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mercoledì 10 maggio 2017

C'era una volta John Marston

Nel film Il Buono, Il Brutto e Il Cattivo, c'è un personaggio per ognuno di questi aggettivi. Ogni parola nel titolo, corrisponde ad un personaggio: Il Buono è Clint Eastwood; il Brutto è Eli Wallach; il Cattivo è Lee Van Cleef. Nella narrativa di qualsiasi piattaforma e genere, ci sono stati dei personaggi che hanno svolto la funzione di doppio ruolo prendendo a piene mani da queste caratterizzazioni. Nonostante ciò, nessuno ha fatto come il protagonista di Red Dead Redemption e ha ricoperto tutti e tre i ruoli. Oggi, voglio scrivere una lettera ad uno dei più grandi personaggi della narrativa che siano mai stati creati: John Marston.


John Marston è il protagonista di un gioco prodotto, sviluppato e creato dalla Rockstar, casa editrice di videogiochi famosa per la serie GTA (acronimo del nome completo: Grant Theft Auto). Per chi non conoscesse questo gioco (perchè c'è gente che approda ora da una dimensione alternativa dove non esiste GTA), sappiate solo che ad ogni capitolo c'è un protagonista e una storia diversa, quindi è impossibile riassumervi qui la trama poiché cambia da gioco a gioco, così come il protagonista e il periodo in cui è ambientato. Vi basti solo sapere che il gioco, in generale, ha come protagonisti dei delinquenti o magari ex delinquenti o gente che lo diventerà proprio con l'avanzare della storia. Ma quello che importa sapere è questo: GTA parla di criminalità e i protagonisti sono tutti criminali. Mafia, bande rivali, non ha importanza quale, parla comunque di criminalità e tutti i protagonisti (prima o poi) diventano importanti figure del crimine organizzato e diventano una specie di Scarface in miniatura (sort of). Rockstar si è sempre distinta per protagonisti del genere, dalla moralità dubbia o persino inesistente. Ed è qui, proprio in Red Dead Redemption, che arriva la rivoluzione: John Marston è il primo personaggio Rockstar con una propria morale. 

La trama generale del gioco vede John ricattato dal governo: essendo un ex-criminale, la sua missione, sarà quella di rintracciare i suoi vecchi compagni della banda in cui stava e consegnarli alla giustizia...oppure ucciderli, cosa che il governo preferirebbe di gran lunga fare; se Marston disubbidisce/si ribella/avverte i suoi ex-amigos, gli ammazzano la moglie e il figlio. Mentre gente come Tommy Vercetti faceva il diavolo a quattro perchè era una persona cattiva e volevo diventare il Kingpin di Vice City, John Marston (durante lo sviluppo della trama e l'avanzare del gioco) farà delle azioni che andranno oltre quello che è giusto moralmente...ma in testa avrà solo due persone: Abigail e Jack, sua moglie e suo figlio. Quando non sapeva cosa fare, quando non sapeva se premere o no il grilletto, se fare quello che era necessario o fare quello che era giusto, John pensava loro e il resto era facile. Un uomo del genere è da condannare? Sono certo che qualcuno lo farà, dirà che c'era un'altro modo per risolvere la cosa, dirà che c'erano duecento modo diversi per risolvere quella situazione...ma voi che lo condannate, cosa fareste al suo posto, sapendo che la vostra famiglia rischia il trapasso da fronte a capo grazie a un proiettile se non fate quello che vi hanno detto alla lettera? Già. Bella domanda eh? Solo per questo avete capito quando è difficile essere John Marston. Ma c'è di peggio.

John ce la fa. Fa quello che lo Zio Sam gli ordina di fare e torna così dalla sua famiglia; tutto va bene ora, tutto è tranquillo. Troppo. E infatti, un giorno, arrivano anche per Marston, che era l'unico rimasto e quella banda doveva essere sterminata. E...


John muore. L'unico personaggio buono, con una sua morale, l'unico che volesse fare pagare per i suoi errori, l'unico che voleva vivere la sua vita come una persona nuova e diversa da quella che era prima...viene ucciso come una bestia inutile. I cattivi ce l'hanno sempre vita, i buoni muoiono sempre e sempre troppo presto...e non ditemi che questa cosa non succede anche nella realtà; rubi del cibo, perchè sei affamato e coi pochi soldi che ti danno non riesci ad arrivare a fine mese, ti beccano e sei dentro...stupri una ragazzina di dieci anni, più veloce del vento sei fuori. Sarà anche, come dire, un esempio stupido e fin troppo qualunquista, ma non venite a dirmi che sia falso. L'unica cosa che mi conforta, in tutto questo, è che prima o poi la ruota gira e il male che hai fatto ti ritorna indietro tutto.


Sempre. 

- Symo

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