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lunedì 14 maggio 2018

Le 20 Curiosità su: Venom

Circa dal 5 Ottobre 2018, Sony e Marvel Studios distribuiranno nei vari cinemi mondiali il primo film solista su Venom, celebre nemesi dell'Uomo Ragno che nel film sarà interpretato da Tom Hardy, ergo è il caso di cominciare a fomentare la presa bene per il film parlando di 20 curiosità al nero alter-ego di Eddie Brock.


20 - Partiamo dall'inizio, ciò dalla creazione del personaggio, facendo subito un piccolo inciso. Venom è uno di quei tanti personaggi creati quando gli autori Marvel si sono resi conto che alcune caratteristiche sparse qua e là per il mythos Ragnesco potevano funzionare meglio se fuse in un unico personaggio. Per tanto, ogni tassello che ha portato alla creazione del V-Man non è stato messo a segno con la precisa funzione di dare vita a Venom, ma sono state idee sparse che solo dopo sono state unite a seguito di una intuizione. Intuizione da parte di chi? Lo scrittore David Michelinie e il disegnatore Todd McFarlane sono generalmente accreditati come i creatori del personaggio, sebbene ci siano delle dispute riguardo la paternità. Ma andiamo con il dovuto ordine. 

19 - Tutto comincia nella seconda metà degli anni '80, quando David Michelinie scriveva per le testate satellite dell'Uomo Ragno come Web Of Spider-Man. All'epoca Michelinie aveva in mente la creazione di un villain molto simile a quello che poi muterà in Venom e cominciò a lasciare tracce della sua esistenza nei vari numeri che scriveva. Questa cosa è comprovata dai numeri #18 e #24 della serie Web Of Spider-Man, dove quello che poi verrà accreditato retroattivamente come Venom senza farsi vedere. 


Su Web Of Spider-Man #18 del 1986 - scritto dallo stesso Michelinie e disegnato da Marc Silvestri - il futuro Venom non si vede ma spinge Peter Parker contro un convoglio della metropolitana. Tra le altre cose, questo numero è considerato da Michelinie il primo, vero esordio del personaggio. 


Sul #24 della stessa serie e anno - il cui soggetto è sempre di Michelinie, sceneggiato però da Len Kaminski e disegnato da Del Barras - il personaggio, sempre non mostrato, sbircia nella stanza di albergo di Peter. 

18 - Tuttavia, nonostante i semi piantanti, questa storyline riguardo l'introduzione di un nuovo villain rimase inattiva fino a che il supervisore nonché editor della serie Amazing Spider-Man, Jim Salicrup, richiese un nuovo avversario per il #300. Michelinie - nel frattempo messo in pianta stabile sulla serie ammiraglia - colse la palla al balzo e propose una primordiale versione del V-Man che si riallacciava direttamente ai camei nascosti illustrati sopra. Come spesso accade, la caratterizzazione originale pensata da Michelinie differiva moltissimo da quella odierna, soprattutto per il sesso, in quanto l'autore pensò il personaggio come una donna.

17 - Secondo lo script dell'autore, le origini dell'originale Venom consistevano in una donna incinta che rimane testimone della morte del marito che, mentre guidava un taxi, si distrae per ammirare l'Uomo Ragno mentre combatteva il Monolite Vivente, villain scelto dallo scrittore perché presente come antagonista in una graphic novel scritta da lui e disegnata da Marc Silvestri intitolata Revenge of the Living Monolith.


Lo shock provoca, inoltre, un aborto spontaneo che le fa perdere il bambino. Rimasta sola e mentalmente destabilizzata, il suo odio attira il simbionte alieno che odiava Peter Parker già di suo per esser stato rigettato da lui. Dalla loro unione nasce poi Venom.
PS che non c'entra nulla, però dopo quanto successo l'11 Settembre 2001 e aver visitato di persona Ground Zero e il museo dedicato al disastro, fa un certo effetto vedere la copertina di questa GN. Ma andiamo avanti.

16 - Nella sua proposta, Michelinie sottolineava come l'idea di usare il costume alieno venne dal fatto che lo scrittore era affascinato dalla capacità del costume di non innescare il senso di ragno di Peter. Altro potere che la Venom femmina avrebbe dovuto avere era quello di dare vita a dei figli simbionti, quasi una sorta di "perverso regalo" del simbionte che soppesava la perdita del figlio. 

15 - Salicrup però optò per un cambio di sesso e di origine poiché non credeva che tale personaggio potesse veramente essere una minaccia per il Ragno. Il che è un vero peccato perché questa abilità sarebbe stata una giustificazione migliore di quelle date per i figli di Carnage in Maximum Carnage. Delle originali origini, si tenne solo la particolarità del villain di riuscire a non far scattare il suo senso di ragno.

