L'energia non si crea e non si distrugge: semplicemente, si trasforma. Questa è una delle tante leggi della fisica riguardo all'energia che, a volte, si adattano bene anche alle storia della narrativa. A volte sembra davvero che non esista una idea originale, ma solo derivazioni di modelli di trama pre-esistenti e poi cambiate dagli scrittori a seconda delle loro esigenze. A volte non è vero, ma tante volte lo è eccome: sopratutto nei fumetti. Per questo, il sottoscritto ha deciso di dare vita ad una rubrica mensile in cui verranno analizzati i vari ed ipotetici "What If...?" della Marvel che poi si sono veramente realizzati. Questo, è l'undicesimo episodio.
Per coloro che non hanno letto il primo episodio, qualche informazione tecnica: come si parla di questi What If...? e, sopratutto, quando possiamo trovarli? Beh, prima si parla del What If...? originale e poi in quali circostanze si è realizzato. Per quando potete trovare di preciso questa nuova rubrica, sappiate che Marvel: What If...? sarà disponibile ogni primo Giovedì del mese ogni mese. Tutto chiaro? Bene, allora, si parte.
Il Dottor Destino diventa un eroe
Cominciata nel 1977, la serie antologica What If...? continua mostrando cosa sarebbe successo se certe trame fossero andate in un'altra maniera piuttosto che in quella ormai nota a tutti. Arrivati al decimo numero, la Marvel Comics comincia a realizzare l'enorme potenziale di questa testata, cominciando ad usarla anche come mezzo sperimentale, esplorando nuove tecniche di narrazione e mostrando al pubblico nuove idee/svolte narrative forse troppo azzardate per essere inserite nella ufficiale continuità e quindi raccontate in un terreno neutrale in cui si poteva avere la botte piena e la moglie ubriaca. Anche se va comunque detto che molte delle idee usate per molti What If...? saranno puro e semplice scazzo degli autori che volevano giocare con la continuity senza però seriamente danneggiarla, oppure perché volevano arrotondare lo stipendio a fine mese e quindi si sparavano una storielle veramente cazzuta giusto per raccontare qualcosa e prendere più soldi.
Dopo aver giocato la carta dell'inversione di sesso tentando il Thor donna, con il numero #22 della serie, la Marvel tenterà anche l'inversione di allineamento. Può un cattivo diventare un eroe? La Casa Delle Idee si era fatta questa domanda un sacco di volte, rispondendo in maniera anche abbastanza convincente. Un'altra cosa che la DC spesso invidia alla Marvel, è la capacità con cui i suoi personaggi spesso sfuggono alle varie etichette di "buono" e "cattivo", a volte ponendosi nel mezzo e lasciando spazio a diverse interpretazioni. E' grazie a questo grande spazio di manovra che ha potuto riorganizzare la caratterizzazione di alcuni personaggio che, relegati in certi ruoli, avrebbero ucciso tutto il loro potenziale. Prendiamo ad esempio la Vedova Nera, personaggio inizialmente esordito come villain si è poi riconvertito a eroina, militando pure nei Vendicatori; mossa che, pensata col senno di poi, ha fatto la fortuna del personaggio. Così, giusto per curiosità e sperimentazione, in What If...? #22 del 1980, gli autori calano una carta pesante e decidono di avvalersi del potenziale della serie per riconvertire un cattivo convinto in un eroe ancor più convinto. Così, si invertono i ruoli e ci si chiede cosa sarebbe successo se il Dottor Destino fosse diventato un eroe.
Dopo il prolisso spiegone dell'Osservatore, la storia parte dalle origini del "buon" Dottore narrate su Fantastic Four #5 del 1961. Precisamente nel punto in cui Victor Von Doom collega la macchina per recuperare l'anima della defunta madre e in cui viene prontamente avvertito da Reed Richards della cazzata che sta per fare, visto che aveva sbagliato i calcoli come probabile conseguenza a del crak Latveriano tagliato male ed era quindi fatto come una capra: condizione non esattamente geniale per mettersi a fare esperimenti. Sta volta l'amore per il proprio aspetto da attore di soap opera hanno la meglio sul suo carattere da arrogante stronzone, così Victor ascolta il futuro Mr. Fantastic e ferma l'esperimento, non convinto al 100% dei suoi calcoli. In quel momento il non ancora-Dottor Destino realizza che la scienza è la strada sbagliata e che non può arrivare a resuscitargli la madre. Serve qualcosa di più, una conoscenza più mistica che scientifica. Capito questo, lascia l'università e si dirige verso il primo monastero tibetano segnalatoli da Trip Advisor per farsi inculcare qualche conoscenza che tipo Dr. Strange mollami. Alla fine ci riesce e sua madre viene liberata dall'Inferno con successo grazie ai suoi imparamenti magici; come premio per essere un buon studente, i monaci donano a lui un armatura molto simile a quella classica del Dr. Destino, colorata però di oro e con un visore diverso.
