Trama:
La storia è ambientata nel 1860 e copre poi (col proseguire di essa) svariate annate e periodi storici. Il protagonista è Harvè Joncour, commerciante francese di bachi di seta che a causa di una epidemia che li ha colpiti è costretto a viaggiare in Giappone per comprarne di nuove. Il viaggio lo porterà a scoprire un paese tutto nuovo, dalla mentalità talmente differente di quella Europea da perdersi in quel mondo raffinato e surreale.
Il mio Parere:
Lo stile di scrittura del romanzo, la narrazione, il linguaggio e la scorrevolezza del testo è leggero e limbido proprio come il nome da cui prende il titolo: Seta. Di fatto sembra un racconto nato dal nulla, per poi continuare e finire così come era nato. molti personaggi si muovono in una “bolla di vuoto” tra allusioni, silenzi e sospensioni, ma anche perché questo silenzio è espresso dai frequenti bianchi della pagina. Seta è sfuggente ed elusivo, quasi immaginario come un racconto di fiaba, nonostante i frequenti riferimenti storici primo fra tutti la guerra civile in Giappone che ha portato alla scomparsa dei samurai. Il romanzo è breve ed efficace, essenziale: del viaggio di Hervé vengono solo riportate alcune immagini in rapida successione, come un gabbiano che sfiora la superficie dell'acqua, senza mai tuffarsi. Sono le sensazioni a delineare i luoghi. La sua essenzialità è uno stupevole manifesto di leggerezza e delicatezza letteraria: le parole sembrano soffiare candidamente petali di dente di leone.
Conclusioni:
Baricco si riconferma un grande scrittore che sa emozionare e rendere vero quello che scrive, come se stesse semplicemente raccontando una storia veramente successa. Il lavoro di questo scrittore deve essere assolutamente seguito nei secoli, dei secoli, amen.
- Symo
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