Riesumiamo la recensione dei Avengers: Age Of Ultron? Perché no?
Lo S.H.I.E.L.D. è stato smantellato e i Vendicatori sono usciti allo scoperto. Dopo aver oltrepassato il portale dei Chitauri e aver intravisto cosa c'è fuori, Tony Stark ha riesumato il progetto di Ultron, un'intelligenza artificiale a protezione del mondo: è l'armatura che ha tolto a se stesso e con cui vorrebbe schermare il pianeta. Ma Ultron ha un'idea propria di cosa significhi ottenere la pace ed è un'idea che prevede innanzitutto la distruzione degli Avengers. Provata dalle manipolazioni che Wanda ha operato sulle loro menti, portando allo stato cosciente paure, traumi e sensi di colpa di tutti, la squadra si unisce nonostante tutto per fermare il nemico e recuperare la gemma dell'infinito.
E questa qui sopra, era la trama. Prima di cominciare, piccola premessa. Quando fai un film come Avengers, un film che secondo una lista su Wikipendia riguardo ai film che hanno incassato di più ne occupa il terzo posto, puoi fare solo due cose: A) Fare un seguito ignobile e coatto come Son Of The Mask, o B) Fare un seguito come Guerre Stellari: L'Impero Colpisce Ancora. Ricordo che, proprio nei primi giorni in cui venne annunciato il titolo del seguito Vendicativo, Joss Whedon dichiarò che stava proprio prendendo ispirazione da L'Impero Colpisce Ancora e Il Padrino - Parte 2 per realizzare un seguito degno. La scelta, quindi, era tra cavalcare gli allori, fottendosene di tutto e di tutti e di realizzare una Michaelboyata, o fare la cosa che ha sempre contraddistinto i Vendicatori nei fumetti: partire per trame over the top, strazzeppe di personaggi, avvenimenti, nemici bastardi e infami, godzollioni di colpi di scena, sequenze action come se piovesse, dialoghi semplici ma brillanti, storie di lunga ed ampia gittata che non avevano alcuna paura di osare nel fare...beh, qualsiasi cosa. Cosa ha scelto Joss Whedon? Dove ha portato questo gli avatar in carne e ossa di Capitan America e soci? Scopriamolo insieme e nel dettaglio evidenziando tutti i Pro, i Contro e i Così Così di Avengers: Age Of Ultron.
Pro:
- I Vendicatori: La frase che sto per dire ora potrebbe far nascere qualche fraintendimento, quindi, seguitemi bene. Quando ho visto i Vendicatori combattere sullo schermo, collaborare, unire i loro poteri/armi per fare le combo, scambiarsi battute/insulti e passare del tempo insieme dentro e fuori dalle missioni, non mi ha emozionato. Non mi ha emozionato, semplicemente perché non stavo vedendo nulla di nuovo o nulla di rivisitato; semplicemente, perché stavo guardando i Vendicatori di sempre, quelli che avevo conosciuto a nove/dieci anni sulle pagine di Iron Man & I Vendicatori quando erano scritti da Kurt Busiek e disegnati da George Peréz: un team artistico che ha regalato al mondo una delle run più belle ed emozionanti dei Vendicatori e che, nella mia "carriera" di lettore è stata importante per definire i miei gusti (e che vi si consiglia di recuperare al più presto). E quando ho visto come interagivano i membri del gruppo tra di loro, ho rivisto semplicemente in carne e ossa quei personaggi di carta e china, che si muovevano, che parlavano, che erano, insomma, tridimensonali e reali: quelle benedette pagine avevano preso vita. Pur apprezzando e ammirando il primo Avengers perché è l'inizio della loro leggenda e perché c'è quel sense of wonder della novità e della prima volta, ho di gran lunga preferito il modo in cui il gruppo è stato caratterizzato in questo secondo film; ora non sono più un gruppo messo insieme dal governo perché c'aveva la caghetta degli alieni, non sono più un'accozzaglia di prime donne col testosterone più del monte Fuji: ora essere Vendicatori ha assunto un significato ben preciso e il gruppo stesso ha deciso di portare svariate bandiere di svariati ideali che ha deciso di valorizzare e proteggere. E la cosa arriva con una potenza tale, che anche lo spettatore si sente un Vendicatore...anzi, meglio: anche lo spettatore vuole essere un Vendicatore, perché far parte di quello che è diventato un ideale in carne e ossa smuove le coscienze, oltre che mette grinta e voglia di fare. I Vendicatori non sono più un gruppo messo assieme seguendo un'idea tattica, dove ci vuole chi sa fare il capo, chi mette i soldi e chi mette i muscoli. No, ora non è più così: essere Vendicatori è qualcosa di molto più. Quindi, non mi sono emozionato: mi sono commosso. Nota di supermerito: l'importanza che il gruppo da alla salvezza dei civili, che impiega gran parte della pellicola; del resto, sono eroi e gli eroi sono sopratutto dei buon samaritani.