14 - Quindi David Michelinie plasmò la sua idea del Venom femmina in quella di Eddie Brock, discutendo con Peter David l'idea alla base del personaggio, in quanto Micheline scelse di usare una storia scritta da lui e disegnata da Rich Buckler come diretto retroscena.


Quella storia era La Morte di Jean DeWolff. La storia è conosciuta anche come La Saga del Mangia-Peccati, poiché Peter David pubblicò anche un sequel disegnato da Sal Buscema e che oggi sono pubblicati assieme quando le due storie vengono raccolte in volume. La prima originale storia con i disegni di Buckler è stata pubblicata tra il 1986 e il 1987 su Peter Parker, Spectacular Spider-Man #107-#110; il seguito con Buscema su Peter Parker, Spectacular Spider-Man #134-#136 del 1988. 

13 - Si ma, tutto 'sto cianciare sul costume alieno e poi non si spiega cos'è? Presto detto. Il costume alieno è ampliamento di un concetto introdotto dagli autori Jim Shooter e Mike Zeck, fumettisti che che firmarono non solo tutti i dodici numeri di cui è composto l'originale crossover Secret Wars, ma anche l'esordio del celeberrimo costume nero dell'Uomo Ragno comparso per la prima volta in assoluto sull'ormai leggendario Secret Wars #8 del 1984. 


A dire il vero, però, Shooter/Zeck furono solo coloro che ufficializzarono il cambio di costume del Ragno, ma non coloro che collaudarono l'idea. Per quello, ci pensò un fan di Spidey.

12 - Nel 1982, la Marvel chiese ai propri fan qualche idea accattivante per un nuovo costume dell'eroe; l'idea migliore venne da Randy Schueller, che se ne uscì con questa idea che qui vi traduco dalla originale lettera di Schueller:

"Ho pensato che sarebbe stato bello se Spidey potesse avere un upgrade dei suoi poteri o la possibilità di cambiare rapidamente abuto, così mi è venuta in mente questa idea dove Reed Richards confeziona un nuovo costume per Spidey usando le stesse molecole instabili di cui sono fatti i costumi degli FF. Le molecole instabili fluivano nei pori di Peter e gli permettevano di aggrapparsi meglio alle pareti, oltre che quella di aumentare il suo potere di attacco del 25% o qualcosa del genere. Ad ogni modo, immagino il nuovo costume come una versione stealth dell'originale costume originale. Nel migliore dei casi, tutto ciò che si poteva vedere su di lui era l'emblema di un ragno rosso sangue, sul petto."

Schueller scrisse nella sua proposta anche delle idee riguardo il funzionamento dei suoi lanciaragnatele simile al funzionamento dei guantoni laser di Iron Man che poi lo stesso Stark inserirà nell'armatura rosso-oro ribattezzata dai fan "Iron Spider". Unica differenza è che Randy ci arriverà tipo venticinque anni prima.

11 - A Rick Leonardi venne dato l'incarico di realizzare degli sketch per dare vita al design. La sua prova più fedele alle idee di Schueller fu questa:


Questo sketch venne pubblicato su Marvel Age #12 del 1984, numero che racconta qualche retroscena delle originali Guerre Segrete. L'unico cambiamento fatto fu riguardo ai colori, dove il rosso venne tolto in favore del bianco da Mike Zeck perché Shooter si rifece a quello della Donna Ragno, comparsa qualche numero prima. 


Ah, e l'idea dei lanciaragnatele Ironmannizzati si tradusse poi nella prima versione di lanciarangantele organici, come anche lo sketch fa notare.

11 - All'Editor-In-Chief di allora piacque l'idea e comprò la storia per 220,00$. Qui sotto, potete vedere la lettera inviata a Randy in cui si certifica l'acquisto dell'idea, il pagamento relativo alla vendita e anche una dichiarazione dove si diceva che - accettando questi soldi - l'idea diventava completamente di proprietà della Marvel Comics e, per tanto, la casa editrice si sarebbe sentita autorizzata ad apportare dei cambi all'idea originale qualora l'avesse tenuto necessario. 


Cosa che infatti avvenne. L'idea venne messa su carta solo due anni dopo e durante il crossover perché gli editori avevano bisogno di dare un fondamento più sensato al cambio del costume di uno dei personaggi dal tratto distintivo più iconico, un cambio che non si riducesse ad un semplice "cià, cambiamoci d'abito perché questo l'ho messo troppe volte".


