Continuiamo con la nostra sfilza di film che sto guardando in questi giorni? Ovvio che si! Ehi...un momento! Ma è tutta qui la tua introduzione? Deh, inventatevela voi una nuova introduzione ogni giorno! Vai con la recensione di THE WARRIORS - I GUERRIERI DELLA NOTTE.
Trama:
New York, 1979. I una sera d'estate, viene proclamata una tregua fra tutte le bande giovanili di teppisti che controllano i vari quartieri della Grande Mela. Il momentaneo stato di pace è stato indetto da Cyrus, capo della banda più forte e pericolosa (i Riffs) che invita nove membri disarmati di ogni banda a presenziare ad un meeting nel quartiere del Bronx ad assistere ad un suo discorso. Nella sua arringa, Cyrus propone ai presenti di unire le forze ma, a discorso concluso, viene misteriosamente ucciso da uno dei presenti. Quando i suoi alleati arrivano per soccorrerlo, colui che ha ucciso il "capo dei capi" incolpa ingiustamente la banda de I Guerrieri la quale è costretta a fuggire. Ora sono la banda più ricercata di tutta la città.
Il mio Parere:
Pubblicato in Italia nello stesso anno in cui è ambientata la pellicola con il nome de I Guerrieri Della Notte, titolo che stranamente preferisco all'originale The Warriors, rappresenta un piccolo capolavoro che è stato da subito bollato con uno dei più grandi film cult della storia del cinema e che ha segnato una generazione e non solo. Il lungometraggio diretto da Walter Hill si guadagna ampiamente il suo nome, dato che i protagonisti, gli antagonisti e pure i personaggi di supporto condividono tutti un comune denominatore che li rende simili eppure così diversi tra loro: la lotta in tutti i suoi aspetti, sia per divertimento, sia perché non c'è altra scelta, sia per dovere e sia per sopravvivenza.
The Warriors è una lunghissima partita a baseball dove le fermate della metropolitana fino alla casa base dei Guerrieri (Coney Island) sono conquistate con il sudore, la fatica, le unghie, i denti e il sangue (anche se con l'assenza di una esplicita rappresentazione grafica di violenza) In un contesto come quello della sopravvivenza per la strada contro praticamente mezza città, anche i costumi eccellentemente riprodotti diventano una bandiera, un simbolo, una "carta di identità" che accomuna i personaggi splendidamente caratterizzati tra le loro emozioni, sensazioni e paure, tant'è che durante la visione sarà impossibile non identificarsi in almeno uno dei Guerrieri.
Una cosa che, forse, sono in pochi ad aver notato, è che i temi dell'importanza della lotta per difendere i propri principi e la sopravvivenza contro anche le più ingiuste avversità possono essere riassunti sotto un'unico tema: la crescita. Il film può essere benissimo considerata una sorta di fiaba underground e violenta di come può essere a volte la vita: ingiusta, meschina, cattiva e con un retrogusto amarognolo. La trama parte con un incipit semplice per dare poi il via ad un susseguirsi di eventi ben oliati e sceneggiati tra loro, condito con una colonna sonora semplicemente da urlo (da ricordare soprattutto la canzone finale) e dialoghi ben strutturati oltre alle scene d'azione molto grezze ma ben dirette che s'intonano perfettamente con lo charme da rissa urbana che aleggia per tutta l'iperealistica pellicola.
The Warriors è una lunghissima partita a baseball dove le fermate della metropolitana fino alla casa base dei Guerrieri (Coney Island) sono conquistate con il sudore, la fatica, le unghie, i denti e il sangue (anche se con l'assenza di una esplicita rappresentazione grafica di violenza) In un contesto come quello della sopravvivenza per la strada contro praticamente mezza città, anche i costumi eccellentemente riprodotti diventano una bandiera, un simbolo, una "carta di identità" che accomuna i personaggi splendidamente caratterizzati tra le loro emozioni, sensazioni e paure, tant'è che durante la visione sarà impossibile non identificarsi in almeno uno dei Guerrieri.
Una cosa che, forse, sono in pochi ad aver notato, è che i temi dell'importanza della lotta per difendere i propri principi e la sopravvivenza contro anche le più ingiuste avversità possono essere riassunti sotto un'unico tema: la crescita. Il film può essere benissimo considerata una sorta di fiaba underground e violenta di come può essere a volte la vita: ingiusta, meschina, cattiva e con un retrogusto amarognolo. La trama parte con un incipit semplice per dare poi il via ad un susseguirsi di eventi ben oliati e sceneggiati tra loro, condito con una colonna sonora semplicemente da urlo (da ricordare soprattutto la canzone finale) e dialoghi ben strutturati oltre alle scene d'azione molto grezze ma ben dirette che s'intonano perfettamente con lo charme da rissa urbana che aleggia per tutta l'iperealistica pellicola.
Conclusioni:
Un must. Un cult. I Guerrieri Della Notte è un film adrenalinico che non potrà far altro che trascinarvi con lui in quella spirali di emozioni che, per il film durerà tutta una notte, ma per lo spettatore dureranno tutta una vita.
- Symo
Walter Hill se la comandava negli 80's....questo I Cavalieri dalle Lunghe Ombre, Southern Comfort, 48 Ore, Strade di fuoco, Danko, Johnny il bello e Extreme Prejudice...lui era uno che riusciva a trasformarti in action ogni genere per non parlare della sua devozione a Sam Peckinpah. Inoltre è ancora adesso produttore della saga di Alien.
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