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lunedì 13 marzo 2017

Piccoli Marvel In Formato Gigante: AvX (la recensione)

Come detto qui, diamo il via ad una nuova Rassegna Stampa che ci terrà compagnia per un bel pò! Dopo aver affrontato le produzioni cinematografiche di franchise come Lupin IIII Cinque Samurai e I Cavalieri dello Zodiaco, spostiamoci un pò sui fumetti: in particolare, su Secret Wars 2015. Da oggi in poi, ogni settimana, tratteremo di un volume/storia legata al crossover e ne faremo la recensione, fino a recensire tutti i volumi di cui è composta la saga. Questa volta si continua con PICCOLI MARVEL IN FORMATO GIANTE: AVX.


Dati Generali:
Testi & Disegni: Skottie Young
Anno di Pubblicazione: 2015
Etichetta: Marvel Comics
Volume Contenente: Giant Size Little Marvel AvX #1-#4
Prezzo: 5,30 €

Trama:
Nel luogo conosciuto come Marville, la ricreazione è un qualcosa preso mooolto seriamente! E gli eroi Marvel in formato ridotto protagonisti di questa storia, lavorano intensamente per dimostrare chi prende ancor più seriamente il divertimento. I Vendicatori e gli X-Men come li conoscete voi (solo, insomma, più bassi) si danno battaglia a colpi di nascondigli high-tech, partite di dodgeball potenziato e colpi senza esclusione di colpi!

Il mio Parere:
Devo ammettere che questa era una delle letture di Secret Wars che aspettavo con vera impazienza: più che altro per il nome di Skottie Young. Carriera cominciata in punta di piedi grazie ad un godzillione di cover commissionate dalla Marvel e qualche sparuta storia in veste di sceneggiatore (ricordo ancora con piacere la mini Magneto: Not A Hero) negli ultimi anni Skottie Young è passato alla luce della ribalta grazie a tre elementi: il suo stile estremamente cartoonesco, la sua irriverente (e mai fuori posto) comicità e l'utilizzo dello stile superdeformed per caratterizzare i suoi personaggi e permettere alle due caratteristiche precedenti di coesistere. Qui, in veste di artista completo forgiato da una pesante gavetta e avvalorato dalle infinite possibilità delle Guerre Segrete 2015, Skottie Young sforna qualcosa che è il puro concentrato di tutte le sue abilità.


Piccoli Marvel In Formato Gigante: AvX, lo dico senza paura di percosse, è la linea di demarcazione che separa il periodo di gestazione e sperimentazione della sua arte, con quello della sua maturità artistica. Grazie alla libertà narrativa fornita dal crossover 2015 della Marvel, Skottie Young ha modo di scatenare tutta la sua inventiva avendo a disposizione un roster di personaggi ricco e variegato che riesce ad usare in maniera divertente e assolutamente comica. E, badate bene le mie parole: ho detto comica, non demenziale. Perché si, in Giant Size Little Marvel AvX si ride un sacco, e non grazie alle battute alla Griffin, ma grazie a dell'umorismo a metà fra i Looney Tunes e I Simpson. Le battute inserite (supportate da una dose slapstick che non poteva mancare) calcolano bene i temi comici e non si limitano solo toccare tematiche/eventi/argomenti interni alla Marvel Comics riguardo il suo passato/presente/futuro, ma anche tematiche più generali e legate al mondo dei bambini e il loro rapporto con il mondo esterno e gli adulti. Skottie non dimentica che i personaggi di cui scrive le storie sono delle versioni bambinizzate dei celebri eroi della Casa Delle Idee, così prende loro per quelli che sono e costruisce delle situazioni in base a quello. Ogni tre per due, dal nulla, scoppierà una battaglia tra i Baby-Vendicatori e i Baby-X-Men come ai tempi delle elementari scoppiava la "guerra" tra i maschi e le femmine, questo perché... Beh, perché sono dei bambini e ragionano più per istinto che per cervello.

Per valorizzare ancora di più il fatto che ci troviamo praticamente in una cartone animato disegnato, Young inserisce degli accorgimenti che rendono il tutto ancora più accattivante. Vendicatori e X-Men vengono resi quasi i comprimari della serie, affidando la gran parte della narrazione a due personaggi esterni - due gemelli di nome Zachary e Zoe - ai quali viene affidato il compito di descrivere il gruppo quasi come dei narratori onniscienti; anche senza di loro il lettore poteva giudicare da sé, ma questo rende comunque più accattivante il progredire della storia perché valorizzato da un cambio di prospettiva. Altro accorgimento, i disegni. Quello che si presenta qui, in questa miniserie, possiamo considerarlo indubbiamente lo stile finale e definitivo dell'artista, collaudato in grande stile su queste pagine. La disposizione delle tavole è assolutamente da professionista e i momenti topici del numero vengono sottolineati e valorizzati da corpose splash-page piene di personaggi che usano sconsideratamente i loro poteri, provocando grasse risate al lettore. In più, come già detto, lo stile rende indubbiamente omaggio ai Looney Tunes ma anche tanto agli Animaniacs.


Unica, grande pecca di Giant Size Little Marvel AvX, è la conclusione dell'intera mini. Visto come si conclude, un numero in più non avrebbe fatto male, visto che il cliffhanger finale dava sicuramente la possibilità di sviscerare ulteriormente altre ventidue pagine e sviluppare la svolta narrativa sollevata alla fine. Il finale, insomma, sa veramente di coito interrotto, come se l'autore fosse stato interrotto sul più bello da qualcosa/qualcuno e poi non avesse avuto più tempo per continuare. Il che è un vero peccato, poiché si avverto il senso di un'opera incompiuta.

Conclusione:
Piccoli Marvel In Formato Gigante: AvX sono i Peanuts rivisti e corretti dei creatori degli Animaniacs. Questa miniserie è una lettura veloce, piacevole, non troppo impegnativa e decisamente scorrevole. Vi rimarrà nel cuore per la sua semplicità e voglia estrema di divertirsi.

- Symo

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