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venerdì 19 maggio 2017

L'Uomo Ragno dovrebbe diventare una Serie TV? (Baloon Central #111)

E' un titolo del cazzo, lo so, ma tranquilli che i miei super-poteri di traduttore di significati tra le righe arriva a sviscerare il nocciolo della questione, nel tentativo di renderla più chiara. In verità e in verità vi dico, che sono tante le cose che vorrei vedere realizzate su e con il Tessiragnatele, ma sue due piedi, le mi attenzioni vanno al seguente progetto che (forse) non verrà mai realizzato. Mi riferisco a una serie tv incentrata sull'Uomo Ragno. Ora, vi si spiega perché.


Per chi mi segue da un pò, sa che oltre a scrivere qui su ASCW, scrivo anche per il sito di recensioni tv RecenSerie, insieme ad altri 17 recensori. I recensori di RecenSerie, purtroppo, non li conoscono tutti tutti personalmente, ed è un vero peccato perché sono tutte delle persone squisite: alcuni poi, se ci metti sopra la salsa barbecue, è la morte sua guarda (in tutti i sensi). Però mi accontento del fatto che, grazie a Facebook, ho potuto parlare con molti di loro e far nascere anche una solida amicizia che tutt'ora (fortunatamente) dura: le poche magie del web e una delle poche cose per cui è utile Facebook. Ovviamente, l'argomento principale dei nostri sconclusionati scambi anti-intellettuali, sono i film porno di Jenna Haze le serie tv, di cui approfondiamo praticamente ogni aspetto e condividiamo l'un con l'altro i nostri personali gusti, spacciandoci reciprocamente consigli su cosa guardare in futuro, insieme a tutti i nostri ragionamenti pseudo-filosofici sul mondo dei tv serials. Un giorno, uno di loro, a seguito di una notizia riguardo al casting i Colin Farrell per la seconda stagione di True Detective, se ne è uscito con il seguente commento: "serials is the new cinema". All'inizio credevo fosse una palese presa per il culo dell'attore parodiando pure il titolo di Orange Is The New Black...ma poi? Ma poi c'ho pensato meglio, e ho realizzato che aveva fottutamente ragione. 

Prendiamo meglio in esame cinema e tv, mettendoli a confronto e paragonandoli l'un l'altro. Ora, ecco la domanda da un migliardo di fanta-dollari: Da quand'è che al cinema non esce un film di qualità, escludendo i cinecomics? Se ci pensiamo, in un periodo riconducibile (a grandi linee) al 2002, è circa da quell'anno che al cinema abbiamo veramente smesso di vedere film di qualità e di spunti originali: e se non proprio da quell'anno, poco ma sicuro il 2002 segna l'inizio in sordina della discesa, perché arriva quell'opera meritevole dell'appellativo di Capolavoro che è The Wire. Con l'opera ispirata al libro di David Simon Homicide: A Year On The Killing Street, grazie alla complessa trama, la recitazione coinvolta e i grandi nomi (un certo Idris Elba vi dice nulla?) abbiamo la rivalutazione di questo media, fino ad allora, trattato un pò come il cugino scemo del cinema: come la seconda spiaggia di attori/autori che non riuscivano a sfondare sul grande schermo, o come occasione per arrotondare. Certo, ancor prima di The Wire abbiamo avuto le nostre serie tv storiche e coi controcoglioni (tipo Hill Street Blues), ma rispetto ad altre produzioni cinematografica, passavano parecchio inosservate: più come delle meteore, che dei veri fenomeni di culto. Ora come ora, è difficile che qualcuno si ricordi di qualche serial tv pre-anni 2000, escludente i Twin Peaks, i Soprano, gli X-Files e Buffy L'Ammazzatesticolivampiri e altri titoli anni '90 (che, comunque, sfruttavano volti e nomi piuttosto giovani, facendo tutta leva sull'originalità del prodotto). Da The Wire in poi, la musica cambia. 

Da The Wire in poi, si comincia una lenta ma costante salita, che porterà dapprima alla creazione di qualche serial gustoso (ma comunque ancora poco vociferato, tipo The Shield) e la consolidazione/tridimensionalizzazione di qualche serial già avviato, che però raggiunge lo status di must watch (tipo Scrubs, contribuendo, tra le altre cose, ad allargare la strada iniziata da The Wire). Poi, succede che i Vince Gilligan e Kurt Sutter si guardano attorno e capiscono quello che sta succedendo, che il terreno è fertile e che le idee ci sono eccome: che i The Wire e gli Scrubs hanno lasciato un retaggio da poter sfruttare per gli anni a venire. Così, prenderanno i loro appunti messi nel loro cassetto dei sogni, e tireranno fuori rispettivamente Breaking Bad e Sons Of Anarchy, che danno inizio ufficialmente all'epoca d'oro delle serie tv: che, coincidenza delle coincidenze, è lo stesso anno in cui inizia l'era d'oro dei film sui supereroi con il primo Iron Man. Da li poi è tutta ascesa, e arrivano i True Detective, i Boardwalk Empire, i Community e i Marvel's Daredevil.


