Perché il Dr. Strange? Perché mi andava. Ma adesso basta chiacchiere (ma quali chiacchiere?) e partiamo con le 16 cose che forse non sapevate sul Dottor Strange!
16 - Il film Doctor Strange incentrato sullo stregone Marvel non è il primo tentativo della Casa Delle Idee di portare Stephen Strange sul grande schermo, ma bensì, il terzo. Il primo tentativo fu con il film tv intitolato Dr. Strange del 1978, in cui Peter Hooten interpretava il buon dottore con il baffo e il costume da film porno di carnevale.
Dr. Strange avrebbe dovuto essere l'episodio pilota di una possibile serie televisiva, ma il responso non fu positivo e l'idea di una serie fu presto abbandonata. Il film era così bello, che addirittura Stan Lee si dissociò dalla pellicola. Il secondo, invece, fu il film che in Italia è conosciuto come Invasori dalla IV Dimensione, mentre nei paesi anglofoni come Doctor Mordrid;
Questo lungometraggio del 1992 con Jeffrey Combs nei panni di Doctor Sort-Of, avrebbe dovuto essere il film del Dottor Strange, nonché primo capostipite di una lunga serie di film Marvel, ma durante la produzione del film i diritti vennero perduti dalla casa cinematografica incaricata della produzione, così cambiarono tutto in fretta e furia.
15 - Su di lui, tuttavia, esiste anche un lungometraggio animato chiamato Doctor Strange: The Sorcerer Supreme, che rende indubbiamente giustizia al personaggio.
Se il film con Benedict Cumberbatch sarà bello almeno la metà di questo, siamo a cavallo.
14 - Anche se con i film ha avuto poca fortuna, Strange non se l'è mai cavata male le citazioni e apparizioni speciali, quasi ponendosi come citazione coltissima e da sparare giusto per far vedere quanto si è acculturati in fatto di fumetti. Di fatti viene citato in Spider-Man 2, Sympathy For The Devil, Captain America: The Winter Soldier, Spider-Man: The Darkest Hours e Doctor Who: Millennial Rites (queste le più famose). Partecipa invece come special-guest nelle serie animate L'Uomo Ragno e i suoi Fantastici Amici, X-Men: The Animated Series, Spider-Man: The Animated Series, The Incredible Hulk, The Super Hero Squad Show, Ultimate Spider-Man, Hulk and the Agents of S.M.A.S.H., nel film animato di Planet Hulk e il pernacchievole Marvel Disk Wars: The Avengers.
13 - La cosa più curiosa delle sue apparizioni speciali, è che il Dottor Strange sembra esser gettonatissimo da gruppi musicali e cantanti, dato che nella sua vita editoriale si è beccato citazioni all'interno di canzoni mica da poco. Viene citato nei brani: Superbird, dei Country Joe and The Fish (insieme ai Fantastici Quattro e Superman),
Cymbaline dei Pink Floyd
e Mambo Sun dei T-Rex.
Inoltre, comparirà in bella vista sulle copertine di ben tre album: A Saucerful of Secrets dei Pink Floyd e ben due album di Al Stewart, Modern Times e Past Present And Future.
12 - Una disinformazione comune che si fa sul personaggio, è a volte quella di affidare la piena paternità del personaggio o solo a Stan Lee, o solo a Steve Ditko: in verità, le cose sono più complicate di così. Nel 1963, successe che Ditko voleva creare un nuovo personaggio diverso dalla figura del supereroe che bazzicava sui comics in quegli anni, magari legato ad aspetti non alla portata di tutti e che magari potevano piacere solo ad una ristretta cerchia di lettori; una volta creato, sarebbe stato poi protagonista di una storia filler di sole cinque pagine all'interno di Strange Tales #110. Se poi funzionava, bene; se invece no, pazienza. Così, se ne uscì con questa idea di tale "Mr. Strange": un mago che aveva a che fare con la magia nera. La storia non era granché, ma Stan Lee ci vide del potenziale, così Il Sorridente aggiustò il tiro ispirandosi al protagonista del drama radiofonico Chandu The Magician, cambiando poi quel Mr. lì, in Dr. per non confonderlo con Mr. Fantastic. Alla luce di ciò, è comprensibile capire perché c'è sempre confusione sul discorso paternità. Ditko ebbe l'idea grezza, ma fu poi Lee a trasformarla in quella che diede seguito al personaggio. Quindi, lavoro di squadra? Precisamente. Di fatti, ufficialmente, il personaggio è depositato ai nomi di entrambi.