10 - Come dice la lettera, a Randy venne data la possibilità di sceneggiare la storia in cui avviene il cambio. Ci provò due volte, ma in entrambe le occasioni le storie vennero rigettate da Tom DeFalco, che le supervisionò. Da alcune interviste raccolte negli anni, si scoprì come negli anni Randy non abbia ottenuto nessun riconoscimento pubblico da parte della Marvel che, ok, si, gli aveva ormai pagato l'idea e se ne era appropriata, però non ci fu proprio mai menzione alcuna - o ringraziamenti particolari - al fatto che Randy partorì uno degli aspetti che i ragno-fan ammirano più del loro beniamino. La sua completa storia venne alla luce del 2007 quando al cinema bazzicava il terzo, orribile capitolo della trilogia di Sam Raimi e il costume nero (e di conseguenza, anche un pessimo Venom interpretato da Topher Grace) faceva il suo debutto cinematografico. 

9 - Proseguendo, inizialmente il costume nero venne seriamente presentato come una versione più tecnologica del costume di Spidey, idea che poi mutò in quella del costume alieno, idea plasmata a puntate da John Byrne, Roger Stern e Tom DeFalco. Sul suo sito web, Byrne dichiarò che l'idea per un costume composto di materia biologica era una di quelle che aveva partorito quando, insieme a Chris Claremont, lavorava sulla testata Iron Fist per spiegare come il costume del personaggio venisse costantemente lacerato e apparentemente riparato nel numero successivo. L'idea venne scartata ma Byrne ricorda che Roger Stern venne da lui e gli chiese il permesso di poter utilizzare questa idea per una storia dove si scopre che il costume utilizzato da Spidey è di origine aliena.

8 - A permesso ottenuto, Stern scrisse il soggetto per Amazing Spider-Man #252 del 1984 in cui appare il costume per la prima volta su una testata Ragnesca. 


Questa qui sopra è la copertina. 


Questa, invece, è la tavola dove il costume compare per la prima volta sugli interi di una testata ragnesca. 

7 - Stern poi lasciò l'albo e fu Tom DeFalco - accompagnato dalle matite di Ron Frenz - a completare l'opera e a presentare al mondo l'idea del costume alieno, oltre che una intera saga conosciuta come Alien Costume Saga dove, per l'appunto, Peter scopre che il suo nuovo costume è vivo e cerca di sbarazzarsene. La saga è stata pubblicata tra il 1984 e il 1985 su Amazing Spider-Man #252–#263, The Spectacular Spider-Man #90–#100, Marvel Team-Up #141–#150 e Web Of Spider-Man #1


La Saga del Costume Alieno è anche conosciuta per il fatto che gli inseparabili DeFalco/Frenz approfondiranno il rapporto tra Mary Jane e Peter trasformandolo in qualcosa di più profondo e adulto, arrivando a firmare il famoso Amazing Spider-Man #257 dove MJ confessa a Peter di aver sempre saputo che egli è l'Uomo Ragno. 

6 - Era la fine degli anni '80 quando David Michelinie si trovò a dover presentare la sua idea che poi si tramutò in Venom e la cosa del costume alieno era stata archiviata da un po', così Michelinie decise di ripescarla per farci qualcosa di nuovo e - dal momento della creazione di Eddie Brock e lo spostamento su Amazing Spider-Man - lo scrittore lavorò per l'introduzione del villain per il #300 affiancato dalle matite di Todd McFarlane. Il Venom come lo conosciamo oggi conta della sua prima apparizione parziale - occultato tra le ombre - in Amazing Spider-Man #298 del 1988, per poi esordire completamente alla fine del numero successivo.


E da qui, cominciano i casini. 

5 - La questione su chi abbia creato Venom divenne argomento di contenzioso nel 1993 quando lo scrittore Todd McFarlane scrisse alla rivista specialistica Wizard, che aveva parlato dello stesso Michelinie definendolo co-creatore del personaggio nel #17 del gennaio 1993. Nella sua lettera di replica, Michelinie contesta la versione di McFarlane, dicendo che al futuro padre di Spawn si deve solo l'abilità di aver saputo dare l'iconica fisicità muscolosa (oltre che la bocca e i denti) al personaggio, che poi sarà successivamente resa più aggressiva e bestiale da Erik Larsen, aggiungendo denti ancora più aguzzi, la mostruosa lingua e la bava verde che autori come Mark Bagley prenderanno come versione di riferimento. 


