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giovedì 17 settembre 2015

Top 5 - Le Meglio Scazzottate dell'Uomo Ragno (Uomo Ragno 50th Anniversary Tribute - Parte 2)

Perchè un fumetto non ha solo bisogno di una bella trama, di comprimari ben caratterizzati, grandi nemici, un protagonista col quale ci si possa identificare, ma anche della parte che l'occhio vuole...ok, avete pensato alle gnocche, ed è ok: anche il fumetto ha bisogno di personaggi belli fisicamente, e va bene (porcelli). Ma la parte di cui stavo parlando io, sono le botte. La violenza, il sangue, i denti che partono, le ossa che si rompono, le parole di maleducazione alle rispettive Madri e (se è una lotta tanto violenta) pure ai rispettivi Padri e famigliari annessi: e oggi, vediamo quali sono quelle (secondo me) più belle di Spidey. Detto questo, cominciamo con la Top 5 - Le Meglio Scazzottate dell'Uomo Ragno.


Ammiriamo, tutti, in religioso silenzio questa splendida immagine di Spidey contro la formazione originale dei Sinistri Sei by Alex Ross. Non ne siamo degni, ma andiamo avanti. Come sempre, ecco alcune regole da rispettare per questa classifica al meglio dei cinque: 1) Mettere le scazzottate, ovviamente, in ordine di gradimento; 2) Valgono tutte le battaglie dell'Uomo Ragno, purchè dietro alla maschera ci sia Peter Parker (ergo, niente Ben Reilly, niente Miguel O'Hara e sopratutto niente Otto Octavius); 3) Valgono tutte la battaglie dell'Uomo Ragno, anche degli universi alternativi e non canonici (purchè si rispetti la regola 2); 4) Valgono solo le lotte contro i super-villains, non contro gli eroi (per quello faremo una cosa a parte in futuro). Capito tutto? Bene, allora, siete pronti? E via che si va! (PS: ATTENZIONE! Da qui in poi potreste trovare spoiler su alcune storie).



N° 5 - VS Dr. Octopus


Non è assolutamente un caso che questa storia si trovi qui, dato che questa è la prima storia in assoluto che il sottoscritto ha letto dell'Arrampicamuri e, ancora oggi, ci sono fortemente affezionato. Pubblicata sul numero #248 Italiano, attualmente è il mio bene più prezioso, non tanto perché la storia valga chissà cosa...ma perché il valore affettivo è immenso e incalcolabile. In questa storia in tre parti, il Dr. Octopus torna in vita grazie alla Mano (setta ninja intrallazzata con una imprecisata bestia demoniaca e gemellata in fallimenti con l'HYDRA) dopo essere stato ucciso numeri addietro da Kaine, clone deformato e biricchino di Peter Parker. Curioso come le convinzioni dello zoccolo duro dei ragno-fansz cambino negli anni e a seconda delle storie che vengono pubblicate, perchè quella che era all'epoca una idea della minchia, dopo gli eventi di Amazing Spider-Man #700 e Superior Spider-Man i fan hanno cominciato a dire: "Oh ma grazie Kaine! Che favorone che ci hai fatto! Se solo quei cafoni della Mano si fossero fatti i cazzi loro, mannaggia vè." Ma non divaghiamo. 


Ovviamente, la setta costituita da ninja con la maschera fatta coi sacchetti della spesa riesce nel suo intento, Otto torna alla vita e come prima cosa si butta contro Spidey per massacrarlo di legnate; è una lotta senza esclusioni di colpi che ha come campo di battaglia New York stessa. Nessuno dei due si risparmia ed entrambi sfoderano i migliori colpi di cui dispongono o dettati al momento dall'improvvisazione; Octopus, addirittura, sradica un'intero palazzo addosso a Peter nel tentativo di ucciderlo, mentre il nostro arrampicamuri prende "in prestito" una macchina e sgasando al massimo lo investe colpendolo sulle sue adorate braccia per fargli perdere la stabilità quando il panzone si regge su di esse. E' una lotta senza quartiere dove vale tutto e a tratti epica, dove l'io bambino salta in piedi sulla sedia gridando come una scimmia.

