E rieccoci qua, carissimi Teleguardoni. Benvenuti all'appuntamento del Mercoledì con le recensioni di Lupin III - L'Avventura Italiana. Se tornate qui dopo molto tempo e non vi ricordate quando abbiamo deciso questo appuntamento, allora forse non avete letto quanto si è scritto tre recensioni fa, che vi si consiglia assolutamente di leggere perché contiene informazioni abbastanza importanti riguardo al criterio di recensione usato. Detto questo, cominciamo? Cominciamo.
In questa recensione, parleremo dell'episodio dal 18 il cui nome era La marionetta assassina. Il perché ci troviamo con un solo episodio, invece che tre o quattro come le ultime volte, è spiegato sempre nella scorsa recensione. Detto questo, cominciamo!
Contro:
Bene o male avremmo potuto anche fare un copia e incolla con la recensione precedente, perché è dall'episodio 16 che la situazione non cambia e presenta gli stessi Pro e Contro, magari anche in segno di protesta. Ed è quello che faremo. Come dicevo, i difetti sono gli stessi della puntata 16 e 17, ma amplificati. Perché un conto è spararsi una puntata filler per mascherare il fatto di dover prendere fiato, organizzare le idee e fare tutto quello che serve per panificare il futuro/conclusione della stagione. Un altro è continuare su questa strada dopo che si è deciso di prendere determinate strade e svelare allo spettatore alcuni dettagli, oltre che intraprendere alcuni sviluppi narrativi come la presenza del suddetto Sogno Italiano o del tizio col capello Sephirotto, trame e sottotrame che hanno ricevuto un brusco stop e si sono affossate nell'autogirl del dimenticatoio (brusco stop che ha fatto sparire pure i nuovi personaggi Rebecca e Nixs). Come vedremo dopo brevemente, perché c'è davvero poco da dire sui Pro della puntata, La marionetta assassina è la classica puntata di Lupin dallo sviluppo semplicino sempliciò, ma che non si lascia godere appieno non tanto per la sua natura filleristica, quanto perché la diciassettesima puntata di Lupin III - L'Avventura Italiana è la terza puntata filler di fila. Emmobbastaveramenteperò.
Se qualcuno dovrebbe darmi del bastian contrario perché ho esaltato fino a questo momento la particolare natura della serie, forse ha bisogno di qualche chiarimento sui termini "filler" e "procedurale". L'episodio filler è un episodio totalmente slegato da tutto il resto, che usa personaggi e situazioni note, solo come passa tempo; certo, come la proceduralità, il filler ha il suo obiettivo e la sua trama, ma lo sviluppo dell'episodio non porta da nessuna parte, se non a far numero ed essere riempitivo ai fini dell'economia della serie. Il procedurale, invece, si serve di una trama nuova ogni episodio per far evolvere i personaggi e la trama generale della serie, per farli crescere caratterialmente e portarli verso una determinata crescita. Ecco spiegato perché prima non risparmiavo complimenti, al contrario di adesso: perché La marionetta assassina, come Il giorno libero di Lupin e Sotto copertura al liceo non porta da nessuna parte ed è solo l'ennesimo, tentativo spensierato di pensare ad altro, quando non si dovrebbe. Mancano sette episodi alla fine e si dovrebbe cominciare a tirare i fili.
Ultimi ma non ultimi, ci sono i soliti difetti del cartoon: la sigla di Moreno fa schifo al cazzo (meglio spiegato qui), l'animazione seppur figa è una presa in giro (meglio spiegato quo) e le colonne sonore, anche li, composte da un autentico incapace (meglio spiegato qua).
Pro:
Come si diceva, gli stessi di settimana scorsa, più uno. La marionetta assassina è si un episodio leggero e semplice, ma allo stesso tempo, diverso dai precedenti due filler. Infatti, nel diciottesimo episodio viene messo da parte lo humor Giapponese, fatto di malintesi, situazioni assurde, scelte stupide, personaggi sopra le righe e risvolti tragicomici, per fare più spazio all'azione e all'intrigo; sopratutto, per far spazio ad una delle cose più belle e divertenti di Lupin: quando il protagonista viene sfidato da qualche arrogantello che crede di sapere tutto, dando vita ad una bella sfida che mette a dura prova le capacità del Nostro. Ma anche qui, il mood della puntata non è ansiogeno o dall'esito seriamente imprevedibile come furono puntate dal calibro di La barriera invisibile (la prima in cui compare Pycal). Forse perché troppo scontato che l'avversario non può davvero sconfiggere il ladro dalla giacca colorata perché non possiede una serie animata tutta sua, l'esito appare fin da subito scontato, ma intrattiene il protagonista perché curioso di vedere come Lupin se la cavera: ma anche qui, le premesse e lo svolgimento sono d'una semplicità disarmante, e seppur lo scorrere dell'episodio è piacevole, non sorprende per grandi picchi di originalità.
Al di là poi del discorso fatto sull'animazione, anche se la versione Giapponese del cartoon non ha niente a che vedere con quella Italiana, la versione Tricolore si difende comunque bene e a sto giro la fluidità e la qualità mantiene un livello ottimale soddisfacente. Inoltre, è decisamente apprezzabile il fatto che (finalmente) ci sia stato un episodio dove i quattro della banda di Lupin condividano il "palco" senza la (a volte) ingombrante figura di Zenigata. Apprezzabilissimo il fatto che gli showrunner abbiano capito che, se un personaggio non ci sta in quell'episodio e rischia di essere superfluo e compromettere la trama, non lo si mette: non come facevano in certi Special TV dove certi personaggi del cast principale erano inseriti per contratto, e non perché gli sceneggiatori pensavano fossero davvero utili per lo sviluppo, trasformandoli quindi in mero mobilio del fondale.
