In questi giorni di ferie, mi sono letto e visto un sacco di cose belle. Ma anche un sacco di cose brutte. Cominciamo a parlare di una di queste.
C'è stato un periodo, durante gli anni '80 e '90, dove appena un film faceva un sacco di successo, oltre a farci sopra tutti i prodotti possibili e inimmaginabili al fine di raccattare il raccattabile dai portafogli di noi comuni mortali chiamati con il nome scientifico di "polli" "clienti", gli studios di tutto il mondo avevano questa malsana e terrificante idea di farci sopra anche un cartone animato. Con risultati, spesso e volentieri, catastrofici, roba che neanche le peggiori conseguenze di chi riesce a dividere per zero. Fortunatamente, di queste agghiaccianti produzioni, ho visto veramente poco, ma quel poco che ho visto, è servito a rovinarmi gran parte della vita. Per grazia ricevuto, ho saltato a piedi pari le serie animate di: Ritorno Al Futuro,
Robocop,
Men In Black,
Highlander
e Rambo,
che imperversavano violentemente e pericolosamente su reti come Rai, Mediaset e la compianta Telemontecarlo in orari pubblici e fuori dalla fascia protetta (che, piuttosto che vedermi quelle cose, ci stava spararsi un porno di Selene in tenera età). Ma, ahimè, non si può aver sempre culo e quando uno lo finisce, non solo si becca la sfiga che aveva evitato, ma anche gli interessi. Perché la sfiga, in qualche modo, deve fartela pagare per aver avuto troppi contatti con la fortuna.
Fui colpito a pieno petto, con un colpo a pieno regime di potenza, dalle forse serie animate più oscene della storia dell'animazione: Ace Ventura,
The Mask,
e Star Wars: Droids.
Sull'ultima, insomma, ci si può arrivare da soli riguardo al livello della serie. Come? Non sapreste dire? Allora, ecco un piccolo aiuto: dai ragazzi, secondo voi quanto diavolo potrebbe essere bella una serie animata dove i protagonisti sono un manichino color banana e un Pinguino DeLonghi senziente che si esprime a peti? Su invece entrambe le serie dove il protagonista è un personaggio interpretato da Jim Carrey. Beh, per quanto ne capivo all'epoca, era quanto di più nonsense, deficiente, scrauso, demente, inutile e insulso che si poteva trovare in giro. I Griffin e il Cleveland Show prima de I Griffin e del Cleveland Show. Non dico che faceva meno ridere di Teo Mammuccari, ma quasi. Credevo che entrambi gli show avessero toccato il fondo quando s'incontrarono in una puntata crossover, ma qualcosa di malvagio, oscuro e spietato mi aspettava all'orizzonte, qualcosa che avrei pagato per il resto della mia vita e che mi avrebbe dato molti problemi di salute e stabilità mentale. Eh no, non era una maratona forzata dei film che Italia Uno manda le Domeniche pomeriggio di Agosto. Ma qualcosa di molto, molto, molto peggio.
Star Wars: Ewoks
Ora, un pò di avvertenze, visto che parlo per esperienza. La visione di questa sigla prova i seguenti effetti: saliva che va di traverso, diarrea, colpi apoplettici repentini e di durata variabile, stitichezza (che va a gran braccetto con la diarrea), doppie punte (per chi è pelato), calvizia istantanea (per chi ha i capelli), allucinazione da LSD e deliri epilettici.
Ricordo che la prima e unica volta che vidi questa sigla, mi gettai indietro come se mi avessero sparato con un fucile a pompa e cominciai a rotolare per la casa recitando come gli indemoniati una di quelle filastrocche tamarre che trovi spesso su Dylan Dog, tipo: "La morte crudele, la morte spietata! La morte! La morte! La morte è arrivata! La morte orribile, la morte atroce, le urla del nulla son la sua voce. La morte cattiva, la morte perversa, la morte normale, la morte diversa. La morte che strazia, la morte che sbrana, di tutti i dolori, la morte è sovrana". Di notte, poi, le cose non miglioravano di certo. I miei mi raccontavano che c'erano delle volte dove, nel pieno della notte, mi trovavano nudo sul tetto, aggrappato sul comignolo della canna fumaria mentre gridavo: "ORRORE, ORRORE! UN EWOK VERDE SUL MURO MARRONE!". I miei genitori erano così disperati, che non sapevano manco su cosa disperarsi, sul fatto che io vedessi Ewok verdi, o muri marroni. Dopo aver consultato medici, para-medici, analisti, psicologi, farmacisti, becchini (non si sa mai), cartomanti e il Mago Oronzo, decisero che la soluzioni migliore era quella di combattere il trauma con un altro trauma. Ma un trauma che potesse essere in qualche modo più gestibile e che mi tenesse la mente così impegnata da non pensare a quello che avevo visto, fino a che non avessi raggiunto una età tale da potere controllare quell'infame ricordo da solo. Così, mi iscrissero a scuola e per un bel pò di tempo me ne dimenticai. Fino ad oggi.
Nonché le cose siano migliori oggi eh, se ho qualche prolemuccio con la pressione, ora so di chi è la colpa. Ma ci siamo persi anche troppo in chiacchiere, chi sta leggendo questo post vuole leggere la recensione di Star Wars: Ewok e sapere se questa serie animata vale la pena vederla. Prima però faccio io una domanda chi sta leggendo. Ma veramente vi siete posti questo dubbio? Veramente avete pensato che una serie con protagonista degli esseri che sono l'anello evolutivo mancante tra l'orsacchiotto del Coccolino e la palla di polvere che le vostre madri tirano su quando puliscono il pavimento con lo Swiffer, sia così tanto meritevole da anche solo esser vista quel tanto che basta che dire che fa schifo? Ma no, ragazzi. E' Star Wars: Ewok, solo l'idea in sé, anche solo sulla carta, è uno scempio. Figuriamoci vederla realizzata. Fa così schifo che pure Samara di The Ring ha dovuto cedere il posto, che il suo video aveva effetti troppo leggeri rispetto alla sigla di Star Wars: Ewok.
Che poi, voglio dire. Almeno, se guardavi la VHS di The Ring, era si brutta. Ma almeno, dopo una settimana, morivi e le tue sofferenze giungevano alla fine. Con gli Ewok no. Eh no. Troppo facile crepare, poi i dolori spariscono e non si soffre. Comoda la vita eh?
- Symo
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