Pubblicata su: The Amazing Spider-Man #426-#428 (1997)
Testi: Tom DeFalco
Disegni: Steve Skorce



N° 4 - VS Kingpin


A molti, la saga di Back In Black non è piaciuta, forse perchè mostrava un Peter Parker diverso dal solito...ma prima di questo, spieghiamo che succede nella storia. Dopo gli eventi di Civil War, tutto il mondo sa che Peter è l'Uomo Ragno perchè manipolato da quello stronzo doppiogiochista di Tony Stark e incoraggiato dalla Zia che "voleva che il mondo sapesse quanto suo nipote era speciale" (credici) ed egli si smaschera in mondo visione. Ovviamente, le conseguenze sono catastrofiche, poichè questa deficiente d'una cretina rimbambita ignora che la lista di nemici che vogliono morto il ragnateluto alter-ego del nipote è lunga come l'anguilla di Rocco Siffredi; la Famiglia Parker è, dunque, costretta alla fuga, ma un cecchino spara a Zia May nello stomaco e le sue condizioni diventano critiche. Viene ricoverata e Peter, in qualche modo, scopre che c'è Kingpin dietro tutto questo. I fan sono contentissimi che tra poco la Zietta sempre malata e rompipalle lascerà questo mondo...ma prima, Peter si deve vendicare; sentitosi attaccato a casa sua, l'Uomo Ragno riesuma il costume nero e lascia da parte la parola "amichevole" e comincia a comportarsi di più come Batman. Attacca la criminalità in maniera violenta e crudele nel tentativo di risalire al mandate, senza però oltrepassare la linea dell'omicidio e quando arriva da Wilson Fisk...beh, lo massacra letteralmente di botte; addirittura, Spidey minaccia Fisk di iniettarli (quando meno se lo aspetta) un intero fluido di ragnatela in gola e farlo morire soffocato, ma siccome lo mena di fronte ai suoi sottoposti, il Tessiragnatele gli dice che questa sconfitta square and simple è una umiliazione peggiore della morte. 


Come si diceva prima, questa saga non è piaciuta a molti perchè è solo un filler tra il precedente tie-in su Civil War e One More Day, ma sopratutto, perchè mostra appunto un Uomo Ragno più alla Batman...ma io, personalmente, l'ho apprezzata proprio per questo. Innanzitutto, brutto e superficiale quanto vuoi questo arco narrativo, ma non quanto One More Day; e secondo, mostra quanto Peter Parker (nella sua carriera da eroe) si sia trattenuto negli anni, sopratutto contro antagonisti senza poteri come Kingpin; questa saga mostra sotto una luce diversa il concetto di "potere e responsabilità" analizzato sotto il punto di vista del non farsi assuefare troppo dalle proprie capacità poichè, innamorarsi troppo del proprio potere e usarlo in una maniera impropria (anche se giusta), può scatenare spiacevoli conseguenze...e, se non c'avesse pensato Zio Ben, avremmo potuto ritrovarci 50 anni di un Uomo Ragno alla Back In Black. E', inoltre, un bel approfondimento su quanto il costume nero sia più di un costume, ma un simbolo di tutto quello che non è essere l'Uomo Ragno...di fatti, Mr. Parker decide di metterlo proprio perchè serviva mandare un messaggio diverso dal solito. Perchè, insomma, essere punti sul vivo e attaccati in casa propria, non è divertente per nessuno. E' una prova di quanto Spidey possa essere pericoloso, è una prova del grande potere che dispone, è la prova che Peter potrebbe rivoltare il mondo come un guanto...ma non lo fa, perchè non importante il come, ma il cosa si trasmette. E poi dimostra che, le volte che le prendeva da Wilson Fisk (in passato) era per non trasformarlo in un patè d'oca.

Pubblicata su: The Amazing Spider-Man #542 (2007)
Testi: J. Michael Straczynski 
Disegni: Ron Garney



N° 3 - VS Il Fenomeno


Questa è una di quelle storie che piacciono e stop. Niente e ma e niente se, piacciono e basta; benchè il grande Roger Stern sia più conosciuto per il suo contributo sui Vendicatori e quel team-up fantastico tra il Dr. Strange e il Dr. Destino che non credo sia mai stato pubblicato in Italia (mannaggia), immediatamente dopo viene la sua storica e lunga run sull'Uomo Ragno. Benchè io lo ricordi piacevolmente per il debutto di Hobgoblin e tutta quella diatriba sulla sua vera identità fatta di sostituti e contro sostituti, il mondo lo ricorda per la sua storia d'esordio sulla ragno-vicende, un debutto con il botto che ha per nome la leggendaria Nothing Can Stop The Juggernaut. Quello che ha reso questa storia famosa non è solo perchè l'antagonista di turno è il Fenomeno, storico villain degli X-Men dal potere immenso, ma anche la semplicità della trama sviluppata in maniera fluida e lineare celebrando tutte le peculiarità che ci hanno fatto innamorare platonicamente dell'Arrampicamuri. Il Fenomeno vuole morta Madame Web ed, essendo Madame Web amica di Peter, egli accorre per salvarla; da qui in poi, è un susseguirsi continuo di azione per mezza New York dove Spidey cerca di fermarlo tirandogli di tutto (pure una palla demolitrice). 


