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venerdì 16 settembre 2016

Avengers VS X-Men - la recensione (Baloon Central #79)

Volevo fare una bella recensione su Avengers VS X-Men, ma poi ho pensato: perché non recensirlo dall'inizio? Cioè dal prologo fino all'epilogo? Detto fatto. Oggi parliamo di AVENGERS VS X-MEN, la parte centrale di AVSX.


Dati Generali:
Testi: Brian Michael Bendis (numeri 0,1,8 e 11); Matt Fraction (numeri 5 e 7); Jason Aaron (numeri 0, 2,9 e 12); Ed Brubaker (numeri 3 e 10); Jonathan Hickman (numeri 4 e 6)
Disegni: Frank Cho (numero 0); John Romita Jr (numeri 1,2,3,4 e 5); Olivier Coipel (numeri 6,7 e 11); Adam Kubert (numeri 8,9,10 e 12)
Anno di Pubblicazione: 2012
Etichetta: Marvel Comics
Volume Contenente: Avengers VS X-Men #0-#12
Prezzo: 3,00 € (cad., 7 uscite)

Trama:
Sam Alexander, un membro dei Nova Corps, raggiunge Terrax per avvertirlo di un pericolo imminente. Ma il carattere dell'ex-araldo di Galactus lo spinge e ingaggiare lotta con lui, diatriba che finisce con la distruzione del pianeta e Sam salvo per miracolo. Il neofita dei Nova Corps scopre che è stata la Fenice e fa rotta verso la Terra per avvertirla. Una volta arrivata si palesa all'umanità, suscitando reazioni diverse. Ciclope, capo degli X-Men, vede il suo arrivo come profetico e provvidenziale, dato che intende usare l'energia della Forza Fenice per risolvere il problema della decimazione mutante. Capitan America, capo dei Vendicatori, la vede invece come una forza di distruzione portatrice solo di guai. Le loro due visioni entreranno in rotta di collisione, causando un conflitto fratricida. 

Il mio Parere:
Per parlarne al meglio di questa storia, divideremo la recensione in quattro paragrafi: uno dedicato al numero #0 e gli altri tre sulle dodici parti di cui è composto il crossover.


Il Numero #0:
Il numero #0, ulteriore prologo al crossover, è diviso in due parti e (nonostante sia esclusivamente disegnato da Frank Cho) le prime dodici pagine (scritte da Brian Michael Bendis) vedono protagonista una reintegrata Scarlet Witch nella comunità supereroistica, mentre le restanti dodici (scritte da Jason Aaron) vedono una libera uscita di Hope Summers per le strade di San Francisco. Un bel numero e con un Frank Cho davvero molto ispirato, anche se ho trovato più compatta la prima parte scritta da Bendis e un pò più forzata e debolotta la seconda scritta da Aaron, forse perché Bendis s'era preparato il discorso di Visione di cui l'immagine sopra da un bel pò di tempo e che sinceramente tutti volevamo vedere. Aaron , invece, aveva preso in mano le trame degli Uomini-X da poco tempo, quindi forse non sapeva bene che dire e s'è tenuto sul vago. Altro numero introduttivo che sta volta presenta i veri protagonisti della prossima guerra tra supergruppi che imperverserà per dodici mesi l'Universo Marvel: Scarlet Witch/Wanda Maximoff, la donna che in House of M ha annullato i poteri di milioni di mutanti e Hope Summers, la prima mutante nata naturalmente dopo quel periodo di magra. Col senno di poi, possiamo considerarlo una sorta di "prequel" al discorso che verrà fatto verso le battute finali del crossover e su come queste due donne siano indissolubilmente legate da una sorta di "destino energetico".


AVSX - Atto I: 
Il primo atto comprende i primi 5 numeri del crossover, 5 numeri molto belli, molto adrenalinici e che tengono col fiato sospeso. La caratterizzazione dei personaggi è molto standardizzata e alcuni sono a volte lo stereotipo di se stessi, tipo Red Hulk che dice le solite frasi da spaccone o Namor che fa il solito arrogante, ma quando si ha a che fare con tanti personaggi purtroppo queste cose non si possono evitare, neanche quando si ha a disposizione i cinque scrittori di punta della Marvel oggi...se poi contiamo che entrambi i gruppi nelle loro file ospitavano più di una ventina di personaggi a testa, capite che è difficile dare a tutti e quaranta lo stesso spessore, se poi molti di questi personaggi sono gente come Spidey, Devil, il Dr. Strange, Gambit e Rogue (che hanno avuto grande seguito personale) allora è chiaro che uno poi ci rimane male, per questo infatti esistono le tie-in dove uno può trovare l'approfondimento che cerca. I disegni di John Romita Jr sono come al solito puliti, chiari, netti e dai colori brillanti, ormai quando si dice il suo nome il pubblico sa che avrà un lavoro degno dei loro soldi; per la sceneggiatura, invece, ho trovato Bendis e Aaron molto ispirati e coinvolti, Hickman un pò trattenuto (forse perchè voleva fare di più, e forse è anche questo il motivo per cui gli affideranno le vicende dei Vendicatori a fine crossover), Brubaker modesto e Fraction invece molto mediocre, ahimè di quest'ultimo se escludiamo il suo attuale lavoro su Occhio Di Falco, è uno scrittore piuttosto mediocre. Nel complesso però c'è tanto che tiene il lettore attaccato alle pagine, quindi, a mio parere sono numeri ben fatti!


