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lunedì 26 ottobre 2015

Powers: Vol.1 - Chi Ha Ucciso Retro-Girl? (la recensione)

La spiegazione dietro la recensione di questo volume è molto semplice. Dopo aver finito la prima stagione dell'adattamento televisivo di Powers, m'è venuta tipo la depressione e mi è venuta voglia di leggermi il fumetto. Ecco tutto. Detto ciò, partiamo con la recensione del primo volume di POWERS.


Dati Generali:
Testi: Brian Michael Bendis
Disegni: Michael Avon Oeming 
Anno di Pubblicazione: 2000
Etichetta: Image Comics
Volume Contenente: Powers #1-#6 (Vol. 1)
Prezzo: 17,00 € 

Trama:
Quando viene trovato il cadavere di Retro Girl, la più amata tra le eroine, il caso viene affidato a uno dei migliori uomini della Omicidi: il detective Christian Walker. Insieme alla nuova partner, Deena Pilgrim, il poliziotto si mette alla ricerca di indizi in grado di far luce su una morte che ha sconvolto gli individui dotati di poteri quanto le persone normali.

Il mio Parere:
Non vi mentirò: fra la mole infinita di recuperoni che ogni lettore di fumetti possiede, Powers è la serie che aspettavo con più ansia e impazienza di leggere...ma siccome seguo un macello di testate, non c'era mai il cash disponibile ogni volta che era momento di darci sotto. Di recente, però, sono riuscito a beccare un pò di sconti e tutti i volumi usciti finora in Italia sono stati arraffati dal sottoscritto in fretta e furia, e devo proprio dirvelo: quando si è in preda alla smania dell'attesa, a volte si tende a mitizzare troppo quello che si aspetta con tanta ansia...e a volte, proprio per questo, va a finire che la cosa delude le nostre fomentate aspettative quando si stringe fra le mani il tanto decantato prodotto. Fortunatamente non è stato così, e proprio in questo primo ciclo che ha lanciato Brian Michael Bendis sulla strada per essere uno degli sceneggiatori di punta della Marvel, nonchè pezzo da 90 dei comics, viene fuori tutto il talento dello scrittore, senza diluizioni o censure (e ovviamente, anche del disegnatore Michael Avon Oeming). Se siete fan di Bendis o se siete i suoi più estremi odiatori, vi si consiglia Powers per una serie di motivi: se siete fan, questa testata è indubbiamente la sua uscita migliore e non potete perdervela; se invece lo odiate, questa vi darà modo di vedere una faccia diversa dello scrittore di Portland.


Questo perchè, in un unico prodotto, Bendis unisce quello che più ama con quello che è più bravo a scrivere: supereroi e crime fiction, e badate bene, Bendis è bravo a fare entrambe le cose, perchè le ama spasmodicamente. Grazie alle matite di Oeming, qui palesemente ispirate a Bruce Timm, il duo crea un'universo dove la società è scesa a patti la presenza di supereroi nelle loro città, che sono visti come divinità e trattati come divi del cinema; sono talmente amalgamati nella società, che esiste addirittura un reparto di polizia che si occupa di questioni che centrano con i supers. Obiettivamente, la storia è un noir fatto e finito che risponde a tutte le caratteristiche del genere, reso però particolare e innovativo dalla fusione "ordinario/straordinario", che rende la presenza di personaggi con poteri e del mondo supereroistico una componente da tener conto nella risoluzione del caso. Caratterizzazione sopraffina, dialoghi brillanti, personaggi memorabili, disegni sempre all'altezza del tono narrativo e sviluppo di trama sempre inaspettato: un prodotto Bendis dove c'è Bendis al 100%, libero di fare quello che vuole. E si vede.

Conclusioni:
Non importa di cosa tratta la trama, da Powers avrete sempre una storia innovativa dallo svolgimento spiazzante: una saga che è un colpo di scena unico e rivoluzionario. Da non perdere.

- Symo

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