Tornato a Latveria, Destino utilizza il suo genio e le sue abilità per trasformare la nazione in un posto vivibile, detronizzando il tiranno di turno e cominciano ad apportare le apposite modifiche in fatto di governo, politica, viabilità, festività ecc. Addirittura, dal profondo della sua ritrovata bontà, pensa anche ai vecchietti, distruggendo degli enormi edifici e ordinando agli addetti di manutenzione di metterci lo stesso tempo che l'Italia ha impiegato per completare la Salerno-Reggio Calabria, così che per cinquantadue anni gli anziani avessero dei cantieri da guardare. Però tutto non è bene quel che finisce bene. Mephisto, il diavolo autoctono della Marvel Comics, s'accorge che dal registro è sparita un anima e siccome il responsabile è Destino, i conti vanno pareggiati. Così, appena Victor si sposa con Valeria (il suo amore d'infanzia), Mephisto arriva a casa Von Doom bussando alla porta tipo testimone di Geova/venditore di enciclopedie porta a porta e facendogli un offerta che non può rifiutare: il diavolo Marvelliano si prenderà un anima, ma sarà Destino a scegliere tra la sua, quella di sua moglie o quella di tutti gli abitanti di Latveria. Eroicamente, sceglie quella della moglie. Perché Destino non lo dice, ma in fondo lo pensa: "Va bene essere eroi ma col cazzo che ci finisco all'Inferno". Mentre il mondo ora conosce Destino come un grande eroe, ogni 24 Giugno (la notte prima della ricorrenza di San Giovanni Battista), Victor usa le sue conoscenze magiche per strappare l'amata dalle grinfie dell'Inferno, fallendo ogni volta.
Siccome l'energia non si distrugge ma trasla solamente, gli eventi che abbiamo visto si sono avverati per la maggior parte. Sembra difficile crederlo, visto che parliamo del Dottor Destino, un personaggio generalmente riconosciuto come malvagio. Però, nel corso degli anni un sacco di scrittori si sono prodigati per dipingerlo come un eroe e sviluppare la sua sfaccettata e complessa psicologia che avrebbe fatto venire il durello a Shakespeare. Ovviamente con qualche cambiamento, abbiamo avuto modo di vedere un Destino atteggiarsi da vero eroe indomito e farlo così bene da far sfigurare pure tutti gli altri eroi "ufficiali" (chiamiamoli così). Ed è pure successo in più di una occasione nel corso degli anni. Qui però parleremo solo delle occasioni in cui Destino si è prodigato per una azione dal buonismo del tutto disimpegnato e senza secondi fini, quindi niente episodi come le originali Guerre Segrete, dove combatté contro l'Arcano solo per fottergli il potere.
Nell'arco narrativo conosciuto come Time Runs Out, i Vendicatori protagonisti della pagine di New Avengers (conosciuti anche come Illuminati Avengers), scoprono di un cancro multiversale che sta distruggendo il multiverso. Da eroi quali sono si prodigano per fermare tutto ciò, tenendo però tutti gli altri Vendicatori all'oscuro. I successi scarseggiano... Anzi, praticamente non ci sono successi e gli Illuminati sono costretti a guardare impotenti la distruzioni di altri universi. Così, non potendo far niente per gli altri, decidono quanto meno di tenere al sicuro la propria Terra, la 616, fino a quando non finiranno le Terra alternative da sacrificare al posto loro. In verità, quello che sta distruggendo il Multiverso Marvel non è una anomalia ma un vero e proprio colpo di spugna ordito dagli Arcani, esseri potentissimi e primordiali responsabili della creazione dell'intero Universo Marvel, che ora stanno distruggendo perché lo reputano un fallimento e vogliono rifarlo daccapo. Dopo un attacco a Latveria, al Dottor Destino viene un sospetto che fosse legato a qualcosa di più e indaga sull'accaduto, scoprendo il piano degli Arcani e decidendo di conseguenza di fermarli.
