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martedì 24 novembre 2015

Lupin III - Un Diamante Per Sempre: la recensione (Pick A Card-Cer #37)

Come si era annunciato nel settimo episodio, continua la rassegna stampa di tutti i lungometraggi, gli oav e gli special tv di Lupin e soci...in ordine ovviamente casuale. Oggi è il turno di UN DIAMANTE PER SEMPRE.


La Trama:
Dopo aver compiuto l'ennesimo clamoroso furto sotto il naso di Zenigata, Lupin III decide di concedersi un bersaglio più impegnativo: un diamante inestimabile, da anni in possesso di un ladro internazionale di fama, Mark Williams. Questi, però, è deceduto di recente, e al posto del diamante i nostri eroi trovano la bella Fujiko, depositaria delle sue ultime volontà. E' desiderio di Mark che Lupin riporti tutti i tesori da lui rubati in vita ai legittimi ex proprietari. Come incentivo, se riuscirà nell'impresa entro il tempo indicato, il diamante sarà suo per sempre insieme agli indizi necessari per raggiungere un immenso tesoro. Sembrerebbe un compito piuttosto semplice, ma Zenigata e la Mafia Russa gli renderanno la vita un pò difficile.

Il mio Parere:
E' il quindicesimo special televisivo di Lupin III uscito sui tubi catodici giapponesi nel 2003; da noi invece arriverà l'anno dopo, nel 2004, e sarà trasmesso come di consueto su Italia 1. Non è conosciuto con nessun'altro titolo alternativo, come molti dei suoi colleghi animati. Mi è abbastanza difficile parlare di Un Diamante Per Sempre, perché è uno di quei film che ti lasciano abbastanza senza parole; non perchè è particolarmente brutto, non perché è particolarmente bello, non perché ci sono delle scene che ti lasciano particolarmente di merda, ma perché è tutto talmente nella media: una pellicola mediamente media progettata solo per occupare quella oretta e mezza in cui una persona sente il vitale bisogno di un encefalogramma piatto. 

Ma perché succede questo, in sostanza? Perché la produzione cerca di fare due cose: 1) Creare una pellicola basata solamente su un mix di azione e umorismo, sopratutto il primo; 2) Giusto per non renderlo Il Mercenari della creatura di Moneky Punch, dove tutto è una non troppo velata scusa per costruire delle situazioni dove la gente si ammazza, cerca di circondare il ritrovamento del tesoro di turno con una sorta di filosofica e fiabesca morale. In altre parole, TMS cerca di creare il suo animato Mercenari (anche se lei dice di no) ficcandoci pure una messaggio emotivo già visto e meglio presentato in altri special, primo fra tutti, Il Castello Di Cagliostro...o almeno, una molto vagamente tanto troppo simile a quella della pellicola realizzata da Miyazaki (dicono pure le stesse frasi). E' una pellicola che cerca, bene o male, di scopiazzare un pò dai lavori precedenti, un cartoon collage dove di nuovo abbiamo la trama, capace di aprire le porte a grandi scene d'azione, punto forte della pellicola insieme all'animazione, alle tonalità di colori molto forti e delle variazioni di altro genere sui noti temi musicali di Lupin (tranquilli, da jazz non mi diventano tecno). 

Il, diciamo, "difetto" (che da vita ai soliti difetti) è proprio tutto il resto: che è un film fatto semplicemente per tener impegnato lo spettatore in una visione senza troppe pretese. E se lo vedete dopo una giornata di lavoro/studio massacrante, allora ok, è perfetto per staccare la spina e magari darvi quella spintarella che vi facilita la sonnecchia sul divano...ma se invece volete vedervelo per amor del personaggio, dell'animazione e per trarre dalla pellicola un qualche tipo di emozione, non dico che ne rimarrete delusi, ma (come detto all'inizio) rimarrete un pò senza parole per la mediocrità dilagante.  

Conclusioni:
In una parola: mediamente medio. Consigliato a tutti quelli che vogliono qualcosa di semplice per riempire la serata e avere una scusa per non andare a letto alle 21:00.


- Symo

2 commenti:

  1. Special senza pretese? Comunque vedo che laddove ci sia un po' di alternativa alla solita azione, per te risulta mediocre... Pazienza.

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