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martedì 16 gennaio 2018

Le 20 Curiosità su: Freccia Verde (Vol. 2)

La pochezza del serial comics Arrow continua e, nonostante la prima gittata da 20, la serie continua a non rendere giustizia a Freccia Verde. Così, ecco che il 2018 ha nuovamente bisogno di un ripassone potente delle sue storie per dimostrare che la sua bibliografia è davvero così triste come il telefilm. Ergo, per rendere giustizia al vero Green Arrow, ho deciso di spararmi questo bel post su altre 20 curiosità su di lui.


20 - Come ogni supereroe che si rispetti, anche la caratterizzazione autoctona di Freccia Verde si è venuta a creare dopo anni di storie e - le caratteristiche basilari di cui oggi gode - sono arrivate dopo molto tempo e dopo centinaia di storie. Per lui possiamo anche dire che una vera personalità arrivò dopo un fottio di tempo, visto che sarà solo nel 1988 che l'Arciere di Smeraldo otterrà una serie sua. Che uno dice: "Massì, tanto, quanto sarà passato prima di ottenere una serie sua, qualche anno?". Beh, voi tenete sempre a mente che Morton Weisinger e George Papp lo crearono nel 1941; tenendo sempre presente che una ongoing sua arriverà nel '88... Beh, passerà un bel po', prima di mettersi in proprio. Mettici poi l'aggravante che vuole Green Arrow nascere come scopiazzone di Batman, la conseguenza è che la prima storia dell'Arciere avvenuta su More Fun Comics #73 è quanto di più minimal possibile. Ma così minimal e spoglia di tutte le caratteristiche proprie del personaggio, che la primissima storia di Freccia Verde è tutto: fuorché una storia sua.

19 - Per prima cosa, non venivano raccontate le origini dell'eroe. Anzi, Weisinger/Papp dichiarano espressamente che Freccia Verde e Speedy operano a Manhattan già da un po' di tempo, tanto che la popolazione di New York (ma soprattutto i suoi criminali) conoscono molto bene la coppia di arcieri.


Addirittura, Speedy/Roy Harper cita una loro precedente avventura: tale "caso della Mummia Dorata" ("the case of the Golden Mummy", nel balloon) per rafforzare la cosa. Purtroppo questa storia esiste solo tramite citazione e non è mai stata raccontata in nessuno dei numeri pubblicati, in quanto utile solo per dare ai personaggi un minimo di passato recente e far apparire i due come giustizieri navigati nel mestiere.

18 - Le origini di Oliver Queen come Freccia Verde (ma anche quelle di Roy Harper come Speedy) verranno raccontate due anni e sedici numeri dopo su More Fun Comics #89 del 1943: e, tra le altre cose, non saranno nemmeno i loro creatori a farlo. La storia si intitolava "The Birth Of The Battling Bowmen" e portava la firma di Joseph Samachson (testi) e Cliff Young (disegni). I due collegarono a doppio filo le origini di Queen e Harper, così da spiegare perché i due supereroi operano assieme fin dagli inizi e perché Green Arrow faccia uso di un sidekick fin dalla sua prima apparizione. Ma non è tutto!

17 - Nonostante Andy Diggle e Jock lo faranno meglio su Freccia Verde: Anno Uno, Samachson e Young sono i primi che cercano di dare una motivazione narrativa laddove prima c'era una motivazione editoriale. Come spiegato nel Vol. 1, le ispirazioni per la creazione di Freccia Verde saranno il celebre Robin Hood e il meno famoso Green Archer. Siccome alla lunga la cosa stava diventando ridicola, Samachson/Young cercheranno di trovare una motivazione simile a quella del Batman di Frank Miller, dove Bruce Wayne sceglie come simbolo il pipistrello perché è un animale che gli fa paura. Per Queen ci voleva un qualcosa di simile che lo ispirasse e - siccome le sue armi sono arco e frecce - ai due vennero in mente gli Indiani.



