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mercoledì 2 dicembre 2015

Diabolik: Nero Su Nero #1 - la recensione (Baloon Central #37)

Martedì 22 Luglio 2014, Corriere Della Sera e Gazzetta Dello Sport davano il via ad un nuovo sodalizio a fumetti. Dopo la sfilza di iniziative dedicate ai supereroi Marvel in collaborazione con Panini, il duo Corriere/Gazzetta decide di cambiare giusto 'nattimo soggetto e di planare sulle criminose pagine bianconere di Diabolik: il ladro vestito da feticista creato dalle sorelle Angela e Luciana Giussani nel 1962 (e tutt'oggi pubblicato dalla Astorina), presentando un'iniziativa davvero carina che ha catturato l'attenzione del sottoscritto. Oggi siamo qui per parlarvene e dirvi com'è andata la lettura.


Diabolik: Nero Su Nero è il nome di questa iniziativa inaugurata e supervisionata da Gianni Bono, che non è altri che una raccolta di storie (molte di queste, inedite in formato da collezione) del ladro dagli occhi di ghiaccio legate assieme ad un unico filo conduttore: la cronaca nera Italiana. Di fatti, il personaggio di Diabolik (nel corso degli anni) si è sempre prestato bene nel raccontare delle storie che hanno trattato eventi criminosi terribili e sconvolgenti di cui la nostra nazione s'è vista protagonista, dimostrando ancora una volta quanto il fumetto sia vicino alla nostra realtà più di quanto si possa immaginare. Una realtà che (a mio parere) è fin troppo dimenticata e insabbiata da quei più che vedono ancora l'Italia come "quel pesino di campagna dell'Europa" dove cose del genere succedono solo nei romanzi...o nei fumetti di Diabolik, per l'appunto; è stata proprio questa decisione originale ad attirare la mia attenzione, una decisione mirata non tanto ai racconti che hanno fatto la storia del Re Del Terrore, quanto quelli che hanno presentato forti e tutt'ora attuali analogie tra il mondo fantasioso di Clerville e dintorni, e il nostro. La collana di raccolte Diabolike sarà formata complessivamente da 50 volumi tutti al prezzo di 6,99 € (esclusi il 1°, il cui prezzo di lancio è di 1,00 € e il 2°, che costerà 3,99 €) + il prezzo del quotidiano e ognuno di loro analizzerà nel dettaglio un famoso caso di cronaca nera che ha messo in ginocchio e ha fatto discutere la nazione tricolore: si parte con il caso de La Banda della Uno Bianca e il tema della corruzione nelle forze dell'ordine, per poi proseguire con altri famosi casi come il caso Circeo o il caso Vallanzasca; il formato sarà un pò più grandicello e meno tascabile rispetto a quello con cui si è sempre abituati, ma non per questo di fattura inferiore: 260 pagine a due colori (rosso e nero), di formato 14,2×19,9 cm dotati di softcover con alette di vernice opaca e serigrafica lucida. Ogni singolo volume conterrà due storie, uno specchietto iniziale dove si presenta il caso scelto per il volume e avrà delle copertine realizzate ad hoc da disegnatori del calibro di Gabriele dell'Otto (che si è occupato della cover di questa prima uscita), Corrado Mastantuono e Manlio Truscia, più un interessantissimo approfondimento fumettistico a cura di Fabio Licari. 

Se volete ancora più informazioni al riguardo, vi si consiglia la visione di questo video dalla durata di 4:07 in cui gli autori coinvolti in Diabolik: Nero Su Nero presentano la loro iniziativa e rilasciano qualche pensiero e mini-intervista. A visione finita, si parla un pò di cosa il Symo pensa di tutto questo, del formato e sopratutto delle storie contenute nel primo volume La Polizia Non Indaga; se, invece, del video d'approfondimento non ve ne frega 'na mazza, potete tranquillamente saltarlo e passare alla mini-recensione.