AVSX - Atto II:
Il secondo atto comprende i numeri 6, 7 e 8, numeri che ho trovato un pò riempitivi, nel senso, la guerra contro Namor c'è stata alla fine ed è stata ben incastrata nella storia e capisco che gli scrittori volessero far capire come ora si presenta l'ordine mondiale, ma ho notato un certo annacquamento della storia, anche se Hickman (che mostra davvero di saperci fare coi Vendicatori) e Bendis hanno regalato un buon intrattenimento, piattissimo invece Faction. Ottima la scelta di cambiare disegnatore, rende ancora di più l'idea che la storia sia passato su un'altro livello narrativo, dove abbiamo un Olivier Coipel superbo e un Adam Kubert a tratti un pò svogliato ma che si lascia apprezzare. Numeri un pò meh come tutti i secondi atti di qualcosa.


AVSX - Atto III: 
Il terzo atto comprende i numeri 9, 10, 11 e 12...dove il 10 è sicuramente quello più debole dei quattro numeri citati, dove troviamo un Brubaker poco motivato e anche molto stanco ma non di certo peggiore del lavoro di Fraction (si è capito che non mi piace?). Per il resto, invece, abbiamo forse i numeri migliori dell'intera storia, in primis il 9 dove c'è un bel focus on sull'Uomo Ragno e il suo rapporto con l'essere un Vendicatore; non solo Aaron di mostra di essere portato per sceneggiare il personaggio del Tessiragnatele ma caratterizza in maniera sublime il suo modo di vedere e percepire l'essere un Vendicatore unendolo al suo senso di responsabilità...Aaron fa questo meglio e in minor tempo (e pagine) di quanto non l'abbia fatto Bendis in quasi dieci anni di trame dei Vendicatori con lui come membro (anche, se da una parte, c'è da dire che Bendis era anche un pò stanco e aveva bisogno di cambiare un pò personaggi). Nel numero 11 abbiamo l'evoluzione ultima di Ciclope, che da eroe passa definitivamente a villain...nel complesso, possiamo dire che è stata una sorpresa vedere questo cambiamento e mentre molti siano contenti di questa caratterizzazione (mostrando anche la grande affinità di Bendis con gli X-Men) io penso sia doveroso far notare come quest'uomo, come Scott Summers, abbia fallito e non abbia capito un cazzo di quanto gli è stato detto. Cosa ha portato tutto questo? A farlo diventare peggiore di Magneto, deludente tutti i suoi amici e sopratutto qualcuno che è stato una sorta di padre, Charles Xavier...un cambio riuscito, certo, ma un eroe che diventa la cosa contro cui ha combattuto tutto questo tempo è da considerare una sconfitta. Nel numero 12 abbiamo un gran bel twist finale sempre ad opera di Aaron che imbastisce una trama che porta per davvero un cambiamento nell'Universo Marvel e la promessa (poi mantenuta) di nuove e avvincenti trame. Anche sta volta i disegni sono sublimi e Kubert fa meno lo svogliato, carina anche la spiegazione su come i poteri di Scarlet e Hope funzionassero come una sorta di yin-yang, dove l'energia non si distrugge non si crea ma muta solamente.

Conclusioni:
Avengers VS X-Men è un concentrato di alti e bassi sia a livello di disegno, sia a livello di scrittura. Sicuramente il difetto principale è il fatto che il crossover dura eccessivamente troppo, 12 numeri sono effettivamente tanti e nel progredire della storia molti eventi sono organizzati giusto per prendere tempo: magari meno numeri ma di più pagine avrebbero giovato alla storia. Ma nel complesso, è una storia che diverte, intrattiene e divide i lettori poiché gli costringere a prendere una parte, oltre che essenziale per un rilancio Marvel di cui si sentiva il bisogno. Nonostante tutto, il crossover è risultato convincente.

- Symo

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