Così, su More Fun Comics #89 del 1943, non solo vengono delineate le origini dell'eroe, ma viene anche spiegato il motivo della scelte delle armi e il lavoro svolto. Oliver Queen, nella Golden Age, è un archeologo specializzato in tutto ciò che riguarda la cultura dei Nativi Americani, dagli usi ai costumi. Come mostra la tavola qua sopra, addirittura dirige un museo tutto suo sull'argomento, cosa che gli ha permesso di diventare ricco e famoso. Queste origini legate alla passione per gli Indiani verranno prima retconate, per poi essere ripristinate e mantenute in altro modo, per poi essere nuovamente cancellate.

16 - Su Adventure Comics #256 del 1959, Jack Kirby (testi e disegni) e Ed Herron (supporto ai testi di Kirby) decidono di rifare completamente le origini del personaggio, buttando via il 99% del lavoro fatto da Samachson/Young e inventandosi la storia poi meglio raccontata in Green Arrow: Year One e che oggi tutti conosciamo grazie al telefilm Arrow: ovvero, quella del naufragio e tutto il discorso della sopravvivenza, l'incontro coi criminali ecc.


In queste origini manca però tutto il discorso sulla ricchezza e il fare scanzonato e viziato di Queen, ma poco male, perché Kirby fornisce comunque il materiale grezzo su cui poi decine di autori lavoreranno e dove Kirby stesso affinerà, su queste pagine, l'abilità di architetto narrativo che gli permetterà - in coppia con Stan Lee - di dar vita a più di mezzo Universo Marvel. L'unica cosa che rimarrà delle origini raccontate su More Fun Comics #89 del 1943, è la passione per gli Indiani d'America di Oliver, semplicemente citata da Kirby/Herron durante la costruzione dell'arco.

15 - Il motivo per cui Jack Kirby rifà le origini del personaggio era perché l'autore non apprezzava particolarmente Freccia Verde e voleva trasformarlo in un personaggio che si poteva usare per storie di fantascienza. Gli editor ovviamente non glielo consentirono e Kirby si limitò a delineare delle nuove origini che cambiavano il motivo per cui Oliver Queen diventò Freccia Verde, senza mutarne l'essenza. Anche se, qualche influenza sci-fi si può comunque trovare nelle storie di Green Arrow pubblicate su Adventure Comics #252-#253 del 1958. Tuttavia, le origini di Samachson/Young non spariranno completamente nel nulla.

14 - Inizialmente annullate in favore di quelle di Kirby/Herron, dopo che la DC Comics introdusse su The Flash #123 del 1961 il concetto di Multiverso (e di Multiverso DC) con la seminale storia "The Flash Of Two Worlds", la casa editrice cominciò a creare diversi universi alternativi per rimediare ai pastrocchi editoriali compiuti finora. Così, vennero create Terra-1 e Terra-2, universi narrativi simili ma con piccole/grandi differenze. Per dirla in soldoni, Terra-1 ospitava le versioni rivedute e corrette della Silver Age, mentre Terra-2 quelle della Golden Age.


Le origini di Adventure Comics #256 del 1959 divennero le origini della versione principale di Freccia Verde, quella ricollocata su Terra-1 e quella che avrà il bel re-design di Neal Adams - che qui potete ammirare in tutto il suo splendore in questo disegno di  Jose Luis Garcia-Lopez - e che sarà poi protagonista di storie come Lanterna Verde/Freccia Verde, I Cacciatori dal Lungo Arco e tutte le storie a venire.


Quelle di More Fun Comics #89 del 1943 (così come tutte le storie precedenti al 1959) diventarono, invece, le origini del Freccia Verde di Terra-2, risolvendo così le incongruenze di continuità e diversificando i due personaggi.

13 - Tuttavia, le origini di Samachson/Young - alla fine - si perderanno comunque nel tempo. A causa dei continui rilanci editoriali e reboot universali che hanno modificato di continuo l'organizzazione del Multiverso DC Comics, la Terra-2 della Golden Age verrà completamente cancellata dalla linea temporale. Poco male comunque per il Freccia Verde di Terra-2 che non farà in tempo a vedere la distruzione del suo mondo, in quanto morirà su Crisis On Infinite Earths #12 del 1986.


