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mercoledì 7 settembre 2016

American Gods - Neil Gaiman (la recensione)

In occasione dell'arrivo della serie tv di American Gods targata Starsz, perché non parlare dal libro da cui prende ispirazione?


Trama:
Shadow esce dalla prigione dopo tre anni di detenzione. Il suo rilascio però non è dei migliori, ad accoglierlo infatti non c'è nessuna celebrazione ma bensì la terribile notizia della morte della moglie Laura avvenuta in un incidente automobilistico. Mentre Shadow sta per tornare a casa viene avvicinato dal misterioso e ambiguo Mr. Wednesday che gli offre un'opportunità di lavoro alle sue dipendenze come sua guardia del corpo ma, dopo un iniziale rifiuto, egli sarà costretto ad accettare la proposta poiché scopre in un secondo momento che anche il suo migliore amico Robbie (che avrebbe dovuto assumerlo presso la palestra che gestiva in vita a rilascio avvenuto) è morto nel tragico incidente con la moglie. Quello che Shadow non sa è che Mr. Wednesday l'ha trascinato in un'avventura ai limiti del mito e delle leggende, schierato un prima linea per evitare una apocalittica catastrofe che ne andrà del destino dell'umanità intera. Una apparente guerra sanguinaria sta per scatenarsi tra gli Dei del passato e i nuovi Dei del presente.

Il mio Parere:
Partiamo subito dal presupposto che questo libro venne letto in un periodo in cui mi stavo riabituando a leggere libri. In quel periodo, cento pagine facevo veramente ma veramente fatica a finirle. Detto questo, quando lo lessi in quel periodo ci misi veramente poco a finirlo. Lo stile di Neail Gaiman, famoso per altre due opere strafigherrime come Sandman e Marvel: 1602 è fluido, scorrevole e mai banale con paragoni sopra le righe e dialoghi originali. Capace di sorprendere e stupire, di appassionare e catturare il cuore delle persone con delle trame ben orchestrate. La trama vede la lotta tra i vecchi Dei (come Odino, Seth, Zeus, Perun e molte altre anche poco conosciute) e i nuovi Dei (come Internet, i Mass Media, i Soldi, la Tecnologia); i Vecchi Dei infatti (che pur rimanendo immortali) appaiono spesso come dei barboni poiché la gente ha smesso di pregarli e quindi il loro potere si è affievolito se non addirittura scomparso. Migrano in USA perchè è la terra delle opportunità e visto che con quel poco di soprannaturale che li è rimasto avvertono questa guerra con le Nuove Divinità che, al contrario dei loro "predecessori", si sono insediati con prepotenza ed arroganza guadagnandosi subito "il favore del pubblico" apparendo come affascinanti modelli in abiti firmati neri come il classico stereotipo da attore Hollywoodiano. E' in questo contesto che Shadow viene reclutato apparentemente a caso ma con le chiavi in mano per vincere questa guerra, anche se lui non lo sa. Il libro è un lento vagare tra stati dimenticati dell'America attraverso tematiche seppur vecchie ma presentate in una maniera intrigante.

Conclusioni:
Anche se può sembrare non essere il vostro genere vi catturerà per la sopraffina abilità di Neil Gaiman di riuscire a coinvolgervi nella storia.

- Symo

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