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martedì 5 aprile 2016

Now You See Mee - la recensione (Pick A Card-Cer #62)

Continuiamo con la nostra sfilza di film che sto guardando in questi giorni? Ovvio che si! Ehi...un momento! Ma è tutta qui la tua introduzione? Deh, inventatevela voi una nuova introduzione ogni giorno! Vai con la recensione di NOW YOU SEE ME.


Trama: 
Daniel Atlas è un mago delle carte con cui produce effetti magici e seduce fanciulle, Merritt McKinney è un ipnotista abile a scovare spettatori suggestionabili, Henley Reeves è l'ex assistente di Daniel che pratica la grande illusione e l'escapologia, Jack Wilder è un mago di strada che chiama in causa un volontario e poi gli sottrae il portafoglio senza restituirlo alla fine del gioco. Sconosciuti, o quasi, l'uno all'altro ricevono una carta dei Tarocchi che li identifica e li invita all'appuntamento della vita. Un anno dopo da un palcoscenico di Las Vegas i Quattro Cavalieri rapinano una banca a Parigi e ricompensano l'entusiasmo del pubblico con una pioggia di banconote. Fermati dall'FBI e poi rilasciati per mancanze di prove, i maghi coltivano un'illusione più grande che ruba ai ricchi per dare ai poveri. Spetterà all'agente speciale Dylan Rhodes e alla collega francese dell'Interpol, Alma Dray, scovare il trucco, eludendo l'abile misdirection dei cavalieri.

Il mio Parere:
Come avete letto nella trama, il centro focale del film è questa sfida tra questi quattro illusionisti e l'FBI, questi Fantastici Quattro che han guardato troppe volte Robin Hood contro un tragicomico Zenigata...e appunto perchè la vicenda si svolge intorno a dei maghi, c'è da aspettarsi qualche trucco e qualche colpo di scena inaspettato che non possiamo prevedere. Volete un consiglio? Non cercate il trucco, non cercate il colpo di scena, cercate solo la cosa più ovvia: il divertimento. Se vogliamo proprio dirla tutta, ogni film (in realtà) è una grande e gigantesca magia che può diventare tale solo ed esclusivamente se seguiamo una grande regola non scritta, quella di capire il trucco e cascarci...e quale sarebbe questo trucco? Quello di lasciar cadere ogni pregiudizio, ogni preconcetto ed affrontare la visione con il più naturale degli spiriti; molte volte, la buona riuscita di un film dipende anche dallo spirito con cui lo guardiamo...ed è forse questo il motivo per cui l'ho trovato decisamente gustoso e coinvolgente. Sarà che forse non guardavo pellicole da un bel pò e magari, anche scoraggiato da recenti mediocri lavori, vedere un lungometraggio fatto con una certa spina dorsale e con trovate geniale inaspettate mi ha risollevate il morale.

Un film che trasporta grazie alla trama sapientemente imbastita e raccontata con leggerezza, dinamicità, ritmo, fantasia, creatività, estro ed ottima invettiva, un prodotto sicuramente diverso da tutto quello visto prima. Il cast dei protagonisti è formato da grandi fuori classe della cinematografia la cui bravura è stata spalleggiata da altrettanti assi quali Mark Ruffalo, Morgan Freeman e Michael Caine; oltre alle brillanti trovate di questo thriller poliziesco al gusto di Houdini, ho trovato particolarmente pregevole il grande scambio di ruoli all'interno del film...ma che, per paura di spoiler, evito di raccontarvi! Dico solo che con "scambio di ruoli" intendo che, chi sembrava protagonista, acquista via via e sempre di più il ruolo di comprimario perchè...beh, perchè ve lo vedete. Bello anche il fatto che alcune cose, alcune mosse, alcune azioni del lungometraggio non sono spiegate proprio perchè la magia sta nel non rivelare i propri trucchi e segreti. Durante la visione, ho notato un certo messaggio nascosto nella pellicola: una voce fuori campo ripete allo spettatore più volte e con ritmi regolari: “avvicinatevi, perché più credete di vedere, più sarà facile ingannarvi”/“guardate da vicino, perché più vicini sarete, in realtà, meno vedrete”.

E' una sorta di consiglio che Quattro Cavalieri regalano al pubblico affinché imparino ad osservare con occhi più attenti la dura realtà quotidiana: “Siete tutti vittime dell'attuale momento difficile. C'è chi ha perso la casa, la macchina. Quindi stasera vogliamo restituirvi parte di quei soldi”. E mentre i potenti ci costringono a guardare dove vogliono loro, da un'altra parte sta succedendo qualcosa che può accadere solo perché siamo stati distratti e solo perchè non siamo stati abbastanza vigili. Siamo tutti vittima di una grande presa per il culo, in sostanza. Il film, allora, punisce senza pietà i potenti nei loro beni, primo fra tutti, quello che li ha resi potenti: il danaro, proprio per regalare allo spettatore il godimento che si prova quando viene fatta giustizia. Una vera e propria amara vendette virtuale. Perché amara? Eh, fosse vera.

Conclusioni:
115 minuti di originalità e coinvolgimento da cui non potrete rimanere che soddisfatti. Il film in generale ha ricevuto pareri contrastanti dalla critica, ma (personalmente) penso che il perché sia dovuto al fatto che non tutti l'abbiano visto con neutralità o perché si sentiva il bisogno di lunghe spiegazioni...o forse perché, essere preso in giro e "illuso", non piaceva proprio.



- Symo

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