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mercoledì 23 novembre 2016

Red Wolf: Man Out Of Time (la recensione)

Più che fare una recensione, oggi cercheremo di capire il primo e unico volume della tanto attesa serie su Red Wolf: il pelle rossa della Marvel Comics.


Dati Generali:
Testi: Natham Edmondson
Disegni: Dalibor Talajić
Anno di Pubblicazione: 2015
Etichetta: Marvel Comics
Volume Contenente: Red Wolf #1-#6
Prezzo: 2,90 € (cad.)

Trama:
Direttamente da 1872, la miniserie di Secret Wars a tema western, ritorna Red Wolf: il nativo Americano che ha avuto il coraggio di ergersi contro la corruzione della sua città. Ora, nel nuovo Marvel Universe post-Guerre Segrete, Red Wolf si trova nuovamente chiamato alle armi. Dopo una battaglia con un viaggiatore del tempo, Red Wolf è catapultato nel 2016: un mondo che non gli appartiene, ma che ha gli stessi problemi del suo.

Il mio Parere:
Quando, nel post-Secret Wars, la Marvel annunciò il rilancio editoriale chiamato All-New, All-Different Marvel e fra le testate disponibili spiccava, per l'appunto, tale Red Wolf. Tutti ne erano entusiasti (vai a sapere perché). Solo il sottoscritto, a quanto pare, vedeva nel futuro della serie la sua chiusura per due motivi: o mancanza di idee da parte degli autori, oppure per le basse vendite dovute ad una qualità non proprio egregia della narrazione. Beh, abbiamo fatto ambo e alla fine Red Wolf ha chiuso sostanzialmente per entrambi. Sia chiaro, quando chiude una serie, sopratutto se al timone ci sono due autori di talento, è sempre un dispiacere, poiché un inizio magari turbolento viene cancellato da un successivo rialzo. E poi parliamo di una storia serializzata, quindi bisogna avere pazienza. Però possiamo sostanzialmente dire che il destino di Red Wolf di Natham Edmondson e Dalibor Talajić era scritto sin dall'inizio: e, i due, non è che si siano impegnati molto per aggirarlo.


Partendo dai pregi, se traduciamo Man Out Of Time in termini televisivi, questi sei numeri compongono un episodio pilota di un ora/ora e mezza che apre tutta la stagione nonché serie. Il paragone con le serie tv non è casuale, dato che il taglio delle inquadrature e della narrazione è veramente molto televisivo e cinematografico, così come lo sono le sue intenzioni. In questi sei numeri c'è un sacco di world-building da parte degli autori e la coppia Edmondson e Talajić impegna tutte le loro forze nel costruire le premesse, le trame e le sottotrame di cui Red Wolf si renderà protagonista. Quindi, il principale obiettivo del volume, era quello di costruire l'ecosistema dentro ed entro cui Red Wolf si sarebbe mosso; ecosistema, tra le altre cose, splendidamente illustrato da un Dalibor Talajić in forma smagliante. Ho decisamente un debole per stili di disegno come il suo, sfaccettati, cartoonistici, anatomicamente fedeli, dinamici e slanciati. I difetti? Beh, un pò tutto il resto.

Pur avendo una parvenza di trama generale che la serie sembrava avrebbe seguito, tutto era molto più improntato sul procedurale, su saghe auto-conclusive che avrebbero analizzato la differenza storico-culturale del protagonista con il mondo moderno in cui si trova a sguazzare. Magari analizzando anche le enormi differenze che ci sono sul concetto di giustizia, dove un indiano d'America del 1872 diventato sceriffo più per dovere che per piacere, la vede sicuramente in una maniera diversissima da come la vede un Americano medio del 2016. Cioè, forse. In realtà, non s'è ben capito nemmeno questo. Oltre al puzzo procedurale che emanava la serie, Red Wolf: Man Out Of Time lascia il lettore con un interrogativo grande quando l'Australia, che è il seguente: ma sta serie, alla fin fine, cosa vuole comunicarci?


Ok che sono i primi sei numeri d'apertura che, tradotti televisivamente, sono l'equivalente di un episodio pilota. Ma anche nei peggiori pilota vengono fuori comunque le intenzioni della serie, gli obiettivi che si prefigge di portare avanti, le tematiche che vuole sviscerare. Red Wolf invece sembra non averne, e un conto è se stessimo parlando di un fumetto ignorante tipo Marvel Zombie, ma qui invece parlavamo di un potenziale di tematiche davvero ampio e sfaccettato che potevano dar vita a qualcosa di serio e accattivante. E invece rimaniamo sul vago, in bilico tra una strada simile a quella di una serie Marvel MAX e un politicamente corretto. E non c'è niente di peggio nelle storie di una tematica vaga che non porta ad una fine perché non ha manco un inizio.

Conclusioni:
E' triste dirlo, ma la coppia Natham Edmondson e Dalibor Talajić fa un gran bel buco nell'acqua, confezionando una storia che lascia indifferenti. E se si può individuare nell'arte dello storytelling un fallimento assoluto di qualche tipo, è proprio quando una storia lascia indifferenti, senza che questa susciti sensazioni positive o negative. Un vero peccato, visti gli autori coinvolti. Magari, se il personaggio protagonista non fosse stato Red Wolf, ma qualcuno più nelle corde dello scrittore come la Vedova Nera... Chissà!

- Symo

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