Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

giovedì 18 maggio 2017

Top 10 - Canzoni Preferite di Davide Van De Sfroos

Sinceramente, non c'è un grande perché dietro a questa decisione di fare una classifica personale e soggettiva su quale siano (sempre secondo me) le 10 migliori canzoni del comasco Davide Van De Sfroos, eroe dei nostri tempi e che non teme il faccia a faccia, cantando con il suo folk in dialetto per la Lombardia e dintorni.. Ieri ero uscito dalla doccia (eh già, mi lavo anche io eh) e in testa c'avevo un motivetto di una sua canzone che non mi andava via e siccome oggi non sapevo cosa fare, allora andiamo con questa Top 10. Che tanto, prima o poi, dovevo farla sul Davide, soprattutto dopo che il cantautore è anche'egli vittima dei fan dell'ultim'ora arrivati dopo l'esibizione a Sanremo. "Ah, in casa mia, il disco di Yanez è su tutti i giorni a tutte le ore!" li senti dire. E gli altri dischi li usate come sottobicchieri? Questo post è dedicato anche a voi, fan dell'ultim'ora, ascoltatevi un pò di vero Davide va.


N° 10 - Caino e Abele


Anno: 1999
Album: Per Una Poma

Questa è stata la prima canzone che ho ascoltato del Davide. Era il lontano 2006 e tornavo da una vacanza di quindici giorni in Puglia con l'oratorio e, nel viaggio di ritorno, sul bus questa canzone andava appalla. Più tardi poi, con l'avvento di Internet alla Symo's Mansion, abbiamo provveduto a recuperare l'intero repertorio. Ma questa, ha sempre un posticino particolare nel mio cuorisino (essendo la prima ascoltata in assoluto). Fa parte di un disco di sole tre canzoni dove il Van De Sfroos re-interpretata passi della Bibbia nella sua chiave tragicomica.



N° 9 - Cyberfolk


Anno: 1999
Album: Brèva e Tivàn

All'apparenza, leggendo il testo ed ascoltando le parole, sembra una canzone contro la tecnologia, ma apparentemente no, come diceva Fabio DeLuigi quando imitava Carlo Lucarelli. Più che contro la tecnologia, è contro la gente che si fa rincoglionire dalla tecnologia, trasformandosi in automi senz'anima, dalle emozioni programmate e dalla routine senza opporsi minimamente e tentare qualcosa di diverso. Già dalla prima strofa si capisce, quando dice: "La donzelletta, viene dalla campagna, cun scià la Volvo, cun sciù la Volvo" riprendendo un pezzo della poesia Il Sabato Del Villaggio di Giacomo Leopardi e modernizzandolo, trasformandolo in un passo moderno. Notevole eh?



N° 8 - Il Camionista Ghost Rider


Anno: 2011
Album: Yanez

Unica canzone che riesco ad ascoltare ancora di questo disco, non perché io l'abbia ascoltato troppo, ma perché è talmente diffuso tra i fan dell'ultimo ora che dalla loro bocca senti solo il nome Yanez. Sembra quasi che sia la prima parola che abbiano pronunciato da piccoli; in tutta onesta, 'sto disco ha rotto i coglioni, c'è di meglio nel repertorio del Davide. Però! In verità e in verità vi dico, che questa canzone merita davvero una menzione tutta sua; brano parecchio citazionista (inutile elencare chi e cosa cita, ascoltate e capirete da soli) e tai toni piuttosto redneck country questo è il classico brano sottovalutato che però mostra la bravura in sè del musicista, e lasciate fare, che Van De Sfroos di musica ne sa un sacco. Consigliata come prima canzone da ascoltare il Lunedì mattina mentre si va al lavoro, o a scuola, o dove volete voi, fa accettar di più il fatto di essere in giro il Lunedì mattina invece di essere a letto a dormire o su qualche spiaggia a sorseggiar Margarita.



