Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

martedì 22 marzo 2016

Ronin - la recensione (Pick A Card-Cer #60)

Continuiamo con la nostra sfilza di film che sto guardando in questi giorni? Ovvio che si! Ehi...un momento! Ma è tutta qui la tua introduzione? Deh, inventatevela voi una nuova introduzione ogni giorno! Vai con la recensione del RONIN.



Trama: 
Pargi, una donna molto energica e pretenziosa riunisce a se cinque mercenari (tutti alla deriva dopo la fine della Guerra Fredda) per impadronirsi di una valigetta agognata sia dalla Mafia Russa, sia dagli estremisti dell'Irlanda del Nord.

Il mio Parere:
Se io aprissi il discorso dicendo che questo film non è altri che una occidentalizzazione moderna della storia dei 47 Ronin, non starei né scherzando, né esagerando. Il termine "Ronin" è una parola Giapponese che si riferisce ad un Samurai rimasto senza il suo padrone e che consacra la sua vita, non più alla morte per un ideale, ma alla arrancante sopravvivenza giorno per giorno, un ruolo che potremmo grezzamente e modernamente tradurre come "Mercenario". E' sostanzialmente la descrizione di tutti i protagonisti presenti nel lungometraggio: misteriosi, riservati, guardinghi, sfiduciati, pericolosi e al soldo del miglior offerente, causa della fine della Guerra Fredda, che li ha lasciati senza scopo e senza patria. In Ronin ci viene mostrato un mondo che somiglia moltissimo a quello di un gatto randagio, dove il pericolo è dietro l'angolo, dove fiducia e lealtà cambiano a seconda degli zeri sull'assegno, dove l'azione è selvaggia e frenetica, dove la tensione e la suspance saranno compagne di visione per tutto il film. Nonostante questo lungometraggio ha tutte le carte in regola e tutte le sembianze per essere catalogato nel genere action, credo che cercare di classificare la pellicola sia un pò pretenzioso, dato che attingi a diverse caratteristiche tipiche di altri generi per trasformarlo nel prodotto unico che è; il film presenta tutte le positive caratteristiche dei generi thriller, spy e noir (sopratutto nella narrazione, anche se molto nascosta e difficile da beccare) confezionando quindi un prodotto superlativo e da gustare tutto d'un fiato. Unica pecca, è che il personaggio di Robert De Niro (ok che è il protagonista e ok che è interpretato da un signor attorone) ha decisamente troppo spazio, fossi stato il regista, avrei cercato di approfondire per quanto possibile e senza togliere l'alone misterioso che circonda i "Ronins" anche gli altri personaggio, tipo quello interpretato da Jean Reno...che il primo che dice che è un attore scarso, si becca una raffica di cazzotti sullo scroto che solo Ken Shiro.

Conclusioni:
Veramente, ma veramente, un gran bel film da guardare da soli o in compagnia di amici o magari di una bella cenetta spazzatura accompagnata da una fresca birretta. Non lasciatevelo scappare!


- Symo

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...