- Joss Whedon e la crew: Pur non considerandomi un vero fan del regista/sceneggiatore (spiegherò più sotto perché), in Avengers: Age Of Ultron, Whedon si è decisamente superato, perché se ho potuto provare le emozioni di cui sopra, lo dobbiamo a lui (che ha saputo delineare un profilo caratteriale con i fiocchi) e al cast (che ha saputo seguire alla lettera il copione e il volere caratteriale del regista). In Avengers ognuno aveva si il suo spazio, ma si potevano comunque trovare i personaggi che avevano meno spazio di altri, tipo Thor, che poco faceva e poco diceva; qui invece no, e anche se c'è qualcuno sullo sfondo (come Quicksilver e Scarlet), durante i 150 minuti di film, ognuno ha la sua grande fetta di protagonismo. A visione finita, se si ripensa ad ognuno dei personaggi principali, per ognuno di loro c'è una scena in cui il personaggio ha bucato lo schermo e la frase tagliente destinata a diventare icona. Sono personaggi che da soli sono fortissimi e possiedono delle grandi capacità, ma insieme, sono più che inarrestabile: e questa cosa è stata resa così bene, che si può agilmente classificarlo come il pregio migliore del film. Ogni personaggio non è superfluo ma è indispensabile per la trama e serve al suo scopo, non sono personaggi messi a caso tanto per far numero, ognuno ha un fine ben preciso: e questo, lo dobbiamo a Joss e alla ciurma che si è scelto. Anche se ci sono ovviamente dei personaggi più protagonisti di altri, nessuno sfigura se paragonato ad altri membri della squadra, perché tutti dosati di un carisma potente, ma ben bilanciato.
- Vendicatori si, ma anche i cazzi miei: Un'altra cosa che ha rafforzato il concetto di squadra, è il fatto che (più e più volte) nel film venivano citati avvenimenti in altre pellicole, proprio come succedeva (e ancora succede) nei fumetti dei Vendicatori. Tutti i membri del gruppo hanno la proprio vita, le proprie missioni principali e il proprio cast di comprimari, e il fatto che questi comparivano abbastanza di frequente all'interno di Avengers: Age Of Ultron, si è posizionato come valore aggiunto alla pellicola, perché non solo rafforza il senso che al di fuori dei Vendicatori c'è comunque una vita, ma che quella vita può anche impreziosire il gruppo stesso.
