Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

sabato 19 settembre 2015

Winnie The Poosher (ASCW Classic #4)

Quando ero piccino, ci sono stati dei momenti che gli Inglesi definirebbero "a pain in the ass": i miei lavoravano tutto il giorno, mia Nonna non aveva troppa voglia di starmi dietro e i miei amici non potevano venire a casa mia tutti i giorni a farmi compagnia, che insomma, 'na vita ce l'hanno pure loro. Quando ero piccino credevo che essere figlio unico era la cosa peggiore del mondo, si era sempre soli e il divertimento finiva quasi subito; da piccolo, soffrivo un sacco la solitudine e a volte trovare qualche coetaneo con cui alleviare questo dolore era difficile...ma non perchè fossi un appestato o che, era sempre il tempo che veniva meno. Per questo mi parcheggiavo spesso e volentieri davanti alla tv e mi sparavo una trafila di cartoni animati; da Batman a (quel obrobrio) di Terry & Maggie, dai 5 Samurai a (quell'insopportabile) Hello Spank, da Kiss Me Licia a (l'osceno) Holly & Benji. I miei occhi hanno passato in rassegna tutte le serie animate che Mediaset, Rai, Antenna 3, MTV e Tele Monte Carlo avevano da offrire, e ovviamente, c'è quella che mi è rimasta più in testa (e nel cuore) e quella che me ne è rimasta in testa di meno (per poi prenderla per il culo su queste coordinate). Solo una mi è sempre sembrata molto diversa dalle altre, con qualcosa che non andasse e con una atmosfera molto distaccata da tutte le altre serie animate. Parlo di Winnie The Pooh...e quella strana voglia di Prozac+ che viene quando lo guardi. 


Che i personaggi di Winnie The Pooh si differenziavano di gran lunga da tutti i loro "colleghi", insomma, s'era un pò capito, bastava guardare Ih-Oh, l'asinello di pezza perennemente depresso. Insomma, prima s'è citato Batman no? Beh, anche Bruce Wayne ha dato fuori di cervello quando sono morti i suoi...però mica sta li tutti i giorni a deprimersi e a ripetersi quant'è stato sfortunato. Lo fa solo nei weekend, il resto delle settimana massacra di botte a mani nude i criminali vestito da pervertito (eh oh, ognuno il lutto se lo elabora come più gli fa comodo). I protagonisti del cartone, tutti ricalcati su pupazzi di pezza regalati da parenti vari al loro creatore...non so voi, ma trasmettevano un profondo senso di disagio e di distacco dal resto del mondo dei cartoni...se ne stavano li, nell'angolino, a farsi gli affari loro, a mangiare miele a tradimento, a parlare ad amici immaginari o parenti morti. Il punto è che quando sei piccino pensi che siano una cosa messa li giusto per ridere, tipo un esempio: pensi che siccome la parola "asino" sia usata per descrivere in modo dispregiativo una persona poco intelligente, si pensa che l'asino in persona si offenda e si deprimina...e invece? E invece scopro qualche giorno addietro che, non solo il personaggio dell'orso di pezza era un libro i cui diritti dell'opera sono stati comprati dalla Herr Crudelia DeMordor Inc., ma che dietro quella scorza di personaggi innocenti per bambini deficienti si nascondono personaggi con seri problemi mentali e caratteriali, profondamente disturbati dalle peggiori malattie esistenti. Non mi credete? E allora, usciamo le prove per cortesia, e mettiamo a nudo questa gabbia di poveri pazzi mentali, roba che in confronto il Joker deve nascondersi. 


In ordine, abbiamo:

- Disturbo del Comportamento Alimentare, associato a quel panzone mangiamiele a tradimento di Winnie The Pooh.
- Disordine del Deficit d'Attenzione e Iperattività, associato a Tigro e alla sua aria poco intelligente e il suo fare da assiduo consumatore di ketamina.
- Depressione, associata a Ih-Oh, che essere l'unico normale in quella foresta di schizzati, prima o poi doveva arrivare. O forse è per un altro motivo, come suggeriscono i Griffin?
- Ansia, associata al fastidiosissimo Pimpi.
- Disturbo Ossessivo Compulsivo, associato a Tappo, l'incubo di tutti i ragazzini con la cameretta disordinata.
- Schizofrenia, associato a Christopher Robin, perché un ragazzino che non solo s'immagina pupazzi parlanti, ma addirittura pupazzi parlanti con malattie mentale, qualche problema con se stesso e chi lo circonda ce l'ha di sicuro. Garantito al limone.

E pensare che credevo che la solitudine fosse la cosa peggiore del mondo. E pensare che la gente faceva delle storie a Norman Bates di Psycho perchè parlava con la Mamma morta, si vestiva come lei e aveva ricreato la sua personalità nella sua testa. Che ingiustizia. Non c'è più religione, guarda.

- Symo

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...