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lunedì 19 giugno 2017

M.O.D.O.K. Assassin (la recensione)

Come detto qui, diamo il via ad una nuova Rassegna Stampa che ci terrà compagnia per un bel pò! Dopo aver affrontato le produzioni cinematografiche di franchise come Lupin IIII Cinque Samurai e I Cavalieri dello Zodiaco, spostiamoci un pò sui fumetti: in particolare, su Secret Wars 2015. Da oggi in poi, ogni settimana, tratteremo di un volume/storia legata al crossover e ne faremo la recensione, fino a recensire tutti i volumi di cui è composta la saga. Questa volta si continua con M.O.D.O.K. ASSASSIN.


Dati Generali:
Testi: Chris Yost
Disegni: Amilcar Pinna
Anno di Pubblicazione: 2015
Etichetta: Marvel Comics
Volume Contenente: M.O.D.O.K. Assassin (Vol. 1) #1-#5
Prezzo: 5,50 € (cad.)

Trama:
M.O.D.O.K. è un organismo mentale progettato solo per uccidere ed è il miglior assassino di Killville: un regno di Battleworld dominato solo da spietati e letali assassini. Durante una sua missione, l’assassino più mortale di tutta Killville incontra la prima persona nella sua vita che non vuole uccidere! Si è forse innamorato? E anche se fosse, non ha diritto a un po’ di (letale) amore?

Il mio Parere:
A Chris Yost si vuole un sacco di bene, poiché (come pochi altri sceneggiatori di fumetti) è quello che è riuscito ad interiorizzare il concetto di "serie a fumetti". Il suo è uno stile fortemente seriale e, per questo, è riuscito a creare diverse serie - da solo, o con il suo simbionte Craig Kyle - davvero pregevoli, come X-Force o Scarlet Spider. Purtroppo Yost è uno scrittore un po' lasciato al caso, o meglio, nell'angolino a prendere polvere o da riesumare quando c'è bisogno di occupare posti scomodi, tipo succedere a Jason Aaron nella scrittura di Amazing X-Men. Così la Marvel, dovendo occupare un po' di slot per Secret Wars, si ricorda di lui. E lui, vede di farsi ricordare dagli altri.


Con le Guerre Segrete 2015, Chris Yost da vita ad una miniserie davvero cazzara con il solo scopo di strappare una risata e momenti di sana violenza fumettistica alla Schwarzenegger, con sparamenti, morti ammazzati e un godzillione di personaggi di Serie A ridicolizzati da una barzelletta del comicdom supereroistico come M.O.D.O.K. E, diciamocelo, in tutto questo ci vedo un po' del biografico. Forse Yost si vede come un M.O.D.O.K. in grado veramente di fare delle ottime serie, ma che non venga preso sul serio da colleghi e superiori, vedendosi rifiutare le idee migliori o chiudere delle serie che potevano andare lontano, come Scarlet Spider. E' chiaro che M.O.D.O.K. Assassin è una seria spastica creata solo per il gusto di dare al pubblico una lettura leggera e all'insegna della deficienza più totale, però non va mai dimenticato che ogni autore parte comunque della sua vita per ogni cosa che scrive.

Dopo la morte del figlio, Jeph Loeb, per esempio, ha sempre trasmesso i sentimenti che provava verso di lui e la profondità del loro rapporto attraverso i personaggi di Cable e Hope Summers; ergo, perché Yost non avrebbe dovuto sfogare un po' di frustrazione con M.O.D.O.K. Assassin? Nonostante possa essere una spiegazione possibile, va ricordato che questa non è una mini in cui cercare simbologie. Avvalendosi della simpatica trovata di ribaltare la situazione - dove M.O.D.O.K. si presenta veramente come in killer professionale e temuto, invece che il solito scherzo della natura -  M.O.D.O.K. Assassin si presenta con i suoi cinque numeri pieni zeppi di gag, sequenze splatter/gore, perculate a riconosciuti badass della Marvel (come Elektra o Bullseye) e simpatici siparietti da sticom alla Friends che vedono quello sgorbio del protagonista provarci con la super-sventola Angela, senza mai imbroccarne una. Però, nonostante l'alto tasso di divertimento della miniserie, quest'ultima presenta due difetti che rendono la lettura si piacevole, ma non indimenticabile.


In primis, abbiamo la durata della miniserie, che ammonta a cinque numeri. Forse con un numero in meno la mini sarebbe stata più godibile, dato che quel numero in più è la conseguenza al fatto che Yost abbia voluto aggiungere tanti personaggi e far interagire la strana coppia M.O.D.O.K./Angela con essi, in modo da caratterizzare il comico amore non corrisposto anche grazie al cast di comprimari. Capisco la voglia di scrivere, però certi pezzi andava sicuramente tagliati, così da confezionare una narrazione più compatta ed incisiva. In secundis, abbiamo i disegni di Amilcar Pinna, che fanno semplicemente cagare. Avevo già avuto modo di lamentarmi di lui quando si era parlato di All-New Ultimates e ritrovarmelo nuovamente su queste coordinata mi provoca innumerevoli scompensi intestinali. Uno stile che non ha personalità, posizionandosi in quella fastidiosa zona grigia tra l'indie e l'underground, e che soprattutto non ha il senso dell'anatomia, delle proporzioni e di tutte le basi necessarie per farsi chiamare "disegnatore. E' inutile perdersi in ulteriori chiacchiere, Pinna è un cane. O come direbbe il Maestro Ferretti, una cagna maledetta (non credo sia una donna, ma fa nulla, il femminile è per aumentare il quoziente di insulto)

Conclusione:
M.O.D.O.K. Assassin è una miniserie leggera e divertente, da leggere tra una lettura più impegnata e/o appassionante e l'altra, giusto per prendere respiro e farsi travolgere da un po' di sana ignoranza che tanto ricorda Natual Born Killers. Peccato per i disegni che fanno rimpiangere il dono della vista.

- Symo

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