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giovedì 12 novembre 2015

Chi ha sollevato Mjolnir? (Thor 50th Anniversary Tribute - Parte 3)

Questo post avrebbe dovuto uscire praticamente la settimana dopo in cui la Marvel annunciò che il prossimo Thor sarebbe stato un Thor femmina. Perché? Per far vedere che non è la prima volta che succede e che, quando qualcun'altro brandisce l'arma per eccellenza del Dio Del Tuono, è un momento davvero epico e indimenticabile...e che, sopratutto, benché Thor sia un Dio, il personaggio è sempre stato molto umano e capace di sbagliare: i passaggi di testimone sono solo un modo per farlo tornare più forte di prima, e per dimostrare al lettore, che i duri cominciano a giocare solo quando il gioco si fa durissimo...e non c'è sfida più grande ed appassionante, di quella votata a riprendersi ciò che è proprio di diritto. Quindi, non perdiamo tempo, e addentriamoci nel post di oggi: Chi ha sollevato Mjolnir?


Citando Chi Ha Incastrato Roger Rabbit, apriamo le danze alla 3° parte Thor 50th Anniversary Tribute. Per questo post, ci si muove in maniera semplice ed agile: si redigerà un semplice listone, dove si elencheremo tutti i personaggi della Marvel Comics che si sono dimostrati degni di sollevare il martello di Thor e in quale occasione hanno dato modo di dimostrarlo; plus: un piccolo specchietto informativo sul martello Mjolnir. Tutto chiaro? Bene, allora, e via che si va!




Mjolnir: Man At Arms, scansati, per cortesia

Come tutti sanno, Mjolnir è l'arma per eccellenza di Thor, nonché tratto caratteristico che ufficializza il titolo di "Dio Del Tuono", come se fosse 'naccatapulta una sorta di distintivo. Chiunque ne entri in possesso, se si dimostrerà degno di brandirlo, accederà senza limiti al potere racchiuso in questo martello. Ma qual'è la storia di quest'arma? E di preciso, quali poteri conferisce? Cosa ci vuole esattamente per esserne "degni"? Continuate a leggere!


La costruzione di Mjolnir (letteralmente "frantumatore") fu commissionata ai Nani per ordine di Odino, il quale voleva creare l'arma perfetta e di default per il Re di Asgard; della serie: quel succhia thè a tradimento di Artù c'ha Excalibur, perché io son così stronzo da non avere un'arma che mi contraddistingua? Gli autori della creazione furono i fabbri Eitri, Brok e Buri, i costruttori di armi più abili di tutti i Nove Regni, capaci di trovare l'arma giusta per ogni guerriero e dotarla delle caratteristiche e dei poteri più indicati per il carattere del possessore; nel processo creativo, il trio utilizzò il nucleo di una stella come matrice principale per la forgiatura, per creare una sorta di "cuore"dell'arma, per poi rivestire il tutto con il metallo Uru: il metallo "autoctono" di Asgard e rinomato in tutto l'Universo Marvel come la seconda lega metallica più forte e resistente in assoluto. Addirittura, si narra che durante la forgiatura ci fu un "piccolo" incidente: la stella andrò in supernova e creò un esplosione così intensa da raggiungere anche Midgard (la Terra), decimando i dinosauri...o almeno, si è lasciato intendere che la possibile spiegazione della loro estinzione sia questa. A giocattolino pronto, Odino completò il tutto potenziandolo ulteriormente con qualche incantesimo che gli donò l'abilità di svolgere la sua principale funzione; poi, utilizzò Mjolnir in diverse battaglie, tra cui quella in cui uccise Laufey ed accolse nella sua famiglia il trovatello Loki, futuro Diodelle Fangirl artefice dei principali ammazzanti di testicoli. Quando poi si rese conto che il primogenito, Thor, stava crescendo e che doveva pensare a cosa lasciargli di suo (visto che ad Asgard non si usa pagare il corso per la patente ai diciott'anni), decise donare al figlio l'arma che l'avrebbe accompagnato per la vita, una volta che questi sarebbe diventato il sovrano di Asgard, dopo essersi dimostrato degno nel "ruolo formativo" di Dio delle tempeste; si, una sorta di "guadagna punti e vinci l'arma più potente della mitologia nordica".


