta l'allarme e tutta la base lo cerca, o sedersi ad un tavolo e cercare quel dannato codice Codec di Meryl sul retro della confezione del cd. Snake non da a vedere queste cose...ma perchè lui è i nostri occhi, sono le vistose lenti di questa maschera che impedisce al nemico di filtrare le nostre emozioni...ma non impedisce a noi di essere emozionati. Ed ecco uno dei motivi principali per cui Snake è il mio personaggio preferito: mi ha accompagnato in questo battesimo del fuoco dove ho provato per la prima volte sensazioni uniche, oltre ad essere il modello da seguire quando la situazione si faceva pesante e pressante, l'uomo da imitare quando la situazione richiedeva la perdita della tua vita o quella del tuo nemico, l'uomo che dimostra che la conoscenza è potere (di fatti, tutte le sue particolari abilità/capacità nel campo dell'infiltrazione e di vari altri campi di stampo militare gli hanno salvato il culo innumerevoli volte), l'uomo che mi ha fatto riflettere e mi ha fatto raggiungere una grande conclusione. Alla fine dei conti, siamo tutti soldati; soldati che combattono una particolare guerra dove nessuno di noi ne uscirà vivo abbastanza da poter raccontare come è andata: questa guerra è la vita, una guerra dove niente è sicuro e tutto è imprevedibile, dove si può morire da un momento all'altro e con ancor più facilità si può perdere se stessi. Ma la cosa veramente importante non è cosa stiamo combattendo...ma per cosa e soprattutto per chi; qual'è il nostro obiettivo? Perchè lo stiamo facendo? Quale ideale serviamo? E' questa la cosa veramente importante: trovare qualcosa o qualcuno a cui dedicare le nostre fatiche...e quando non ci saremo più, lasciare che il nostro retaggio sia d'ispirazione a qualcun'altro e che lo possa aiutare laddove si troverà in difficoltà.
Ecco perché Solid Snake rimarrà per sempre il mio personaggio preferito, perché l'ho sentito vicino come lo sarebbe un padre o un amico. Detto questo, spero che quanto scritto vi sia piaciuto e per concludere in bellezza, vi lascio con un video tributo a questo mio grandissimo eroe.
- Symo
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