Il piano del Dottor Destino è delicato e complesso e prevede l'utilizzo dell'Uomo Molecola, personaggio in grado di controllare e manipolare le molecole (grazie al cazzo, si chiama così per un motivo) il quale si scopre esser stato creato dagli Arcani come una sorta di sciacquone cosmico: se il multiverso creato non gli soddisfaceva, gli Arcani avrebbero fatto esplodere tutti le versioni dell'Uomo Molecola in tutti gli universi e distrutto così il multiverso, che sarebbe stato pronto per esser risparmiato. Così, Destino e Molecola viaggiano indietro nel tempo di venticinque anni e partono per una missione: quella di uccidere le controparti dell'Uomo Molecola, giocando in contropiede. Anche se le azioni di Destino sembrano portare a un risultato simile ai piani degli Arcani, cioé la distruzione della realtà, mirano invece all'effetto contrario, ovvero salvare i mondi minacciati dalla distruzione degli Arcani. In questo periodo nasce un culto d'adorazione su di lui, i Cigni Neri, che lo chiamano Rabum Alal. Il nome comincia a diventare enormemente conosciuto, tant'è che pure il Dottor Strange lascia i Vendicatori per cercarlo convinto che Alal sia l'ultima speranza per l'universo, trovandosi davanti nient'altro che il Dottor Destino stesso.
Tutte rivelazioni che arrivano su New Avengers #31 del 2015. Nonostante tutti gli sforzi sia dei Vendicatori, ma sopratutto di Destino, l'universo viene ridotto ai due soli universi: il 616 e il 1610. Accompagnato dal Dottor Strange e Molecola, Destino decide di prendere in mano la situazione e di sfidre gli onnipotenti Arcani, i creatori dell'universo, con l'obiettivo di prevenire l'Incursione finale tra Terra-616 e Terra-1610. L'evento si verifica ugualmente e gli scienziati di entrambi gli universi cercano una soluzione per evitare la catastrofe, mentre gli eroi di entrambi i mondi si scontrano. Nel suo viaggio con l'Uomo Molecola, Victor Von Doom riuscì a creare una bomba fatta di Uomini Molecola che scaglia contro gli Arcani, uccidendoli tutti. L'unica cosa che sopravvive di loro è il potere che possedevano, potere che raccoglie Destino perché Strange si rifiuta di farlo, cosa che permette a Von Doom di creare Battleworld e dare il via al revival 2015 di Secret Wars.
Come potete vedere, nel momento in cui i veri eroi erano chiamati a fare quel miglio in più tipico degli eroi, arriva Destino a risolvere la situazione. Ma non è finita qui.
Come conseguenza del pietoso Civil War II, Tony Stark finisce in coma e il posto di Iron Man viene preso da un Victor Von Doom redento che ha abbandonato la sua vita criminosa.
Ammesso e concesso che il suo vecchio costume rimarrà sempre una bomba, il "buon" Dottore meritava un cambio di look e Alex Maleev ha fatto un lavoro decisamente fenomenale al riguardo. Dulcis in fundo, What If... #22 è stato anche il primo numero ad anticipare l'avvicinamento di Destino alle arti magiche, che poi svilupperà meglio nella run di Mark Waid.
- Symo
Dopo aver giocato la carta dell'inversione di sesso tentando il Thor donna, con il numero #22 della serie, la Marvel tenterà anche l'inversione di allineamento. Può un cattivo diventare un eroe? La Casa Delle Idee si era fatta questa domanda un sacco di volte, rispondendo in maniera anche abbastanza convincente. Un'altra cosa che la DC spesso invidia alla Marvel, è la capacità con cui i suoi personaggi spesso sfuggono alle varie etichette di "buono" e "cattivo", a volte ponendosi nel mezzo e lasciando spazio a diverse interpretazioni. E' grazie a questo grande spazio di manovra che ha potuto riorganizzare la caratterizzazione di alcuni personaggio che, relegati in certi ruoli, avrebbero ucciso tutto il loro potenziale. Prendiamo ad esempio la Vedova Nera, personaggio inizialmente esordito come villain si è poi riconvertito a eroina, militando pure nei Vendicatori; mossa che, pensata col senno di poi, ha fatto la fortuna del personaggio. Così, giusto per curiosità e sperimentazione, in What If...? #22 del 1980, gli autori calano una carta pesante e decidono di avvalersi del potenziale della serie per riconvertire un cattivo convinto in un eroe ancor più convinto. Così, si invertono i ruoli e ci si chiede cosa sarebbe successo se il Dottor Destino fosse diventato un eroe.
