Continuiamo con la nostra sfilza di film che sto guardando in questi giorni? Ovvio che si! Ehi...un momento! Ma è tutta qui la tua introduzione? Deh, inventatevela voi una nuova introduzione ogni giorno! Vai con la recensione di CONFESSIONI DI UNA MENTE PERICOLOSA.
Trama:
Chuck Barris è un uomo il cui sogno è lavorare in televisione. Nonostante però tutti i tentativi e tutti i sacrifici, egli si accorge ben presto che il mondo della TV è un modo crudele, avido e meschino dove più di una volta i suoi progetti verranno respinti impedendogli così di diventare famoso. Contemporaneamente, Chuck viene contattato dall'agente Jim Byrd che gli offre un lavoro come agente della CIA.
Il mio Parere:
Il film non è altri che la versione cinematografica della autobiografia non autorizzata di Chuck Barris, uno dei più famosi creatori e conduttori televisivi della TV americana. Nel lungometraggio (e, quindi, anche nell'autobiografia stessa) si ripercorre non solo la sua vita ma anche la sua carriera come uomo della televisione, le difficoltà che ha dovuto incontrare e cosa l'ha portato alla creazione del suoi programmi più famosi, tra cui La Corrida: format che poi è stato importato anche in Italia per esser presentato da Corrado Mantoni. Una cosa particolare che viene mostrata sia nel film che nella autobiografia è che lo stesso Barris afferma che durante gli anni '60/'70 è stato un agente della CIA e che, quando prestava servizio come agente con il compito di scovare i comunisti della Seconda Guerra Mondiale, abbia ucciso 33 persone. Che sia vero o no quanto affermato dal creatore della Corrida, che sia stato o meno un agente segreto, io penso che sia il caso di valutare la pellicola per quello che è, cioè un film, un film che vede per la prima volta alla regia George Clooney che riesce brillantemente a regalarci un thriller intelligente, accattivante e dagli spunti interessanti ed originali grazie anche all'aiuto di un cast di attori d'eccezione che hanno ben empatizzato la parte (Sam Rockwell sopratutto) incalzando così il coinvolgimento da parte dello spettatore. Confessioni Di Una Mente Pericolosa non è solo lo specchio di una società, quella degli anni '60/'70, non è solo una sua fedele ricostruzione di usi/modi/costumi...ma è anche un retroscena guidato verso il lato oscuro della televisione e ad eventi che hanno portato alla nascita della proverbiale "tv spazzatura" oltre che ad un introspezione della figura di un agente segreto tormentato dai rimorsi.
Conclusioni:
Un film decisamente ottimo che tiene attaccato alla sedia lo spettatore grazie a spunti molto buono collocati con saggezza nella pellicola. L'azione, i dialoghi, l'introspezione, tutte brillantemente sceneggiate e ottimamente scritte. Un film che diverte ma fa anche riflettere.
- Symo
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