- Capitan America, Iron Man, Thor ma non solo!: Il nucleo del gruppo sono sempre stati loro: Cap, Thor e quell'uomo dimmerda vestito di stagno. Però, nelle storie dei Vendicatori, pur essendo il piedistallo del gruppo, molto spazio veniva dato sopratutto agli altri, anche perché quei tre avevano già molta visibilità di loro con i rispettivi mensili. Ecco, qui succede la stessa cosa che succede nei comics. Nessuno si dimentica che Cap è il capo e lui non smette di farlo, ma questo non vuol dire che ci si deve dimenticare di sfaccettare la Vedova Nera, Hulk e tutti quelli che non possono brillare di luce proprio in un vero film (o meglio, al momento non possono ancora farlo, ma un futuro, chissà!). Una menzione d'onore poi a Visione e Occhio Di Falco: entrambi due dei miei preferiti di sempre, ma il primo era il più atteso tra quelli nuovi. E sai che c'è? Il grande Visione sono riusciti a portarlo sul grande schermo con una naturalezza e una fedeltà impressionante. Quando ero piccolino, se mi avessero detto che Visione sarebbe stato portato al cinema, gli avrei riso in faccia, chiedendo chi è quell'attore che ha deciso di ingoiare il suo orgoglio e ridicolizzarsi con una tutina in spandex. A quanto pare era Paul Bettany. Però è stato grande anche Occhio Di Falco, che qui incorpora la versione sbroffe e bonacciona di Mark Gruenwald e Roger Stern, quello battutaro e coglioncello di Matt Fraction e quello badass di Mark Millar: tutto in un solo uomo. Checcavolo volete di più?
- Effetti Speciali: Va beh, ma questa devo davvero commentarla?
- Un Fumetto in Movimento: Mentre guardavo la pellicola, mi ha dato l'impressione che Avengers: Age Of Ultron sia stato pensato e concepito come se fosse un grande arco narrativo di sei/otto numeri, poi compresso in un unico film. Insomma, è come se avessero fatto un film su un arco narrativo di una serie a fumetti, e la cosa ha funzionato alla grande. Basta vedere anche tutti i frame al rallentatore fatte per catturare certe pose dallo stile prettamente fumettistico, per avere una più che concreta conferma.
- Visione, Iron Man e Thor uniscono i loro poteri: Si parlava di scene altamente fumettose? Beh, quella è un fottuto classico. Madonna, cosa abbiamo visto!
- Un Film Pieno: Se qualcuno dovesse mai chiedermi di descrivere questa nuova fatica della Marvel con una sola parola, le descriverei per l'appunto come un "pieno". Che cosa voglio dire con questo? Voglio dire che ci sono tutti gli elementi per un gran bel film, dosati con parsimonia e sapienza. C'è tutto: lo humor, lo sconforto, le batoste, la rivincita, la sfiducia, la riconquista della fiducia, il dramma, le botte, i momenti lenti, le grandi conversazioni taglienti, insomma, tutto quello di cui abbisogna un lungometraggio E sapete qual'è la cosa bella? Che tutto è messo al punto giusto. Tempistica da manuale, ma nel vero senso della parola.
- La Scena a metà dei Titoli di Coda: Su questa non dico proprio nulla, voglio lasciarvi il piacere della sorpresa. Ma fidatevi, è semplicemente figa.
- Doppiaggio: Sinceramente, le voci affibbiate ai Vendicatori mi piacciono tutte, sono proprio adatte al personaggio. A livello di timbro, ci siamo praticamente su tutti, specialmente con la voce Nino D'Agata per Visione.
- Fine ed Inizio di una Nuova Era: Avrei voluto mettere nei Così Così, il fatto che Tony Stark non è rappresentato pezzo di merda come me lo aspettavo o come avrei voluto vedere. Anche perché, pensiamo un attimo a quello che ha fatto: ha creato un arma di distruzione di messa, e ancora una volta, tutti gli hanno perdonato la cazzata; certo, glielo fanno pesare che forse un poco stronzo è, ma non più di tanto. Ma poi ho ragionato un attimo e ho pensato che la Marvel ha altri millanta film da fare, quindi mi è arrivata l'illuminazione; Avengers: Age Of Ultron si pone come "pellicola ponte" tra due ere, che coincide con la fine della line-up classica del gruppo e l'inizio di quella nuova (e questo non è spoiler, perché si sapeva già da alcune dichiarazioni rilasciate da Whedon stesso che il gruppo, alla fine del film, avrebbe avuto una nuova formazione). Stark non è ancora quel merdone viziato che il sottoscritto ama chiamare Tony Sterko, ma si sono già messi i semi per farlo diventare in futuro, perché il Marvel Cinematic Universe ha ancora una tabella di marcia tutta da vivere e quindi c'è ancora tutto il tempo per poter sviluppare questa strada: ma intanto, si sono messi i semi, e questo è importante. Ovviamente, non lo si è fatto solo per Iron Man, ma anche per tutti gli altri personaggi: Thor sopratutto.