Ma, come anticipa l'immagine, parliamo ora dei suoi poteri...che non sembra eh, poiché i film lo rappresentano solo come coso per spaccare e sparare tuoni, ma Mjolnir è un'arma di Classe Omega. La classificazione di livello "Omega" (che, con tutta probabilità, avete già sentito quando si parla dei mutanti) è la misurazione alla Marvel del livello di potenza di un oggetto o una persona; Omega, vuol dire che il suo potere ha raggiunto i limiti raggiungibili, se non addirittura superati verso livelli incalcolabili. Il martello di Thor fa parte di questo piccolo circolo privato di armi di distruzione di massa oltre ogni immaginazione, in cui fanno anche parte: Il Cubo Cosmico, nel Nega-Bande di Marvel Boy/Noh-Varr, Terrence Ward/Trauma e Tactigon. Ma cosa può esattamente fare il martello, per essere considerato così potente? Facciamo una lista dei poteri finora conosciuti:

- Manipolazione Atmosferica: Capacità di controllare il tempo e generare pioggia, vento, tuoni, fulmini, temporale, uragani, tornado, tempeste di neve, maremoti, vulcani che esplodono, terremoti e piogge torrenziali che può espandere su scala mondiale.
- Volo: Dopo averlo scagliato con grande forza e, tendosi attaccato alla cinghia, il possessore del martello può volare. La velocità raggiungibile è pari a quella del suono.
- Collegamento Mistico: Mjolnir e il possessore sono inseparabili.Quando il martello si allontana troppo dal Thor, perché magari scagliato troppo lontano, questi ritorna da lui infrangendo qualsiasi barriera pur di obbedire al comando.
- Proiezione Energetica: Oltre ai colpi energetici al gusto di tuono, Thor può ricorrere al famigerato God Blast. Praticamente, incanalando la sua forza vitale e le sue energie divine nel martello, Thor è capace di vibrare un colpo energetico di smisurata potenza.
- Barriere Magiche: Capacità di creare campi di forza di natura magica impenetrabili; non hanno limiti su quello che possono proteggere e per quanto tempo. 
- "Energy Detector": Come mi piace chiamarlo. Il martello di Thor può scovare e tracciare qualsiasi tipo di energia e seguirla fino alla fonte. Può anche svelare ogni tipo di illusione e/o inganno/ologramma di ogni tipo. 
- Teletrasporto: Generando un vigoroso vortice, Thor può viaggiare tra lo spazio conosciuto e non. Non importa quanto sia lontana la destinazione, Mjolnir può coprire distanze senza limiti e sul piano fisico un cui si trova il possessore e anche attraverso svariate dimensioni. Può permettergli anche di viaggiare nel tempo.
- Manipolazione della Materia: Facendo girare l'arma ad una velocità ciclotronica, Thor può manipolare la materia da un livello molecolare su vasta scala, che gli consente di donargli altri configurazioni e persino di trasmutare gli elementi stessi.
- Immunità Magica: E che vor dì? Nel senso che nessun'altra forza nel creato può corrompere l'originale natura del martello. Non si possono annullare i suoi poteri, non si può manipolare la natura dei suoi poteri e non si può nemmeno annullare l'incantesimo del merito che vigila sull'arma. Mjolnir è così dalla sua creazione e così rimarrà. 

Ricordo che stiamo parlando di un'arma sola. Il martello poi dispone di altri poteri che, però, nell'elenco non abbiamo citato perché utilizzati una volta sola in tutta la storia editoriale di Thor; per fare un esempio: in un numero dei Vendicatori, Thor riusciva a far diventare la formazione attuale invisibile e intangibile, potere utilizzato solo in quell'occasione e poi chi s'èvvisto, s'èvvisto.