La sua morte sarà tutta causa dell'inefficienza di Peacemaker che, giusto per far fede al suo nome, lascia vigliaccamente che Freccia Verde muoia. Anticipando di anni la cosa di Titanic, sul fatto che Jack e Rose ci stavano in due sulla porta, appena i forum avranno vita sull'Internet, partirà il topic: "Peacemaker poteva salvarlo".

12 - Tornano a More Fun Comics #73 del 1941, tra le altre cose non presenti in quel numero e che diventeranno proprie del mythos di Green Arrow in futuro, abbiamo una cosa forse irrilevante, ma comunque interessate: il colore dei suoi capelli. Mentre tutti sanno che Oliver Queen è biondo, nella sua prima apparizione, i capelli del personaggio verranno colorati di castano chiaro.



Quando Roy Thomas passò in DC nei primi anni '80, cercò di reintrodurre questa caratteristica nell'Oliver Queen di Terra-2, così da differenziare ulteriormente FV di Terra-1 e di Terra-2. Sfortunatamente per lui, non tutti i disegnatori seguirono il suo suggerimento.

11 - Continuando a parlare delle caratteristiche topiche del personaggio assenti nella sua prima apparizione, qualcuno di voi sicuramente è sceso fino alla sezione commenti per segnalarmi un errore. Nel 19° punto, invece di scrivere "Star City" ho scritto "Manhattan". Pur ringraziandovi per la probabile e attenta segnalazione, quello che avete letto non è un errore, in quanto le prime avventure di Freccia Verde e Speedy erano ambientate proprio a Manhattan; a testimoniarlo, la seguente vignetta presa da More Fun Comics #73 dove viene palesemente scritto il nome della location:


10 - Sarà la Silver Age a ricollocare le avventure dell'Arciere di Smeraldo nella fittizia Star City, che comparirà prima tramite citazione su Adventure Comics #265 del 1959 in una storia scritta da Robert Bernstein e disegnata da Lee Elias; storia che, per inciso, era solo un pretesto per inventarsi altri gadget improbabili e assurdi di Freccia Verde (ma mai così assurdi e improbabili come i cinque selezionati tempo fa).


La prima apparizione della città avverrà il numero dopo, su Adventure Comics #266 del 1959 firmata sempre da Bernstein ed Elias. E, giusto per partire bene nel presentare la città al lettore


L'edificio nuovo costruito come pretesto per una guida guida turistica, ha una fottutissima stella sul tetto. Perché, si, "Star City", capito? Ah, la Golden Age. A volte ci manca troppo.

9 - Ora, visto che stiamo parlando di Star City, ecco che arriva il Domandone Mega-Galattico da Un Milione di Dollaroni: ma dove cazzo si trova Star City, geograficamente parlando? La posizione della città è cambiata continuamente nelle storie, un po' per via degli autori che non sono stati in grado di mettersi d'accordo e un po' perché è sempre difficile collocare una città fittizia nel mondo reale. Le posizioni che vanno per la maggiore e quelle considerate da più autori, sono nelle zone delle città di San Francisco e Boston. Sicuramente la cosa lascia un po' perplessi, visto che San Francisco è in California (Costa Ovest degli USA), Boston è in Massachusetts (Costa Est degli USA) e tra le due città ci sono solo più di 4000 chilometri. Addirittura, il telefilm Arrow nell'episodio "The Climb" - terza stagione, nono episodio - posiziona Star City nella Regione dei Grandi Laghi, complesso che riunisce gli Stati del Minnesota, Wisconsin, Illinois, Indiana, Michigan, Ohio, Pennsylvania e New York.


E questa non sarà neanche la prima posizione scelta dal serial, dato che poi ne sparerà molte altre: tutte in posizioni differenti, avendo però in comune una posizione vicino alle coste così da giustificare la presenza di porti.

8 - Con l'arrivo del rilancio editoriale DC: Rebirth, l'attuale scritore al timone della serie dell'arciere (Benjamin Percy) si preoccupa di dare una posizione a questa benedetta città zingara. Sfruttando l'unica cosa buona fatta nella terrificante fase New52 del personaggio - gestione di Jeff Lemire e Andrea Sorrentino a parte - i due continuano a narrare le storie dell'eroe ambientate a Seattle, città in cui ha abitato nella gestione di Mike Grell. Su Green Arrow #24 del 2017 - Percy ai testi, Juan Ferreyra ai disegni - si conclude tragicamente la saga "The Rise Of Star City" che vede la distruzione di Seattle e sua successiva ricostruzione con cambio di nome in Star City.