N° 7 - El Baron


Anno: 2005
Album: Akuaduulza

Eh, forse questa è quella che (per quanto riguarda il significato) sarà più difficile da capire, dato che non parla semplicemente di un Barone un pò eccentrico e sopra le righe. Il cd dove è contenuto questo brano uscì in concomitanza con il suo romanzo Il Mio Nome E' Herbert Fanucci ed è, a conti fatti, da considerare come la colonna ufficiale del libro. Funziona così, prima si legge il libro, poi si ascolta il cd, perché le canzoni che ha scritto sono proprio dedicate a quanto ha scritto nel romanzo: una vera e propria colonna sonora, non so come altro descriverla. Certo, si può ascoltare anche così, non è che se non avete letto il libro e ascoltate lo stesso il cd allora arriva Liam Neeson e vi crepa di mazzate eh, è solo che per capirlo di più vi conviene fare così. Poi oh, è un consiglio questo!



N° 6 - Poor Italia


Anno: 1995
Album: Manicomi

Senza paura di percosse e di gente che viene a casa mia a tirarmi i mattoni alle finestra e i sacchi di piscia, dico in tutta onestà, che questa è la classica canzone dal significato intramontabile poiché è scritta su cose/fatti/persone che difficilmente cambieranno il loro essere (in questo caso, noi Italiani). E' una moderna Svalutation, brano del 1976 di Adriano Celentano, che se la ascolti ora ti senti d'accordo su ogni singolo punto, pure sulle pause e sulle parole in Inglese sgrammaticato. Se dobbiamo fare il paragone con questo piccolo capolavoro del Molleggiato, possiamo dire che Svalutation analizza gli Italiani e l'Italia dal punto di vista politico/economico (argomenti su cui Celentano, bene o male, s'è sempre soffermato...sopratutto negli ultimi anni) mentre la Poor Italia del Van Di Frodo analizza gli Italiani e l'Italia dal punto di vista caratteriale/comportamentale. Se qualcuno vi chiede di fare una ricerca sull'Italia, fateli ascoltare sta canzone ed è bella che fatta; un connazionale che legge queste righe potrebbe dire: "Wow, che bella presentazione che ci dai!". Beh, amico, ce la siamo cercata, non credi?



N° 5 - Il Duello


Anno: 1999
Album: Brèva e Tivàn

Brano dai toni molto Western (e voi sapete che ste cose mi piacciono un sacco), altro esempio di come il Davide, nonostante possiamo classificare il suo genere sotto l'etichetta Folk, sappia creare canzoni di tutt'altro genere senza cagar fuori dal cesso mantenendo il suo inconfondibile stile. Sostanzialmente, la canzone prende per il culo l'uomo e la sua a volte irritante voglia di litigare con tutti, soprattutto con quello che non conosce fino in fondo. Pregevolissima anche la versione Live contenuta nel cd Laiv del 2003. Se state leggendo questa Top 10 e vi sta piacendo, ringraziate questa canzone, che è il motivetto di questo brano che mi ha spinto a scriverla.



N° 4 - Sügamara


Anno: 2001
Album: ...E semm partii

...E semm partii è a tutti gli effetti un concept album: un disco che presenta in tutte le sue canzoni lo stesso tema analizzato da punti di vista diversi e sotto aspetti differenti; insomma, un tema analizzato in tutti i suoi aspetti ed incarnazioni, analizzato a 360° gradi. Questo secondo album della carriera solista del Davide (perché prima stava coi De Sfroos, poi sparatisi nel 1995) analizza un tema che è caro a molti musicisti: il viaggio. Si sofferma sopratutto su gli emigranti (come lo siamo stati noi Italiani negli anni '20 e '30) con valige di cartone, su persone che sognano di viaggiare, su persone che sognano malinconicamente di viaggi già vissuti e di disperati che, nel loro viaggio, cercano solo un posto dove stare. Sügamara è questo, una delle tante anime in pena che le prova tutte, pur di trovare la sua strada.



