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giovedì 2 giugno 2016

Marvel "What If...?" che poi si sono veramente realizzati - EP. 4

L'energia non si crea e non si distrugge: semplicemente, si trasforma. Questa è una delle tante leggi della fisica riguardo all'energia che, a volte, si adattano bene anche alle storia della narrativa. A volte sembra davvero che non esista una idea originale, ma solo derivazioni di modelli di trama pre-esistenti e poi cambiate dagli scrittori a seconda delle loro esigenze. A volte non è vero, ma tante volte lo è eccome: sopratutto nei fumetti. Per questo, il sottoscritto ha deciso di dare vita ad una rubrica mensile in cui verranno analizzati i vari ed ipotetici "What If...?" della Marvel che poi si sono veramente realizzati. Questo, è il quarto episodio.


Per coloro che non hanno letto il primo episodio, qualche informazione tecnica: come si parla di questi What If...? e, sopratutto, quando possiamo trovarli? Beh, prima si parla del What If...? originale e poi in quali circostanze si è realizzato. Per quando potete trovare di preciso questa nuova rubrica, sappiate che Marvel: What If...? sarà disponibile ogni primo Giovedì del mese ogni mese. Tutto chiaro? Bene, allora, si parte.



I Vendicatori degli anni '50


Cominciata nel 1977, la serie antologica What If...? continua mostrando cosa sarebbe successo se certe trame fossero andate in un'altra maniera piuttosto che in quella ormai nota a tutti. Arrivati al nono numero, la Marvel Comics comincia a realizzare l'enorme potenziale di questa testata, cominciando ad usarla anche come mezzo sperimentale, esplorando nuove tecniche di narrazione e mostrando al pubblico nuove idee/svolte narrative forse troppo azzardate per essere inserite nella ufficiale continuità e quindi raccontate in un terreno neutrale in cui si poteva avere la botte piena e la moglie ubriaca. Anche se va comunque detto che molte delle idee usate per molti What If...? saranno puro e semplice scazzo degli autori che volevano giocare con la continuity senza però seriamente danneggiarla, oppure perché volevano arrotondare lo stipendio a fine mese e quindi si sparavano una storielle veramente cazzuta giusto per raccontare qualcosa e prendere più soldi.

In ogni caso, se oggi ci si lamenta tanto delle eccessive retcon senza cognizione di causa, in verità (come vederemo oggi) i fumetti già sperimentavano al riguardo nella Golden e Silver Age: Marvel sopratutto grazie alla serie in questione, vedendo come alcuni colpi di scena sarebbero stati recepiti dai lettori e vedere se introdurli o meno. Quando i Vendicatori vennero introdotti nell'Universo Marvel, dopo il quarto numero venne inserito Capitan America nel team, personaggio che diventò il cuore e la mente di tutto il gruppo. Per giustificare poi la sua presenza in certe storie pubblicate negli anni '50 e integrare tutte le sue pubblicazioni nella continuità ufficiale dell'Universo 616, la Marvel se ne uscì con la rivelazione che nel periodo in cui Steve Rogers era disperso, il Governo USA provvedé ad assumere dei  sostituti/supplenti. Quindi si chiese: "Se di Cap ce ne sono stati un paio dal 1944 fino al 1955 circa, perché non dire che ci sono state versioni anni '50 anche di gruppi iconici della Marvel?". E da qui, la domanda: cosa sarebbe successo se i Vendicatori fossero stati formati negli anni '50?


Durante la piena battaglia tra Vendicatori e Squadrone Supremo, gli Eroi Più Potenti Della Terra scoprono questo computer proveniente dalla loro realtà in grado di scandagliare altri universi alternativi del multiverso del Marvel Universe. Così, mentre lo Squadrone fa cagnara per il Marvel Universe, i Guardoni Più Potenti Della Terra decidono di farsi una pennica utilizzando questa sorta di Netflix multiversale stalkerando le loro controparti di Terra 9904. Da qui, Uatu prende la palla al balzo e fa da narratore per la storia. What If...? #9 del 1978 non è altri che una semplice origin story molto lineare e anche parecchio identica a quella di Avengers #1 del 1963, resa però particolare dal fatto che i componenti dei Vendicatori anni '50 sono vecchi personaggi della Marvel creati quando questa si chiamava ancora Atlas: quindi personaggi non di certo nuovi ma di sicuro nuovi al grande pubblico, scelti poi appositamente per ricalcare la formazione dell'epoca dei Vendicatori. Di fatti: 3D-Man = Capitan America; Marvel Boy = Iron Man; Venus = Thor; Gorilla-Man = Bestia; Human Robot = Visione; Jimmy Woo = Nick Fury (personaggio che recluta i cinque Vendicatori). Sconfitto Yellow Claw (che fa la parte di Loki) i cinque personaggi vengono reclutati dal Presidente Eisenhower per continuare il loro operato in veste ufficiale.

Come detto nella nostra introduzione, l'energia non si crea ma si trasforma semplicemente, e questa storia voi pensate si sia concretizzata con l'introduzione degli Agenti dell'Atlas nella ufficiale continuità 616. Vero in parte. E' vero che i protagonisti di questa storia entrarono ufficialmente a far parte della principale continuità Marvel (qui il link di Wikipedia per capire meglio): però non in veste di Vendicatori ma, bensì, di un altro gruppo, chiamato appunto Agenti dell'Atlas (occhio alla citazione di quella volpe che è Jeff Parker). Ma tranquilli che arrivò una versione anni '50 degli Avengers.


Nel rilancio editoriale della Heroic Age, comincia anche la seconda era di Brian Michael Bendis sui Nuovi Vendicatori; dopo una saga d'apertura, Bendis continua le gesta di questa versione quasi interamente composta da street-level heroes in cui vengono alternati eventi del presente (disegnati da Mike Deodato Jr) con eventi del passato (disegnati da Howard Chaykin) in cui si indaga sulla creazione della Infinity Formula (siero che permette a Nick Fury di stare così giovane) e del ritorno del Teschio Rosso. Il punto è che non puoi raccontare una storia del passato di Fury senza però scoperchiare qualche suo ignobile segretuccio e, sulle pagine di New Avengers #10 del 2011, veniamo a scoprire per questa missione, Fury e Dum Dum Dugan decisero di reclutare membri piuttosto tosti ed esperti in qualche particolare arte, oltre che muniti magari di qualche potere per poter fronteggiare al meglio la situazione. Dopo la prima missione riuscita contro il Teschio, Fury utilizzò di nuovo i membri di questa nuova squadra d'assalto per fronteggiare la misteriosa organizzazione segreta nota come ICON. Il gruppo venne poi rinominato, sulle pagine di una miniserie omonima di cinque numeri...


...I Vendicatori, composti da niente popò di meno che: Sabretooth, Kraven, Namorita (cugina di Namor), Ulysses Bloodstone (padre di Elsa Bloodstone), Ernst Sablinova (padre di Silver Sable) e Dominic Fortune.

La mini, nonostante non sia malvagia (va detto), non venne apprezzata dai più perché storia dallo svolgimento troppo da 007 e perché retconava pesantemente diverse cose: non che le premesse stesse del gruppo facessero intendere diversamente eh.

- Symo

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