Pochi giorni fa, abbiamo visto il film in CGI dei Peanuts, in Italia conosciuto come Snoopy & Friends. E niente, ci è piaciuto così tanto che abbiamo voluto rilasciare un po' di fatti acculturanti su questo fumetto di cui non si parla mai abbastanza.
15 - Nello speciale It's A Great Pumpkin, Charlie Brown, lungometraggio animato che celebra il giorno di Halloween, la sfortuna non smette di perseguitare Charlie Brown nemmeno in questo giorno. Durante il famoso "dolcetto e scherzetto" il povero protagonista riceve delle rocce quando tutti ricevo caramelle.
I bambini, dispiaciuti che nemmeno in questa nuova avventura il padrone di Snoopy abbia avuto un minuto di fortuna, hanno spedito dei sacchetti contenente dei dolci agli studi della CBS indirizzati a Charlie Brown.
14 - Le strisce dei Peanuts hanno riscosso così tanto successo che è stato successivamente realizzato un cartone su di esse che, a sua volta, ha riscosso molto seguito tra i fan e non. La versione animata è fedele a quella cartacea eccetto per un particolare: Snoopy, nelle strisce, nonostante non parli ha un pensiero proprio e le scene che lo vedono protagonista sono narrate da lui; nel cartone, invece, si limita a emettere dei suoi striduli o gracchianti e le scene "in solitaria" sono narrate da Charlie Brown.
Qui sopra un piccolo esempio.
13 - Il successo del cartoon, però, rischiò quasi di non arrivare, dato che la CBS (la rete che avrebbe poi trasmesso serie e special tv a tema) non ebbe nessuna fiducia nel progetto e stanziò un budget limitato alla versione animata dei Peanuts. La produzione incaricata della prima trasposizione a cartoni, A Charlie Brown Chirstmas, fu infatti profondamente schifato dalla CBS. Dopo enormi peripezie, alla fine il cartoon ottenne luce verde. Alla fine, A Charlie Brown Christmas aveva una formula così vincente che vinse addirittura un Emmy e durante il periodo Natalizie viene puntualmente riproposto come da noi viene continuamente mandato in onda Una Poltrona Per Due.
12 - Parlando ancora del film It's A Great Pumpkin, Charlie Brown: fu proprio quella pellicola a rendere famoso l'alter ego aviatore di Snoopy. La cosa appassionò tanto gli spettatori che addirittura, uno degli astronauti della NASA (durante la missione Apollo) adottò il nickname di "Flying Ace", il nome originale dello Snoopy aviatore.
11 - Il creatore nonché sceneggiatore e disegnatore dei Peanuts è stato Charles Shulz. Egli ha scritto e disegnato le storie dei suoi personaggi dal momento della loro creazione (1950) fino al momento del suo ritiro (2000) poiché l'autore cominciava ad accusare problemi di salute che gli impedivano di sostenere il ritmo a cui lui e i lettori erano abituati. Nella sua ultima striscia, lascia allo Snoopy Scrittore il compito di annunciare il suo ritiro attraverso un toccante comunicato.
Shulz morì il 12 Febbraio del 2000. Due giorni dopo il Times pubblicò un necrologio che terminava con la frase: "Charles Schulz leaves a wife, two sons, three daughters, and a little round- headed boy with an extraordinary pet dog" (tradotto: Charles Schulz lascia una moglie, due figli, tre figlie e un piccolo bambino dalla testa rotonda con uno straordinario cane).