Mjolnir: Excalibur, scansati, per cortesia

Ma c'è un potere di cui non abbiamo ancora parlato. Un potere passivo che impedisce, a chiunque, a prescindere, di impossessarsi del martello, e non solo questo potere rende impossibile sollevarlo, ma anche accedere a tutti i poteri sopra descritti: stiamo parlando de L'Incantesimo del Merito. Odino mise questo incantesimo magico sull'arma perché, ad un certo punto della sua vita, Thor era diventato un'arrogante e borioso coglione bellicoso, sempre in cerca di rissa e sfide degne di lui; così, per insegnarli un pò d'umiltà, non solo lo confinò nel corpo del medico zoppo Donald Blake, ma mise anche questa "clausola" magica sul martello: Chiunque brandirà questo martello, se ne sarà degno, possiederà il potere di Thor, Dio del Tuono. E' questo che recita l'incantesimo...ma cos'è che ci vuole per esserne degni? Questo non è mai stato effettivamente chiarito in maniera esaustiva al di fuori dei comics: per fortuna che c'è Symon qui per voi. 

Bisogna avere, sostanzialmente, il cosiddetto "cuore puro". E per averlo, bisogna rispettare queste caratteristiche: innato altruismo, attitudine al comando, forza di volontà, coraggio, rettitudine e credere in ideali come la giustizia e la difesa dei più deboli. E' altamente difficile che tutte queste caratteristiche sia presenti in un solo uomo, ma questo non vuol dire che sia improbabile trovarne qualcuno...e infatti, nella cinquantennale storia editoriale di Thor, ci saranno più persone che si dimostreranno degne di tale arma. Vediamo le principali.


Beh, ovviamente, Odino è tra quelli che possono sollevare il martello perché ha preso la corsia preferenziale intitolata: "L'ho commissionato io, quindi, io può". Donald Blake lo segue a ruota (o meglio, a rotula, vista l'evidente gambizzazione); il Dr. Blake è stato il primo essere umano a cui Thor è stato legato, e i due condividevano, tra le altre cose, lo stesso corpo e gli stessi ricordi pur essendo entità distinte, e al battere del bastone da passeggio sul terreno, Blake si dava il tag con Thor. Don ne è degno per via della sua professione di medico e un particolare tatto e delicatezza verso i meno fortunati, che compre più di molti altri per via della sua condizione di handicap fisico. 


Poi abbiamo il caro vecchio Beta Ray Bill e il pezzentissimo Red Norvell. Bill è un alieno appartenente alla razza dei Korbin (umanoidi con la faccia da cavallo) approdò in un atterraggio di fortuna nella Via Lattea e in prossimità della Terra; su richiesta di Nick Fury, Thor andò a controllare finendo vittima della solita incomprensione che finì per far scontrare i due. Con grande sorpresa del Tonante, quando Bill acchiappò il bastone di Don Blake per percuoterlo, questi attivò la trasformazione e acquisì la forma che vedete qui sopra; la questione fu poi risolta ad Asgard, dove Bill restituì il martello al legittimo proprietario e Odino, per premiarlo della sua impresa di sollevare Mjolnir, costruì una esatta replica dell'arma che ribattezzò Stormbreaker (acquisì, inoltre, lo status di Asgardiano onorario). Red Norvell, invece, quello che sembra Eric Clapton ospite del Folkfest, era un regista di documentari che s'innamorò di Lady Sif mentre ne stava girando uno su Asgard; convinto da Loki, si sottopose ad un rito magico che gli donò gli stessi poteri di Thor al fine di sconfiggere il fratellastro del Dio della Menzogna e conquistare l'amore di Sif. Ci riuscì ma fu convinto dalla stessa che aveva combinato una cazzata e rischiava di far scatenare il Ragnarok prematuramente, così, per rimediare, si consegnò spontaneamente a Hela; anni dopo venne resuscitato da Odino per prendere il posto di Dio del Tuorno, quando il Padre di Tutti bandì Thor da Asgard e lo spogliò di tutti i suoi titoli e poteri. Da qui, comincia una roulette russa di morti e resurrezioni che manco Jean Grey; tutt'oggi, il uso status è poco chiaro ma lo preferiamo in panchina mortifera. 


