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martedì 15 dicembre 2015

I Cavalieri Dello Zodiaco - L'Ultima Battaglia: la recensione (Pick A Card-Cer #45)

Come si era annunciato nell'episodio 44, continua la rassegna stampa di tutti i lungometraggi, gli oav e gli special tv di Pegasus e soci...in ordine ovviamente casuale. Oggi è il turno di L'ULTIMA BATTAGLIA


Trama:
Pegasus e socio affrontano lo spietato Lucifero, il Sovrano degli Inferi, relegato fin dai tempi del mito nelle profonde oscurità dalla dea Atena egli ritorna sulla Terra per brama di vendetta. Dopo aver ucciso i cavalieri d'oro, decapita la statua di Atena ed erge la sua fortezza, il Palazzo degli Intrighi, nei pressi del Grande Tempio. Affiancato dagli spiriti di Nettuno, Discordia e Apollo, le tre malvagie divinità che i cavalieri di Atena avevano faticosamente sconfitto nelle loro precedenti avventure, Lucifero lancia un ultimatum a Lady Isabel: la giovane dovrà sacrificarsi o l'intero pianeta verrà devastato dalla sua furia demoniaca. I Cavalieri dello Zodiaco sono chiamati ad una impresa disperata, contrastare il potente avversario sfidando i terribili demoni infernali per poter salvare la dea della Giustizia e l'intera umanità.

Il mio Parere:
E' il quarto lungometraggio cinematografico dei Cavalieri Dello Zodiaco, uscito nelle sale cinematografiche Giapponesi nel 1989; in Italia, il film arriverà circa tra il 1993 e il 1994 e sarà subito trasmesso in televisione con il primo, storico doppiaggio formato dalla cumpa di voci che conosciamo tutti. Nel 2007, per accontentare quelli che considerano il doppiaggio e adattamento con Ivo De Palma e soci un degno prodotto del satanismo (mannaggiavvoi), la Yamato Video rilascerà un DVD avente un doppio audio Italiano: quello storico e quello più fedele al testo Giapponese (ma quest'ultimo, con voci differenti). Fra tutti i lungometraggi dei Cavalieri rilasciati finora, compreso anche il controverso Le Porte Del Paradiso, L'Ultima Battaglia è la pecorella nera della famiglia: il Let It Be della videografia dei Seint Seiya. Nonché l'ultimo album studio dei Beatles sia brutto, ma a livello qualitativo è obiettivamente inferiore ai precedenti lavori, forse per via della brutta aria che si respirava tra i membri in quel periodo, ma è comunque (e prendiamo questa parola con le pinze) il "meno riuscito" all'interno della discografia della fu band di Liverpool. L'Ultima Battaglia, al contrario, non ha scusanti di questo tipo. 

Diciamo subito, che Shingo Araki e Michi Himeno (character desing e animatori del lungometraggio e di tutta la serie animata classica) e Seiji Yokoyama (compositore che qui sforna una colonna sonora solenne, gotica e maestosa) sono le uniche cose che si salva davvero, le uniche cose che rientrano al 100% nella lista degli aspetti positivi del cartoon. Il resto invece, o è un continuo susseguirsi di croci e delizie, oppure di aspetti totalmente negativi. Partendo dai primi, per croce e delizia s'intende quegli aspetti che hanno un sapore amarognolo, degli ibridi insomma, che non sono completamente positivi perché si portano sul groppone anche aspetti fortemente negativi, rendendo tutto non pienamente apprezzabile: come, per esempio le battaglie, punto forte dei precedenti lungometraggi di cui abbiamo parlato. I leccapiedi di turno, questa volta, hanno più spessore del solito, ma la loro caratterizzazione viene trattata in modo superficiale, preferendo concentrare il tutto sulle botte da orbi che non durano più di qualche minuto. Botte da orbi velocizzate per finire in fretta e furia una trama dal potenziale enorme, una trama che (con un ora a disposizione, magari) avrebbe potuto offrire una vera e propria guerra sacra, nonché scontro/incontro fra due religioni e mitologie diverse come visto in L'Ardente Scontro Degli Dei...e invece abbiamo dovuto accontentarci di un Lucifero rappresentato come il membro rinnegato dei Motley Crue combattere contro una Lady Isabel che più stronza e impedita di così non si può. Forse è anche complice lo scarso minutaggio a disposizione che costringe la produzione ad alcune decisioni un pò sbrigative...ma, osservando bene il lungometraggio, viene da chiedersi: dove il cartoon si prende il suo tempo?

Da nessuna parte, perché è tutto fatto di corsa. Sembra una di quelle interrogazioni delle medie dove lo studente, pur di tornarsene al posto, risponde alle domande del professore in maniera piuttosto riassuntiva, fornendo una risposta schematica e per punti. E' la stessa cosa che succede qui: presentazione della trama con il classico schema da Saint Seiya, sviluppato poi per punti in maniera del tutto veloce, giusto perché si è perso troppo tempo con l'incipit. 

Conclusioni:
Se fosse in nostro potere rinominare questo quarto lungometraggio, il suo nome sarebbe diventato "Come sprecare un'occasione". Film proprio buttato lì, girato tanto per girarlo, quasi come se ci fosse un contratto a costringerli. 



- Symo

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