Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

lunedì 11 settembre 2017

Capitan Marvel & I Carol Corps (la recensione)

Come detto qui, diamo il via ad una nuova Rassegna Stampa che ci terrà compagnia per un bel pò! Dopo aver affrontato le produzioni cinematografiche di franchise come Lupin IIII Cinque Samurai e I Cavalieri dello Zodiaco, spostiamoci un pò sui fumetti: in particolare, su Secret Wars 2015. Da oggi in poi, ogni settimana, tratteremo di un volume/storia legata al crossover e ne faremo la recensione, fino a recensire tutti i volumi di cui è composta la saga. Questa volta si continua con CAPITAN MARVEL & I CAROL CORPS.


Dati Generali:
Testi: Kelly Sue DeConnick & Kelly Thompson
Disegni: David Lopez, Laura Braga & Paolo Pantalena
Anno di Pubblicazione: 2015
Etichetta: Marvel Comics
Volume Contenente: Captain Marvel And The Carol Corps (Vol. 1) #1-#4
Prezzo: 4,30 €

Trama:
Fedeli a Destino, le Banshee - aviatrici del regno di Hala Field capitanate da Carol Danvers - decidono di violare le consegne e di andare a scoprire “che cosa c’è oltre il cielo”: quel cielo senza stelle dal quale sembra derivino i poteri sia di Capitan Marvel sia dei Thor.

Il mio Parere:
Sinceramente? Visti un po' i nomi e i personaggi coinvolti, mi aspettavo sinceramente di più. E invece, il team incaricato di realizzare la miniserie legata a Secret Wars 2015 con protagonista Carol Danvers (personaggio che, a breve, avrà pure un film a suo nome) confeziona un lavoro decisamente sciatto e poco coinvolgente.


Kelly Sue DeConnick - aiutata nella sceneggiatura dal bastone delle vecchiaia Kelly Thompson - prende una decisione obiettivamente difficile: osare o non osare in termini di profondità di tematiche con una miniserie legata all'ennesimo crossover Marvel? La consorte di Matt Fraction decide che non ne vale la pena, poiché il tempo e il luogo non sono dei migliori per creare una trama che tratti di tematiche importanti in un crossover potenzialmente snobbabile dai lettori perché - come detto prima - è l'ennesimo evento che la Marvel fa uscire con cadenza annuale dal 2008 circa e i lettori si sono ormai stancati di tutto ciò. Dall'altra, Captain Marvel And The Carol Corps rappresenta anche la storia conclusiva della gestione della DeConnick sulla testata di Carol Danvers, run che ha contribuito a ridonare una nuova tridimensionalità al personaggio persa in continui cambi di gestazione, passando da uno status quo all'altro.

Fosse stata una storia normale, una storia scritta giusto per scriverla con l'obiettivo di essere una parentesi tra due saghe più importanti, l'avremmo presa per quello che è: semplice intrattenimento. Se invece deve essere il canto del cigno di una gestione anche tanto sbandierata, allora tale pochezza è decisamente poco ammissibile. Infatti, l’effetto risultante è un racconto realizzato seguendo delle scolastiche basi della narrativa serializzata che avanza meccanicamente e con stucchevole prevedibilità. Si salva giusto la caratterizzazione di Capitan Marvel, dove la DeConnick riversa gran parte della sua personalità, ma le altre protagoniste del cast si presentano come una triste e stereotipata copia della caratterizzazione della Danvers: Baronessa Cochran - villain della storia - inclusa. Anche il combattimento finale tra le Banshee e i Thor Corps è la definizione da vocabolario di "insomma" nonché goffa conclusione di quello che doveva essere il culmine emotivo della miniserie.


Si salvano giustappunto le spettacolari sequenza d'azione che vedono spesso e volentieri magnifiche evoluzioni aeree, splendidamente illustrate da un David Lopez che ha probabilmente venduto l'anima al diavolo, dato che finora non ha hai perso il suo magnifico tocco. L'espressivo e dinamico artista Spagnolo, oltre ad essere fortemente votato alla realizzazione di tavole frizzanti e piene di vita, va anche premiato per essere uno dei pochi artisti di fumetti supereroistici a cercare di realizzare (con successo) delle silhouette femminili più fedeli alla realistica anatomia del fisico femminile, invece che omologarsi alla tipica visione delle eroine tettone e con pose sgraziate. Unico problema è che, proprio sul quarto numero finale, viene tristemente sostituito dalle matite congiunte degli Italiani Laura Braga e Paolo Pantalena, che non sono male ma comunque non reggono il confronto con Lopez.

Conclusione:
Capitan Marvel & I Carol Corps dedica molto spazio all'azione a scapito della complessità narrativa e dell’impatto emotivo, lasciando al lettore la sensazione che niente sia effettivamente successo. Ed è così. Ci mancava solo una storia d'amore fan-service ed eravamo a posto. Ah si, c'è pure quella: con War Machine (sigh...)

- Symo

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...