Come anticipato prima in poche parole, appena ho sentito dell'iniziativa, mi sono fiondato in edicola per accaparrarmi questo volume per svariati motivi: 1) L'idea dietro alla collana di raccolte è davvero originale, oltre che...hum, in mancanza di altri termini la definiamo "educativa"...ma "educativa" nel senso che serve a far conoscere agli Italiani una faccia del loro paese che quasi volutamente ne ignorano l'esistenza, a momenti quando gli parli di cronaca nera si mettono le mani sulle orecchie e cominciano a gridare: "Blablabla, non ti sento, blablabla". Ora, non voglio dire che per tutti è così, ma la maggior parte sembra quasi non volerne sapere niente solo per vivere felici e contenti, cosa che non mi pare molto giusta; 2) Raccolte di queste genere sono iniziative che, personalmente, ho sempre premiato: sono occasioni da non perdere per chiunque voglia avvicinarsi ad un personaggio in particolare/avvicinarsi al fumetto in generale/recuperarsi storie difficilmente reperibili ad una cifra più che onesta, dando l'opportunità al lettore di fumetti di capire cosa potrebbe piacergli senza spendere un patrimonio...ok, a volte le copertine non sono il massimo, ma non è questo il caso, dato che ci viene presentato in un formato decisamente pregevole; 3) Essendo storie di Diabolik, vista l'iniziativa e visto il fatto che non è che mi piaccia moltissimo, forse forse era la volta buona che mi sarebbe piaciuto. E dunque? E dunque...non ci siamo.

Ho dato una nuova possibilità al Re del Terrore sostanzialmente perchè l'alter-ego in nero di Walter Dorian è un personaggio dal background impossibile da disprezzare: un criminale capace e intraprendente, un cattivo spietato fino al midollo che non è semplicemente un villanzo da fumetto che se ne sta sulla poltrona ridacchiando con brandy e accarezzamento olimpionico del gatto bianco come vuole la tradizione dei cartoni dell'Ispettore Gadget; Diabolik/Walter Dorian è semplicemente il male fatto a persona e si comporta come tale, con tutti gli inganni e i comportamenti meschini e ambigui del caso...ma purtroppo, tutto il resto, mi è sempre andato un pò di traverso. Non mi sono mai piaciuti i dialoghi fin troppo banali e legnosi, gli escamotaggi tennologigi del personaggio, le storie troppo tradizionaliste e realizzate con uno svolgimento di trame e situazioni dalla classicità talmente trita e ritrita da far venire la nausea solo leggendo il titolo: se dovessi descrivere il tutto con una parola sola dire "stagnante", le storie della creatura diabolika delle Sorelle Giussani sono un perenne stagno dove niente è cambiato dal '62...e se è cambiato, lo ha fatto (leggermente) in peggio. Magari è una mia impressione, ma dopo l'introduzione di Eva Kant il nostro caro Walter s'è un pò ammorbidito ed è diventato più un'esuberante anti-eroe, piuttosto che il viscido stronzone dei primi numeri. Ahimè, speravo che con questa nuova iniziativa avrei trovate delle storie poco conosciute che mi avrebbero fatto ricredere...e invece no.

