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lunedì 17 aprile 2017

Howard L'Umano (la recensione)

Come detto qui, diamo il via ad una nuova Rassegna Stampa che ci terrà compagnia per un bel pò! Dopo aver affrontato le produzioni cinematografiche di franchise come Lupin IIII Cinque Samurai e I Cavalieri dello Zodiaco, spostiamoci un pò sui fumetti: in particolare, su Secret Wars 2015. Da oggi in poi, ogni settimana, tratteremo di un volume/storia legata al crossover e ne faremo la recensione, fino a recensire tutti i volumi di cui è composta la saga. Questa volta si continua con HOWARD L'UMANO.


Dati Generali:
Testi: Skottie Young
Disegni: Jim Mahfood
Anno di Pubblicazione: 2015
Etichetta: Marvel Comics
Volume Contenente: Howard The Human (one-shot)
Prezzo: 2,90 €

Trama:
Trascorrete una giornata con Howard, un investigatore privato e l'unico umano che vive in città piena di animali. E per animali non si intende criminali e malavitosi. Stiamo parlando di elefanti, scimmie, anatre e gatti. Risolvere casi caso, arrancare a fine mese, schivare alcuni proiettili ed essere quasi ucciso da una antropomorfica città di mostri. È solo un altro lunedì per Howard.

Il mio Parere:
Howard The Duck è un personaggio storico della Marvel, poiché era il riassunto di tutte le caratteristiche che garantiranno il successo di Deadpool e Rocket Raccoon in tempi moderni. L'auto-critica della Marvel, l'ironia, il sarcasmo, trame politicamente scorrette, scene forti e tematiche trattate con cinismo estremo, oltre che una gran dose di parodia di storie famose. Sotto certi punti di vista, Howard è stato il precursore del classico prototipo dell'anti-eroe alla Punitore o di quello che bazzicavano un sacco negli anni '90. Il dream team Skottie Young e Jim Mahfood, inaspettatamente e contro ogni possibile pronostico, riescono a strappare alla Marvel la possibilità di scrivere un esilarante one-shot sul personaggio, rendendo onore alla originale versione di Steve Gerber e Val Mayerik.


Analizzando nel profondo la storia, Howard The Human è una classica storia del personaggio scritta seguendo i parametri più classici dello stesso, rifacendosi alle sue prime storie d'esordio pubblicate nel 1973. Young/Mahfood, insomma, non s'inventano praticamente niente; si limitano a studiare lo stile di Gerber e Mayerik, riproponendolo come se ci fosse stato un copia-incolla. E qui, arriva il trucco. Nonostante la matrice sia la stessa, il duo rielabora alcuni dettagli, rendendo questo one-shot un alternative take sul personaggio contemporaneamente geniale e succoso. I dettagli rielaborati sono: l'entità del personaggio e il contesto in cui si muove, qui ribaltato così da far diventare Howard l'uomo e tutto il resto degli animali; l'altro è il genere che parodizza, dove nelle storie originali era il fantasy e lo sci-fi, qui invece è il noir.


Cambiati questi parametri, esce fuori Howard The Human, una storia scritta nel pieno stile del personaggio, che qui prende per il culo tutti i vari cliché del genere noir e gioca sulle diversità uomini/animali antropomorfi. Skottie Young scrive con uno stile uscito da cartoni come Rick And Morty e Archer, usando una comicità fatta da iperbole, ragionamenti sconclusionati e tempi comici che arrivano quando meno te lo aspetti. Jim Mahfood, invece, utilizza il suo stile underground e deformed per parodiare l'immagine che ogni racconto noir da della proprio città, oltre che creare un contrasto tra la fotografia fatta di luci e ombre (sempre dei racconti noir) con la comicità di Young. Unica pecca di tutto ciò, a mio parere almeno, è lo stile di Jim Mahfood, forse fin troppo underground e a volte un po' confusionale.

Conclusione:
Divertente, veloce e tagliente. Howard The Human è un one-shot di breve durata che ricorderete per lungo, lungo tempo!

- Symo

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