Conclusioni:
Il diciottesimo episodio di Lupin III - L'Avventura Italiana ha più ombre che luci. Leggerezza accettabile, ma non così tanto da permettere allo spettatore di passar sopra a certi fastidiosi altarini che vengono fuori ogni volta. Un periodo un pò nero per la serie, insomma. Speriamo che con la prossima finisca sul serio.
- Symo
Contro:
Bene o male avremmo potuto anche fare un copia e incolla con la recensione precedente, perché è dall'episodio 16 che la situazione non cambia e presenta gli stessi Pro e Contro, magari anche in segno di protesta. Ed è quello che faremo. Come dicevo, i difetti sono gli stessi della puntata 16 e 17, ma amplificati. Perché un conto è spararsi una puntata filler per mascherare il fatto di dover prendere fiato, organizzare le idee e fare tutto quello che serve per panificare il futuro/conclusione della stagione. Un altro è continuare su questa strada dopo che si è deciso di prendere determinate strade e svelare allo spettatore alcuni dettagli, oltre che intraprendere alcuni sviluppi narrativi come la presenza del suddetto Sogno Italiano o del tizio col capello Sephirotto, trame e sottotrame che hanno ricevuto un brusco stop e si sono affossate nell'autogirl del dimenticatoio (brusco stop che ha fatto sparire pure i nuovi personaggi Rebecca e Nixs). Come vedremo dopo brevemente, perché c'è davvero poco da dire sui Pro della puntata, La marionetta assassina è la classica puntata di Lupin dallo sviluppo semplicino sempliciò, ma che non si lascia godere appieno non tanto per la sua natura filleristica, quanto perché la diciassettesima puntata di Lupin III - L'Avventura Italiana è la terza puntata filler di fila. Emmobbastaveramenteperò.
Se qualcuno dovrebbe darmi del bastian contrario perché ho esaltato fino a questo momento la particolare natura della serie, forse ha bisogno di qualche chiarimento sui termini "filler" e "procedurale". L'episodio filler è un episodio totalmente slegato da tutto il resto, che usa personaggi e situazioni note, solo come passa tempo; certo, come la proceduralità, il filler ha il suo obiettivo e la sua trama, ma lo sviluppo dell'episodio non porta da nessuna parte, se non a far numero ed essere riempitivo ai fini dell'economia della serie. Il procedurale, invece, si serve di una trama nuova ogni episodio per far evolvere i personaggi e la trama generale della serie, per farli crescere caratterialmente e portarli verso una determinata crescita. Ecco spiegato perché prima non risparmiavo complimenti, al contrario di adesso: perché La marionetta assassina, come Il giorno libero di Lupin e Sotto copertura al liceo non porta da nessuna parte ed è solo l'ennesimo, tentativo spensierato di pensare ad altro, quando non si dovrebbe. Mancano sette episodi alla fine e si dovrebbe cominciare a tirare i fili.
Ultimi ma non ultimi, ci sono i soliti difetti del cartoon: la sigla di Moreno fa schifo al cazzo (meglio spiegato qui), l'animazione seppur figa è una presa in giro (meglio spiegato quo) e le colonne sonore, anche li, composte da un autentico incapace (meglio spiegato qua).
Pro:
Come si diceva, gli stessi di settimana scorsa, più uno. La marionetta assassina è si un episodio leggero e semplice, ma allo stesso tempo, diverso dai precedenti due filler. Infatti, nel diciottesimo episodio viene messo da parte lo humor Giapponese, fatto di malintesi, situazioni assurde, scelte stupide, personaggi sopra le righe e risvolti tragicomici, per fare più spazio all'azione e all'intrigo; sopratutto, per far spazio ad una delle cose più belle e divertenti di Lupin: quando il protagonista viene sfidato da qualche arrogantello che crede di sapere tutto, dando vita ad una bella sfida che mette a dura prova le capacità del Nostro. Ma anche qui, il mood della puntata non è ansiogeno o dall'esito seriamente imprevedibile come furono puntate dal calibro di La barriera invisibile (la prima in cui compare Pycal). Forse perché troppo scontato che l'avversario non può davvero sconfiggere il ladro dalla giacca colorata perché non possiede una serie animata tutta sua, l'esito appare fin da subito scontato, ma intrattiene il protagonista perché curioso di vedere come Lupin se la cavera: ma anche qui, le premesse e lo svolgimento sono d'una semplicità disarmante, e seppur lo scorrere dell'episodio è piacevole, non sorprende per grandi picchi di originalità.
Al di là poi del discorso fatto sull'animazione, anche se la versione Giapponese del cartoon non ha niente a che vedere con quella Italiana, la versione Tricolore si difende comunque bene e a sto giro la fluidità e la qualità mantiene un livello ottimale soddisfacente. Inoltre, è decisamente apprezzabile il fatto che (finalmente) ci sia stato un episodio dove i quattro della banda di Lupin condividano il "palco" senza la (a volte) ingombrante figura di Zenigata. Apprezzabilissimo il fatto che gli showrunner abbiano capito che, se un personaggio non ci sta in quell'episodio e rischia di essere superfluo e compromettere la trama, non lo si mette: non come facevano in certi Special TV dove certi personaggi del cast principale erano inseriti per contratto, e non perché gli sceneggiatori pensavano fossero davvero utili per lo sviluppo, trasformandoli quindi in mero mobilio del fondale.
Conclusioni:
Il diciottesimo episodio di Lupin III - L'Avventura Italiana ha più ombre che luci. Leggerezza accettabile, ma non così tanto da permettere allo spettatore di passar sopra a certi fastidiosi altarini che vengono fuori ogni volta. Un periodo un pò nero per la serie, insomma. Speriamo che con la prossima finisca sul serio.
- Symo
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