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giovedì 5 novembre 2015

The Amazing Spider-Man - Il Videogame: la non-recensione (Baloon Central #24)

Cosa c'è di diverso, fra queste recensioni e tutte quelle fatte finora? Che questa sembra una di quelle ma invece non lo è: perché si parla di videogiochi, argomento su cui non mi sono mai professato esperto, ma semplice amatore dilettante. Nella miriade di post che avevo in programma di fare, c'era appunto quello in cui avrei parlato un pò del regalo di Natale che mi sono auto-fatto...ma! Come giustamente mi fate notare, siamo al 19 Marzo 2015...quindi, perché così in ritardo? Semplice: me ne sono dimenticato e ho dato priorità ad altro. Ma per fortuna che su ASCW c'è sempre qualcosa da fare! Dunque, bando alla cazzate e andiamo con la non-recensione di The Amazing Spider-Man: Il Videogame


Dati Generali
Sviluppatore: Beenox
Pubblicato da: Activision
Data di Rilascio: 26 Giugno 2012
Genere: Open World/Azione
Tema: Supereroi
Piattaforme: Xbox 360, PlayStation 3, Wii, Nintendo DS, Nintendo 3DS, Microsoft Windows, Wii U

Trama:
Peter Parker e Gwen Stacy s'intrufolano nella Oscorp, siccome la ragazza sospetta che nell'edificio si stiano proseguendo gli esperimenti che hanno tramutato Curt Connors in Lizard. I dubbi della giovane si rivelano fondati: la Oscorp ha infatti prodotto un numero di cosiddetti "ibridi" sfruttando gli appunti usati da Connors. Li incontrano il brillante e misterioso Alistaire Smythe, che guiderà i due in un rapido tour dell'edificio. Prioprio durante la guida, qualcosa accade: reagendo al sangue di ragno di Peter, un ibrido riesce a liberarsi, e, nella confusione, morte il braccio a Gwen e libera tutti gli altri. Ora Peter dovrà indossare nuovamente i panni dell'Uomo Ragno per risolvere due problemi: salvare la sua ragazza dal contagio e rimettere in gabbia ibridi come Vermin e molti altri.

Il mio Non-Parere:
C'è da dire come prima cosa questo, per mettere le mani avanti, più che altro. Se si conta lo spin-off del reboot cinematografico di Spidey come un videogiocoebbasta, allora il discorso si esaurisce presto, dato che è il classico prodotto costruito per inseguire il successo di un lungometraggio molto discusso (e che, personalmente, ho amato 'na cifra), con una giocabilità e dei contenuti aperti a tutti, costruito pure con una quantità di ore considerevolmente onesta. In parole povere: un gioco nella media, senza troppa infamia ma senza nemmeno troppa lode. Se invece lo si considera un videogioco sull'Uomo Ragno, per i fan dell'Uomo Ragno? Allora la storia cambia. 

Purtroppo, a causa della Arkham Saga di Batman, i videogiochi dei supereroi vivono questa pressante costante: cercare di ricalcarne il successo e la fedeltà con il mythos fumettistico; in parole povere, dopo il successone di Batman anche sul campo dei videogiochi, la gente ha cominciato a pretende. Da un lato ci sta anche, perché per anni i supereroi sono stati protagonisti di videogame scandalosi e al limite delle ordinanze restrittive, roba da cartello: "Io non posso esistere, perché non avrei dovuto esistere", quindi ci sta un pò di riscatto. Dall'altro lato, però, questo ha reso la gente incontentabile, perché ad ogni minimo gioco semplicemente godibile e divertente, scatta subito l'insoddisfazione: perché, dopo Batman, è accettabile solo il meglio. Sia chiaro, anche io vorrei un gioco tanto fedele quanto la Saga Arkham per l'Uomo Ragno, ma Spidey ha anche altre variabili che il Cavaliere Oscuro non ha e che difficilmente sono inseribili in un gioco. Con questo The Amazing Spider-Man, Benoox e Activision c'hanno provato e (come detto sopra) hanno sfornato un gran bel prodotto. 


La cosa che colpisce di più in tutto il videogame, è il suo protagonista, l'Uomo Ragno: talmente agile nel combattimento e fluido e dinamico nei movimenti, che l'impersonificazione ragnesca non tarda ad arrivare; la cosa è aiutata anche da una New York che, seppur piccola, è viva e pulsante, oltre che totalmente esplorabile e piena di segreti ed easter egg tutta da scoprire. Per gli interni invece, alcune cose sono un pò ripetitive, ma il tutto si salva con le battaglia con i nemici e le boss fight, dove si può essere il Tessiragnatele al 100%: agile, forte, intelligente, battutaro e quant'altro; in più, per aumentare l'esperienza e la voglia di completare le missioni secondarie (divertenti anche se tantissime), è stato messo a disposizione un sistema di potenziamento mosse, dove tramite l'apposito menù è possibile potenziare mosse già acquisite o comprarne di nuove. Addirittura, sempre nelle boss fight, ci sono alcune di loro che si combattono nel bel mezzo di New York, costringendo quindi il giocatore ad usare anche i palazzi e a volteggiare durante il combattimento.

La grafica poi è assolutamente spettacolare e riprende fedelmente le fattezze degli attori coinvolti nel reboot cinematografico, oltre che dare una sensazione di realismo a tutta l'avventura, calata in una trama molto coinvolgente e che riprendere le atmosfere del lungometraggio da cui il gioco prende il nome. Quello che poi impreziosisce poi The Amazing Spider-Man e lo rende quello che chiamo "un insieme di segnali di stile con il freno a mano", sono tutti gli inserimenti di piccole cose, come il raccogliere le pagine di fumetto per la città al fine di sbloccare numeri completi (e in lingua originale) da leggere, o delle missioni interamente dedicate allo scattare foto seguendo delle direttive, come (esempio): intrufolarsi in un laboratorio Oscorp e fotografare tutte le cose illegali presenti e mandarli al Daily Bugle. Cose, insomma, 100% Spidey.

Perché con il freno a mano, però? Perché è come se, su alcune parti di gioco ed elementi, il duo Beenox/Activision abbia voluto palesemente non strafare, accontentandosi di quello che ha fatto e tenersi ulteriori migliorie per un eventuale seguito. Di fatti è per questo che molti segmenti di gioco sono riciclati da altri, sembrando quindi ripetitivi, oppure perché, pur essendoci contenuti, non ce ne sono abbastanza: perché è come se si fossero trattenuti. Quello che, però, mi ha lasciato totalmente insoddisfatto...


...sono i costumi. Questa è decisamente una precisinata da Ragno-Fan, ma nella schiera di costumi alternativi scelti, non c'è manco un costume storico e pochi decenti da indossare, tra cui: quello di Big Time (che sbarluccica delle scene ambientate di notte e fa fico) e quello del Ragno Rosso (perché è Kaine). E insomma, l'amarezza (almeno su questo fronte) ecco tutto.

Conclusioni:
The Amazing Spider-Man: Il Videogame è un gioco ben fatto, godibile e abbastanza modesto. Si poteva osare di più, ma alcune cose sono palesemente tenute per un potenziale seguito. Videogiocatori seriali: preparatevi ad un gioco da semplice pausa caffè. Lettori dell'Uomo Ragno: preparatevi ad una grande esperienza ragnesca. 


- Symo

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