Oggi, parliamo di questa Grapich Novel dedicata ai Vendicatori. Oggi, recensione di AVENGERS: RAGE OF ULTRON.
Dati Generali:
Testi: Rick Remender
Disegni: Jerome Opena & Pepe Larraz
Anno di Pubblicazione: 2015
Etichetta: Marvel Comics
Volume Contenente: Avengers: Rage Of Ultron (Original Grapich Novel)
Prezzo: 16,00 €
Trama:
Nel passato, agli albori della carriera dei Vendicatori, gli Eroi Più Potenti Della Terra cercano la soluzione definitiva al problema di Ultron, riuscendoci. Ma è solo una vittoria momentanea. Anni e anni dopo, nuovi membri dei Vendicatori profondamente cambiati in caratterizzazione ed identità, si trovano ad affrontare le conseguenze di quel giorno. Ultron ritorna più furente e spietato che mai in cerca di vendetta. La rabbia di Ultron è tutto quello che i Vendicatori devono temere.
Il mio Parere:
Sarò onesto: mi aspettavo di più. Sia chiaro, non che non mi sia piaciuta, però non mi ha convinto quanto mi aspettavo. E' necessario che mi spieghi meglio, ma credo proprio che il mio gradimento parziale di questa Grapich Novel sui Vendicatori sia dovuto al fatto che sono un lettore di vecchia data del gruppo.
Per chi (come me) è un lettore di vecchia data dei Vendicatori, sopratutto se ha cominciato a seguirli dal periodo Kurt Busiek/George Pérez, allora quello che leggerà in Avengers: Rage Of Ultron non sarà nulla di nuovo. Purtroppo sono cose che succedono quando si segue un personaggio/gruppo di personaggi per tanto tempo, recuperando anche le storie precedenti; succede che tematiche care e sempre presenti della testata, prima o poi ritornano in una nuova veste e dette con parole diverse, magari pure aggiornate ai tempi. Il problema è che non sempre quella veste, quelle tematiche espresse con parole differenti, funzionano come quelle vecchie; questo perché, a volte, non serve esporre tematiche già trattate con un "linguaggio aggiornato": quello vecchio era così chiaro e cristallino, che basta e avanza per gli anni in cui viene esposto e pure per quelli successivi. Non è stato un caso se ho citato il periodo Kurt Busiek/George Pérez dei Vendicatori, dato che il dream-team avrà modo di analizzare il dispotico e patologico rapporto tra Hank Pym-Ultron-Visione, in cui nella magnifica Ultron Unlimited (parte integrante della loro gestione) vennero proprio descritti come una famiglia dai rapporti malati. Qui Rick Remender non fa altro che attingere da quelle tematiche e riproporle con un registro linguistico più studiato, più psicologico e filosofico, ma senza dire mai veramente nulla di nuovo. E' un semplice reminder by Remender di quanto già delineato in passato.
Se però siete a digiuno dalla storie dei Vendicatori e, anzi, vi volete appassionarvi a questo gruppo perché i due film rilasciati al cinema vi sono piaciuti tantissimo, allora Avengers: Rage Of Ultron sarà per voi una esperienza originale e frizzante. Altra cosa per cui la Grapich Novel va demonizzata, è che si sente veramente tanto tantissimo l'influenza del secondo film sugli Eroi Più Potenti Della Terra, ma si fa perdonare in una cosa che riesce a fare meglio della pellicola: caratterizzare Ultron. Mentre nel film non è altri che un bamboccione pupazzoso buono solo per prendere schiaffi dai protagonisti, l'Ultron di Remender è fedele alla tradizione, mostrandosi (grazie alla abilità dello scrittore di saper scrivere ottimi cattivi) rabbioso, meschino, fetente e veramente, ma veramente, pericoloso e cattivo. E' un degno avversario dei Vendicatori, dove anche loro all'interno della storia, si pongono come inossidabili, determinati e affiatati eroi, forti anche di ampio ed eterogeneo cast corale come protagonista. Del resto, non si chiamano "Eroi Più Potenti Della Terra" per nulla.
Indipendentemente dalla fascia di pubblico a cui appartenete e che determinerà il vostro gradimento generale, poco ma sicuro, entrambe finiranno per adorare il taglio cinematografico e le ricercate inquadrature con cui si è imbastita la storia. Le tavole e le vignette sono disposte per mimare le sequenze dei film e rendere il tutto una storia di ampio respiro e da leggere tutta d'un fiato, senza mai fermarsi a fare una pausa. Inoltre, azione e momenti di riflessione sono ben dosati e c'è ugual misura di incalzati e frenetiche scene action, ma anche momenti dedicati alle interazioni tra personaggi e scambi di riflessioni e pensieri. In queste, sopra ogni altro personaggio si distinguono Capitan America/Sam Wilson, Visione e Hank Pym, dove sopratutto i primi due si rendono protagonisti di grandi battaglie.
Queste sequenze sarebbero state ancor più spettacolari se tutte fossero state disegnate da Jerome Opena. Qui il suo tratto morbido e fluido si lascia decisamente apprezzare, sopratutto quando realizza scene action o splash-page per sottolineare grandi colpi di scena; però va anche detto che si avverte (e si nota) che l'approccio alla Grapich Novel l'ha messo alla prova, tanto da partire a razzo con tavole di estrema qualità all'inizio, ma finendo poi col stancarsi col procedere della storia, finendo per essere sostituito e aiutato da Pepe Larraz. Non è la prova più egregia in assoluto né di Opena, né di Larraz: il primo si fa sostituire troppo dal collega nel corso delle cento e passa pagine di storia, mentre il secondo cerca di veicolarsi/omologarsi troppo allo stile di Jerome. Tutto sommato il compartimento grafico di quest’opera risulta apprezzabile, ma sapete anche voi che odio vedere troppi cambi di stili all'interno della stessa narrazione.