- Batman qui non può entrare: Guardavo giusto l'altro giorno un filmato pubblicato sulla pagina Facebook di Newsarama, dove veniva mostrato questo video in cui venivano messe a confronto la versione originale di Man Of Steel, con una riadattata con colori più saturi e soleggianti, per far capire alle persone che delle tonalità così pesanti e grigie non c'azzeccavano molto con l'Azzurrone. Il risultato è stato di gran lunga miglior di quanto visto al cinema poiché Superman (al di là del fatto che mi sta sui coglioni) è un personaggio molto positivo e solare e, come dice il video a grandi linee, non è che se i toni dark hanno funzionato per Batman, debbano per forza funzionare per tutti. Ad ognuno le sue atmosfere e toni e, per fortuna, non vengono ripetuti due errori: eccessivo humor non richiesto alla Thor: The Dark World, oppure eccessivi toni dark alla Dark Knight Trilogy. Il dramma, i temi impegnati, la sfiducia e i momenti di sconforto ci sono, ma non si scade nella pesantezza solenne del Batman di Nolan; i Vendicatori possono adattarsi piacevolmente a trame disfattiste, ma con il giusto approccio e per fortuna, si è fatto capire al pubblico che non esiste una sola strada: si è fatto finalmente capire, che si fare un film maturo, senza però essere dei darkettoni.
Così Così:
- Ultron: Diciamo che non mi posso considerare un fan di Joss Whedon, perché non ho mai seguito la sua carriera. Di lui ho visto qualche episodio di Buffy (che non mi è piaciuto) il primo Avengers (ovviamente) e letto i primi 25 numeri di Astonishing X-Men realizzati con John Cassaday. Ma sia chiaro, il fatto che io non mi sia definito un fan di Whedon, questo non mi deve classificare automaticamente come detrattore del regista/sceneggiatore: non vuol dire che mi faccia schifo, vuol solo dire che non mi appassiono a certe storie solo perché c'è lui; qui sopra ho citato una testa degli X-Men, ma credete davvero che l'abbia letta perché c'era Whedon? L'ho letta perché c'erano Wolverine, Bestia e soci: Joss me lo sono semplicemente trovato lì, come valore aggiunto; in linea di massima posso dire che mi piace come imbastisce le sue trame/personaggi/dialoghi, ma non esplodo di nerdgasm ogni volta che sento il suo nome. Eppure, da questo film, ho capito un difetto/lacuna che molti dei fan sfegatati del creatore di Buffy attribuiscono al loro sedicente mito: quella di non saper creare una cattivo con la C maiuscola. Tutto il discorso prima, riguardo al mio rapporto con Whedon, era proprio per farvi capire che del regista ho seguito poco un cazzo e non so effettivamente come ha trattato altri antagonisti, sopratutto quelli creati da lui, ma da quanto ho potuto vedere dai due Avengers, caratterizzare i villain è la cosa che gli riesce meno. Se con Loki era già un pò scusato perché il fare da "cucciolo abbandonato/guardatemi, guardatemi, guardatemi!" è parte del personaggio, con Ultron capitombola abbastanza; più che altro, perché l'impostazione che gli viene data non è quella da bastardo fetente dei comcis, da personaggio che non ha minimamente a cuore nulla, manco sé stesso. Si cerca di seguire la linea del personaggio offeso/confuso che diventa un villain per spaccare le cose più per frustrazione che vera malvagità intrinseca, cercare quindi di renderlo più incompreso e shakespearianamete psicolabile: dargli un allineamento ambiguo e fatto di sfumature, più che uno schieramento preciso; se da una parte questo alternative take di Ultron funziona nella pellicola, purtroppo non mi ha convinto molto, poiché Ultron non è un cattivo da mezze misure. Apprezzo l'umanizzazione, ma questo villain non ne aveva bisogno: doveva essere una merda d'uomo di macchina.
