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venerdì 30 settembre 2016

Spider-Man: Blue - la recensione (Baloon Central #81)

Prima o poi, questo momento sarebbe arrivato. Quindi, facciamo gli uomini e vediamo di prenderlo di petto. Oggi, parliamo di SPIDER-MAN: BLUE.


Dati Generali:
Testi: Jeph Loeb
Disegni: Tim Sale
Anno di Pubblicazione: 2002-2003
Etichetta: Marvel Comics
Volume Contenente: Spider-Man: Blue #1-#6
Prezzo: ND

Trama:
Ogni San Valentino, l'Uomo Ragno va sul ponte di Brooklyn, nel punto preciso dove Goblin, che aveva rapito la sua prima ragazza, Gwen Stacy, nel combattimento la lascia cadere dal ponte. Da quel giorno, anche dopo il matrimonio con Mary Jane Watson, Peter Parker va continuamente a trovarla rendendo omaggio nel luogo in cui morì. Questa volta, però, Peter si lascia trasportare dai ricordi e decide di raccontare una storia: quella in cui lui e Gwen si innamorarono.

Il mio Parere:
In verità e in verità vi dico, che oggi avrei voluto parlare de La Notte In Cui Gwen Stacy Morì, la storia che mostra la morte della bella e tenera Gwen Stacy, il primo vero amore del nostro ragnateluto eroe. In quei due numeri di The Amazing Spider-Man si fa decisamente la storia, perché in quel racconto l'eroe fallisce, l'eroe non riesce a salvare la donzella in pericolo e il cattivo vince, l'eroe viene preso dal piedistallo su cui era stato messo, l'eroe prima d'ora mostrato come impeccabile...sbaglia, viene sporcato e così finisce l'era dell'innocenza dei comics per passare a quella tetra e cupa degli anni '80, dove cominceranno ad apparire toni molto più seri e violenti. E' una storia che sicuramente apprezzo. L'impatto di questa storia è stato decisamente forte. Ma, mettetevi nei panni di Peter Parker: quando arriverà il momento di ricordare l'amore per antonomasia della vita, come la ricorderete? Ricorderete chi e come l'ha uccisa o come ha vissuto e cosa vi ha lasciato? Non prendiamoci in giro e parliamo seriamente, sicuramente va come nella seconda ipotesi: i ricordi prendono forma e si parte verso un viaggio emozionale che ha come per conducente la nostalgia.


Spider-Man: Blue è la storia di come Peter Parker e Gwen Stacy si innamorarono, attraverso la rivisitazione delle storie del duo Stan Lee/John Romita Sr che hanno reso storico il personaggio, Jeph Loeb racconta questa stuggente, malinconica, romantica e tragica storia d'amore, mostrandoci un Peter Parker che durante un San Valentino (ormai sposato con Mary Jane) decide di ricordare il primo amore della sua vita. Questa mini-serie in 6 parti è un capolavoro su ogni aspetto poiché non solo abbiamo l'aspetto romantico, non solo abbiamo il triangolo Peter/MJ/Gwen dove le due belle si contendono "Il Pavido Parker", non solo abbiamo rimandi ad altri eventi importanti nella storia di Spidey come per esempio: la prima apparizione di Mary Jane (dove qui sotto Tim Sale omaggio John Romita Sr.)


Flash Thompson che si arruola nell'esercito, Harry Osborn e Peter che vanno a vivere assieme ma anche tantissima azione e altri villains classici, come per esempio abbiamo la rivisitazione di come Blackie Drago diventa il nuovo Avvoltoio, abbiamo quando Green Goblin scopre l'identità segreta del nostro eroe. Dentro questo Spider-Man: Blue, c'è tutto quello che un lettore possa desiderare e chiedere....e anche di più, poichè Tim Sale è un mostro, anche lui attraverso il disegno vuole dire qualcosa e ogni tavola comunica un sentimento, comunica qualcosa, vuole lasciare il suo segno. E' un fumetto che letteralmente ti parla e ti fa ricordare, ti cattura, ti rende debole, ti apre il cuore e piangi come una fontanella. I feel Blue dice Peter parafrasando alcuni slang del gergo dei bluesman e jazzisti. I feel Blue, cioè mi sento di quel triste che però è salutare per l'anima. Ecco perché preferisco Spider-Man: Blue che La Notte In Cui Gwen Stacy Morì, se devo ricordare una persona, ricordo la sua vita e non la sua morte. In più, la miniserie presenta al suo interno anche la mia citazione preferita dell'Uomo Ragno:


"Sono arrivato a pensare
che le cose devono andare molto male
prima che tornino ad andare bene.
Considerando come mi è andata la vita finora,
devo pensare che sia per forza così.
Dopo il male, c'è il bene.
Per forza"

La dice Peter Parker stesso nelle prime battute della storia, quando va ad omaggiare il luogo in cui Gwen Stacy morì anni fa nel giorno di San Valentino, quello in cui decisero di diventare una coppia e fidanzarsi. E' la mia citazione preferita del Ragno perché si sposa perfettamente con quello che Spidey ha sempre rappresentato per tutti coloro che l'hanno eletto eroe preferito (come si diceva post fa): rappresenta la verità dell'uomo comune, dell'uomo qualunque, e un uomo qualunque descriverebbe la sua vita (nel rimembrare alti e bassi) proprio in questo modo. Rappresenta la necessità di credere in qualcosa, la voglia di aggrapparsi a qualcosa di solido e concreto, cercando una speranza per un domani migliore del presente, oltre che essere una frase d'una semplicità disarmante e d'una potenza, al contrario, micidiale. E' un gran bel mantra da ripetersi, quando le cose vanno male e ci si sta per rimboccarsi le maniche. Ma detto questo, storytelling a parte, che da come si è capito viaggia tantissimo su un filone molto amarcord e malinconico, parliamo un poco dei stupendi disegni di Tim Sale.

Sale, già autore con Loeb di numerose collaborazioni dalla matrice molto simile (Superman: Stagioni, Hulk: Grigio ecc.) più in questa che molte altre storie, l'artista si dimostra estremamente ispirato e si impegna ancora di più nel rendere il suo stile di disegno fluido, raffinato e vellutato, cercando di riprodurre anche a livello grafico certe sensazioni. Un esempio:


Come potete notare, questo dispiego di nero non è messo li a caso, ma realizzato per simboleggiare il vuoto che l'assenza di Peter Parker provoca nell'animo di Gwen: vuoto supportato dall'abbassamento di gradazione dei colori degli altri personaggio, accentuando invece i colori stessi della protagonista della vignetta, aumentando a dismisura il senso di solitudine e di malinconia dell'abbandono (oltre che l'invidia e la rivalità che prova per MJ). Oltre alla raffinatezza, alla sicurezza e al tratto indiscutibilmente pregiato e molto coinvolto, Sale cerca di tradurre ogni tematica sollevata dal collega sceneggiatore anche a livello di disegno, così da aumentare e tutto tondo il concetto che la coppia vuole trasmettere con Blue. In più, tutto il suo stile è un tripudio nonché esplosione di espressività, gestualità e fluidità. I suoi personaggi sono veri e concreti, così come le emozioni che sprigionano.

Conclusioni:
Semplicemente un Capolavoro.

- Symo

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