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lunedì 13 giugno 2016

La Lama Del Rasoio - Massimo Lugli (la recensione)

Di tanto in tanto, si fa qualche acquisto folle. Così, perchè in qualche modo bisogna un pochino ringalluzzire la vita anche tramite qualcosina di materiale e non sono tramite buona compagnia. Di acquisti folli il Symo ne ha fatti un pò, ma sempre in ambito di fumetti...a sto giro, invece, è più folle del solito perchè si è comprato un libro. Ebbene si, un libro: LA LAMA DEL RASOIO.


Trama:
Tre casi che sembrano non avere alcun legame tra loro: un'inchiesta ad alto rischio per Marcello Mastrantonio, disilluso funzionario della Mobile in perenne conflitto con capi e colleghi. Un'organizzazione criminale che gestisce feroci combattimenti tra cani. Un architetto assassinato nello scenario di un gioco erotico gay. Una giovane donna sieropositiva sgozzata. Un assassino senza nome che uccide le vittime con un rasoio. Quella che inizia come un'indagine di routine sul maltrattamento di un cane si trasformerà in un incubo sanguinoso, una trappola mortale. Tra false piste, scontri all'arma bianca e omicidi, l'escalation di violenza e mistero si concluderà in modo assolutamente imprevisto.

Analisi:
Avete presente quando incontrate la cosa che vi cambia la vita? Che sia un libro o un film o che altro? Ecco, non è il caso di questo libro...ma ci va moooooooolto vicino. Però, prima di parlare un pò del libro, forse è meglio chiarire sotto che luce questo libro ha quasi cambiato la mia vita. Ovviamente, non nel senso che lo intendono tutti, non è un libro come 1984 di George Orwell che fa aprire gli occhi sotto certi aspetti del governo e dello stato e su certi aspetti futuri che potrebbero un domani capitare, non fa pesantemente riflettere su certe cose nel tentativo di far svegliare il lettore...ha cambiato la vita per quanto riguarda il fatto di concepire/percepire una storia. Come si vede nella copertina pubblicata qui sopra, la storia è stata pubblicata per la Newton Compton Editori, una casa editrice che vende storie più o meno conosciute a prezzi stracciatissimi al fine di rilanciare il mercato del libro (con successo devo dire)...la pecca è che, bisogna stare in un certo limite di pagine e molte volte la buona riuscita di una trama sta anche nella lunghezza, perchè prendendosela con calma magari si riesce ad imbastire uno sviluppo di trama migliore e, sopratutto per un noir, questa è una gran cosa, perchè tutti i pazzi vanno al loro posto con calma e ci si prende la briga di mettere colpi di scena più o meno riusciti praticamente ovunque prima del gran finale.

Questo libro ha quasi definitivamente cambiato questa concezione, perchè dopo la Lama Del Rasoio di Massimo Lugli, ho capito che si può creare una grande storia senza macinare tante pagine quanti sono gli anni del pianeta Terra. Sebbene venga erroneamente classificato come poliziesco, questo piccolo grande libricino è sotto tutti gli aspetti un noir poichè risponde a tutti i requisiti del genere: un protagonista sciatto, esuberante, scorbutico ma determinato; una femme fatale; un indagine intricata e più casi da risolvere contemporaneamente; colpi di scena con la C maiuscola; identità del colpevole/di chi tira le fila assolutamente inaspettata; ambientazione urbana e tipiche figure della "fauna e flora" metropolitana; personaggi sopra le righe. Oltre a questo, lo stile dello scrittore è un'agglomerato di dualismi: è semplice ma ricercato, pieno ma leggero ma sopratutto scorrevole, inoltre, Roma pre-euro come location non da la sensazione di fiction campata per aria ma da proprio la sensazione di una trama ispirata ad un fatto realmente accaduto. 

Conclusioni:
E' un gran bel libro con una idea originale sviluppata bene e un paio di spunti originali presenti nel racconto che ci stanno un sacco, il tutto in poco meno di una cinquantina di pagine. Un noir di stampo Italiano davvero ben scritto e con la formula vincente per diventare un best seller: è corto e la trama è così avvincente da far si che si legga in poco tempo; è duro e crudo in alcune parti quanto divertente e ironico in altre. Gli amati di questa branca del giallo poliziesco (e dei bei libri in generale) non possono lasciarselo scappare, considerato anche il prezzo, sarebbe un vero peccato!

-Symo

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