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martedì 15 marzo 2016

The Lego Movie - la recensione (Pick A Card-Cer #59)

Continuiamo con la nostra sfilza di film che sto guardando in questi giorni? Ovvio che si! Ehi...un momento! Ma è tutta qui la tua introduzione? Deh, inventatevela voi una nuova introduzione ogni giorno! Vai con la recensione del THE LEGO MOVIE.


Trama:
Emmet Brickowski è un cittadino felice di una ridente metropoli fatta di Lego di cui rispetta tutte le regole: segue la musica trasmessa dalla tv, è gentile con gli altri e si reca diligentemente al lavoro (costruire palazzi) esattamente come gli viene detto di fare dalle "istruzioni". Proprio al cantiere un giorno incontra una ragazza e per errore casca in una voragine nella quale entra in contatto con un pezzo speciale, oggetto del desiderio di una setta di ribelli di cui Emmet non conosceva l'esistenza. La sua vita viene così trasformata in quella di un avventuriero e, nonostante non ne abbia le qualità, l'aver ritrovato il pezzo speciale lo rende "il prescelto". Scopre così che il sindaco della sua città è in realtà un dittatore di diversi mondi (fantasy, west, spazio ecc. ecc.) dotato di un piano per cambiare l'universo come lo conoscono.

Il mio Parere:
Leggendo la recensione di MyMovies sul film, da cui ho preso la trama che potete leggere qui sopra, il sito cominciava la sua rece dicendo: "Dovrebbe essere il simbolo della mancanza di idee ad Hollywood un film sui Lego, in realtà è l'esatto contrario". Pur considerando i recensori del sito di MyMovies (non gli utenti, ma proprio quelli che ci lavorano come dipendenti) dei puzzanasisti, questa volta mi trovo d'accordo con loro al 100%. Viviamo in un epoca dove le muse ispiratrici hanno abbandonato il cinema a se stesso, in preda a pochissime idee originali e film mediocri; se non siete d'accordo con quest'affermazione, allora guardate bene qualsiasi palinsesto annuale del cinematografò dal 2008 fino ad oggi: noterete che non ci troverete altro che remake, riedizioni, cinecomics...e decine di dozzine di idee mediocri. The Lego Movie è una di quelle poche idee geniali che viene fuori da un tripudio di filmettini, specciati per nuovi capolavori (Frozen, parliamo di te).

La pellicola sui Lego è semplicemente una figata non solo perché riesce a far bene tutto quello che deve far bene (mix umorismo/serietà ben ponderato, tecniche d'animazione scorrevoli, azione coi controcazzi, centinaia di migliaia di costruzioni, citazioni ecc.), ma anche perché riesce a cattura l'anima stessa dei Lego, la filosofia su cui il prodotto si basa: cioè la libertà assoluta della creazione, dettata solo ed esclusivamente della libera e sfrenata fantasia; i Lego, pur essendo oggetti soggetti al collezionismo professionistico, sono sopratutto un modo per socializzare e divertirsi, magari anche prendendo come sfida il voler costruire qualcosa con i pezzi a disposizione. Questo è il topos principale di The Lego Movie, un tops che arriva con naturalissima semplicità, ma anche con grande potenze, attraverso un geniale espediente narrativo di rottura della quarta parete, preoccupandosi anche di cantarla giusta a tutte quelle persone che seguono la massa, che non hanno una idea loro e fanno qualcosa solo perché "lo fanno tutti". 

Ecco, se dovessi descrivere il film d'animazione con una parola sola, quella sarebbe "geniale", perché lo è davvero. L'umorismo presente nel film è comicità pura,  più tendente verso i Simpson che le battute dementi e demenziali di quel film di merda, tra parodie, citazioni e prese in giro dei film più famosi (Una Notte Da Leoni, parliamo di te). L'animazione stop-motion raggiunge nuovi livelli di resa, aggiungendo un boost tutto nuovo alla sua realizzazione, esaltando ogni aspetto dei Lego e le sue costruzioni. E l'azione? Beh, quanto di meglio si può trovare. 

Conclusioni:
Può sembrare ridondante, ma non c'è modo migliore di descrivere il film del lego, come "meraviglioso". 


- Symo

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