Insomma, secondo Michelinie, McFarlane non dovrebbe essere considerato co-creatore di Venom solo perché i disegni presenti nel suo numero di esordio (Amazing Spider-Man #299 del 1988) portano la sua firma. Anche perché, per avvalorare la sua tesi, citò non solo l'accordo preso con Peter David per le origini di Eddie Brock (antecedenti all'ingaggio di McFarlane su Amazing Spider-Man) ma anche il fatto che la co-creazione del personaggio viene attribuita ai disegnatori che elaborano costume e sembianze dei personaggi o che realizzano la prima apparizione; ma siccome il costume della prima apparizione non fu progettato da McFarlane, non si poteva considerare co-creatore, anche se il suo modo di disegnare Venom rese il personaggio vendibile.

4 - A quel punto la disputa si fece un po' accesa e si venne a creare una vera Civil War tra autori. C'era chi la pensava come Erik Larsen, sostenendo che Michelinie aveva semplicemente impiegato il preesistente simbionte e suoi poteri per collocarli in una caratterizzazione ideata mediocremente, piatta, non credibile e stereotipata, come scrisse lo stesso Larsen in una lettera di risposta allo stesso Micheline disconoscendone - tra le altre cose - il contributo al personaggio. Chi invece la pensava come Peter David, cioè che Michelinie è il solo creatore, dal momento che l'idea di creare un personaggio a sé stante usando il simbionte alieno fu di Michelinie stesso, così come l'antefatto di Eddie Brock, e che senza l'idea di creare un personaggio del genere il personaggio stesso non sarebbe mai esistito.

3 - Questa disputa si innescò nel periodo - inizio anni novanta - in cui autori come McFarlane e Larsen stavano assaporando un grande successo e sfruttavano la loro popolarità pubblicando opere di cui detenevano i diritti con la loro nuova società, l'Image Comics, ed è possibile che questo problema sia solo una parte del dibattito più esteso sull'importanza degli scrittori opposta a quella dei disegnatori, iniziato in quell'epoca di Stan Lee e Jack Kirby. Riguardo a chi sia il detentore dei diritti va ricordato che, chiunque sia il creatore, Venom venne realizzato sotto contratto per la Marvel Comics, la quale pertanto resta l'unica titolare dei diritti su di esso. Insomma, tutto l'ambaradan si è risolto in: "Si, il litigio è tra due calciatori, ma la palla è mia, quindi ho ragione io". 

2 - Siccome nel mondo del fumetto, come abbiamo visto proprio in questo post, ogni idea non va sprecata e prima o poi salta fuori in qualche nuova salsa, nel 1993 arriverà il Venom femmina.


La versione femminile di Venom non è altri che Anne Weying Brock, ex-moglie di Eddie Brock. Anne viene a contatto con il simbionte quando il secondo Mangia-Peccati le spara e la creatura si unisce a lei per salvarle la vita. Il simbionte però si troverà meglio con lei che con Brock e deciderà di rendere il suo legame più profondo, tutto ciò a discapito di Anne, che non controllerà più il simbionte e arriverà a perdere la sua sanità mentale pur di toglierselo. Eddie alla fine riuscirà a ritornare in possesso del simbionte, ma Anne non riuscirà a togliersi quell'esperienza dalla testa e commetterà suicidio pur di trovare la pace. Anne appare per la prima volta su Amazing Spider-Man #375 del 1993 solo come Anne, come She-Venom su Venom: Sinner Takes All #3 del 1995. Morirà su Amazing Spider-Man #19 del 2000.

1 - Nonostante la macchinosità della creazione di Venom, il personaggio riscosse un successo pressoché globale, convincendo la Marvel a creare delle storie con lui protagonista. Paradossalmente, il successo non li convinse abbastanza da dare ad Eddie Brock/Venom una ongoing series tutta sua, preferendo dare al personaggio una serie di miniserie pubblicate una dopo l'altra e che, alla fine delle fiera, giudicando la cosa nel complesso, la successione delle mini funzionò praticamente allo stesso modo di una ongoing, anche perché una era il diretto seguito dell'altra. 


La prima miniserie fu Venom: Lethal Protector, miniserie di sei numeri scritta da David Michelinie e disegnata da Mark Bagley e che segnò l'ascesa di Venom da villain ad anti-eroe. 


Curiosamente, la prima, vera ongoing sul personaggio arrivò solo nel 2003 e il protagonista non era nemmeno Eddie Brock. La serie, scritta da Daniel Way e disegnata da artisti vari, durò diciotto numeri e aveva per protagonista un simbionte clonato da una lingua mozzata dell'originale Venom. 




E con questo è tutto. Nella speranza di averi un pò nerdamente acculturato, noi ci vediamo alla prossima con altre curiosità. A presto!

- Symo

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