Grazie a Percy e Schmidt che ci hanno finalmente dato la risposta alla domanda "ma dove cazzo si trova Star City, geograficamente parlando?". Risposta: sopra Seattle. Letteralmente.

7 - Concludendo le iniziali diversità di FV presenti nella sua prima apparizione, abbiamo un argomento che, negli anni, i fumetti tratteranno con sempre più delicatezza: l'omicidio.


Pur rifiutando l'omicidio, Oliver Queen si è spesso trovato costretto a doversi sporcare le mani più volte del sangue di altri individui, come per esempio quello di Prometheus nella saga Justice League: Cry For Justice. Molti la considerano la più eclatante delle uccisioni di FV, ma in realtà è ricordata perché semplicemente spettacolare da vedere (e poi perché pensiona uno dei personaggi peggiori creato da Grant Morrison). In realtà, ci sono molte altre uccisioni più scioccanti o tragiche, come l'uccisione del killer che torturò Black Canary ne I Cacciatori dal Lungo Arco, o Hal Jordan nella saga Zero Hour. Il punto è che nessuna di queste è la prima uccisione dell'Arciere di Smeraldo, tutte successive a quella avvenuta su More Fun Comics #73.


Nella primissima apparizione del personaggio, Freccia Verde uccide deliberatamente il villain principale della storia, tale criminale di mezza tacca Ezra Samson. E' anche vero che all'epoca non c'era la sensibilità di oggi sulle uccisioni da parte dei supereroi, però vedere un personaggio così restio all'omicidio (ma comunque non così bigotto da non prendere in considerazione la cosa quando non c'è altra alternativa) far secco un criminale senza battere ciglio, beh, fa un certo effetto. Holy Freccioni Batman Freccia!

6 - Come già detto sopra, Green Arrow otterrà la sua prima serie continuativa nel 1988. Prima di allora - escludendo il breve trasloco su Green Lantern e la miniserie di quattro numeri del 1983 - tutte le sue storie avranno luogo su testate antologiche come More Fun ComicsAdventure ComicsWorld's Finest e molte altre. Per tanto, l'arciere non sarà spesso in copertina, visto che la testata non è solo sua. La prima volta che il personaggio comparirà su una cover, sarà su More Fun Comics #77 del 1942.


5 - Visto che ne abbiamo parlato parecchio, continuiamo a parlare delle sue origini. Oliver Queen è stato involontariamente descritto come un orfano. Dico involontariamente, perché nelle storie non si è mai fatta menzione ai suoi genitori; essendo notoriamente uno scopiazzone di Batman, i lettori pensarono automaticamente che i suoi genitori fossero in qualche modo morti. In realtà, nessun scrittore si è mai preoccupato di crearli.


Prima di fare la conoscenza di mamma Moira Queen e papà Robert Queen, bisognerà aspettare Green Arrow Annual #7 del 1995. Scritto da Chuck Dixon e disegnato da Rick Burchett e Chris Renaud, il numero è semplicemente un altro retelling inutile e revisionante delle origini dell'arciere con l'aggiunta di questi due personaggi nuovi, che in questo Annual compaiono tramite un breve flashback.

4 - Per una apparizione più seria e decisiva, si dovrà aspettare il one-shot Green Arrow Secret Files And Origins del 2002 in cui verranno raccolte alcune storie brevi raccontate da diversi scrittori e disegnatori. Nella storia "The Mantle" - Scott McCullar ai testi, Rick Burchett ai disegni - verrà raccontata la loro morte e il perché Oliver non parla molto di loro.


Sostanzialmente, i coniugi Queen muoiono in un safari in Africa, uccisi da degli animali fuori controllo; Oliver si è trovato nella posizione di aiutarli, ma - essendo molto piccolo - prese in ritardo la decisione di difenderli, lasciandoli morire. Oliver si sente in colpa e responsabile del loro decesso, per questo parla raramente di loro.