N° 3 - Manicomi


Anno: 1995
Album: Manicomi

Secondo e ultimo album dei De Sfroos, band dove ha militato il Davide dal 1992 fino al 1995, poi separatisi per motivi ancora ignoti (troppo vino nella vene?). Da li, il fu Davide Bernasconi continuerà per i fatti suoi riscuotendo il successo di cui tutti ne siamo a conoscenza. Il testo è piuttosto esplicito, e anche parecchio in Italiano (per quelli che si lamentano dell'incomprensibilità del dialetto laghèè), quindi non penso ci sia bisogno di ulteriori spiegazioni. Lascia spazio alla canzone, che di sicuro lo spiega meglio di me. 



N° 2 - Sguarauunda


Anno: 2003
Album: Laiv

"Ma quanti videoclip ha realizzato il Davide?" si chiede un fan qualunque, in una domanda legittima. Beh, due. Si esatto, solo due videoclip, questo e Yanez. Il perché non me lo chiedete, non c'ho il suo numero, quindi non posso tempestarlo su messaggi su WhatsApp per rispondere alla vostre curiosità. Ma se devo tirare ad indovinare, Van De Sfroos è un pò come gli Hardcore Superstar, sono entrambi degli animali da palco, a loro interessa a far musica e basta, queste "stronzate" mediatiche non le cagano tantissimo, a loro basta far musica e suonare. Cosa che, se vogliamo analizzare, avvantaggia ma anche danneggia...ma non siamo qui per analizzare, vero? Sguarauunda è un inedito contenuto nel cd Live Laiv di cui ancora oggi non ho molto chiaro il significato, ma sembra parli di una tempesta o comunque di un evento dove ci sta molto casino, come la canzone in se. 



N° 1 - Akuaduulza


Anno: 2005
Album: Akuaduulza

Ebbene si. Fra tutte le canzoni di Davide Van De Sfroos, questa è in assoluto la mia preferita. Anche questa contenuta nel cd che parlavamo nella 7° posizione ma, a differenza di tutte le altre, questa è ancor più capibile per chi è stato almeno una volta nei paesini di: Dongo, Gravedona, Domaso, Livo e dintorni. Akuaduulza descrive un mondo vicino ma dalla mentalità così lontana e indissolubilmente legata al lago; per uno che ha vissuto la propria infanzia in mezzo ai laghèè, può testimoniare che sono persone che chiamare "riservate" è una barzelletta. Arrivare a quei paesi non è per niente difficile, ma quello che è davvero arduo e farsi accettare da chi ci abita, evitare gli sguardi curiosi e diffidenti degli abitanti che fiutano lontano un chilometro la puzza di "straniero", entrare in quella mentalità che ha fatto di quelli che sono poco più che villaggi un universo a parte che ha chiesto in sub-affitto una fetta di Brianza sperata da quest'ultima da un invisibile incastellamento di differente mentalità lontana anni luce. Ma chi sono questi laghèè? Se dovessi usare la parole del Davide prese dal suo libro Le Parole Sognate Dai Pesci, gli descriverei così: "I pesci non hanno orecchie perché tanto non parlano. I pesci non sentono freddo e non hanno il mal di schiena. I pesci non stanno in ginocchio neanche quando li schiacci nella latta. I pesci non chiudono mai gli occhi neanche quando sono nella padella." Nonostante sia una canzone, è un pezzo scritto da un laghèè per i laghèè; non si chiede di essere capiti, non si chiede di essere accettati, si chiede solo di lasciarci stare nel nostro lago. E di non rompere i coglioni.



E questa era la mia personalissima classifica delle canzoni preferite di Davide Van De Sfroos. Ci tengo sempre a precisare che tutte le Top 10 che vedete sono fatte seguendo i miei personalissimi pareri e gusti riguardo l'argomento, quindi non incazzatevi se non vedete una certa canzone che vi piace in questa Top 10. Se davvero la considerate un capolavoro, allora potete sempre scriverla in un commentino qui da basso e presentarmi la vostra personalissima classifica, così da discuterne insieme. Una sola regola vi chiedo di rispettare: se proprio dovete inserire il singolo Yanez, fatelo senza farvi notare. Vi prego.


- Symo

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...