Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

giovedì 3 marzo 2016

Marvel "What If...?" che poi si sono veramente realizzati - EP. 1

L'energia non si crea e non si distrugge: semplicemente, si trasforma. Questa è una delle tante leggi della fisica riguardo all'energia che, a volte, si adattano bene anche alle storia della narrativa. A volte sembra davvero che non esista una idea originale, ma solo derivazioni di modelli di trama pre-esistenti e poi cambiate dagli scrittori a seconda delle loro esigenze. A volte non è vero, ma tante volte lo è eccome: sopratutto nei fumetti. Per questo, il sottoscritto ha deciso di dare vita ad una rubrica mensile in cui verranno analizzati i vari ed ipotetici "What If...?" della Marvel che poi si sono veramente realizzati. Questo, è il primo episodio.



Prima di cominciare, qualche informazione tecnica: come si parla di questi What If...? e, sopratutto, quando possiamo trovarli? Beh, prima si parla del What If...? originale e poi in quali circostanze si è realizzato. Per quando potete trovare di preciso questa nuova rubrica, sappiate che Marvel: What If...? sarà disponibile ogni primo Giovedì del mese ogni mese. Tutto chiaro? Bene, allora, si parte.



L'Uomo Ragno membro dei Fantastici Quattro


Nel 1977, la Marvel Comics fece uscire il primo numero della testata What If...?, serie continuativa antologica basata sull'effetto sliding doors delle storie, in cui si mostrava cosa sarebbe successo se certe trame fossero andate in un'altra maniera piuttosto che in quella ormai nota a tutti. Ogni numero prendeva in esame un particolare momento della storia editoriale di uno o più personaggi, evento che non necessariamente doveva essere importante o cruciale per il protagonista, bastava semplicemente che offrisse una diramazione degna di essere analizzata. Per il primo numero, la Marvel decide ovviamente di puntare sui personaggi che all'epoca vendevano di più: l'Uomo Ragno e i Fantastici Quattro, trovando anche la storia adatta per poterli far vivere una storia assieme. 

Su Amazing Spider-Man #1 del 1963, seconda apparizione del nostro Tessiragnatele (la prima sapete tutti dov'è stata...e se non lo sapete, chiudete questa pagina e andate a fustigarvi), la storia si apre con il nostro Peter Parker appena diventato Spidey in cerca di un modo per racimolare soldi e provvedere alla sua famiglia orfana dal suo maggior sostegno economico: Zio Ben. Sentendo parlare tanto di questi Fantastici Quattro, decide di andare al Baxter Building e chiedere se accettano nuovi membri ovviamente stipendiati. Il quartetto risponde che è una organizzazione no-profit e, quindi, non guadagnano soldi ma non spendono nemmeno, rimanendo sempre in parità. Deluso dalla cosa, Spidey leva le tende. Da qui, la Marvel s'immagina: cosa sarebbe successo se fosse diventato davvero un membro dei Fantastici Quattro?


Dopo la celeberrima introduzione dell'Osservatore che introduce il concetto di multiverso ai lettori Marvel, facendosi narratore della storia, Uatu racconta di Peter unitosi agli altri quattro del fantastico e ribattezzandosi i Fantastici Cinque. Risultato? Reed, Johnny e Ben si divertono molto più con lui che con Susan, finendo per relegarla ad un ruolo meramente di supporto tecnico/radiofonico, un pò come Felicity Smoak per Freccia Verde in PezzentArrow. La Donna Invisibile, che proprio non aveva visto di buon occhio la cosa, decide di andarsene e va con il primo che incontra, che casualmente, quel primo che incontra è Namor aka Sub-Mariner, il Re della Atlantide Marveliana (PS: avete mai notato che in tutte le versioni alternative degli F4, il caro Reed Richards è cornuto?). I due si sposano e Susan lascia il gruppo, lasciando il posto all'Uomo Ragno. Finale piuttosto amaro, nevvero? Tranquilli, su What If...? #21 del 1980 ci sarà un seguito della storia, ma questo è un altro discorso. 

Come detto nella nostra introduzione, l'energia non si crea ma si trasforma semplicemente, e questa storia si concretizzò realmente su Fantastic Four #347 del 1990, quando il quartetto si separò temporaneamente per essere poi riformato dopo una breve parentesi in cui i posti vennero scaldati da una formazione d'eccellenza: Uomo Ragno, Wolverine, Hulk e Ghost Rider. O almeno, tutti la pensano così. Tutti pensano che fu in quel momento che Spidey diventò un Fantastico Quattro. In verità, anche se molti credono che fu proprio in quel numero in cui all'Uomo Ragno venne riconosciuto lo status di membro dei Fantastici Quattro, in verità nei database Marvelliani venne semplicemente classificato come membro riservista: termine gentile per dire "panchinaro" o "membro ufficioso". In verità, l'Uomo Ragno diventerà un membro ufficialissimo degli F4 su FF #1 del 2011. 


Curiosamente parlando, questo numero è più conosciuto per l'entrata di Ben, Reed, Susan e Peter nella Fondazione Futuro: una organizzazione scientifica simile agli F4 ma diversa per scopi e metodi. Se dobbiamo proprio essere pignoli, FF #1 simboleggia sia l'entrata di Peter nei Fantastici Quattro, sia nella Fondazione Futuro. Questo perché? Perché alla presunta morte di Johnny Storm, gli altri tre suoi compagni d'arme leggeranno il testamento e la Torcia Umana scriverà esplicitamente che come suo sostituto esigerà proprio Peter Parker, facendo di lui un membro del quartetto di diritto. Contemporaneamente, gli altri tre non se la sentiranno di portare avanti il nome dei Fantastici Quattro senza Johnny, preferendo così concentrarsi sulla crescita della Fondazione Futuro. E quindi, in un colpo solo, Peter si becca due membership nel giro di venti pagine. 



- Symo

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...