3 - In coda a Green Arrow Secret Files And Origins, è stata pubblicato un disegno dove viene delineata la ricetta usata da Oliver Queen per preparare il suo chili. Tale ricetta - presentata come "Ollie's Stupendous Chili Recipe (Just Like Mom Used to Make!" - è stata fornita da Scott McCullar stesso, essendo la sua ricetta personale per la preparazione del chili. L'immagine è presente nel post Le 20 Curiosità su: Freccia Verde (Vol. 1).

2 - Dopo la loro formazione su Brave And The Bold #28 del 1960, la Justice League Of America ottenne una sua serie personale che aveva per protagonisti i suoi personaggi fondatori: Batman, Superman, Aquaman, Wonder Woman, Flash, Lanterna Verde e Martian Manhunter. Già sul numero #4 del 1961 della loro serie, il gruppo accetta nuovi membri e il primo ad essere accolto nelle fila del gruppo a non essere un fondatore è proprio Freccia Verde.


Un palesemente scazzato Arciere di Smeraldo (notare la faccia scoglionata della seconda vignetta di sinistra) disturbato proprio mentre stava riuscendo a convincere Black Canary a uscire con lui, si veste ed esce in missione per aiutare la Lega ad uscire da un anello nuziale enorme aiutandosi con una freccia di diamante. Molto contenti della cosa, il gruppo voterà a favore per il suo inserimento tra le loro fila. Editorialmente, invece, l'inserimento avvenne perché Freccia Verde fu uno dei pochi personaggi DC a non subire il reboot da cui nacquero poi personaggi simbolo della Silver Age come Barry Allen (il secondo Flash) e, siccome rischiava di cadere nel dimenticatoio con il passaggio tra Golden e Silver Age, Gardner Fox - all'epoca, scrittore della serie - ebbe la lungimiranza di inserire il personaggio nella testata, così da dargli più risalto. Non succederà subito, ma è proprio su queste pagine che Dennis O'Neil si accorgerà di lui quando verrà chiamato a scrivere la serie. Quello che O'Neil fece poi con lui, si sa, è storia.

1 - Il nome di Alan Moore è accostato di fianco a tante storie e tanti personaggi ma, poco ma sicuro, non a quello di Freccia Verde. Eppure, Moore riuscì a mettere le mani anche su Green Arrow, anche se non per sua volontà.


Nel 1982, Freccia Verde cominciò a comparire come protagonista in back-up stories su Detective Comics a partire dal #521, giusto per tenere il personaggio a galla e tenerlo in una posizione di rilievo. All'epoca, le storie erano quasi tutte scritte da Joey Cavalieri (con qualche intrusione di altri autori, come Gerry Conway e molti altri) autore che riuscì a scrivere storie davvero godibili. Purtroppo le vendite di Detective Comics stavano diminuendo e la fama del personaggio pure, così Len Wein - all'epoca editor della testata - ebbe una intuizione. Quasi immediatamente dopo la sua gestione su Swamp Thing, Alan Moore divenne parecchio richiesto e dalla DC stava ricevendo offerte per scrivere ogni tipo di personaggio. Wein, che era l'uomo che aveva portato Moore alla DC (e facendo leva sulla cosa) gli propose di scrivere una storiella proprio per Freccia Verde, sfruttando così la sua popolarità e sperando che i lettori comprassero il numero solo perché Alan Moore avrebbe scritto un personaggio che non si cagava nessuno. Len Wein puntava nel giusto rialzo delle vendite che avrebbe portato ad una miniserie totalmente incentrata sull'arciere.


Alla fine Moore accetta e, su Detective Comics #549-#550 del 1985, accompagnato dalle matite di Klaus Janson, viene pubblicata la sua storia breve in due parti su Freccia Verde intitolata "Night Olympics". Per gli standard di oggi, forse è una storiella un po' datata, ma Moore inquadra bene il ruolo del personaggio come eroe da strada, parte dell'identità dell'arciere.



E con questo è tutto. Nella speranza di averi un pò nerdamente acculturato, noi ci vediamo alla prossima con altre curiosità. Se avete voglia di altre 20 curiosità, vi si lascia il link del Vol.1 proprio qui. A presto!

- Symo

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