Dopo il prolisso spiegone dell'Osservatore, la storia parte dalle origini del "buon" Dottore narrate su Fantastic Four #5 del 1961. Precisamente nel punto in cui Victor Von Doom collega la macchina per recuperare l'anima della defunta madre e in cui viene prontamente avvertito da Reed Richards della cazzata che sta per fare, visto che aveva sbagliato i calcoli come probabile conseguenza a del crak Latveriano tagliato male ed era quindi fatto come una capra: condizione non esattamente geniale per mettersi a fare esperimenti. Sta volta l'amore per il proprio aspetto da attore di soap opera hanno la meglio sul suo carattere da arrogante stronzone, così Victor ascolta il futuro Mr. Fantastic e ferma l'esperimento, non convinto al 100% dei suoi calcoli. In quel momento il non ancora-Dottor Destino realizza che la scienza è la strada sbagliata e che non può arrivare a resuscitargli la madre. Serve qualcosa di più, una conoscenza più mistica che scientifica. Capito questo, lascia l'università e si dirige verso il primo monastero tibetano segnalatoli da Trip Advisor per farsi inculcare qualche conoscenza che tipo Dr. Strange mollami. Alla fine ci riesce e sua madre viene liberata dall'Inferno con successo grazie ai suoi imparamenti magici; come premio per essere un buon studente, i monaci donano a lui un armatura molto simile a quella classica del Dr. Destino, colorata però di oro e con un visore diverso.
Tornato a Latveria, Destino utilizza il suo genio e le sue abilità per trasformare la nazione in un posto vivibile, detronizzando il tiranno di turno e cominciano ad apportare le apposite modifiche in fatto di governo, politica, viabilità, festività ecc. Addirittura, dal profondo della sua ritrovata bontà, pensa anche ai vecchietti, distruggendo degli enormi edifici e ordinando agli addetti di manutenzione di metterci lo stesso tempo che l'Italia ha impiegato per completare la Salerno-Reggio Calabria, così che per cinquantadue anni gli anziani avessero dei cantieri da guardare. Però tutto non è bene quel che finisce bene. Mephisto, il diavolo autoctono della Marvel Comics, s'accorge che dal registro è sparita un anima e siccome il responsabile è Destino, i conti vanno pareggiati. Così, appena Victor si sposa con Valeria (il suo amore d'infanzia), Mephisto arriva a casa Von Doom bussando alla porta tipo testimone di Geova/venditore di enciclopedie porta a porta e facendogli un offerta che non può rifiutare: il diavolo Marvelliano si prenderà un anima, ma sarà Destino a scegliere tra la sua, quella di sua moglie o quella di tutti gli abitanti di Latveria. Eroicamente, sceglie quella della moglie. Perché Destino non lo dice, ma in fondo lo pensa: "Va bene essere eroi ma col cazzo che ci finisco all'Inferno". Mentre il mondo ora conosce Destino come un grande eroe, ogni 24 Giugno (la notte prima della ricorrenza di San Giovanni Battista), Victor usa le sue conoscenze magiche per strappare l'amata dalle grinfie dell'Inferno, fallendo ogni volta.
Siccome l'energia non si distrugge ma trasla solamente, gli eventi che abbiamo visto si sono avverati per la maggior parte. Sembra difficile crederlo, visto che parliamo del Dottor Destino, un personaggio generalmente riconosciuto come malvagio. Però, nel corso degli anni un sacco di scrittori si sono prodigati per dipingerlo come un eroe e sviluppare la sua sfaccettata e complessa psicologia che avrebbe fatto venire il durello a Shakespeare. Ovviamente con qualche cambiamento, abbiamo avuto modo di vedere un Destino atteggiarsi da vero eroe indomito e farlo così bene da far sfigurare pure tutti gli altri eroi "ufficiali" (chiamiamoli così). Ed è pure successo in più di una occasione nel corso degli anni. Qui però parleremo solo delle occasioni in cui Destino si è prodigato per una azione dal buonismo del tutto disimpegnato e senza secondi fini, quindi niente episodi come le originali Guerre Segrete, dove combatté contro l'Arcano solo per fottergli il potere.