Vi sembrerà un discorso folle ma, pensateci sul serio: al cinema si sta vivendo una pochezza di idee non dico disarmante, ma quasi, dove il grande schermo trova fertilità solo sul campo del cinecomics e, al massimo, nell'animazione; certo, c'è qualche film degno di nota, ma quel "degno di nota" fa rima con "è guardabile, rispetto a tutto il resto". E' facile, infatti, spiegare il successo di film mediocri come Frozen, dato che i suoi avversari non si difendono molto bene, e quindi film d'animazione come lui spiccano dalla massa per quei pochi spunti originali che hanno. Se volete una conferma ultima, guardiamo il passato 2014: che film sono degni di nota? Interstellar, Boyhood, 50 Sfumature Di Grigio e Birdman. Il primo, un film del discusso regista Christopher Nolan, un regista che o si ama o si odia, ma comunque obiettivamente capace di sfornare cose originali e spunti accattivanti ogni volta; il secondo, un film che non ha vinto quanto meritava e farà la fine di Blade Runner (cioè che diventerà di culto quando nessuno se lo cagherà); il terzo, una pellicola che conferma che ai gusti di merda non c'è mai fine; il quarto, eletto miglior film del 2014, un cinecomics: anche un'esponente atipico, del suo genere. E poi? A parte l'eccenzione che conferma la regola (dicasi Lego Movie), direi basta. Ah no, ci sono i cinecomics: The Amazing Spider-Man 2, Captain America: The Winter Soldier, Sin City: Una Donna Per Cui Uccidere, 300: L'Alba Di Un Impero, X-Men: Giorni Di Un Futuro Passato, I Guardiani Della Galassia e Big Hero Six. Che non importa se siano bei film o meno, importa che si sono imposti in modo tale da non frasi dimenticare e da non lasciar indifferente nessuno e che (in un modo o nell'altro) sono riusciti a conquistare il consenso di pubblico e critica, dandogli il via per una produzione di massa. 

Lo smacco definitivo per il cinema, arriva grazie a Netflix e Devil, dove si è data prova che per certi personaggi di cui si abbisogna un certo adattamento, è meglio la serialità televisiva. Dunque mi chiedo, non è meglio farlo anche per l'Uomo Ragno? Per Devil è stato vitale serializzare televisivamente il suo adattamento perché nei film qualcosa avrebbe sempre dovuto essere rimosso, e quel qualcosa (che era il suo periodo di formazione) era essenziale per la crescita del personaggio. Anche per Peter Parker sono essenziali gli anni di scuola e le prime, imbarazzanti uscite come Uomo Ragno, che in un film vanno necessariamente compresse: senza contare poi il suo rapporto con i compagni di scuola, la caccia alla fidanzata, la rivalità con JJJ e tutte quelle piccole cose che solo in un fumetto potevano essere ben approfondite e rappresentate. So che, per un personaggio come Spidey, è un problema rappresentarlo in un format da serie tv a causa della cospicua somma di denaro che serve per realizzare al CGI le sue movenze...ma! Tutta quella spatafiatta precedente è stata scritta proprio per risolvere anche questo punto. Hollywood ha concesso soldi non solo a Marvel's Daredevil, ma pure a The Flash, che di effetti speciali per rendere il suo potere di velocità ne fa un uso così spropositato tanto da farne indigestione; e inoltre, nei cinque film rilasciati, entrambe le versioni dell'Uomo Ragno (sia quella di Sam Raimi, che di Marc Webb) hanno dovuto amputare qualche elemento essenziale per la sua crescita. 


Quindi, di nuovo, mi chiedo: perché non optare per una serie tv? Magari anche per riscattare quella parecchio bruttina del fine anni '70? Ovviamente, ci sarebbero dozzine di cose che vorrei veder realizzate, ma siccome è il momento e i mezzi ci sono, una serie tv sarebbe la cosa migliore. In ogni caso, questo è tutto cari Teleguardoni! Non mi resta che passare la parola a voi e chiedervi: Qual'è sogno volete veder realizzato per l'Uomo Ragno? Facetelo sapercelo!

- Symo

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