Continuiamo con la nostra sfilza di dischi che sto guardando in questi giorni? Ovvio che si! Ehi...un momento! Ma è tutta qui la tua introduzione? Deh, inventatevela voi una nuova introduzione ogni giorno! Vai con la recensione di SIGNED AND SEALED IN BLOOD dei DROPKICK MURPHYS.
Dopo il fantasticissimo Going Out In Style i nostri punkettoni Irlandesi preferiti tornano con questo nuovo disco...che poi proprio Irlandesi non sono. Cioè sarebbero di Boston, che (pensandoci bene) alla fin fine è praticamente un pezzo di Irlanda, ci han solo fatto copia e incolla dalla cartina, quindi si, diciamo che sono Irlandesi, diciamo. I Dropkick Murphys sfoderano un cd che lascia un pò da parte canzoni da concerto con un ritmo che pompa il sangue a mille e accompagnato da un testo battagliero, concentrandosi maggiormente su brani melodici dai toni malinconici, cercando di privilegiare quelle sonorità che accompagnano il carosello di ricordi. Ovviamente, non mancano di certo brani un pò energici e da pogo...ma, sfortunatamente per loro, non reggono il confronto con i precedenti successi alla The Warrior's Code ed Hang 'Em High. Ma sapete cosa? Nonostante tutto non è un cd malvagio: un sound melodico per un gruppo che fa canzoni da mettere come sottofondo in una rissa da bar è sicuramente una novità che la band non-irlandese ha saputo sfruttare con sapienza, consapevole del fatto che volevano prendere strade diverse pur non cambiando rotta; possiamo dire che han fatto un'esperimento che è riuscito? Dal punto di vista obiettivo, si, musicalmente il cd si lascia ascoltare; dal punto di vista soggettivo, forse i fan sfegatati della band, per apprezzarlo, forse avranno bisogno di qualche ascolto in più. Se mai ci riusciranno. Unicissima pecca, per quanto mi riguarda, è che nella tracklist i Murphys hanno inserito una canzone dedicata al Natale; non che sia brutta, ma al sottoscritto le canzoni natalizie fanno salire così tanto il crimine che il Grinch, a confronto, è Charlie Brown.
Tracce:
Qui raccolte in un unico video per fare prima
Conclusioni:
Pur non tradendo il loro genere, Signed And Sealed In Blood si certifica un'apprezzata pisciata fuori dal cesso. La natura chiassosa ed energica della band è quello che ha resto i Dropkick Murphys famosi e apprezzati dal grande pubblico e, giustamente, si teme che un cambio del genere possa essere duratura; purtroppo non possiedo l'Occhio Di Agamoto e non posso leggere nel futuro, ma conoscendo il complesso di Boston, si tratta solo di una deviazione. Prendiamola così com'è: come una godibile parantesi alternativa.
- Symo
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