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martedì 8 novembre 2016

Does This Look Infected? - Sum 41: la recensione (Pick A Card-Cer #89)

Dopo una marea di recensioni di film, ci fermiamo un attimo a tirare il fiato e cambiamo argomento. Da adesso fin quando ne avremo voglia, si parlerà di musica e di dischi. Oggi, si parla di DOES THIS LOOK INFECTED? dei SUM 41.


Il Disco:
Dovete sapere, cari Teleguardoni, che prima di scrivere questi miei piccoli e onesti pareri il sottoscritto si fa sempre un giro sul web per vedere che ne pensa il popolo di Internet sulla cosa di cui andrò a parlare, giusto per raccogliere un pò di pareri. Come è andata? Ebbene. In verità e in verità vi dico, che sono stato abbastanza sorpreso e messo con le spalle al muro di vedere una certa spaccatura che sinceramente non mi aspettavo mi trovare. Sul sito di DeBaser alcuni utenti scrivevano che Does This Look Infected? era una sorta di scopiazzone degli Offspring, che era un album abbastanza commerciale e che nonostante qualche pezzo meritava d'esser citato, per il resto lo si poteva lasciar pure sprofondare nel dimenticatoio. Lo dice DeBaser, un sito che come motto c'ha scritto sul homepage "Recensioni scritte da chi vuole" e già un sito che si presenta così, con quanto dice, uno può usare quelle righe per pulirci il culo (e farebbe anche bene)...ma quando queste cose le scrive anche Rockol? Eh. La cosa comincia a farsi un pò preoccupante...un pò perchè, sbirciando in svariati siti Italiani quasi tutti danno contro a questo album, ma quando invece si va su siti come Ultimate Guitar e NME i voti delle recensioni schizzano in alto peggio dei calici di birra all'Oktober Fest. 

Che pensare dunque? In Italia questo disco sembra non aver fatto successo...anzi, sembra aver sortito l'effetto contrario, mentre oltre oceano non dico che è osannato ma ha avuto i riconoscimenti che si meritava. Quindi che si fa? Beh...contando che l'Italia è un paese che considera rock Vasco Rossi e i suoi fan è gente così, allora forse è meglio non ascoltare tutte queste calunnie e andare per la propria strada. Si fotta l'operazione "raccolta di pareri". Ok, ognuno c'ha i suoi gusti. Verissimo. Però così si esagera, dato che a mio parere il secondo album di questi punk-rocker canadesi è di buonissima fattura.

Non metto in dubbio che la band possa aver preso ispirazione dagli Offspring...però, guardiamoci in faccia: chi è che non prende ispirazione da qualcuno? Perché se dobbiamo ragionare nella stessa ottica, allora dovremmo continuamente parlar male degli Airbourne che a conti fatti non sono che i cloni supergiovani e ringalluzziti degli AC/DC (e non provate e dire di no), cosa che però non si fa perché sono riusciti a creare delle canzoni molto convincenti. Perché per i Sum 41 dovrebbe essere diverso, dato che hanno fatto la stessa medesima cosa? Che poi..."accusarli" di prendere ispirazione, ci può anche stare...ma dire che scopiazzano proprio no e con questo album lo dimostrano. Se il primo LP All Killer No Filler era tutto festa e divertimento, qui assistiamo alla lenta evoluzione di testi e sonorità della band; il sound è aggressivo, immediato e coinvolgente (sopratutto grazie a ritornelli creati apposta per essere cantati con il pubblico) e pure un pò particolare, dato che riassume in maniera indefinita ma apprezzabile punk, metal e pop. 

Tracce:
Qui riassunte in un unico video per comodità


Conclusioni:
Anche se, a mio parere, la crescita migliore sta nei testi che a differenza del primo lavoro sono più cupi e molto più attenti a certe problematiche con cui l'ascoltatore si può identificare...e questo non è poco. Se prima erano dei ragazzini che avevano in testa solo figa, birra e feste, ora il gruppo comincia a crescere e costruire il trampolino di lancio che li farà arrivare alla maturità musicale del terzo album studio Chuck

- Symo

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