- Visione brandisce Mjolnir: Su questa scena sono molto combattuto, e probabilmente, lo resterò per tutta la vita. Ammesso e concesso che è una cazzata il fatto che Visione sia degno del martello di Thor (perché non lo è) e ogni volta che ci penso mi viene voglia di prendere Whedon per il bavero e chiedergli cosa cazzo c'abbia in testa, dall'altra, apprezzo la spettacolarità del colpo di scena del tutto inaspettato e ne capisco la necessità. Purtroppo i film non sono come i telefilm e a Whedon serviva un modo veloce e incisivo per spiegare l'animo puro di Visione. Fargli brandire il martello è stata una scena di una potenza esorbitante che, anche se durata per poco e fatta di poche parole, ha detto e lasciato presagire tanto sull'androide: un minuto di silenzio, che ne ha sostituiti quaranta di spiegone, meglio di così?. A livello di regia e di sceneggiatura, insomma, è una scena impeccabile che spiega con un esempio potente un gran bel personaggio, rendendo onore alla sua controparte cartacea...ma dall'altra, è una digressione abbastanza libertina di Visione. E non pensate che sia invidioso del fatto che non sia stato Capitan America a sollevare il martello, è solo che nei fumetti non è così. Però capisco anche che Cap c'ha due film all'attivo, una bella fetta di protagonismo ce l'ha pure lui e fargli brandire Mjolnir avrebbe significato sovraesporlo e schiacciare i personaggi nuovi, che meritavano delle scene memorabili a loro carico. Quindi, tutto sommato, va bene così.
Contro:
- Traduzione e Adattamento: ATTENZIONE: qui bisogna fare una bella precisazione, perché molti confondono le cose. C'è una disinformazione abbastanza comune che dilaga nelle genti e nell'immaginario collettivo: che il doppiaggio sia sinonimo di traduzione, cioè che se quel doppiatore proferisce un dialogo che si discosta da quello originale, allora è colpa sua perché è troppo diverso, perché l'ha tradotto lui e, non solo la sua voce non ci si avvicina minimamente a quella originale, ma non è manco buono di tradurre. Beh, no, non è così: manco per il cazzo che è così. Esistono si dei professionisti che sono sia doppiatori che adattatori/traduttori, ma non tutti lo so, alcuni sono semplicemente dei doppiatori e leggono il testo che gli viene propinato: punto e stop. E poi, insomma, giudicare la qualità di un dialogo adattato dal timbro di voce, beh, dimostra proprio una pochezza di informazioni e cultura della professione di doppiatore; ma detto questo, precisato che non è colpa del doppiatore se un dialogo fa pena, prendiamocela con i veri colpevoli: i dialoghisti. Sinceramente non capisco con quale criterio certi film vengono tradotti, perché capisco chiamare i Vendicatori "Avengers" perché ora sono conosciuti con il loro nome angolofono grazie al retaggio del primo film, e capisco anche che tutto questo si protrae su personaggi come Capitan America per via dello stesso ragionamento...ma allora, perché non farlo con tutti? Perché salvare certi personaggi, perché non sono famosi come gli altri? Steve Rogers è Captain America, ma Clint Barton non è Hawkeye? Sia chiaro che preferisco di gran lunga il suo nome Italiano (Occhio Di Falco), ma perché non tenere una linea di traduzione unica per tutti? Perché optare per una linea di soft-traduzione? O tutti in Italiano, o tutti i Inglese, checcazzo. Ma possibilmente in Italiano: basta chiamare l'Uomo Ragno "Spider-Man", è il fottuto Uomo Ragno, per l'amor del Pietro! Senza contare poi tutte quelle traduzioni blande e cazzare rese possibile solo per colpa di una ricerca e approfondimento a dir poco superficiale.