Come mai questa storia è considerata una delle migliori storie dell'Uomo Ragno nonchè una storia che piace per forza a tutti? Per i seguenti motivi: 1) Abbiamo una guest-star come nemico, cosa che negli anni '80 non succedeva spesso di avere villain di altri roster combattere altri personaggi e se succedeva, era un evento da non perdere; 2) Il Fenomeno è famoso per la sua mitica frase che è stata utilizzata anche come titolo e una delle caratteristiche migliori dell'Uomo Ragno è che non si arrende mai, nemmeno se davanti a lui c'è l'apocalisse o Apocalisse (camite ammè, sta citazione). Abbiamo quindi lo scontro del secolo: la forza inarrestabile (Fenomeno) contro un oggetto inamovibile (Spidey); 3) Se qualcuno non capisce cosa la gente ci trovi di bello in Spidey, questa storia fa al caso loro, così che si possano ricredere. Peter Parker affronta un nemico al di là delle proprie possibilità e lo sconfigge usando i suoi poteri combinati alla sua mente scientifica; non pensa neanche per un secondo di arrendersi perchè è sua responsabilità non farlo, non sia mai che il Fenomeno possa far male a qualcun'altro! Peter dimostra che il potere è utile, ma non fa la differenza, la fa infatti l'esperienza e le conoscenze acquisite nella vita, dato che è solo grazie a quello che trova la brillante soluzione per fermare il Fenomeno: sbatterlo nel cemento fresco. Questa storia ci fa capire che uno dei migliori super-poteri dell'Uomo Ragno è la sua forza di volontà e il suo indistruttibile spirito, ed è ecco perchè è un personaggio che piace a tutti: perchè queste caratteristiche si possono riscontrare in ognuno di noi. 

Pubblicata su: The Amazing Spider-Man #229/#230 (1982)
Testi: Roger Stern
Disegni: John Romita Jr.



N° 2 - VS Goblin


Una delle lotte più drammatiche di sempre del Ragno, oltre che a essere una delle ultima apparizioni di Norman Osborn nei panni di Goblin, dopodichè passerà alla gimmick wanna be Lex Luthor che c'ha un pò rotto i coglioni. Lo Zio Norman nei panni del suo psicopatico alter-ego comparirà ancora in The Pulse di Brian Michael Bendis & Mark Bagley, Marvel Knights: Spider-Man di Mark Millar, Frank Cho & Terry Dodson, Spider-Man: New Ways To Die di Dan Slott & John Romita Jr. e Thunderbolts: Caged Angels di Warren Ellis & Mike Deodato Jr. (quest'ultima, ve la consigliamo caldamente), ma torniamo a noi. Questa storia in quattro parti è intitolata Death In The Family e racconta, come si diceva, dell'ultima drammatica battaglia tra l'Uomo Ragno e Goblin, ma anche tra Peter Parker e Norman Osborn. Peter è tormentato da un incubo ricorrente il quale tormento può essere alleviato solo parlandone al suo peggior nemico: Norman; contemporaneamente, Osborn (insoddisfatto dalla sua vita) torna a vestire i panni di Goblin per portare un'altra volta dolore e scompiglio nella vita di Parker. Dopo aver mandato all'ospedale Flash Thompson, Spidey prende la decisione della vita: decide di uccidere Gobby. I due si affrontano in uno scontro fisico fatto di botte e contro botte...ma è uno scontro stanco, svogliato, sembra quasi che i due siano appena tornati da un after durato 120 ore; il vero scontro, però, non è quello che avviene coi pugni. Dopo una breve lotta, Spidey scopre le vere intenzione di Osborn: spingere il suo odiato nemico ad un punto tale da ucciderlo e porre fine alla vita fatta di miserie di Norman, poiché egli è troppo orgoglioso/codardo per suicidarsi; alchè, Peter si siede e dopo aver raccontato il suo sogno, l'Uomo Ragno ha la sua vittoria finale su Goblin.



