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martedì 10 novembre 2015

Lupin III - Il Segreto del Diamante Penombra: la recensione (Pick A Card-Cer #32)

Come si era annunciato nel settimo episodio, continua la rassegna stampa di tutti i lungometraggi, gli oav e gli special tv di Lupin e soci...in ordine ovviamente casuale. Oggi è il turno de IL SEGRETO DEL DIAMANTE PENOMBRA.


Trama:
Lupin viene convocato dal suo vecchio amico Dolun (un potente boss della mafia francese) il quale, ormai prossimo alla morte, gli consegna la metà di un diamante: il Penombra. Quest'ultimo, se riunito all'altra metà, potrebbe condurlo al tesoro perduto della tribù dei Gelthi, distrutta agli inizi del '900. Lupin quindi si reca in Marocco, dove rimane coinvolto nel conflitto che vede contrapposti i superstiti della tribù, che cercano solo di professare la propria fede in un Paese che li perseguita, e una minoranza di fanatici guidati dal figlio del Grande Saggio, che invece aspira solo a mettere le mani sul tesoro.

Il mio Parere:
E' l'ottavo special televisivo di Lupin III, uscito sui tubi catodici giapponesi nel 1996; dai noi invece arriverà tre anni dopo, nel 1999 e sarà trasmesso come di consueto su Italia Uno. Nello Stivale è anche conosciuto con i titoli alternativi di "Lupin III - Una cascata di diamanti" e "Lupin III - Il Diamante Penombra". Devo dire che dopo aver parlato di Special Lupiniani discretamente pezzenti (anzi, senza discretamente) come L'Ultimo Colpo, La Lacrima Della Dea e Tutti I Tesori Del Mondo (giusto per citarne qualcuno), è bello poter tornare a vedere la qualità, è bello tornare a parlar del Lupin che ci piace e di tutte quelle cose che l'hanno reso un personaggio di così grande fama e successo, sopratutto nel nostro paese. 

E' dall'episodio 7 del Pick A Card-Cer che stiamo continuando con la rassegna stampa dei film del nostro ladro preferito; adesso siamo al 32 e dopo ben 24 post su i suoi special tv, lungometraggi cinematografici e OAV, ormai si è abbastanza navigati da poter avere abbastanza materiale da poter affermare una cosa. Le produzioni animate su Lupin III si dividono in due categorie: I Lupin ClassicI Film Stampino. La seconda categoria è quella confezionata per inerzia, perchè la produzione è costretta, perchè non ci sono idee e uno special all'anno deve uscire...così si lavora su sviluppi narrativi già visti e caratterizzazioni stereotipate, sfornando così un film che dire mediocre è già un complimento; la prima categoria, invece...beh, è presto detto: è quella che descrive il personaggio stesso e il mondo in cui vive, sono le cose da far vedere quando uno vuole sapere cosa ci si trova di bello in Lupin. Ecco, Il Segreto Del Diamante Penombra rientra proprio nei Lupin Classic. L'unico difetto è che l'animazione e il character design non fa di certo impazzire, ma pariamo del '96, era un anno di parecchia transizione per l'animazione mondiale: si stava cominciando ad abbandonare lo stile classico per un'approccio più da nuovo millennio (decisione che, a volte, ha portato più danni che altro); ma nonostante ciò, questo è l'unico difetto che si porta appresso. La trama, aiutata dall'esotica e finora inesplorata location, riesce a rendersi interessante e coinvolgente man mano che il minutaggio scorre; questa cosa, ovviamente, non sarebbe stata possibile senza alcuni elementi essenziali che l'hanno resa così bella, come delle caratterizzazioni a regola d'arte, dei personaggi che convergono tutti nello stesso scopo e posto con dei motivi plausibili, fluidi e genuini e il solito perfetto mix tra umorismo e azione. Qui è addirittura ancora più riuscito, perchè non solo l'azione è ben coreografata, ma anche l'umorismo non è uno di quelli belli dementi alla Notte Da Leoni, ma quello che ti strappa una sincera risata di pancia. 

Sfortunatamente, i personaggi del Lupinverso soffrono tutti delle stesso problema: che, a una certa, si finisce sempre per fare il solito giro di boa e ridire sempre le stesse cose. Certo, con parole diverse, ma son pur sempre le stesse cose...e lo spettatore (a meno che non abbia sette cromosomi in meno) se ne accorge. Ma a sto giro gli sceneggiatori riescono ad usare gli elementi di forza del franchise e dire qualcosa di nuovo, driblando tutti gli errori, le forzature e gli stereotipo in cui potevano incappare; forse è anche per questo che la visione si gusta maggiormente, perché tutte le stronzate che non dovevano fare, non le hanno fatte, e di questo gliene siamo molto, ma molto grati. Una nota di merito in più va per il rapporto con Lupin e la Lupingirl di turno (qui protagonisti di sviluppi poco visti in uno special) e per il messaggio finale di tutta la pellicola, anche questo visto piuttosto raramente in un film del ladro dalla giacca colorata.

Conclusioni:
Non si può far altro che descriverlo come un autentico Lupin Classic. Animazione e character design a parte (che non fanno impazzire), tutto il resto è fatto seguendo il manuale della buona riuscita di uno special tv di Lupin, evitando con delle schivate da pugile professionista tutto quello che poteva nuocere al gradimento globale del lungometraggio. Da vedere e da accostare alle produzioni evergreen del personaggio!


- Symo

2 commenti:

  1. Tutti i tesori del mondo e La lacrima della Dea non sono poi cosi pezzenti. De gustibus...per il resto concordo

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    1. Eh, insomma, non sono così d'accordo ahaha per il resto grazie :)

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