Come detto qui, diamo il via ad una nuova Rassegna Stampa che ci terrà compagnia per un bel pò! Dopo aver affrontato le produzioni cinematografiche di franchise come Lupin III, I Cinque Samurai e I Cavalieri dello Zodiaco, spostiamoci un pò sui fumetti: in particolare, su Secret Wars 2015. Da oggi in poi, ogni settimana, tratteremo di un volume/storia legata al crossover e ne faremo la recensione, fino a recensire tutti i volumi di cui è composta la saga. Questa volta si continua con HOWARD L'UMANO.
Dati Generali:
Testi: Skottie Young
Dati Generali:
Testi: Skottie Young
Disegni: Jim Mahfood
Anno di Pubblicazione: 2015
Etichetta: Marvel Comics
Volume Contenente: Howard The Human (one-shot)
Prezzo: 2,90 €
Trama:
Trascorrete una giornata con Howard, un investigatore privato e l'unico umano che vive in città piena di animali. E per animali non si intende criminali e malavitosi. Stiamo parlando di elefanti, scimmie, anatre e gatti. Risolvere casi caso, arrancare a fine mese, schivare alcuni proiettili ed essere quasi ucciso da una antropomorfica città di mostri. È solo un altro lunedì per Howard.
Il mio Parere:
Howard The Duck è un personaggio storico della Marvel, poiché era il riassunto di tutte le caratteristiche che garantiranno il successo di Deadpool e Rocket Raccoon in tempi moderni. L'auto-critica della Marvel, l'ironia, il sarcasmo, trame politicamente scorrette, scene forti e tematiche trattate con cinismo estremo, oltre che una gran dose di parodia di storie famose. Sotto certi punti di vista, Howard è stato il precursore del classico prototipo dell'anti-eroe alla Punitore o di quello che bazzicavano un sacco negli anni '90. Il dream team Skottie Young e Jim Mahfood, inaspettatamente e contro ogni possibile pronostico, riescono a strappare alla Marvel la possibilità di scrivere un esilarante one-shot sul personaggio, rendendo onore alla originale versione di Steve Gerber e Val Mayerik.
Analizzando nel profondo la storia, Howard The Human è una classica storia del personaggio scritta seguendo i parametri più classici dello stesso, rifacendosi alle sue prime storie d'esordio pubblicate nel 1973. Young/Mahfood, insomma, non s'inventano praticamente niente; si limitano a studiare lo stile di Gerber e Mayerik, riproponendolo come se ci fosse stato un copia-incolla. E qui, arriva il trucco. Nonostante la matrice sia la stessa, il duo rielabora alcuni dettagli, rendendo questo one-shot un alternative take sul personaggio contemporaneamente geniale e succoso. I dettagli rielaborati sono: l'entità del personaggio e il contesto in cui si muove, qui ribaltato così da far diventare Howard l'uomo e tutto il resto degli animali; l'altro è il genere che parodizza, dove nelle storie originali era il fantasy e lo sci-fi, qui invece è il noir.
Cambiati questi parametri, esce fuori Howard The Human, una storia scritta nel pieno stile del personaggio, che qui prende per il culo tutti i vari cliché del genere noir e gioca sulle diversità uomini/animali antropomorfi. Skottie Young scrive con uno stile uscito da cartoni come Rick And Morty e Archer, usando una comicità fatta da iperbole, ragionamenti sconclusionati e tempi comici che arrivano quando meno te lo aspetti. Jim Mahfood, invece, utilizza il suo stile underground e deformed per parodiare l'immagine che ogni racconto noir da della proprio città, oltre che creare un contrasto tra la fotografia fatta di luci e ombre (sempre dei racconti noir) con la comicità di Young. Unica pecca di tutto ciò, a mio parere almeno, è lo stile di Jim Mahfood, forse fin troppo underground e a volte un po' confusionale.
Conclusione:
Divertente, veloce e tagliente. Howard The Human è un one-shot di breve durata che ricorderete per lungo, lungo tempo!
- Symo
Analizzando nel profondo la storia, Howard The Human è una classica storia del personaggio scritta seguendo i parametri più classici dello stesso, rifacendosi alle sue prime storie d'esordio pubblicate nel 1973. Young/Mahfood, insomma, non s'inventano praticamente niente; si limitano a studiare lo stile di Gerber e Mayerik, riproponendolo come se ci fosse stato un copia-incolla. E qui, arriva il trucco. Nonostante la matrice sia la stessa, il duo rielabora alcuni dettagli, rendendo questo one-shot un alternative take sul personaggio contemporaneamente geniale e succoso. I dettagli rielaborati sono: l'entità del personaggio e il contesto in cui si muove, qui ribaltato così da far diventare Howard l'uomo e tutto il resto degli animali; l'altro è il genere che parodizza, dove nelle storie originali era il fantasy e lo sci-fi, qui invece è il noir.
Cambiati questi parametri, esce fuori Howard The Human, una storia scritta nel pieno stile del personaggio, che qui prende per il culo tutti i vari cliché del genere noir e gioca sulle diversità uomini/animali antropomorfi. Skottie Young scrive con uno stile uscito da cartoni come Rick And Morty e Archer, usando una comicità fatta da iperbole, ragionamenti sconclusionati e tempi comici che arrivano quando meno te lo aspetti. Jim Mahfood, invece, utilizza il suo stile underground e deformed per parodiare l'immagine che ogni racconto noir da della proprio città, oltre che creare un contrasto tra la fotografia fatta di luci e ombre (sempre dei racconti noir) con la comicità di Young. Unica pecca di tutto ciò, a mio parere almeno, è lo stile di Jim Mahfood, forse fin troppo underground e a volte un po' confusionale.
Conclusione:
Divertente, veloce e tagliente. Howard The Human è un one-shot di breve durata che ricorderete per lungo, lungo tempo!
- Symo
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