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martedì 30 maggio 2017

Ralph Spaccatutto: la recensione (Pick A Card-Cer #111)

Continuiamo con la nostra sfilza di film che sto guardando in questi giorni? Ovvio che si! Ehi...un momento! Ma è tutta qui la tua introduzione? Deh, inventatevela voi una nuova introduzione ogni giorno! Vai con la recensione di RALPH SPACCATUTTO.


Trama:
Ralph Spaccatutto è il cattivo del videogioco arcade Felix Aggiustatutto. Disegnato per servire un unico scopo, da trent’anni distrugge il muro del condominio per dar modo al martello magico del bravo ragazzo Felix di riparare il danno e godersi la medaglia, la torta e l’affetto dei condomini. Per contro, a lui, finito il turno di gioco, non resta che tornare in una discarica di mattoni, solo e dimenticato. Stanco di tutto questo, nonostante il periodico sfogo alla terapia di gruppo per cattivi pixellati, Ralph decide di intraprendere un pericoloso viaggio fuori dalla sua macchina a gettoni, dentro la sala giochi, alla ricerca di una medaglia che offra anche lui il riconoscimento che agogna. 

Il mio Parere:
Ralph Spaccatutto presenta una trama semplice, e magari già usata da qualche parte, ma sviluppata con molta originalità. Oltre alle battute e scene esilaranti di un humor stranamente pungente (per un film della Disney) la cosa che sorprende è l'alto tasso di azione contenuto che andava obbligatoriamente preso in considerazione se si voleva fare un film sui videogiochi. E su questo punto, la Disney non ha toppato. Questa pellicola tributo al mondo dei pixel animati presenta anche una vera e propria svolta per quanto riguarda la sceneggiatura e caratterizzazione dei personaggi:

  • Il protagonista è sostanzialmente un malvagio, cosa piuttosto unica che rara per un film della Disney;
  • C'è una scena molto drammatica che, presa singolarmente e affiancata ad altre scene drammatiche di altri famosi film, magari non è il massimo...ma qui parliamo di un cartone per bambini prodotto da una casa che per un sacco di anni ha presentato prodotti talmente innocenti da farli passare per ritardati. In quella scena si nota una certa evoluzione della Disney nel suo modus operandi di scrivere e dirigere cartoni;
  • Il cattivo della pellicola è un vero e proprio cattivo. E' uno di quei malvagi veramente stronzi che si possono incontrare nei videogames o nei fumetti, non si pente di quelle che fa (come il 90% dei cattivi Disney) ed è un vero e autentico pazzo, magari non il più carismatico, ma un cattivo degno di un videogioco;
  • Ci sono due grossi colpi di scena di altissimo livello se si considera il pubblico a cui è indirizzato il prodotto.

Tutti questi elementi portano lo spettatore al "next level" dell'intrattenimento e uno come me (che non apprezza granché la Disney) ad apprezzarla un pò di più.

Nulla da dire per quanto riguarda il doppiaggio Italiano e straniero che è sempre ben curato, specialmente quello straniero che vanta tra la sua "schiera di voci" che si prestano al doppiaggio delle vere stelle dello spettacolo e personaggi famosi. Nulla da dire nemmeno sulla sublime animazione alla quale vanno tutti i meriti, nonostante l'odio bisogna riconoscere che la Disney possiede i migliori cartoonist del mondo, che regalano movimenti genuini ed espressioni realistiche. Anche se, personalmente, il maggior merito della pellicola va a come è stata interpretata e reinterpretata la figura del "personaggio dei videogiochi": la Disney c'ha ricamato sopra un universo dove tutti i videogame coesistono nella stessa realtà, dove vanno e vengono dal proprio mondo pixeloso proprio come se fosse il loro posto di lavoro, come se un Solid Snake potrebbe uscire dal suo Metal Gear Solid per andare a farsi una pizza con Super Mario e Lara Croft. Un universo dove esistono cose stimolanti così come esistono cose che fanno paura, come la disoccupazione (vengono mostrati alcuni personaggi di vecchi videogiochi in disuso, come lo Snake dei cellulari) o addirittura la morte, dato che è compito di ogni personaggio far funzionare bene il proprio gioco per evitare che vada "out of order", per evitare che gli si stacchi la spina cancellando per sempre il modo e i loro abitanti. Un modo dove anche chi è cattivo non è contento di esserlo, come il nostro Ralph, che è talmente depresso dalla sua situazione che frequenta una sorta di alcolisti anonimi per i personaggi malvagi dei giochi con altri famosi villain come M. Bison e Zangief di Street Fighters. Che, non sono personaggi che "lontanamente ricordano" i due citati prima...sono proprio loro, il film è pieno di comparsate e citazioni a i titoli che hanno fatto la storia del videogaming.

Si conclude con i soliti messaggi "educativi" ma comunque apprezzabili: quello che si impara dal viaggio dell'eroe di Ralph è l'importanza di accettare noi stessi per quello che siamo e se c'è qualcosa che non ci sta bene è un nostro diritto cambiarla...ma non tradendo quello che siamo o cercare di essere qualcosa di diverso. Davvero un gran bel film che consiglio a tutti voi che avete voglia di qualcosa di fresco e non della solita minestra Disneiana tritacoglioni.

Conclusioni:
Ralph ha spaccato proprio tutto per davvero. Da vedere!

- Symo

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