Conclusione:
Se Avengers e Avengers: Age Of Ultron vi sono piaciuti e volete cominciare a leggere le storie dei Vendicatori partendo da qualcosa che già conoscete, questo è un punto di partenza perfetto per i neofiti. Se invece siete dei lettori di lunga data degli Eroi Più Potenti Della Terra, allora in questa storia non troverete esattamente originalità e innovazione, ma solo una ripetizione/riassunto di cose già detto meglio in passato.
- Symo
Per chi (come me) è un lettore di vecchia data dei Vendicatori, sopratutto se ha cominciato a seguirli dal periodo Kurt Busiek/George Pérez, allora quello che leggerà in Avengers: Rage Of Ultron non sarà nulla di nuovo. Purtroppo sono cose che succedono quando si segue un personaggio/gruppo di personaggi per tanto tempo, recuperando anche le storie precedenti; succede che tematiche care e sempre presenti della testata, prima o poi ritornano in una nuova veste e dette con parole diverse, magari pure aggiornate ai tempi. Il problema è che non sempre quella veste, quelle tematiche espresse con parole differenti, funzionano come quelle vecchie; questo perché, a volte, non serve esporre tematiche già trattate con un "linguaggio aggiornato": quello vecchio era così chiaro e cristallino, che basta e avanza per gli anni in cui viene esposto e pure per quelli successivi. Non è stato un caso se ho citato il periodo Kurt Busiek/George Pérez dei Vendicatori, dato che il dream-team avrà modo di analizzare il dispotico e patologico rapporto tra Hank Pym-Ultron-Visione, in cui nella magnifica Ultron Unlimited (parte integrante della loro gestione) vennero proprio descritti come una famiglia dai rapporti malati. Qui Rick Remender non fa altro che attingere da quelle tematiche e riproporle con un registro linguistico più studiato, più psicologico e filosofico, ma senza dire mai veramente nulla di nuovo. E' un semplice reminder by Remender di quanto già delineato in passato.
Se però siete a digiuno dalla storie dei Vendicatori e, anzi, vi volete appassionarvi a questo gruppo perché i due film rilasciati al cinema vi sono piaciuti tantissimo, allora Avengers: Rage Of Ultron sarà per voi una esperienza originale e frizzante. Altra cosa per cui la Grapich Novel va demonizzata, è che si sente veramente tanto tantissimo l'influenza del secondo film sugli Eroi Più Potenti Della Terra, ma si fa perdonare in una cosa che riesce a fare meglio della pellicola: caratterizzare Ultron. Mentre nel film non è altri che un bamboccione pupazzoso buono solo per prendere schiaffi dai protagonisti, l'Ultron di Remender è fedele alla tradizione, mostrandosi (grazie alla abilità dello scrittore di saper scrivere ottimi cattivi) rabbioso, meschino, fetente e veramente, ma veramente, pericoloso e cattivo. E' un degno avversario dei Vendicatori, dove anche loro all'interno della storia, si pongono come inossidabili, determinati e affiatati eroi, forti anche di ampio ed eterogeneo cast corale come protagonista. Del resto, non si chiamano "Eroi Più Potenti Della Terra" per nulla.
Indipendentemente dalla fascia di pubblico a cui appartenete e che determinerà il vostro gradimento generale, poco ma sicuro, entrambe finiranno per adorare il taglio cinematografico e le ricercate inquadrature con cui si è imbastita la storia. Le tavole e le vignette sono disposte per mimare le sequenze dei film e rendere il tutto una storia di ampio respiro e da leggere tutta d'un fiato, senza mai fermarsi a fare una pausa. Inoltre, azione e momenti di riflessione sono ben dosati e c'è ugual misura di incalzati e frenetiche scene action, ma anche momenti dedicati alle interazioni tra personaggi e scambi di riflessioni e pensieri. In queste, sopra ogni altro personaggio si distinguono Capitan America/Sam Wilson, Visione e Hank Pym, dove sopratutto i primi due si rendono protagonisti di grandi battaglie.
Queste sequenze sarebbero state ancor più spettacolari se tutte fossero state disegnate da Jerome Opena. Qui il suo tratto morbido e fluido si lascia decisamente apprezzare, sopratutto quando realizza scene action o splash-page per sottolineare grandi colpi di scena; però va anche detto che si avverte (e si nota) che l'approccio alla Grapich Novel l'ha messo alla prova, tanto da partire a razzo con tavole di estrema qualità all'inizio, ma finendo poi col stancarsi col procedere della storia, finendo per essere sostituito e aiutato da Pepe Larraz. Non è la prova più egregia in assoluto né di Opena, né di Larraz: il primo si fa sostituire troppo dal collega nel corso delle cento e passa pagine di storia, mentre il secondo cerca di veicolarsi/omologarsi troppo allo stile di Jerome. Tutto sommato il compartimento grafico di quest’opera risulta apprezzabile, ma sapete anche voi che odio vedere troppi cambi di stili all'interno della stessa narrazione.
Conclusione:
Se Avengers e Avengers: Age Of Ultron vi sono piaciuti e volete cominciare a leggere le storie dei Vendicatori partendo da qualcosa che già conoscete, questo è un punto di partenza perfetto per i neofiti. Se invece siete dei lettori di lunga data degli Eroi Più Potenti Della Terra, allora in questa storia non troverete esattamente originalità e innovazione, ma solo una ripetizione/riassunto di cose già detto meglio in passato.
- Symo
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