Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

lunedì 13 febbraio 2017

Capitan Bretagna & I Potenti Difensori (la recensione)

Come detto qui, diamo il via ad una nuova Rassegna Stampa che ci terrà compagnia per un bel pò! Dopo aver affrontato le produzioni cinematografiche di franchise come Lupin IIII Cinque Samurai e I Cavalieri dello Zodiaco, spostiamoci un pò sui fumetti: in particolare, su Secret Wars 2015. Da oggi in poi, ogni settimana, tratteremo di un volume/storia legata al crossover e ne faremo la recensione, fino a recensire tutti i volumi di cui è composta la saga. Questa volta si continua con CAPITAN BRETAGNA & I POTENTI DIFENSORI.


Dati Generali:
Testi: Al Ewing
Disegni: Alan Davis
Anno di Pubblicazione: 2015
Etichetta: Marvel Comics
Volume Contenente: Captain Britain And The Mighty Defenders #1-#2
Prezzo: 2,90 € (cad.)

Trama:
Mondo-City One è una megalopoli futurista e tremendamente fascista, tant'è che per sopravvivere nel crudele mondo di Battleworld, decide di annettere al suo regno quello confinante di Yinsen City. Quando scoppia l'invasione e il Barone Ho Yinsen morirà nel tentativo di proteggere il suo popolo, chi si opporrà agli invasori? She-Hulk, Tigre Bianca, Kid Rescue, Capitan Bretagna e l'Uomo Ragno sono i Potenti Difensori, e ci penseranno loro a far vivere il sogno di Yinsen per lui. 

Il mio Parere:
Al Ewing sta velocemente diventato una certezza del fumetto e, il perché, lo si può capire leggendo questa miniserie che, poco ma sicuro, si pone come il lavoro meno rappresentativo dell'artista: ma comunque funzionale a capire il piglio e lo stile narrativo dello scrittore Britannico, poiché in questa mini è racchiusa tutta la sua originalità. Capitan Bretagna & I Potenti Difensori è uno di quei racconti che riesce ad essere speciale ed accattivante per un insieme di accorgimenti che rendono particolare una storia e le permettono di soddisfare più esigenze in una sola volta, trasformandosi in una lettura godibile e stuzzicante.


La cosa che fa enormemente apprezzare questa miniserie di durata contenuta è la modestia che la circonda, la quale si prefigge come unico obiettivo quello di sfruttare l'enorme potenziale di Secret Wars per raccontare una storia di certo breve, ma comunque piena di eventi, colpi di scena, grandi personaggi caratterizzati in pochissime righe e vignette, un cast di personaggi incredibilmente eterogeneo e ben amalgamato e dei cattivi altrettanto caratterizzanti e in grado di rappresentare una seria minaccia per i protagonisti. La cosa che infatti stupisce e rende Captain Britain And The Mighty Defenders una delle migliori (e più sottovalutate) miniserie delle Guerre Segrete 2015, è proprio la capacità di fare in soli due numeri quello che, normalmente, una serie impiegherebbe svariati numeri e volumi: e di farlo con cognizione di causa e sopraffina abilità. In più, la mini ha un gradito piglio britannico, stile narrativo che ha fatto della sua specialità la capacità di ribaltare completamente certe visioni e situazioni, di pensare fuori dagli schemi e di riuscire a valorizzare aspetti a cui nessuno fa caso. Per esempio, qui ci troviamo una versione alternativa di Iron Man, creata dopo ave risposto ad una semplice inversione di ruolo: e se Iron Man non fosse Tony Stark, ma Ho Yinsen? Altro pregio della serie è questo, quello di portare personaggi noti in veste del tutto rinnovata e alternativa, come per esempio l'Uomo Ragno, qui un Prowler che ha deciso di portare avanti l'operato di un Peter Parker alternativo ucciso da Morlun durante Spider-Verse.


Condita poi con diverse citazioni alla lettura fumettistica della cultura Britannica (uno sopratutto, Judge Dredd) questi due numeri sono ancora più godibili dal fatto che Al Ewing decide di rompere ulteriormente gli schemi a fine storia. Tutti gli sceneggiatori delle miniserie legati a Secret Wars hanno creato una trama che inizia e finisce, ma che si ricollega pure all'evento principale. Questa non solo rimane una storia a sé stante, ma quando si conclude, si pone agilmente come un possibile "episodio pilota" per una serie continuativa: e il bello è che questi due numeri sono così incisivi, che questa serie si finisce per volerla. Dulcis in fundo, non ci siamo di certi dimenticati delle matite di questo numero, qui curate da sua maestà Alan Davis, ormai veterano del fumetto supereroistico il quale stile non accenna mai a calare: anzi, qui addirittura sempre decisamente in forma e ci mostra tutta la potenza espressiva del suo stile regale, vellutato ed umano.

Conclusione:
Capitan Bretagna & I Potenti Difensori è una miniserie particolare ed accattivante, che si lascia apprezzare per un sacco di rotture di schemi, cosa che la rendono enormemente apprezzabile anche per il pregio di essere riuscita a fare in due numeri quello che molte serie fanno fatica a fare in trenta.

- Symo

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...