- La morte di Quicksilver e il Barone Von Strucker: E questa è stata una cosa che al film non riesco ancora a perdonare. Mentre per Von Strucker è semplice dispiacere, perché per le potenzialità che aveva poteva essere riutilizzato pure nelle successive pellicola di Cap (semmai ce ne saranno dopo la terza) o come gran visir dai villanzoni bastardi in Marvel's Agents Of S.H.I.E.L.D., per Quicksilver è invece una cosa che mi sta proprio in culo. Ok che i registi/sceneggiatori convocati per scrivere e dirigere per il Marvel Cinematic Universe devono tenersi qualche sorpresona anche per chi di fumetti ne ha letti a tonnellate, però quando vedo scene del genere mi viene da pensare: il gioco vale la candela? Ok, hai avuto il tuo colpo di scena, ma a scapito di cosa? Per fare un esempio che tutti possono capire: è come se, in un eventuale reboot della saga cinematografica di Harry Potter, per non essere "troppo uguali" ai predecessori fai morire Ron Wesley. Bravo, ottimo cliffhanger, ma ti sei praticamente bruciato uno dei tre piedistalli narrativi della trama. Capito che voglio dire? A onor del vero, parlo anche dal punto di vista personalissimo, perché Quicksilver quando ero piccolino mi scimmiava un cifro, perché era scritto da bella gente e aveva una certa importanza come membro dei Vendicatori e di altre testate; poi purtroppo l'attenzione della Marvel si è spostata su altri personaggi e i miei stessi gusti sono poi cresciuti e io Pieto ci siamo persi di vista....ma vederlo li, con gli occhi vitrei, crivellato di colpi, sena vita...è stato come vedere la morte di un mio amico d'infanzia. Che ok, non vedo da molto: ma era pur sempre il mio amico. Inoltre, non per fare il complottista, ma non vorrei che Whedon l'avesse ammazzato per la rivalità Fox/Marvel Studios, perché se così è, sarebbe davvero una bambinata.
Pur essendoci dei difetti e una cosa che proprio non riesco a mandare giù, personalmente (perché questa recensione, come ogni recensione di questo blog, è scritta seguendo i miei personalissimi gusti e fanculo l'obiettività) ho apprezzato Avengers: Age Of Ultron molto più del suo predecessore. Sia chiaro, il primo Avengers per me rimane una perla dei cinecomics per l'importanza storica che ha avuto per questo genere. Fan della DC Comics, state avendo anche voi il vostro universo televisivo e cinematografico? Ringraziate i Marvel Studios che l'hanno fatto collaudare. Fan dei film degli X-Men, avete anche voi sistemato la continuità del vostro universo mutante? Ringraziate i Marvel Studios. Fan di ogni film dei fumetti, avete un grande e capace attore per il vostro personaggio preferito? Ringraziate i Marvel Studios che hanno dimostrato che dai fumetti possono nascere grandi cose, e che interpretare un eroe in costume, non è una vergogna o un disonore. Avengers sdoganò i supereroi al cinema, Avengers: Age Of Ultron, invece, dice che sono qui per restare: e ci resteranno ancora per mooooolto tempo. Il riuscitissimo e ambizioso sequel degli Eroi Più Potenti Della Terra è un blockbuster mozzafiato che riesce in alcune cose in cui, in precedenza, era riuscito a fare in minima parte, infarcendo il tutto con spettacolaritá, passione, sentimento e una trama intesa, piena di avvenimento e con mai un minuto di noia. Da vedere e rivedere.
- Symo
Nessun commento:
Posta un commento