Egli spiega che non c'è giorno in cui non abbia pensato ad ammazzarlo e spiega che non c'è giorno dove non l'abbia odiato per aver ucciso Gwen Stacy...ma ogni volta che decide di non odiare Norman e di lasciarlo vivere, Gwen vive un giorno in più; praticamente, l'Uomo Ragno batte Goblin definitivamente non coi pugni, ma con la compassione. Se qualcuno volesse cercare un definitivo finale alla guerra tra il Ragno e il Folletto Verde, è sicuramente questa, una storia dal grande potere emotivo con un finale inaspettato e che regala all'Uomo Ragno una delle migliori vittorie per la vita su Goblin, oltre che al riscatto il danno causatogli dalla perdita di Gwen.

Pubblicata su: Peter Parker: Spider-Man #44-#47 (2002)
Testi: Paul Jenkins
Disegni: Humberto Ramos



N° 1 - VS Morlun


E arriviamo, così, alla prima classificata. Come mai questa battaglia contro, tra l'altro, uno dei nemici abbastanza giovani e sconosciuti del ragno? Ecchiccavolo è questo Morlun? Ora ce lo spieghiamocelo. È un vampiro psichico vecchio di millenni che, per vivere, ha bisogno di nutrirsi assorbendo l'energia psichica delle persone che hanno poteri totemici (cioè che derivano, sostanzialmente, da un animale, proprio come l'Uomo Ragno); più pura è la fonte, maggiore è il nutrimento e maggiore sarà la distanza tra un nutrimento e l'altro. Si può considerare una sorta di "omaggio" allo scontro descritto in terza posizione, con la differenza che Morlun (a differenza del Fenomeno) è un avversario ancora più ostico per l'Uomo Ragno e la lotta è molto più drammatica, violenta e sanguinosa; Morlun è più forte di Peter, più veloce, più resistente e pare pure invulnerabile (perchè spiegato che, una volta individuata la preda, Morlun diventa virtualmente invincibile contro di loro), addirittura cerca di arrostirlo attirandolo in una cucina, aprendo il gas al massimo e lanciandoci dentro un fiammifero...ma niente da fare, quello sta ancora in piedi. La lotta è drammatica perchè lo sceneggiatore dal nome impronunciabile costruisce tutta la sua run sottolineando il fato che, contro un nemico del genere, Spidey potrebbe non sopravvivere...ovviamente, noi sappiamo che non è così (dato che Morlun non ha una testata propria) ma mai dire mai nei comics. 


Di fatti, pure Mr. Parker stesso è convinto di non farcela e chiama addirittura Zia May e MJ per dar loro un ultimo saluto, nel caso il bell'imbusto abbia la meglio; pure i lettori cominciano a sospettare che questa sia la volta dove il buon vecchio Arrampicamuri ci fa ciao ciao con la manina. Proprio come ha fatto contro il Fenomeno, il Tessiragnatele gli tira addosso di tutto, ma è inutile e quello continua la sua crociata all'insegna dell'appetito...ma! Proprio come è successo contro il Fenomeno, Peter usa il proprio genio per spuntarla, realizzando è che si figlio del ragno totemico...ma anche figlio della scienza, essendo un ragno radioattivo quello che gli ha dato i poteri; così, aumentando la dose radioattiva nel suo sangue per non essere più puro e combattere ad armi pari. La radioattività, di fatti, destabilizza Morlun e invece di sfamarlo provoca una sorta di effetto veleno su di lui, rendendolo debole e Spidey riesce a vincere. Come mai è la mia preferita? Per i seguenti motivi: 1) Fa parte della mia run preferita, quella di Straczynski in coppia con Romita Jr.; 2) Molto più altre battaglie, qui la fine sembrava davvero ma davvero vicina; 3) Morlun, nonostante tutto, è un gran bel villain e meritava di essere valorizzato; 4) C'è un punto dove l'Uomo Ragno sembra arrendersi al suo destino, ed è la prima volta dove Spidey sembra lasciarsi andare ed andare incontro alla fine...ma poi ritorna in se, ricorda chi è si comporta come tale. E ancora una volta, l'Uomo Ragno non si arrende mai, nemmeno contro quella che sembrava essere la sua morte.

Pubblicata su: The Amazing Spider-Man #30-#35 (2001)
Testi: J. Michael Straczynski 
Disegni: John Romita Jr.



Ed eccoci arrivati alla fine di questa Top 5. Ricordo che questa classifica, come tutte le altre del resto, vanno a livello e gusti personali, quindi se manca qualcosa è perchè non mi ha colpito...Ergo, evitate di mandarmi mail private con minacce di morte annesse. Chi vuole, in un commentino, può dire la sua, può dire se essere d'accordo o meno (e perchè) con questa Top 5 o pubblicare la sua, sempre tramite commentino. A voi la parola. A tra qualche ora per la Parte 3!

- Symo

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