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lunedì 15 maggio 2017

Age Of Ultron VS Marvel Zombies (la recensione)

Come detto qui, diamo il via ad una nuova Rassegna Stampa che ci terrà compagnia per un bel pò! Dopo aver affrontato le produzioni cinematografiche di franchise come Lupin IIII Cinque Samurai e I Cavalieri dello Zodiaco, spostiamoci un pò sui fumetti: in particolare, su Secret Wars 2015. Da oggi in poi, ogni settimana, tratteremo di un volume/storia legata al crossover e ne faremo la recensione, fino a recensire tutti i volumi di cui è composta la saga. Questa volta si continua con AGE OF ULTRON VS MARVEL ZOMBIES.


Dati Generali:
Testi: James Robinson
Disegni: Steve Pugh
Anno di Pubblicazione: 2015
Etichetta: Marvel Comics
Volume Contenente: Age Of Ultron VS Marvel Zombies #1-#4
Prezzo: 3,00 € (cad.)

Trama:
Oltre il confine di Battleworld, si svolge una guerra senza fine che coinvolge le armate robotiche di Ultron e le versioni zombificate degli eroi e dei criminali Marvel, rispettivamente residenti delle terre Perfection e Deadland. Per salvare la situazione e la terra Salvation costruita da Visione, Jim Hammond e Simon Williams, i tre si recano nel regno di 1872 per prelevare l'Hank Pym di quella regno e mettere il suo genio per porre fine al conflitto.

Il mio Parere:
In questa miniserie, che è il canto del cigno alla piuttosto sottovalutata (ma con i suoi alti e bassi) All-New Invadars di James Robinson, si provano sensazioni contrastanti alla fine della lettura. Più che altro, perché nemmeno gli autori sapevano bene che cosa fare con il materiale da loro scelto. Age Of Ultron VS Marvel Zombies poteva essere una miniserie fortemente cazzona e ignorante, dove due fazioni fatte da autentici mostri se le davano di santa ragione in una trama abbozzata quel tanto che bastava per dare una motivazione alle cazzottate. Si, ecco, tipo una sorta di Pacific Rim perverso. E invece Robinson decide - come detto prima - di utilizzare questi quattro numeri come storia conclusiva della sua run sugli Invasori, facendo un enorme lavoro di caratterizzazione su Jim Hammond, prendendolo però di sbieco.


L'Originale Torcia Umana è stato indubbiamente il protagonista principale di All-New Invaders, nonché personaggio trainante dell'intera carovana messa su da Robinson. Nonostante Hammond sia presente nella storia, egli non si presenta come il protagonista principale, ma uno dei protagonisti: la sua storia è infatti raccontata assieme ai personaggi che sono in qualche modo legati a lui; il quartetto di protagonisti, di fatti, non è scelto a caso. Il protagonista è ovviamente Hank Pym perché ha creato Ultron che a sua volta ha usato gli schemi mentali di Wonder Man e Jim Hammond per creare Visione. Un giro strano, si, ma il tutto è stato studiato per fare un vero e proprio excursus su questo legame e raggiungere un punto; che alla fine non è niente che Kurt Busiek non abbia meglio descritto nella sua run sui Vendicatori, ma fortunatamente, nemmeno nulla di pretenzioso tipo Rick Remender. Alla luce di ciò, il senso dei VS nel titolo e l'appartenenza a Secret Wars si perdeno un po'; le premesse della mini, leggendo, sono indubbiamente più da un what if che altro; mentre per il VS, beh, alla fine zombie e robot finiscono per allearsi contro la ciurma di Hammond, quindi 'sto VS alla fine non si vede manco col binocolo. Però qui arrivano i problemi.

Indubbiamente, Robinson ci sa fare con i personaggi della Golden Age e tutti coloro che ne derivano; infatti non solo tratteggia un Jim Hammond stupendo, ma anche un fantastico Visione, che possiamo considerarlo come un suo illustre nipote. Il problema è che lo sceneggiatore è talmente impegnato ad instaurare relazioni e caratterizzazioni dei e tra i personaggi, che finisce per perdere di vista la trama. Si, ok, il trio Simon Williams-Jim Hammond-Visione recluta Hank Pym 1872 (e vai di citazioni) per trovare un modo per fermare Ultron. Ma a parte questo, lo sceneggiatore non è che sviluppa granché la cosa e aggiunge diversi dettagli che finiscono per farla diventare confusionaria e anche fin troppo caciarona. Eh, insomma, alla fine c'ha ragione Sergio di Boris.


Aiutano un pochini, ma giusto un pochino, i disegni di Steve Pugh: disegnatore che deve tutto il suo stile alla legnosità squisitamente anni '80 che disegnatori come Brian Bolland e George Peréz hanno finito per farne un tratto caratteristico. Nelle sequenze di riposo e riflessive, Pugh non mostra molta espressività, dimostrandosi incapace di delineare personaggi che provano delle emozioni; a momenti, i personaggi di Fifa 99 avevano più muscoli facciali funzionanti. Fortunatamente, si risolleva un sacco nelle scene di combattimento, dove riesce a realizzare delle tavole dove il dinamismo della battaglia e la spettacolarità bellica fanno prendere letteralmente vita alle sue tavole.

Conclusione:
Seconda miniserie di Secret Wars 2015 con James Robinson, secondo fiasco.

- Symo

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