Nell'arco narrativo conosciuto come Time Runs Out, i Vendicatori protagonisti della pagine di New Avengers (conosciuti anche come Illuminati Avengers), scoprono di un cancro multiversale che sta distruggendo il multiverso. Da eroi quali sono si prodigano per fermare tutto ciò, tenendo però tutti gli altri Vendicatori all'oscuro. I successi scarseggiano... Anzi, praticamente non ci sono successi e gli Illuminati sono costretti a guardare impotenti la distruzioni di altri universi. Così, non potendo far niente per gli altri, decidono quanto meno di tenere al sicuro la propria Terra, la 616, fino a quando non finiranno le Terra alternative da sacrificare al posto loro. In verità, quello che sta distruggendo il Multiverso Marvel non è una anomalia ma un vero e proprio colpo di spugna ordito dagli Arcani, esseri potentissimi e primordiali responsabili della creazione dell'intero Universo Marvel, che ora stanno distruggendo perché lo reputano un fallimento e vogliono rifarlo daccapo. Dopo un attacco a Latveria, al Dottor Destino viene un sospetto che fosse legato a qualcosa di più e indaga sull'accaduto, scoprendo il piano degli Arcani e decidendo di conseguenza di fermarli.
Il piano del Dottor Destino è delicato e complesso e prevede l'utilizzo dell'Uomo Molecola, personaggio in grado di controllare e manipolare le molecole (grazie al cazzo, si chiama così per un motivo) il quale si scopre esser stato creato dagli Arcani come una sorta di sciacquone cosmico: se il multiverso creato non gli soddisfaceva, gli Arcani avrebbero fatto esplodere tutti le versioni dell'Uomo Molecola in tutti gli universi e distrutto così il multiverso, che sarebbe stato pronto per esser risparmiato. Così, Destino e Molecola viaggiano indietro nel tempo di venticinque anni e partono per una missione: quella di uccidere le controparti dell'Uomo Molecola, giocando in contropiede. Anche se le azioni di Destino sembrano portare a un risultato simile ai piani degli Arcani, cioé la distruzione della realtà, mirano invece all'effetto contrario, ovvero salvare i mondi minacciati dalla distruzione degli Arcani. In questo periodo nasce un culto d'adorazione su di lui, i Cigni Neri, che lo chiamano Rabum Alal. Il nome comincia a diventare enormemente conosciuto, tant'è che pure il Dottor Strange lascia i Vendicatori per cercarlo convinto che Alal sia l'ultima speranza per l'universo, trovandosi davanti nient'altro che il Dottor Destino stesso.
Tutte rivelazioni che arrivano su New Avengers #31 del 2015. Nonostante tutti gli sforzi sia dei Vendicatori, ma sopratutto di Destino, l'universo viene ridotto ai due soli universi: il 616 e il 1610. Accompagnato dal Dottor Strange e Molecola, Destino decide di prendere in mano la situazione e di sfidre gli onnipotenti Arcani, i creatori dell'universo, con l'obiettivo di prevenire l'Incursione finale tra Terra-616 e Terra-1610. L'evento si verifica ugualmente e gli scienziati di entrambi gli universi cercano una soluzione per evitare la catastrofe, mentre gli eroi di entrambi i mondi si scontrano. Nel suo viaggio con l'Uomo Molecola, Victor Von Doom riuscì a creare una bomba fatta di Uomini Molecola che scaglia contro gli Arcani, uccidendoli tutti. L'unica cosa che sopravvive di loro è il potere che possedevano, potere che raccoglie Destino perché Strange si rifiuta di farlo, cosa che permette a Von Doom di creare Battleworld e dare il via al revival 2015 di Secret Wars.
Come potete vedere, nel momento in cui i veri eroi erano chiamati a fare quel miglio in più tipico degli eroi, arriva Destino a risolvere la situazione. Ma non è finita qui.
Come conseguenza del pietoso Civil War II, Tony Stark finisce in coma e il posto di Iron Man viene preso da un Victor Von Doom redento che ha abbandonato la sua vita criminosa.
Ammesso e concesso che il suo vecchio costume rimarrà sempre una bomba, il "buon" Dottore meritava un cambio di look e Alex Maleev ha fatto un lavoro decisamente fenomenale al riguardo. Dulcis in fundo, What If... #22 è stato anche il primo numero ad anticipare l'avvicinamento di Destino alle arti magiche, che poi svilupperà meglio nella run di Mark Waid.
- Symo
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