Il tipo biondo con il capello zarro è Eric Masterson, meglio conosciuto come Thunderstrike. Eric trovò per caso un Thor ferito e malmenato e, preso da un senso di responsabilità che manco l'Uomo Ragno, si apprestò alle cure del Dio ferito; proprio mentre era impegnato nell'ultima medicazione, Masterson fece da scudo umano e protesse Thor da un raggio mortale ai danni del Riccioli d'Oro. Per salvare al vita di entrambi, con il permesso di Odino, Thor ed Eric si legarono assieme proprio come fece anni addietro con Don Blake. Acquisì l'accesso a Mjolnir e il ruolo di Dio del Tuono dopo che Thor uccise Loki in un impeto di rabbia (poi si scoprì che era un barbatrucco del pistolotto cornuto), e Odino spogliò Thor del suo poteri e li donò a Eric, che se ne dimostrò più degno e prese il nome di Thunderstrike; purtroppo per Masterson, la vita da eroe non gli calzava proprio a pennello e fu corrotto dal nemico Bloodaxe. La purificazione dall'influsso malefico gli costò la vita e il ruolo tornò a Thor. L'altro invece, beh, è Capitan America: non ha bisogno di presentazioni. Per via della sua integrità, onestà, rettitudine, idealismo e purezza di spirito, Steve Rogers è degno del martello ed è riuscito a sollevarlo in due memorabili occasioni: in Thor #390 e Fear Itself #7.


E arriviamo agli ultimi: Wonder Man e Jake Olson. Partendo dal secondo, che è più semplice: Jake era un paramedico che finì ucciso durante una battaglia tra Thor e il Distruttore, in cui finì ammazzato pure il Riccioli d'Oro stesso. Finito nel Valhalla, la divinità Marnot propose al Dio un accordo: tornare alla vita, condividendola però, con quella di Olson, come faceva ai tempi di Don Blake. Thor accettò perché vide la cosa come una sorta di "punizione" per essersi lasciato guidare troppo dalla foga della battaglia ed aver causato la morte di un'innocente; Thor poi espierà la sua pena in tempo per prendere le redini del regno quando Odino morirà e i due si separeranno, tornando ad essere entità distinte. Per Wonder Man, invece, è tutt'altro discorso. L'alter-ego di Simon Williams è il primo caso di una persona indegna che solleva Mjolnir per necessità; per sconfiggere una superpotenziata Incantatrice, Wonder Man acquisisce brevemente dei poteri divini, così Thor concede a Simon di utilizzare il martello per avere maggior potere ed assicurarsi la vittoria. Ebbene si, avete letto bene: c'è un modo per aggirare l'incantesimo del merito...che però, deve venire sempre dal possessore. Odino e Thor (rispettivamente, creatore dell'arma e dell'incantesimo, e principale possessore di Mjolnir) in caso di estrema necessità, possono cedere alla persona che reputano più degna per risolvere la pericolosa situazione, la possibilità di utilizzare il martello per risolvere la questione, per poi far tornare le cose alla normalità. Ma è solo un eccezione che conferma la regola.



E questo è quanto, carissimi Teleguardoni. Anche la Parte 3 finisce qui; se avete ancora voglia del Dio del Tuono, allora pazientate, che Giovedì prossimo ci sarà la Parte 4 del nostro Thor 50th Anniversary Tribute.

- Symo

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