11 - Eppure, come mai ancora oggi si commette questo errore? La risposta è più semplice di quanto crediate: speculazioni su speculazioni riguardo la loro rottura per incompatibilità lavorativa/caratteriale. Per chi conosce un pò a fondo la storia della Marvel nell'epoca in cui Stan Lee era il Tony Soprano della situa prima ancora che esistesse il personaggio di Tony Soprano con cui fare questo paragone, sa benissimo che Lee e molti dei suoi collaboratori finirono per bozzare pesantemente con Il Sorridente per una questione di retribuzioni, riconoscimento dei diritti per la paternità dei personaggi e molte altre cose. Se l'esempio più eclatante e alla luce del sole fu quello di Jack Kirby, quello di Steve Ditko fu più sotto banco...e per questo, più infame e amara. Lee collaborò con Ditko nella creazione delle storie in cui successivamente apparì il personaggio di Dr. Strange in veste di script-writer. Ditko disegnava e creava una trama sommaria in cui inserire prologo, svolgimento riassuntivo, qualche nota sui punti salienti e l'epilogo; Lee invece, si occupava di sviluppare per intero la storia, scena per scena, vignetta per vignetta e completa di dialoghi (che gli venivano sempre molto bene). Di conseguenza, alla luce di ciò, se il personaggio era riconosciuto a 50/50, pure le storie dovevano esserlo, no? No. A Ditko, come a Kirby, veniva riconosciuto meno di quanto si meritassero effettivamente; anche se i dissapori tra Lee/Ditko cominciarono a metà anni '60, già sul lato creativo potevano sentirsi molti screzi. Dunque, è una diceria fatta solo per gonfiare la separazione del sodalizio dei padri dell'Uomo Ragno e Dr. Strange.
10 - Al di là di questo, Stephen "Dr. Strange" Strange fece il suo debutto ufficiale su Strange Tales #110 del 1963, dividendo inizialmente la testata prima con le avventure soliste della Torcia Umana dei Fantastici Quattro, e poi con quelle di Nick Fury: il bellissimo, stupendo, favoloso e brillante Nick Fury di Jim Steranko (scusate, il fanboysimo per Steranko ha preso un attimo il sopravvento, scusate). Il personaggio, inoltre, intervallava le sue storie soliste con frequenti team-up e camei in altre testate Marvel, giusto per fare un pò di pubblicità al personaggio.
9 - Tra le altre cose, visto che se ne è parlato, se volete accaparrarvi l'originale Strange Tales #110, preparatevi a scucire la bellezza di $61,000: prezzo estimato per il valore del fumetto.
8 - E daje che daje, alla fine lo Stregone Supremo ottenne la sua prima testata personale, con tanto di logo personalizzato in bella vista...che però, alla fine, era soltanto un cambio di titolo del mensile Strange Tales, rinominato Dr. Strange per sottolineare l'arrivo di un protagonista singolo; di fatti, la numerazione totale continuò e lo Stregone Marvel subentrò al mensile dal numero #169...
7 - ...rimanendoci fino al numero #183. Purtroppo la formula con solo Dr. Strange non ebbe molto successo, proprio perché si presentava come personaggio principe degli outsider, all'epoca figura non ancora rivalutata dai lettori e piuttosto snobbata. Roy Thomas (al timone della testata solista del mago) cercò di ringalluzzire le vendite piegando un pò il personaggio agli usi e costumi tipici dei supereroi, inventandosi una nuova identità segreta e addirittura un costume completo di maschera.
Per i profani, il design del costume è ad opera del sempre sia lodato Gene Colan.
6 - Il Dr. Strange divenne un personaggio famoso tra i fattoni e abituali consumatori di LSD, soprattutto grazie al libro di Tom Wolfe "The Electric Kool-Aid Acid Test", dove lo scrittore spiegava quanto si scimmiava a leggere i viaggi interdimensionali ed esoterici del mago sotto gli effetti della droga preferita dei Beatles.
Del resto, con modi fatti con questi cazzabbubboli che manco Salvador Dalì, sfido io a non andare in fissa.
5 - Giusto perché anche la Marvel non era da meno, quando si trattava di metodi per scrivere il Dr. Strange, come cortesia professionale, fecero apparire Tom Wolfe in un cameo su Dr. Strange #180 del 1969.
4 - Il suo primo amore, Clea (maga e abitante della Dimensione Oscura) doveva inizialmente entrare nelle sue grazie, conquistare la sua fiducia, e poi ucciderlo. Ma poi finì con l'innamorarsene e non se ne fece più niente. E i fan di Devil che si lamentano di Karen Page.
3 - Doctor Strange #176 del 1969 fu un numero abbastanza eclatante per due motivi: 1) Motivo meno importante, si scopre che è nato nel mese di Novembre (giorno e anno sconosciuti); 2) Motivo più importante, nella sezione delle lettere si potevano leggere lettere di illustri personaggi come Johnny Chorny, Joe Sykora, John M. Stuart, Jeff Tedford, Philip Proctor, Gabe Eisenstein, Michael Tierstein e Ron Fisher.
2 - Volete per caso conoscere tutti, ma proprio tutti gli incantesimi utilizzati dal Dr. Strange? Se cliccate qui, qualche pazzo ha lavorato ad un sito chiamato The Lesser Book Of Vishanti, dove sono racchiusi tutte le formule magiche utilizzate dallo stregone.
1 - Il luogo in cui Stephen Strange vive (nonché sua base d'operazione principale) è il Sancta Sanctorium, geograficamente situato al 177A Bleecker Street del Greenwich Village a New York City. Nella vita reale, i fumettisti Roy Thomas, Gary Friedrich e Bill Everett (per un certo periodo della loro vita) vissero in un appartamento in quel complesso. Questo fatto curioso ispirò Roy Thomas che, nel periodo in cui scriveva la serie, decise collocare geograficamente la base operativa del Dottore a quell'indirizzo.
E con questo è tutto, nella speranza di averi un pò nerdamente acculturato, noi ci vediamo settimana prossima con altre curiosità. A presto!
- Symo
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