10 - Dopo il suo ritiro, Shultz e la sua famiglia espressero la volontà che nessun'altro continuasse le storie dei Peanuts per mantenere la genuinità che li hanno sempre contraddistinti e che nessun'altro toccasse in qualche modo le strisce per altri eventuali adattamenti. Come si spiega, dunque, l'esistenza del film del 2015? Nel 2006, sei anni dopo la morte del creatore, il figlio Craig Shultz ebbe l'idea di fare un film per il cinema e la propose al proprio figlio e sceneggiatore, Bryan Shultz. Quando presentarono il film agli studio, Craig Schultz pretese (e ottenne con successo) che il film rimanesse sotto il controllo della sua famiglia, dicendo che: "Non puoi portare persone dall'esterno e aspettarti che capiscano i Peanuts". Proprio per questo, i Shultz scelsero il regista Steve Martino per la sua abilità di rimanere estremante fedele alle opere originali da cui traeva i lungometraggi. Il resto, poi, è storia.
9 - Il nome originale della striscia doveva essere Li'l Folks, ma il United Feature Syndicate notò che il nome era troppo simile ad altri due fumetti esistenti all'epoca: Al Capp's Li'l Abner e Little Folk. Per evitare confusioni, quindi, optarono per il nome con cui la striscia è diventata enormemente famosa. Questo scatenò il disappunto dell'autore che affermò da sempre di odiare il nome che gli venne dato. Particolarmente significativo è stato quanto dichiarato in una intervista del 1987 dove dichiarava: "It's totally ridiculous, has no meaning, is simply confusing, and has no dignity—and I think my humor has dignity." (tradotto: "E' totalmente ridicolo, non ha significato, è semplicemente forviante e non ha dignità...e io penso che il mio humor abbia della dignità")
8 - Molte delle scene del fumetto, nonché è suoi personaggi, sono ispirati alla vita dell'autore, tra cui la fantomatica Ragazzina Dai Capelli Rossi, personaggio che non appare mai fisicamente nelle strisce e di cui Charlie Brown è innamorato, è ispirato alla ex-ragazza di Charles Shulz. La donna si chiamava Donna Mae Johnson ed è stata la sua morosa per molti anni prima...prima che i due si lasciassero per colpa della donna, che declinò la proposta di matrimonio del fumettista. Nelle strisce, la causa iniziale che spinse Schulz a non far comparire fisicamente il personaggio nei fumetti fu l'incertezza su come disegnarla e caratterizzarla. In vari adattamenti animati dei Peanuts questo personaggio compare poi fisicamente, ma la cosa veniva sempre resa non ufficiale dicendo poi che era solo un sogno o come Charlie Brown se la immaginava. Nel film dei Peanuts del 2015, però, questo personaggio compare una volta per tutte svelando le sue vere fattezze e pure il suo vero nome.
Eccola qui. Si chiama Heather.
7 - Come tutti sanno, il personaggio di Schroeder ama infinitamente Beethoven. Per sottolineare la cosa, Shulz addirittura inserì nell'indirizzo di casa del personaggio l'anno di nascita del compositore (1770 James Street). Nonostante ciò, il primo pezzo che Schroeder suonerà, sarà un pezzo del russo Sergei Rachmaninoff. Questo qui:
6 - E ora, passiamo a qualche fatto un pò oscuro delle strisce. Per esempio? Per esempio, il fatto che Peanuts trattasse principalmente temi come la depressione e la delusione. Schultz fu uno degli autori di fumetti che più di molti altri fu disposto ad inserire fatti anche non troppo felici della sua vita, forse per esorcizzare il peso di portarseli dentro. Di fatti, Charles Shultz notoriamente soffriva di una forte depressione, che esprimeva in versione amplificata (e tragicomica) attraverso il personaggio di Charlie Brown; memorabili battute come "Il Martedì, mi preoccupo dei problemi di personalità. Giovedi è il mio giorno per preoccuparmi di come far saltare in aria il modo" non erano semplici battute scritte per ridere ma estratti dal pensiero dello scrittore che, per davvero, non aveva la testa piena di pensieri felici. Se ci pensate infatti, la delusione intrinseca delle strisce hanno fatto del fumetto la formula del successo dei Peanuts, descrivendo personalità e situazioni prettamente incentrate sulla delusione di non poter trionfare sui propri obiettivi, trasformando quindi Charlie Brown e gli altri in filosofici depressi costretti (chi più e chi meno) a convivere con i propri fallimenti. Se ci fate caso: tutti gli amori nella striscia non sono corrisposti; tutte le partite di baseball sono perse; tutti i punteggi dei test sono D-negativi; Il Grande Cocomero non arriva mai, il pallone è sempre tirato via all'ultimo e ogni aquilone si incastra nell'albero. Di conseguenza, legioni di fan hanno chiesto a Schulz perché non ha mai scritto storie di un Charlie Brown trionfante sulle avversità. Schulz rispose: "Non c'è niente di divertente circa la persona che arriva a calciare il pallone".
