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sabato 30 gennaio 2016

Avengers/X-Men: Legami di Sangue (la recensione)

Oggi facciamo qualcosa di diverso: vi sconsiglio un fumetto. Parliamo di AVENGERS/X-MEN: LEGAMI DI SANGUE


Dati Generali:
Testi: Bob Harras, Fabian Nicieza, Roy Thomas & Scott Lobdell
Disegni: Steve Epting, Andy Kubert, David Ross & John Romita Jr.
Anno di Pubblicazione: 1993
Etichetta: Marvel Comics
Volume Contenente: Avengers #368, X-Men #26, Avengers: West Coast #101, Uncanny X-Men #307, Avengers #369
Prezzo: 16,00 €

Trama:
Quando Luna, la figlia di Quicksilver e Crystal, viene rapita dagli Accoliti e portata a Genosha, scoppia una guerra civile senza quartiere che vedrà coinvolti gli X-Men e i Vendicatori. Guest star, Nick Fury e il malvagio Exodus!

Il mio Parere:
Le aspettative per questo crossover erano tante, soprattutto perché non ne avevo mai sentito parlare, se non quando la Panini decise di ripubblicare l'intero crossover in vista di Avengers VS X-Men. Leggendolo ho poi capito perché non ne avevo mai sentito parlare. Siccome Vendicatori ed X-Men compiono gli anni praticamente nello stesso periodo, nel 1993 s'era deciso di fare tutto in famiglia e spararsi una storia dove i due team si dividevano le scene, così che i costi del party di compleanno fossero pure a un prezzo abbordabile. 30 anni di X-Men e Vendicatori, in una storia dove si hanno ben due versioni delle due squadra. Avete capito bene: sui titoli in cui imperversava Legami Di Sangue, ben due formazioni a cucuzza di Vendicatori e X-Men scorrazzavano nell'etere Marveliano, perché in quegli anni andava di moda così. Di fatti, la divisione era questa:

  • Su Avengers avevamo: Capitan America, Hercules, Giant-Man, Sersi, Visione, la Vedova Nera, il Cavaliere Nero e Crystal;
  • Su Avengers: West Coast (distaccamento californiano dei Vendicatori) avevamo: Occhio Di Falco, la Donna Ragno/Julia Carpenter, War Machine, US Agent e Scarlet. 
Per gli X-Men, invece, il discorso era simile ma diverso, visto che erano un unico grande team ma suddiviso in due piccoli gruppetti che agivano come due cellule indipendenti. C'erano infatti:

  • Il Gold Team operante su Uncanny X-Men e formato da: Jean Grey, l'Uomo Ghiaccio, Tempesta, Arcangelo e Alfiere; 
  • Il Blue Team operante su X-Men e formato da: Ciclope, Bestia, Rogue, Gambit e Revanche. Ci stavano pure Psylocke e Wolverine, ma l'ultimo era in preda al disagio dopo che Magneto aveva esportato l'adamantio, e l'altra invece boh.  

Fatte le presentazioni, parliamo di questo volume, la cui premessa era tanto buona...quanto sviluppata male.

Il difetto principale di tutto il crossover risiede più che altro nella poca comunicazione tra i quattro sceneggiatori incaricati di orchestrare la storia, i quali non pensarono a Legami di Sangue come un unico blocco narrativo pensato per essere raccontato ad episodi, ma tutto il contrario. Anche se ogni capitolo non può essere letto a sé, è chiaro che ogni singolo numero è scritto da diverse entità che cercano di giocare a chi piscia più lontano con lo scrittore precedente e successivo, cercando di metterci del suo ogni volta; l'operato che svolgono serve non tanto a raccontare la storia di due gruppi che lottano contro un nemico comune, ma una storia che si presenterà semplicemente come episodio riempitivo nella run in corso sulle testate coinvolte. Un mero tappabuco, insomma. Ogni capitolo è infatti piegato alle esigenze degli sceneggiatori dei franchise di Avengers e X-Men, sacrificando l'intera storia che finisce per presentarsi, per questo motivo, confusionaria. Appunto perché non c'è comunicazione tra di loro, a volte i personaggi sembreranno bipolari e commetteranno spesso e volentieri scelte stupide e insensate che andranno contro la loro vera caratterizzazione. Un esempio? Mandare US Agent, noto galoppino del governo con ideologie politiche spiccatamente di estrema destra, in missione diplomatica con Besita e Xavier. Bravi Vendicatori! Mandare un guerrafondaio in missione diplomatica! Questa si che è l'idea più controproducente della Terra.

Non è ovviamente colpa dei personaggi, ma ogni scrittore intende i singoli membri di Vendicatori e X-Men in un modo del tutto personale, finendo col presentare interpretazioni degli stessi parecchio contraddittorie. Ci può stare come difetto riscontrabile negli intervalli tra una saga e l'altra, ma non all'interno della saga attualmente in corso. Il difetto principale è questo: che ogni autore ha sostanzialmente pensato per sé, andando avanti per la sua strada e dimenticando di realizzare quanto promesso dalle premesse, arrivando pure ad un finale orchestrato alla bene e meglio, perché ci si è accorti all'ultimo che bisognava finirla. In più, c'è da dire che pure i disegnatori non erano granché in forma, mostrandosi ai minimi storici della loro arte: aggiungiamoci poi che tendevano pure a imitare troppo lo stile Image Comics di moda all'epoca tendente alla disgustosa e inguardabile ipertrofia, e abbiamo fatto tombola. L'unica cosa che ha di buono questo crossover, è che molti personaggi magari poco sotto i riflettori e poco protagonisti nelle loro rispettive serie d'appartenenza, qui hanno più spazio, tipo War Machine e Alfiere, cosa che non fa mai male dare spazio ai personaggi secondari di crescere, sopratutto se di Serie B.


Conclusioni:
La storia più e meno rappresentativa degli anni '90. E questa frase, dice tutto. Tenetevi stretti quei 16,00 € e buttateli in qualche cesso migliore, magari in un giro pizza di quelli belli potenti e ignoranti.

- Symo

1 commento:

  1. Pensare che a me è proprio piaciuta.😳 Decisamente attuale e con una sottile critica all' interventismo USA che il più delle volte fa danni. Mah!

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