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giovedì 16 marzo 2017

Wisdom: I Rudimenti della Saggezza - la recensione (Baloon Central #102)

Oggi parliamo di WISDOM: I RUDIMENTI DELLA SAGGEZZA. Perché? Perché ne abbiamo voglia.

Dati Generali:
Testi: Paul Cornell
Disegni: Trevor Hairsine
Volume Contenente: Wisdom #1-#6 (Vol. 1)
Anno di Pubblicazione: 2007
Etichetta: Marvel Comics
Prezzo: 6,00 €

Trama:
Un pò supereroe, un pò spia, ma tutto inglese. Ora Pete Wisdom fa parte dell'MI-13, l'agenzia segreta di sua maestà composta da individui tanti pittoreschi quanto potenti, con il compito di difendere l'Inghilterra dalle minacce che la vogliono distruggere. Una grave minaccia si delinea all'orizzonte quando nel team di Wisdom entra a far parte Maureen Raven, donna dai poteri psichici bersagliata da violente premonizioni che descrivono eventi futuri e dispotici, piene di morte e tragedia. 

Il Mio Parere:
Questa è una di quella tante iniziative per cui si vuole un sincero bene alla Panini. Uno dei tanti pregi della casa editrice di Modena, è quella di saper dare spazio anche a personaggi poco noti dell'Universo Marvel riproponendo del materiale a volte pregiato e da veri collezionisti. Basti pensare quando decise di ristampare tutta la serie di Capitan Bretagna scritta e disegnata da dei giovanissimi Alan Moore e Alan Davis agli inizi della loro poi splendida e brillante carriera. Certo, magari è esagerato dire che questa serie è da veri collezionisti, ma di sicuro non si sbaglia quando nel dire che è una storia pregiata.


Pubblicata sulla testa italiana di Wolverine una decina d'anni fa, viene riproposta la saga irriverente, senza freni e dai contenuti oltremodo espliciti con protagonista Peter Wisdom raccontata dal talentuoso Paul Cornell. Pur imbastendo una trama generale, l'autore inglese segue il metodo Person Of Interest, costruendo ogni episodio come una puntata stand-alone e con solo alcuni accenni agli sviluppi finali, che poi andranno a sommarsi nel climax finale della serie. Un procedual mixato con diversi generi che si dimostrano, poi, parte di un unico e inaspettato disegno. Accompagnato da un cast fuori dal comune e di cervello, la trama è piena di riferimenti alla cultura britannica e agli elementi pop della nazione di sua maestà, a partire da uno dei membri del "Wisdom's Party": uno Skrull con le sembianze di John Lennon, e solo per questo ve la consigliamo a priori.


Lo stile Trevor Hairsine poi è molto lineare ma al contempo molto sporco e che ben si amalgama sia con i testi di Paul Cornell, sia con le esotiche e pittoresche location in cui Pete e soci viaggiano: della Highlands della Scozia, ai luoghi magici tipici del folklore britannico. Sopratutto il suo stile è funzionale all'impatto della narrazione, il qual deve essere sopratutto incisivo e immediato, cosa che Hairsine fa alla grande. Spesso, infatti, mi è capitato di scambiarlo per Bryan Hitch e, indubbiamente, Hairsine è un seguace della sua scuola di disegno.

Conclusioni:
Se dobbiamo spiegare il tutto con esempi "professionali", il lavoro fatto da Cornell su Peter Wisdom è lo stesso che John Byrne fece su Alpha Flight: la guida di come si rende un personaggio di Serie B in un personaggio con tutti i numeri per prendersi una testata sua e su quali elementi bisogna puntare per renderla vincente. Nel caso di Pete Wisdom? Magia, umorismo, citazioni, tragedie, scene di sesso un sacco di botte.

- Symo

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