5 - Siccome stiamo parlando di fatti degradanti, raccontiamo un episodio della vita di Vince Guaraldi: compositore di tutte le colonne sonore dei cartoni animati dei Peanuts e considerato proprio per questo, dai fan, una leggenda. Nonostante ciò, al grande pubblico è più conosciuto non per i meriti musicali ma per un fattaccio che gli successe durante la composizione del brano The Great Pumpking Waltz.
Dopo ore di lavoro, Guaraldi decise di prendersi una pausa e farsi una doccia che dovette interrompere dopo pochi minuti a causa di alcuni strani rumori che aveva sentito. Uscì dalla doccia e andò a controllare ma, disgraziatamente, rimase fuori di casa completamente nudo e al gelo. Come se non bastasse, a quel punto arrivarono puntualmente i poliziotti che passavano dalle parti di casa sua per il tipico giro di controllo dell'isolato, e vedendo un tizio nudo che cercava di irrompere in una cosa (in realtà, Guaraldi stesso che tentava di rientrare in qualche modo nell'abitazione) scesero dalla macchina per arrestarlo. Peso dal panico, alzò le mani e disse: "Fermi tutti, sono il Grande Cocomero!"
4 - Dal 1983 al 1985, la cantante Fergie è stata la voce della sorellina di Charlie Brown: Sally Brown.
3 - Quando andava a scuola, Charles Shultz propose al responsabile dell'annuario scolastico di inserire delle bozze di Snoopy (all'epoca chiamato Sniffy, poi cambiato perché come nome era proprio brutto). I disegni vennero rigettati perché non centravano molto con l'annuario e perché erano abbozzati male. Ora, la Central High School con sede in St. Paul (Minnesota) possiede una statua del cane.
Quando si dice "essere dei paraculo".
2 - A proposito di questo fatto. I suoi disegni di uno Snoopy ancora in lavorazione vennero rigettati dall'annuario perché disegnati con uno stile impreciso e tremolante. Questa sua imprecisione generale del tratto diventerà infatti una delle caratteristiche principali dello stile grafiche dei Peanuts, stile maturato grazie alle lezioni di disegno che Shultz seguiva tramite corrispondenza.
1 - Una delle scene più ricorrenti del fumetto dei Peanuts è quando il povero Charlie Brown tenta inutilmente e disperatamente di calciare il pallone da football puntatogli da Lucy Van Pelt.
Inutile dire che la perfida ragazzina toglieva sempre all'ultimo minuto il pallone facendo cadere col sedere per terra il povero sfortunato ragazzo. Tutti sanno che in 50 anni di storie, Charlie Brown non riuscirà mai a calciare finalmente il pallone. Ne siete davvero sicuri? Davvero? E invece vi sbagliate, perché c'è stato davvero un momento dove Charlie Brown è veramente riuscito a calciare il pallone...con un piccolo aiuto dell'Uomo Ragno. Negli anni '90, Charles Shulz e John Romita JR si ritrovarono per disegnare assieme un crossover devo il Tessiragnatele aiuta il piccolo dalla testa rotonda a mettere a segno il colpo della vita.
E con questo è tutto, nella speranza di averi un pò nerdamente acculturato, noi ci vediamo settimana prossima con altre curiosità. A presto!.
- Symo
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