In La Polizia Non Indaga vengono incluse, come detto prima, due storie, che in questo caso sono (in ordine di inserimento) Capo D'Accusa: Omicidio e Complice Un Poliziotto; la prima vede protagonista assoluto Ginko, l'ispettore un pò Zenigata e un pò Fantozzi che viene incastrato attraverso delle foto compromettenti dal commissario corrotto Kurz perchè il nemico giurato del ladro in nero sta indagando proprio su di lui e i suoi loschi traffici "extra-lavorativi"...e il pulotto corrotto non può proprio permettersi di finire al fresco; la seconda, invece, vede protagonista Diabolik e la sua bella Eva Kant, che (dopo esser tornati da una tranquilla serata) assistono accidentalmente ad un violento assalto ad un furgone blindato, per poi scoprire subito che faceva parte di un piano aum aum orchestrato da due sbirri per accaparrarsi il bottino e cambiare vita...così, la coppia ladrona, deciderà di prendere la palla al balzo e far loro la refurtiva. Capo D'Accusa: Omicidio è indubbiamente la migliore delle due e regge come un bel noir fino a metà della storia per tre motivi: 1) Beh, perchè Ginko è al centro di tutta la vicenda (il suo Diaboliko avversario fa giusto giusto una comparsata d'onore), dato che il personaggio quasi mai conquista i riflettori del palcoscenico...a legger la storia sembra quasi di vedere in azione un personaggio nuovo; 2) Perchè è costruito proprio come un noir di quelli belli puri e claustrofobici, dove tutti son corrotti e contro il protagonista; 3) C'è un colpo di scena mica da ridere e decisamente ben studiato...ma purtroppo, da metà in poi si scivola e la storia si rifà di tutti i tipici clichè Diabolici che non si è riusciti ad infilarci prima, ovvero: i trucchi delle maschere, i cazzabbubboli tennologici e meccanici per infiltrarsi nelle case, sostanze chimiche dagli effetti assurdi e trappole, mosse e contro-mosse per risolvere il caso. Insomma, una seconda parte fatta di indigestione dei tipici attrezzi del mestiere usati dal Re del Terrore per venire a capo della questione...il che è un peccato, il tutto era partito come un bel romanzo alla James Ellroy, ed è poi finito come classica storia stampino di Diabolik, dove per riuscire nelle imprese bisogna sempre e per forza usare quei suoi cazzo di aggeggi...ed è questa cosa che non mi va giù: per una volta non si può prendere un strada diversa? In Complice Un Poliziotto, invece, d'interessante c'era solo la premessa: una gara cattivo vs cattivo, oltre che personale di DK e Eva, all'insegna della furbizia e di chi sarebbe riuscito a portarsi a casa il bottino...ma purtroppo la premessa è costruita seguendo schemi noti non solo nelle storie Diabolike, ma anche in praticamente tutte le storie del genere crime...se poi ci metti l'ennesimo uso/abuso dei soliti gadget del ladro dagli occhi di ghiaccio e certe trovate decisamente assurde, allora proprio non ci siamo; alla fine della storia, quello che ho provato, è quello che ho provato alla fine di quasi tutte vicende di Diabolik: una forte noia. 


In conclusione, il primo volume dell'iniziativa Diabolik: Nero Su Nero non è che mi sia piaciuto tantissimo, e ha infatti riconfermato che io e il caro Walter Dorian non abbiamo proprio niente in comune; stasera faccio le valigie da Clerville e vado verso più criminosi pascoli, magari dove mi senta a più agio (chissà com'è l'affitto di una delle case della città vecchia di Sin City)...ma! Nonostante tutto, non me la sento proprio di bocciare questa serie di raccolte in volumi. So che, magari, può sembrare un controsenso dire che le storie non sono poi sto granchè e infine consigliarne la lettura...ma come ho detto molte righe fa, c'è un problema personale alla base del basso gradimento che ho di Diabolik, un problema che ho spiegato come meglio potevo. Ma questo è un problema mio e mio soltanto (e di chi la pensa come me): un problema che sta proprio nell'incompatibilità tra due fattori, ciò quello che offre (e come lo offre) il personaggio e i miei gusti personali (tradotto: non c'è mai stato un vero e proprio punto d'incontro) perchè qui è questo che si guarda quando si parla di fumetti: soggettività, non obiettività. D'altro canto, però, guardando alla soggettività si impedisce di vedere la realtà dei fatti: che è (per il momento) una iniziativa del tutto originale e unica del suo genere e che, proprio per queste caratteristiche, merita una possibilità...anche se poi non piacerà. E se anche voi, come me, la pensate nello stesso modo e non vi piace Diabolik: fate uno sforzo e date una possibilità a questa raccolta di volumi, magari riuscirete dove io ho fallito. 

Che ne pensate di quanto letto finora nel post? Siete d'accordo? Se vi siete già presi il primo numero, continuerete o vi fermate qui? Che ne pensate de La Polizia Non Indaga? Fatecelo sapercelo attraverso un commento qui sotto!

- Symo

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